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GIAPPONE – Quasi nullo l’import alimentare in Italia (15-03-2011)

15 Marzo 2011
GIAPPONE – Quasi nullo l’import alimentare in Italia (15-03-2011)

Niente rischi per gli italiani a tavola poiché gli arrivi di prodotti agroalimentari dal Giappone sono del tutto marginali per un importo che nel 2010 ha raggiunto solo i 13 milioni di euro, appena lo 0,03 per cento dell’import agroalimentare totale del nostro paese che nello stesso anno è stato pari a 36.346 milioni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul commercio estero con il Giappone, gravemente colpito dalla grave tragedia del terremoto e dall’incubo della contaminazione nucleare per la radioattivita’, con il crollo in borsa delle società nipponiche quotate che operano nell’alimentare. Peraltro le importazioni – sottolinea la Coldiretti – riguardano per ben 3 milioni di euro piante e fiori che non sono destinate a fini alimentari mentre si rilevano arrivi praticamente irrisori, nell’ordine, di semi oleosi, bevande alcoliche, oli vegetali, prodotti dolciari, pesce e thè. Molto piu’ rilevanti sono le spedizioni di prodotti agroalimentari Made in Italy nel Paese del Sol Levante che – continua la Coldiretti – potrebbero essere colpiti dagli effetti della tragedia sull’economia nipponica. A rischio ci sono le esportazioni agroalimentari nazionali che nel 2010 hanno fatto segnare un valore 536 milioni di euro, in aumento del 2 per cento rispetto all’anno precedente. Il prodotto piu’ esportato in valore è – rileva la Coldiretti – il vino con oltre 102 milioni di euro, seguito dalla pasta per 82 milioni, dalle conserve di pomodoro con 70 milioni, dall’olio di oliva con 69 milioni e dai formaggi con 41 milioni di euro. Sui tratta principalmente dei prodotti di base della dieta mediterranea per i quali si registra un apprezzamento crescente da parte dei giapponesi nelle case e nei ristoranti dove si temono però i contraccolpi economici dell’emergenza terremoto. Una catastrofe che coinvolge direttamente i 3 milioni di agricoltori del Giappone ai quali il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha espresso solidarietà e vicinanza attraverso il presidente della potente organizzazione agricola giapponese Ja Zanchu Moteki Mamoru che era stato ospite esattamente due anni fa al “G8 Farmers Meeting” organizzato a Roma il 19 marzo 2008 dalla Coldiretti. Il Giappone è, tra i Paese sviluppati, il piu’ dipendente dall’estero da quale importa ben il 60 per cento degli alimenti necessari, secondo i dati della Coldiretti. Dal punto di vista della produzione il riso è il prodotto agricolo maggiormente coltivato con un valore della produzione pari al 22 per cento del valore totale della produzione agricola giapponese.