L’utilizzo del brodo di pollo come rimedio per i sintomi dell’influenza e del raffreddore nasce da una tradizione popolare che è stata in seguito confermata da ricerche scientifiche.
A fare il punto sul più antico e diffuso rimedio alle malattie da raffreddamento è una ricerca scientifica americana condotta da Ken Albala della University of the Pacific in California.
Secondo Albala, nonostante gli enormi cambiamenti verificatisi nel corso dei secoli in tutto il mondo per quanto riguarda il modo di nutrirsi e di cucinare, quella che viene definita la cucina della convalescenza per antonomasia è rimasta essenzialmente invariata.
Già nel dodicesimo secolo infatti i medici raccomandavano la zuppa di pollo, all’epoca nota come “penicillina ebrea” per chi soffriva di sintomi da reffreddamento e ancor oggi se siamo malati il primo pensiero corre al brodino di pollo.
Tuttavia anche i dati scientifici confermerebbero la validità di questa pietanza come rimedio contro i sintomi influenzali: alcuni componenti contenuti nel brodo di pollo avrebbero una potente capacità antiinfiammatoria che favorirebbe la fluidificazione del muco e del catarro e contribuirebbero ad un innalzamento delle difese immunitarie.
Inoltre il brodo oltre ad essere un alimento facilmente digeribile, funge anche da “cibo consolatore” in quanto secondo alcuni psicologi consumare un brodo caldo regala calore e conforto e allevia il malessere fisico; ma anche quello psicologico che deriva dalla malattia.