G20: ok accordo su clima con 2021 in top ten anni più caldi

23 Luglio 2021
G20: ok accordo su clima con 2021 in top ten anni più caldi

L’accordo sui cambiamenti climatici viene raggiunto in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,79 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti divulgata in occasione dell’accordo sul documento finale su energia e clima al G20 Ambiente di Napoli, sulla base delle elaborazioni dei nuovi dati relativi al primo semestre 2021 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.

La situazione è preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel semestre è stata superiore di ben 1,26 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata piu’ alta di 0,53 gradi secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al primo semestre del 2021. Ma nel 2021 – continua la Coldiretti – si sono verificati lungo la Penisola fino ad ora anche quasi 4 eventi estremi al giorno tra siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo secondo la banca dati dell’European Severe Weather Database (ESWD).

Continua dunque anche quest’anno – sottolinea la Coldiretti – la tendenza all’ innalzamento della colonnina di mercurio ormai strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – precisa la Coldiretti – il 2018, il 2020, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Il cambiamento climatico si è manifestato peraltro con una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

Il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.

 

 

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