Da inverno asciutto siccità, smog e incendi

12 Gennaio 2019
Da inverno asciutto siccità, smog e incendi

A far scattare l’allarme smog in molte città è stato un inverno senza pioggia e neve al nord con una anomala siccità che preoccupa anche l’agricoltura e favorisce gli incendi. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’evidenziare gli effetti dei cambiamenti climatici che colpiscono le città e le campagne. Se nei centri urbani – sottolinea la Coldiretti – sono lievitati i livelli di inquinamento e sono state adottate misure per la limitazione del traffico, nel campagne scoppiano incendi nei boschi ed è allarme per le riserve idriche nei fiumi, nei laghi e nel terreno necessarie alle coltivazioni nel momento della ripresa vegetativa.

Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze ma – sostiene  la Coldiretti – bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog. Le piante – sottolinea la Coldiretti – concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31 metri quadrati di verde urbano ma la situazione peggiora per le metropoli con valori che vanno dai 22 di Torino ai 17,9 di Milano fino ai 13,6 di Napoli.

Una pianta adulta – conclude la Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili con un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

 

 

 

 

COLDIRETTI – 335 8245417 – 06 4682487 – relazioniesterne@coldiretti.it

 

 

 

 

 

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