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Nuovi claim su calcio e vitamina D, ma anche su grassi saturi “sostituiti”: tutti i produttori alimentari potranno usarli

27 Giugno 2014
Nuovi claim su calcio e vitamina D, ma anche su grassi saturi “sostituiti”: tutti i produttori alimentari potranno usarli

Sembrano cambiamenti piccoli e aggiunte marginali rispetto alle indicazioni nutrizionali e sulla salute già depositate nel Regolamento 432/2012 della Commissione: ma anche piccoli cambiamenti nelle perifrasi (“wording”) devono essere espressamente autorizzate. E così gli Stati membri, entro il Comitato Permanente per la Filiera Alimentare e la Salute Animale (SCOFCAH), hanno dato il via libera ad alcuni nuovi claim, che si intende potranno essere usati da tutti i produttori interessati, senza quindi diritti esclusivi di proprietà intellettuale. Questo in ragione del fatto che i dati o studi forniti non sono risultato di studi privati, ma di richieste a partire da studi già disponibili.  Vediamo ora i claim, e come differiscono rispetto a quelli già autorizzati da Efsa in passato.

 

Calcio

Oggi è possibile utilizzare diversi claim sul calcio, di cui uno specificamente designato per la salute delle ossa. Tale claim recita “Il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali nelle donne in post-menopausa. La basa densità ossea rappresenta un rischio nello sviluppo di fratture derivanti dall’osteoporosi”. Tale indicazione può essere impiegata solo per un alimento che è almeno una fonte di calcio come specificato nell’indicazione «fonte di [nome del o dei minerali]» di cui all’allegato del regolamento (CE) n. 1924/2006.

                   

Gli Stati membri hanno convenuto che sarà inoltre possibile usare il vanto “il calcio aiuta a ridurre la perdita dei minerali nelle ossa”, ma solo per alimenti con almeno 400 mg di calcio per porzione e solo su alimenti destinati a donne oltre i 50 anni. Due restrizioni quindi abbastanza forti che andranno poste insieme alla dichiarazione che per ottenere l’effetto benefico è necessario assumere almeno 1200 mg di calcio su base giornaliera da tutte le fonti.

 

 

Vitamina D

Anche la vitamina D – che ha all’attivo diversi claim utilizzabili- ne ha visto approvare dagli Stati del SCOFCAH uno nuovo: 15 ug di vitamina D per porzione, potranno usufruire di vanto analogo e con le stesse restrizioni (donne oltre i 50 anni e con almeno 20 ug di vitamina D da tutte le fonti alimentari). In precedenza, il vanto di Efsa utilizzabile oggi recitava “la vitamina D contribuisce al mantenimento di ossa normali”, e poteva essere usata solo per alimenti fonte di vitamina D come specificato nell’indicazione “fonte di [nome della o delle vitamine]” di cui all’allegato del regolamento (CE) 1924/2006.

Ora il vanto circa il mantenimento di ossa normali nelle donne in post-menopausa (di fatto uguale a quello sul calcio di cui sopra) potrà essere aggiunto, sempre a patto di rispettare le condizioni d’uso.

Ma vi è un altro interessante vanto: “la vitamina D aiuta a ridurre il rischio di cadute associato all’instabilità posturale”, destinato a persone oltre i 60 anni a rischio di fratture ossee, con almeno 15 ug di vitamina D per porzione e con un consumo sempre di almeno 20 ug quotidiano da tutte le fonti alimentari.

                

 

Grassi saturi sostituiti

Infine, un altro claim interessante riguarda la sostituzione di grassi saturi con grassi (poli e mono) insaturi, del tipo “la sostituzione di grassi saturi con grassi insaturi riduce il livello di colesterolo nel sangue. Il colesterolo è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari”. In tal senso l’alimento responsabile del claim deve avere un contenuto di grassi insaturi elevato (come definito dall’Allegato el reg. 1924/2006, ovvero pari ad almeno

Il vanto può essere usato solo per grassi spalmabili e oli (laddove cioè si intenda consumare un grasso: l’utilizzabilità del claim su altri cibi avrebbe favorito invece un aumento del consumo dei cibi grassi, comunque da tenere sotto controllo).                                                                                                                                                                         

 

Già oggi sempre in base al reg. 432 è possibile usare l’indicazione “La sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi (oppure: “il basso contenuto di grassi saturi”) contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue [gli acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi sono grassi insaturi]”. Tale claim può essere usato solo se l’alimento contiene almeno il 70% dei grassi da insaturi e a condizione che apportino tali grassi almeno il 20% del valore energetico del prodotto.

Ricordiamo che in base ad un aggiornamento dell’Allegato al regolamento 1924, erano stati concessi diversi claim circa i grassi insaturi, riconosciuti importanti nel loro ruolo per la dieta.

 

 

Sebbene il Parlamento Europeo ed il Consiglio abbiano potere di scrutinio sopra tali atti dello SCOFCAH, è improbabile allo stato attuale delle cose che questo accada: ci si attende una pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in autunno 2014.