Coronavirus, sos incendi con stop pulizia dei boschi

10 Aprile 2020
Coronavirus, sos incendi con stop pulizia dei boschi

Con l’arrivo delle alte temperature che sta favorendo il moltiplicarsi degli incendi nei boschi è necessario al più presto inserire anche la selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali tra quelle essenziali che possono continuare ad essere svolte. E’ quanto chiede la Coldiretti nel sottolineare che il blocco delle attività nei boschi per l’emergenza coronavirus ha effetti devastanti per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in un Paese come l’Italia dove più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari. Un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi.
 
La corretta manutenzione delle foreste – sottolinea la Coldiretti – aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme. Se gli incendi – continua la Coldiretti – sono il pericolo più temuto, con l’avanzare della stagione e l’arrivo del caldo, il blocco d’attività nelle aree colpite dalla tempesta Vaia impedisce che venga rimosso il legname ancora a terra con il rischio concreto che venga attaccato dai parassiti.

Lo stop ai lavori agroforestali, dal taglio della legna al suo recupero nei boschi, legato all’emergenza coronavirus, sta arrecando incertezze e danni agli operatori del settore, con ripercussioni negative, vista la stagionalità delle operazioni, anche sulla prossima disponibilità di legna da ardere. La criticità paventata per il settore – precisa la Coldiretti – riguarda anche per chi produce cippato destinato alle caldaie, alle reti di teleriscaldamento o di cogenerazione.

Occorre dunque – afferma Coldiretti – inserire le attività di selvicoltura tra quelle non sospese come individuate dal decreto del Presidente del Consiglio del 22 marzo scorso. Pur nel rispetto di ogni disposizione finalizzata a fermare la pandemia – aggiunge Coldiretti – è da sottolineare che si tratta di attività che in prevalenza si svolgono in boschi e foreste, dove le distanze tra operatori che possono essere rispettate in tutta sicurezza.

È importante quindi – sottolinea Coldiretti – creare le condizioni affinché le imprese del settore possano tornare al lavoro e concludere le operazioni programmate. I boschi, gestiti in modo sostenibile – conclude la Coldiretti – assolvono funzioni importanti per tutta la collettività, come per la prevenzione dalle frane e dalle alluvioni, ma serve una corretta gestione per preservare i territori dall’abbandono affinchè possano svolgere un insostituibile presidio rispetto all’assetto idrogeologico e mantenere un patrimonio naturale con importante valenza turistica e ambientale.

 

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