L’Unione europea è in procinto di inasprire i propri controlli sulle importazioni di utensili da cucina in plastica provenienti dalla Cina, colpevoli di essere un rischio per la salute in quanto fonte di migrazione di sostanze nocive per l’uomo nel cibo.
La decisione è stata presa su richiesta della Commissione europea, allarmata dal consistente flusso di notifiche segnalate al RASFF, il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi europeo, relativamente alla non conformità di questi prodotti. Inoltre, l’Ufficio Alimentare e Veterinario dell’UE, nelle sue ispezioni in Cina e a Hong Kong, ha potuto constatare delle carenze nel sistema di controllo cinese sugli utensili di plastica esportati nell’Unione.
L’UE ha quindi deciso di rafforzare e rendere più ferree le regole per tali prodotti, tramite un nuovo apposito regolamento, approvato nei giorni scorsi e che entrerà in vigore a luglio 2011. Gli utensili da cucina provenienti dalla Cina ora potranno essere importati solo accompagnati da una dichiarazione che ne certifichi la conformità con i rigidi limiti europei sulle ammine aromatiche primarie e la formaldeide. A partire da luglio 2011 gli Stati membri saranno tenuti a effettuare controlli sui documenti di ogni partita di materiale da cucina in poliammide e melamina dalla Cina e controlli analitici su almeno il 10% della merce.
Un provvedimento importante, che però spinge ad ulteriori riflessioni sui rischi che corre il consumatore che decide di affidarsi a prodotti e merci provenienti da paesi terzi in cui il rispetto degli standard di sicurezza europei non vengono rispettati né tenuti nella dovuta considerazione, neppure per prodotti destinati al mercato comunitario.