ARTICOLO | Economia

Prandini: “Servono regole europee giuste per difendere la filiera avicola Made in Italy”

29 Ottobre 2025
Prandini: “Servono regole europee giuste per difendere la filiera avicola Made in Italy”

Il comparto avicolo rappresenta una delle eccellenze più avanzate del sistema agroalimentare italiano“, ha dichiarato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, intervenendo alla tavola rotonda Competitività, sicurezza alimentare e fiducia del consumatore: il futuro della filiera avicola italiana nel contesto globale, organizzata da Unaitalia durante l’assemblea generale L’avicoltura italiana guarda al futuro.

Secondo Prandini, la filiera avicola produce valore, occupazione e sicurezza alimentare, ma deve affrontare uno scenario sempre più complesso, con politiche europee, tensioni internazionali e crisi sanitarie che rischiano di comprometterne la competitività.

Un settore strategico per l’economia italiana

L’agroalimentare italiano vale oltre 707 miliardi di euro, pari a un quarto del PIL nazionale.

Difendere l’agricoltura significa proteggere l’intera economia del Paese“, ha sottolineato Prandini, ricordando come la filiera avicola italiana garantisca prodotti sicuri, tracciabili e sostenibili, nel rispetto dei più severi standard europei sul benessere animale e sull’impatto ambientale.

Concorrenza sleale e reciprocità negli scambi commerciali

Prandini ha ribadito la necessità di garantire regole europee eque:

La mancanza di reciprocità con i Paesi extra UE genera concorrenza sleale, con prodotti importati a prezzi inferiori e realizzati in condizioni non paragonabili a quelle europee“.

Il presidente ha espresso forte preoccupazione per l’accordo Mercosur, sottolineando l’assenza di una clausola di salvaguardia automatica e del principio di reciprocità, fondamentali per difendere chi ha investito nella qualità.

Non siamo per la chiusura dei mercati — ha aggiunto — ma chiediamo le stesse regole per tutti. Il settore avicolo è il più autosufficiente in Italia, con un livello del 105% rispetto al fabbisogno nazionale, e deve poter esportare in modo competitivo“.

Emergenze sanitarie: servono strumenti più rapidi

Il presidente Coldiretti ha richiamato la necessità di rafforzare la risposta alle crisi sanitarie che negli ultimi anni hanno colpito il comparto:

I ristori fermi al 2022 dimostrano quanto sia urgente dotarsi di strumenti più tempestivi e di un fondo mutualistico interregionale per sostenere subito le aziende colpite e garantire stabilità economica e produttiva“.

Green Deal: “Basta burocrazia, serve una sostenibilità reale”

Sul tema ambientale, Prandini ha criticato un’impostazione «troppo ideologica» del Green Deal europeo:

Serve una sostenibilità reale, che unisca obiettivi ambientali, economici e sociali. Basta con la sostenibilità di facciata, fatta di burocrazia e non di risultati concreti“.

Solo in questo modo, ha aggiunto, «l’Europa potrà difendere la capacità produttiva e la sicurezza alimentare dei cittadini, tutelando al contempo la nostra identità agricola».

Innovazione e logistica: il PNRR come leva di modernizzazione

Prandini ha inoltre affrontato il tema della logistica, sottolineando l’urgenza di ridurre i costi e migliorare l’efficienza della filiera:

Una parte delle risorse del PNRR sarà fondamentale per innovare il sistema logistico, ridurre le distanze tra produttori e mercati e aumentare la competitività del Made in Italy agroalimentare“.

FAQ 

  1. Perché la filiera avicola è un’eccellenza del Made in Italy? Perché unisce innovazione, tracciabilità e sicurezza alimentare, rispettando i più alti standard europei di benessere animale e sostenibilità.
  2. Quali sono le principali sfide per la filiera avicola italiana? Concorrenza sleale da Paesi extra UE, crisi sanitarie, burocrazia e costi logistici elevati.
  3. Cosa chiede Coldiretti all’Unione Europea? Regole reciproche negli scambi, una clausola di salvaguardia automatica e fondi rapidi di emergenza per le imprese agricole.
  4. Qual è la posizione di Coldiretti sul Green Deal europeo? Coldiretti chiede una sostenibilità concreta, che valorizzi produttività, ambiente e società, riducendo la burocrazia e sostenendo l’innovazione.
  5. Come il PNRR può aiutare il comparto avicolo? Finanziando innovazione tecnologica e logistica, per rendere la filiera più efficiente, competitiva e orientata all’export.