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CRISI: DA SPUMANTE “SUB” A BAMBU’ TRICOLORE. LE IDEE PER BATTERLA

29 Settembre 2012
CRISI: DA SPUMANTE “SUB” A BAMBU’ TRICOLORE. LE IDEE PER BATTERLA

?Dallo spumante fatto invecchiare nel più profondo degli abissi marini all’originale coltivazione di bambù interamente Made in Italy, dal ritorno dell’assenzio, elisir tanto amato dai poeti maledetti, fino agli agridetersivi ecologici. Sono queste solo alcune delle idee creative per battere la crisi presentate al concorso “Oscar Green” 2012, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, al Circo Massimo a Roma nell’ambito del primo Festival Nazionale della Campagna Amica, il piu’ grande mercato degli agricoltori (farmers market) nel mondo. La creatività giovanile spazia dall’imprenditrice sognatrice che agli ospiti del suo agriturismo regala uno scenario unico: le stelle, all’arrivo sul mercato dei primi pomodori multicolore, ma c’è anche il mugnaio che diventa birraio per risollevare le sorti dell’azienda. E, ancora, l’antica ricetta della nonna che grazie all’estro e al coraggio imprenditoriale del nipote conquista fama mondiale, all’esclusivo QR floreale (codice a barre) che attraverso lo smartphone racconta la storia e dona preziosi consigli sulla pianta acquistata, fino alla virtuosa fattoria che fa tornare i bambini diversamente abili alla vita. In dettaglio, tra le tante novità di quest’anno, sorprendente è – sottolinea la Coldiretti – la nuova esperienza imprenditoriale della giovane Marta Lugano che produce uno spumante d’autore, facendolo invecchiare sott’acqua. Tutto comincia con un racconto ed un sogno, quello di suo padre che, facendo un’immersione, si imbatte in un’imbarcazione antica dentro le cui stive si era conservato benissimo del vino millenario. Fu allora che ebbe la geniale intuizione: a girare periodicamente le bottiglie avrebbe provveduto la corrente marina, mentre il buio degli abissi, l’umidità e la temperatura che li caratterizzano avrebbero fatto il resto come e meglio di una preziosa cantina. Brillante anche l’idea di Andrea De Magistris che sperimenta con successo la prima coltivazione di bambù interamente Made in Italy. Se nell’isola di Hokkaido si produce un ottimo bambù perché non provare a farlo anche nelle Langhe piemontesi, ed è così che oggi – afferma la Coldiretti –  produce nella sua azienda foglie di bambù per ricavare uno squisito tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e foglie per realizzare cosmetici. C’è poi la singolare storia di successo di Saverio Denti l’abile produttore dell’antichissimo assenzio che, dopo essere stato tanto apprezzato dai poeti maledetti ma anche tanto perseguitato nei secoli, diventa il fiore all’occhiello dell’azienda “Mistico speziale”. Ma da Oscar della Coldiretti sono anche Gianfranco Cunsolo che per  raggiungere il cuore d’Europa dalla sua Sicilia punta sul colore, anzi sui multicolori e comincia a produrre ed esportare originali pomodori neri, marroni, gialli, viola, rosa e verdi, e Cristina Scappaticci, l’imprenditrice sognatrice che a tutti gli ospiti del suo agriturismo offre durante le cene all’aperto, in collaborazione con l’osservatorio astronomico di Campo Catino, un delizioso scenario che accompagna tutti gli ospiti, tra uno sguardo a Saturno, distante un miliardo e mezzo di chilometri dalla terra, e uno al buon cibo. Ma le nuove esperienze imprenditoriali dei giovani della Coldiretti che dimostrano concretamente che l’Italia puo’ farcela ad uscire dalla crisi sono tante, come quella di Luigi Adinolfi che da una antica ricetta della nonna che nei momenti di festa miscelava olive, zucchero ed alcol crea il primo amaro alle olive, prezioso digestivo che cattura curiosi e appassionati, attrae turisti e soprattutto oltrepassa i confini nazionali e arriva in Scandinavia, Corea e Stati Uniti, o quella di Paola Polce che produce ad Ivrea richiestissimi detersivi ecologici realizzati con le piante aromatiche e officinali, dal detersivo per lavastoviglie a base di alloro, ortica, limone e rosmarino, al sapone da bucato a base di sambuco e carota, tutti completamente ecocompatibili tanto da poterli riutilizzare per innaffiare le piante. Molto significative  – conclude la Coldiretti – sono anche l’esperienza di Vito Pagnotta che, per risollevare le sorti della sua azienda cerealicola, si è affidato ai monaci trappisti del Belgio, noti mastri birrai, per riuscire a produrre un’ottima birra ma anche la straordinaria testimonianza di Giulia Lovato che compie veri e propri miracoli nella sua Fattoria, dove i bambini diversamente abili anche con gravi patologie riescono a tornare a cantare e camminare dopo anni di immobilità L’intenso rapporto con gli animali, la natura e le pratiche agricole antiche diventano di fondamentale importanza per il loro ritorno alla vita.

 
 
 
I FINALISTI DI OSCAR GREEN 2012 PER CIASCUNA CATEGORIA
 
CATEGORIA IDEANDO
 
LA PRIMA COLTIVAZIONE DI BAMBÙ INTERAMENTE MADE IN ITALY
Andrea  De Magistris – Cuneo – Piemonte
Se nell’isola di Hokkaido si produce un ottimo bambù perché non provare a farlo anche nelle Langhe piemontesi ed è così che oggi Andrea De Magistris nella sua azienda produce foglie di bambù per ricavare uno squisito tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e foglie per realizzare  cosmetici. Andrea incontra Thomas ed è subito una intesa che produce frutti buoni. Thomas si reca in Giappone per selezionare tra mille specie, quelle adatte a creare un bambuseto tra le Langhe piemontesi, mentre lui resta a preparare il terreno in mezzo ai noccioli e alle viti che rendono prestigiosa la sua terra in tutto il mondo. E’ così che nasce la prima produzione di bambù made in Italy dalla quale si cominciano a ricavare germogli per la cucina e canne per l’artigianato ma Andrea  non si accontenta, contatta e comincia a collaborare con l’università di Napoli per creare estratti da foglie di bambù, capaci di trasformarsi in tisane senza eccitanti, dolci ai palati dei bimbi, che oggi sono in grado di soddisfare una interessante richiesta di mercato. E poi da qui l’ascesa fino alla nascita degli originali cosmetici all’estratto di bambù. Quel giusto mix di Oriente ed Occidente che fonde il prodotto della terra del Sol Levante, all’antico e prezioso olio made in Italy.
 
TORNA L’ASSENZIO, ELISIR TANTO AMATO DAI POETI MALEDETTI
Saverio Denti – Reggio Emilia – E. Romagna
L’assenzio tanto amato dai poeti maledetti ma anche tanto perseguitato nei secoli, diventa il fiore all’occhiello dell’azienda di Saverio Denti insieme alla sorella Valentina  va a caccia di erbe considerate infestanti ma che hanno un potenziale officinale e curativo. Attraverso diverse ed interessanti sperimentazione di essenze nasce l’assenzio del Mistico Speziale, speciale distillato composto da anice verde, finocchio, artemisia, melissa e issopo, tutte erbe coltivate nei terreni dell’azienda di Saverio. Nei laboratori dell’azienda queste erbe, come un tempo, attraversano la macerazione e vengono alloggiate nei preziosi alambicchi con alcol a 85 gradi, poi vengono distillati, , tutto attraverso un’esclusiva lavorazione manuale. Insomma in azienda ritornano atmosfere d’altri tempi con gli alambicchi e i distillati, Non è una sbornia d’assenzio ma la forza di un sogno che chiude il cerchio con la commercializzazione diretta dei prodotti direttamente in azienda.
 
DALLE OLIVE PUGLIESI ARRIVANO COSMETICI CREME E SAPONI
Floriana Fanizza – Brindisi – Puglia
Floriana riceve in eredità gli olivi del padre, la storia e il paesaggio fanno il resto Tra i  suggestivi trulli della Puglia infatti sorge una suggestiva masseria dove i chicchi d’oliva un tempo destinati ai frantoi oggi conoscono una nuova opportunità di trasformazione, quella dei cosmetici naturali. Nascono così  creme e saponi che diventano oggi preziosi caudeau per i clienti della Masseria.
 
CATEGORIA STILE E CULTURA D’IMPRESA
 
DA ANTICA RICETTA A SUCCESSO MONDIALE, IL PRIMO AMARO ALLE OLIVE
Luigi Adinolfi – Cosenza – Calabria
Da una antica ricetta della nonna che nei momenti di festa miscelava olive, zucchero ed alcol Luigi  crea il primo amaro alle olive, prezioso digestivo che cattura curiosi e appassionati, attrae turisti e soprattutto oltrepassa i confini nazionali e arriva in Scandinavia, Corea e Stati Uniti. La storia parte da Oriolo Calabro, terra di confine con la Lucania, in questo perimetro brullo dell’Alto Ionio Luigi capisce il significato e l’opportunità dell’innovazione da iniettare in una antica storia ed è così che rivisitando un’antichissima ricetta di un vecchio infuso della nonna nasce l’amaro Ulivar che oggi è diventato la punta di diamante della sua impresa.
 
 
IL MUGNAIO DIVENTA BIRRAIO E FA RIPARTIRE L’AZIENDA
Vito Pagnotta – Avellino – Campania
In un chicco di cereale il crocevia di generazioni: il mugnaio fa largo al birraio e la birra fa rinascere l’impresa. Là dove si produceva il grano oggi nasce un’ottima birra artigianale. L’azienda Pagnotta ha puntato sulla ricerca e sulla qualità, trasformando i propri cereali nella materia prima per la produzione artigianale della birra. Vito si è affidato ai monaci trappisti del Belgio, noti mastri birrai, per riuscire a produrre la migliore birra che questa terra avrebbe mai potuto partorire. Un’intera vita dei suoi cari, soprattutto del padre e del nonno passata tra i chicchi del grano e dei cereali trasformandoli i in farina, biscotti e pasta che però a lui e alla sua nuova azienda non bastava più. Così un giorno decide di mettere insieme le sue competenze con quelle dell’istituto sperimentale cerealicolo di Foglia e del Cerb di Perugia per dare vita ad una ricerca finalizzata a creare un’inimitabile birra artigianale. Dalle vette campane ai monasteri belgi, i mastri birrai dicono ‘sì’ alla birra di Monteverde. E’ il primo passo che lo porterà fino in Belgio, tra quelli che in tutto il mondo sono considerati i più validi mastri birrai, i monaci trappisti. A loro è affidato il compito di tirare fuori il meglio che quei chicchi possano esprimere. E’ così che nasce la sua birra artigianale, orgoglio della tenuta Pagnotta ed eccellenza italiana.
 
IN UN SOLO CLICK PREZIOSI CONSIGLI SU FIORI E PIANTE ACQUISTATI
Francesco Balestra – Ascoli Piceno – Marche
Grazie a Francesco le piante del suo vivaio oggi hanno un particolare codice a barre (QR) che racconta tutta la loro vita in un click. Grazie a questo prezioso codice, attraverso uno smartphone, è possibile conoscere tutto della pianta ed apprendere consigli utili alla sua cura, dai luoghi nei quali alloggiarla, fino alla luce, alla temperatura ideale da garantire e alla riserva d’acqua da considerare. Il vivaio Balestra inizia la sua attività con mezzo ettaro di terreno dentro cui viene coltivato fin dall’inizio Alloro, Oleandro e Pitosforo. L’intera produzione è made in Grottammare, dal primo seme alle talee fino a piante per decorazioni monumentali, con esemplari che arrivano a 10 anni di età, tutto garantito senza il ricorso e l’utilizzo di pesticidi, per un totale di 200 mila piante prodotte. Il codice Qr racconta ogni particolare di questi esemplari, con una lunga storia racchiusa in due centimetri.
 
CATEGORIA NON SOLO AGRICOLTURA
 
LA VECCHIA FATTORIA FA MIRACOLI, I BAMBINI TORNANO A CAMMINARE
Giulia Lovato – Verona – Veneto
Giulia nella sua Fattoria compie veri e propri miracoli, i bambini diversamente abili anche con gravi patologie riescono a ritornare a cantare e camminare dopo anni di immobilità L’intenso rapporto con gli animali, la natura e le pratiche agricole antiche diventano di fondamentale importanza per il loro ritorno alla vita. La Vecchia fattoria è la storia di Marco, bambino autistico, giunto in azienda a 4 anni. Era violento, urlava e correva, aveva un atteggiamento tipicamente aggressivo ma poi ha abbracciato il trattore e non l’ha mollato più. In questo ambiente incontaminato, circondato da alberi da frutto, da animali, da dolcezza, amore per la natura, Marco per la prima volta ha parlato. Ma è anche la storia di Andrea, 6 anni, tetraplegico che grazie all’amicizia  con un cavallo inizia a camminare e quella di Daria, dolce bimba autistica che in fattoria diventerà una bravissima cantante. C’è allegria in campagna, si imparano i segreti della terra e si passeggia tra i sentieri e viottoli. Nella fattoria tutti i bambini giocano e apprendono cose interessanti sulla natura, trasformano il grano in pasta, imparano i segreti della campagna, ascoltano antiche storie mentre  animali ed ortaggi diventano i loro compagni di gioco.
 
PESCE MADE IN ITALY CONTRO IL PANGASIO  DEL MEKONG
Nicolò Fiorelli Firenze – Toscana
Niente più Pangasio del Mekong e Persico del lago Vittoria, l’azienda Fiorelli intende dare una svolta a questa assurda tendenza e ripopolare le specie autoctone. E’ così che nasce un nuovo impianto di acquacoltura che destinerà parte del prodotto ittico per il ripopolamento delle acque di San Vincenzo e parte per le mense ed il mercato locale. Protagonisti di questo progetto sono i pescatori locali. Mentre la filosofia che convince è quella del chilometro zero. In tutto sono 4 gabbie con 40-60mila pesci, per un massimo di 20mila per ogni gabbia, anzichè 120 mila, come avviene per gli allevamenti intensivi e industriali. Parte del prodotto viene destinato alle tavole della Val di Cornia e parte liberato nel mare. Questi i tasselli di un progetto che mette insieme impresa e società e che guarda al territorio per allargare ed estendere l’orizzonte dei benefici di una idea di successo. Orata, Branzino e Lombrino, tre assi nella manica per un impresa che vuole portare il mare ad ogni vicino di casa.
 
IL METODO MONTESSORI ARRIVA IN CAMPAGNA.
Paolo Guglielmi – Ancona – Marche
In campagna da Paolo tutto è improntato sul gioco e sulla creatività tipici del metodo Montessori che applica anche ai piccoli ospiti del suo agrinido. Ci si diverte riciclando: dall’orto al barbecue è un parco giochi per tutti, genitori e bambini. Nella sua azienda si vedono giocherellare tutti,  piccoli, adulti, anziani, gli ospiti sono liberi di andare ovunque, nell’orto, nel bosco, al lago per pescare o tra i sentieri per incontrare le fate. A gruppi i bambini creano oggetti con materiale da scarto che viene riciclato in oggetti multiuso e multicolori. Nella sua azienda Paolo fa anche vendita diretta esclusivamente dei suoi prodotti e intorno ci sono solo furgoni e motorini elettrici perché l’idea del km 0 possa compiersi in pieno.
 
 
IN FILIERA
 
GLI AGRIDETERSIVI ECOLOGICI
Paola Polce – Torino – Piemonte
Paola produce ad Ivrea, in Piemonte richiestissimi detersivi ecologici in imballaggi biodegradabili. I suoi detergenti interamente realizzati con le piante, dalle quali vengono estratte tutte le sostanze utili per realizzarli sono tantissimi: si va dal detersivo per lavastoviglie a base di alloro, ortica, limone e rosmarino, con potente forza sgrassante unita alla presenza dell’aceto che garantisce brillantezza sulle stoviglie, al sapone da bucato a base di sambuco e carota, che donano vitalità e morbidezza a tutte le fibre. In più, contiene  indaco e lavanda che garantiscono igiene e freschezza. I prodotti ecocompatibili “dentro e fuori” di Paola Polce sono talmente sani per l’ambiente che lei stessa consiglia di non sprecarli neanche dopo averli utilizzati. La giovane imprenditrice agricola, infatti, suggerisce di riciclarli. Ad esempio, dopo aver lavato i pavimenti, è tranquillamente possibile riutilizzare l’acqua di lavaggio per irrigare piante e fiori.
 
DALLE BUFALE  MOZZARELLE DOC MA ANCHE BORSE E OGGETTI GLAMOUR
Teresa Palmieri – Salerno – Campania
Non solo bocconcini e mozzarelle di bufala apprezzatissimi in tutta la Penisola ma anche una bella e glamour gamma di prodotti interamente realizzati col pellame che richiamano alla fantastica tradizione contadina cilentana, come le borse, l’intreccio, lo svuotatasche e i portariviste. Grazie ad un grande lavoro e immensa passione l’azienda Vannulo  riesce a chiudere interamente il ciclo produttivo, dal latte alla tavola realizzando squisite mozzarelle ed altri prodotti con latte di bufala che vengono  vendute direttamente in azienda riuscendo a soddisfare oltre 300 clienti al giorno. Sono in 15mila ogni anno a fare richiesta di compiere una visita guidata tra le perle di questa tenuta, i suoi artigiani, il caseificio, il museo e i laboratori della produzione di yogurt e budini.
 
DALLA CAMPAGNA LUCANA PRODOTTI GLUTEN FREE PER CELIACI
Cooperativa agricola 2000 – Potenza – Basilicata
Dal cece nero, al grano saraceno fino ad altri legumi è un vortice di operosità contro le insidie del glutine. I produttori lucani si uniscono e mettono insieme terreni, mezzi, esperienze e determinazione e così danno futuro a una cooperativa agricola che ha per missione quella di lottare contro la celiachia, coltivando e rivalutando antiche colture Là dove c’era il grano, oggi ci sono legumi e proteine, biodiversità, mais, il cece nero, quello bianco ritrovato e ricoltivato e quello rosso, il grano saraceno, avena e grani minori, quelli antichi tipo Senatore Cappelli che possono essere preziosi elementi nelle diete di chi è soltanto sensibile al glutine. Le insidie di una patologia che oggi popola le cronache del paese, la celiachia, hanno fatto scattare le leve di un’agricoltura sempre al fianco del paese. Da qui sono state nutrite migliaia e migliaia di famiglie, da qui prende vita una risposta per il problema della nutrizione che si chiama glutine. Agricola 2000 è un fiume in piena, è un turbinio di iniziative, un circuito virtuoso che rimette in moto i trattori e riapre le vecchie fattorie abbandonate, un intero indotto agricolo pronto a sfidare la celiachia: dalla produzione alla tavola.
 
 
 
CATEGORIA CAMPAGNA AMICA
 
DALLE STALLE ALLE STELLE ORA SI PUO’
Cristina Scappaticci – Frosinone – Lazio
 
Dall’agriturismo ora si esplora il cielo. In collaborazione con l’osservatorio astronomico di Campo Catino l’azienda di Cristina riesce a mettere insieme prodotti tipici locali ed esplorazione del cosmo. Da sempre Cristina imprenditrice sognatrice con una grande passione per le stelle  riesce a fare della sua azienda un’eccellenza italiana. Di giorno si mungono gli animali, si accolgono i bambini per la fattoria didattica, tra asini, oche, pecore e conigli, si portano i prodotti al mercato di campagna amica e di notte, si osserva il cielo e le sue costellazioni, la luna al suo primo quarto con i crateri e i mari, attraverso i telescopi dell’osservatorio offerti dal professore Mario Di Sora. E così le cene in agriturismo hanno un delizioso scenario che accompagna tutti  gli ospiti che tra uno sguardo Saturno, distante 1 miliardo e mezzo di chilometri dalla terra e un altro al buon cibo trascorrono momenti indimenticabili.
 
TRA CAVALLI E CARROZZE LA CAMPAGNA DIVERTE E INSEGNA
Donatello Trevisanutto –  Pordenone – Friuli Venezia Giulia
L’azienda di Donatello non solo produce, trasforma e vende i suoi prodotti agricoli ma possiede anche un suggestivo agriturismo nel quale è possibile svolgere attività didattiche con i bambini e ricreative con oltre 45 cavalli ed altri animali della fattoria. Dai sassi dei Magredi prende vita una idea nuova di agricoltura che diverte i bambini e avvolge i palati.  Qui i bambini arrivano in carrozza, vengono accompagnati all’orto dei piccoli frutti, lavorano per la loro trasformazione, si sporcano le mani di farina e i piedi di uva per pestarla, come un tempo, e partecipano a tutte le attività della fattoria.
 
I CONSUMATORI  CHIAMANO GLI AGRICOLTORI RISPONDONO
Mercato di Campagna Amica  – Bari – Puglia
Qualità e territorio sulle tavole di Bari. Il punto vendita degli agricoltori fa parlare di sè: frutta e ortaggi come in una boutique, vanto e garanzia per chi acquista.  Ogni mattina un felice incontro tra chi produce e chi consuma. Nel bel mezzo della città gli agricoltori creano un punto vendita considerato dai clienti come una boutique di campagna. Il rapporto con la clientela è familiare e la qualità è garantita dalle quotidiane forniture degli associati conferitori. Qui si ristabiliscono i rapporti di buon vicinato e si ricompongono le fila di una famiglia allargata dove chi produce e chi acquista sono in contatto diretto contaminando l’un l’altro per un processo virtuoso che dà vita ad un mercato differente. Accade in città, a Bari, nel punto vendita di Campagna Amica in via dei Gemmis.
 
 
CATEGORIA ESPORTARE IL TERRITORIO
 
DAGLI ABISSI LIGURI IL PRIMO SPUMANTE SOTTOMARINO
Marta Lugano – Genova – Liguria
L’azienda Bisson non produce spumanti comuni, li colloca nei più profondi degli abissi marini  in una sorta di ‘cantina naturale’ per farli invecchiare. Sott’acqua infatti si sfiora la perfezione, si riesce a riprodurre il clima, la luce, l’umidità e anche il movimento delle bottiglie attraverso le correnti, tutto quello che serve per realizzare uno spumante d’autore. Marta accoglie e rilancia un’idea di suo padre. Un’idea che nasce da un racconto e da un sogno, il padre fin da piccolo sognava di produrre vino e non avendo una cantina trasformò quella difficoltà in potenzialità grazie alla sua passione per il mare. Facendo un’immersione si trovò ad esplorare un’imbarcazione antica dentro le cui stive si era  conservato benissimo del vino millenario. Fu allora che intuì che le correnti sottomarine  avrebbero coccolato le sue bottiglie. Al problema di girare a mano periodicamente le bottiglie avrebbe provveduto la corrente marina, mentre, il buio degli abissi, l’umidità che li caratterizza, la temperatura ideale avrebbe fatto il resto. Ecco allora che il racconto e il sogno si trasformano in realtà , ottenute le autorizzazioni, tutte le bottiglie prodotte in quell’annata vengono ingabbiate e inabissate. C’era da sperimentare ma il rischio va preso tutto. Né una sola bottiglia va preservata dall’eventuale fallimento. Dopo dodici mesi il miracolo. Dal fondo del mare vengono sollevate le bottiglie ed è la fortuna di una vita. Lo spumante è perfetto ed ogni bottiglia è un’opera d’arte, con incrostazioni marine, conchiglie, alghe e tane di pesci che decorano il vetro.
 
DALLA SICILIA ARRIVA IL PRIMO POMODORO MULTICOLOR
Gianfranco Cunsolo – Ragusa – Sicilia
 
L’azienda Cunsolo produceva pomodori tradizionali ma dalla Sicilia voleva raggiungere il cuore d’Europa e allora per fare la differenza ha puntato sul colore, anzi sui multicolori. E allora nascono i primi pomodori neri, poi quelli marroni, gialli, viola, rosa e verdi. Ecco aperte le frontiere del vecchio continente, le chicche di Sicilia sono confezionati in vaschette da 250 grammi e da Vittoria, in provincia di Ragusa, patria dell’ortofrutta siciliana, partono per il Nord. La passione, Gianfranco Cunsolo l’ha ereditata dal padre che da anni produce fiori ed ortaggi. Lui mette la faccia sull’etichetta e sulla confezione, da vita ad un percorso di tracciabilità innovativo e strategico, mette mano ad una tradizione innovandola nell’ottica della qualità e della caratterizzazione. Mette materia al sogno, colore al futuro, creatività all’impresa, operosità ad un progetto, ambizione all’idea. Così la tavola dei suoi clienti diventa una tavolozza di colori.
 
UN INTERO MENU A BASE DI MELONE
Francesca Nadalini – Mantova – Lombardia
I meloni di Mantova dell’azienda Nadalini sono speciali, perché l’azienda è stata la prima ad avere introdotto un sistema innovativo per verificare il grado zuccherino di ogni melone (il Nir) che consente, in un solo secondo, di analizzarne quattro. Ma l’azienda ha ideato menù interamente a base di melone e ha catturato i Paesi di mezz’Europa. Francesca aveva scelto un’altra strada, quella della comunicazione. Non immaginava quanto indispensabile potesse essere il suo contributo nella storica azienda di suo padre. Quando però è stato necessario mettere l’innovazione tra le serre, i rulli e le casse di meloni, non ha fatto mancare il suo ingegno e la sua spinta innovativa. Mette mano ai processi produttivi, ottimizza i tempi, elimina gli sprechi, punta alla qualità e soprattutto realizza straordinari menù interamente a base di melone.
 
MENZIONE SPECIALE PAESE AMICO
 
DA CASA AL MERCATO COMODAMENTE IN BUS, ORA SI PUO’
Comune di Bardolino – Verona –Veneto
Un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione comunale che porta i consumatori fino al mercato di Campagna Amica, scelto da molti come punto di riferimento per la propria spesa a garanzia di qualità e territorio. Un’attenzione particolare viene riservata ad anziani e persone in difficoltà che spesso vengono accompagnati, insieme al loro cestino della spesa, fino sotto casa. Ma il servizio bus navetta è molto apprezzato anche dai turisti. Insomma sulle rive del Garda l’agricoltura dà appuntamento ai consumatori, zero chilometri li dividono …. e un bus navetta li porta tutti.
 
UN ORTO AI PIEDI DI SAN FRANCESCO:
Abazia di San Pietro – Assisi – Umbria
I frati benedettini di Assisi riportano l’orto al centro della città, ai piedi della Basilica di San Francesco. Sono molti i residenti che si recano nell’orto dei frati per acquistare prodotti genuini e a km0. Era così anche in antichità quando i monaci benedettini praticavano attività agricole unite alla preghiera (ora et labora) prima ancora della nascita di Francesco ad Assisi. Grazie a due validi collaboratori, Gulia Uji e il suo compagno, il convento ha tutto il necessario per il nutrimento dei religiosi, mentre ai residenti viene riservata l’opzione delle vendita diretta ai piedi del Sacro Convento, tra le antiche mura della cittadella di Assisi. Oggi l’agricoltura mette in contatto con la creazione, ad Assisi si rivivono antiche tradizioni e l’orto fa la sua parte.
 
IL PRIMO MERCATO DEGLI AGRICOLTORI NELL’ANTICO FORO BOARIO
Comune di Fossano – Cuneo – Piemonte
 
Nell’antico Foro boario nasce un bellissimo mercato coperto dei produttori agricoli. Ognuno con il suo stand ognuno con la propria ricercatissima etichetta che vuole raccontare tutto, ma proprio tutto di quel prodotto. A questo progetto le istituzioni hanno puntato fin dal primo momento. Ed è stato un successo. Gli abitanti desideravano che si ristabilisse, come un tempo, l’incontro tra loro e i produttori agricoli in questo territorio nel quale l’agricoltura ha segnato il tempo, ha marchiato la tradizione e i costumi ed ha caratterizzato una filosofia di vita a cui i cittadini sono strettamente legati. Al foro Boario di Fossano la lunga tradizione agricola fa strada al futuro, l’amministrazione comunale si è messa al lavoro ed ha portato le fattorie in città, l’aria buona di campagna in piazza e la cordialità della gente semplice al mercato. La tracciabilità dei prodotti è al massimo per ognuno di loro c’è una storia, un volto, un’origine controllata, protetta e verificabile in tavola.