La Flotta Italia si prepara a una svolta digitale: arrivano le reti da pesca intelligenti, progettate per tutelare il mare e le risorse ittiche rendendo le attività più sostenibili e meno impattanti.
Il progetto, promosso da Coldiretti Pesca in collaborazione con la società Elica, è stato presentato nel corso di un workshop al Villaggio contadino di Bologna, dedicato all’innovazione e alla transizione ecologica nel settore ittico.
Reti “smart” per una pesca di precisione
Sulle reti verranno installati sensori elettronici in grado di comunicare in tempo reale con le imbarcazioni, consentendo ai pescatori di vedere cosa si sta catturando e di evitare le specie non desiderate o protette.
Una pesca di precisione, paragonabile all’agricoltura 4.0, che riduce gli sprechi e migliora la selettività, garantendo un approccio più rispettoso degli ecosistemi marini.
Le nuove tecnologie consentono inoltre di razionalizzare le manovre di pesca, con un uso più efficiente del carburante e un minor consumo energetico.
I sensori, collegati a software avanzati di analisi, raccolgono dati oceanografici, segnalano eventuali danni alle reti dovuti a correnti o ostacoli, e monitorano la biomassa marina per evitare pescate a vuoto.
Innovazione e sostenibilità in mare
Grazie a questi sistemi digitali, le imbarcazioni potranno ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità del pescato, evitando deterioramenti o catture accidentali.
La sperimentazione delle reti digitali inizierà all’inizio del prossimo anno, coinvolgendo diversi segmenti della flotta: strascico, circuizione e volanti.
“È una vera e propria rivoluzione – sottolinea Coldiretti Pesca – che conferma l’impegno del settore nel coniugare innovazione, sostenibilità e tutela del mare.”
La Flotta Italia tra innovazione e sfide climatiche
Con circa 12mila imbarcazioni e 30mila addetti, la pesca italiana rappresenta un pilastro del Made in Italy a tavola, ma deve fare i conti con le sfide del cambiamento climatico, che riducono le risorse ittiche e complicano le condizioni di lavoro in mare.
Il progetto delle reti da pesca digitali diventa così un passo decisivo verso una pesca più intelligente e sostenibile, capace di valorizzare il lavoro dei pescatori italiani e di proteggere il patrimonio marino nazionale.