E’ stato emanato il decreto ministeriale 4 ottobre 2013 concernete “Estensione d’impiego , ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, reg. CE 1107/2009 del prodotto fitosanitario denominato Cabrio duo, contenente le sostanze attive pyraclostrobin e dimetomorf”.
Coldiretti si è resa interprete, ottenendo tale provvedimento, dell’istanza dei produttori di basilico, una coltura considerata “minore” che in realtà traina l’economia non solo della regione Liguria (il basilico "BASILICO GENOVESE" è D.O.P.), ma anche di altre aree geografiche attualmente interessate da tale coltura.
Secondo i dati Istat 2012, il basilico è coltivato in Italia su una superficie di 140 ha con una produzione di 29.156 quintali.
Le zone di maggiore produzione in Liguria, sono in pieno campo, nella provincia di La Spezia, in particolare nel Sarzanese e, in misura minore, ad Albenga e Andora nel Savonese, con circa 240 ettari. Invece nelle serre, oltre la provincia di Savona con l’Albenganese, seguono in misura minore, il Genovesato e l’Imperiese, con oltre 180 ettari. La migliore zona produttiva del basilico nel Genovesato, è la delegazione di Prà, vera e propria zona d’origine del basilico genovese. Il fatturato medio annuo ricavato dalla vendita del basilico prodotto in Liguria, si attesta intorno agli 8 milioni di euro.
Il basilico, in varietà di diverse da quella genovese, viene ampiamente coltivato anche in Campania, in Emilia Romagna, Lazio e Piemonte.
L’estensione d’impiego del Cabrio duo, prodotto dalla BASF, è concessa, per un periodo di 120 giorni, a partire dal 4 ottobre 2013, sulla coltura in pieno campo per la lotta alla Peronospera belbahrii.
Coldiretti esprime apprezzamento per la decisione delle amministrazioni competenti di garantire la difesa di una coltura che accompagna alimenti famosi nel mondo in quanto fortemente rappresentativi dell’agroalimentare italiano.