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EFSA: pubblicata la conclusione della revisione paritaria della valutazione del rischio riguardante il fitofarmaco Dithianon

29 Novembre 2010
EFSA: pubblicata la conclusione della revisione paritaria della valutazione del rischio riguardante il fitofarmaco Dithianon

Il dithianon è una delle 79 sostanze inserite nella terza fase della parte A del programma di revisione prevista  dal Regolamento (CE) n. 1490/20023, come modificato dal Regolamento (CE) n. 1095/20074. In conformità con il regolamento, su richiesta della Commissione europea, EFSA ha organizzato una revisione paritaria della valutazione iniziale, vale a dire il progetto di relazione di valutazione (DAR), forniti dalla Grecia , ovvero lo Stato membro designato come relatore (RMS).

Il processo di revisione paritaria è stato inizialmente chiuso a seguito della decisione del ricorrente, la multinazionale BASF, a norma dell’articolo 11.e, di ritirare il sostegno per l’inclusione di dithianon nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio.
A seguito della decisione della Commissione del 5 dicembre 2008 (2008/934/EC), concernente la non iscrizione del dithianon nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio, e la conseguente revoca delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti tale sostanza, il ricorrente ha ripresentato una domanda per l’inserimento di dithianon nell’allegato I, in conformità con le disposizioni previste dal capo III del Regolamento (CE) n. 33/2008. Il fascicolo è un reinoltro del precedente con inclusi ulteriori dati in risposta alle questioni individuate nel DAR. Seguendo l’iter previsto dal Regolamento (CE) n. 33/2008, il nuovo rapporto è stato inoltrato a tutti gli Stati membri per eventuali commenti, ed in seguito la Commissione ha richiesto ad EFSA una valutazione del materiale scientifico fornito dal richiedente, focalizzandosi principalmente sulle aree della tossicità mammaria e dell’ecotossicità del dithianon.

Le conclusioni raggiunte in questa revisione paritaria sono state raggiunte sulla base della valutazione degli impieghi rappresentativi di dithianon come fungicida su pomacee e su uve da tavola e da vino, come proposto dal richiedente.

Non sono stati individuati settori critici per quanto riguarda l’identità della sostanza, e le sue proprietà fisiche e chimiche, ma diverse lacune sui dati sono state identificate.
Una mancanza di dati è stata ad esempio rilevata nella sezione di tossicologia sui mammiferi per la presentazione di un nuovo test valido Comet.
Una forte preoccupazione per la dose giornaliera che può essere assunta dai consumatori è stata identificata per l’uva da tavola (149% della dose acuta di riferimento). Tenuto conto delle aree individuate di incertezza per quanto riguarda la stabilità di stoccaggio dei residui di dithianon sostenute per pomacee e uve da vino e la natura dei residui nei prodotti trasformati in condizioni standard di idrolisi, la valutazione del rischio per il consumatore può essere considerata solo come provvisoria, in questa fase, e la potenzialità di superamento dell’ADI (uva e pomacee) e la dose acuta di riferimento (pomacee) non può essere esclusa.
Per quanto riguarda il comportamento ambientale, l’informazione è carente per quanto riguarda la via di degradazione aerobica. Anche una valutazione completa della via di degradazione di dithianon nel suolo in condizioni anaerobiche non risulta disponibile. Lacune nei dati sono stati individuate anche per le valutazioni di esposizione per questo prodotto per le acque superficiali e sotterranee.
Un elevato rischio a lungo termine per gli uccelli insettivori è stato identificato per tutti gli usi di rappresentanza, anche se diverse opzioni per i dati di raffinatezza ed ecologici sono stati presi in considerazione. Quindi una zona critica di preoccupazione e un divario di dati sono identificati. Il rischio a lungo termine per i mammiferi erbivori è stato valutato come basso sulla base dei dati ecologici e di ulteriori affinamenti. Il dithianon è molto tossico per gli organismi acquatici. Il rischio è stato valutato come basso per pesci e invertebrati per l’impiego rappresentativo sulle uve. Tuttavia, il rischio per i pesci (cronica) e invertebrati (acuta) è stato valutato come alto per quanto riguarda  l’impiego su pomacee, e i dati non sono sufficienti per un’accurata valutazione. Ulteriori lacune sono state rilevate anche per una più esaustiva valutazione del rischio degli organismi del suolo e acquatici per quanto riguarda l’acido prodotto dalla fotodegradazione della sostanza.

La conclusione di EFSA è quindi che la mancanza di dati utili e la conseguente non completa valutazione del rischio richiedono un ulteriore step del processo, e la necessità di nuovi dati forniti dal richiedente.

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