E’ stata rinviata a settembre 2020 la Fiera Internazionale Myplant & Garden in calendario a Milano dalla prossima settimana dal 26 al 28 febbraio “avendo a cuore la salute di tutti gli espositori, visitatori e delle loro famiglie” e “in considerazione della gravità della imprevedibile situazione attuale e in virtù della defezione di numerose aziende partecipanti a causa del timore di contagio dovuto alla diffusione del COVID 19 – oltre alla prevedibile ridotta partecipazione dei visitatori”. Lo rende noto la Coldiretti che aveva in programma l’importante incontro su “Il florovivaismo per le citta’ del futuro” all’interno della manifestazione fieristica, sulla base delle comunicazioni della Segreteria Organizzativa che prevedeva la presenza di 780 le aziende nei padiglioni da tutti i continenti, a formare una mega-serra di 45.000 metri quadrati in cui i protagonisti sono fiori, piante, vasi, prati, alberi, macchinari, edilizia green e accessori per la filiera verde
Per l’emergenza sanitaria salta dunque – sottolinea la Coldiretti – il Salone professionale del verde leader in Italia e tra i più importanti nel mondo con il valore della produzione italiana di fiori e piante, in crescita (+1%) per il secondo anno consecutivo, è stimato in 2,57 miliardi di euro con le esportazioni, cresciute del 7,6% in un anno per raggiungere la quota da record storico di 884 milioni di euro. Una vetrina importante per il Made in Italy particolarmente apprezzato dagli operatori nazionali che temono impatti su ordini e fatturato.
Dopo aver provocato perdite alle esportazioni e al turismo ora l’emergenza Coronavirus si estende al mercato interno a causa dei limiti alle attività produttive ma – sottolinea la Coldiretti – anche al calo dei consumi fuori casa degli italiani, dai bar ai ristoranti, dagli agriturismi agli alberghi fino alla partecipazione ad eventi e fiere con un impatto sul piano economico ed occupazionale per le imprese coinvolte direttamente ed indirettamente.
La priorità – sottolinea la Coldiretti – è confinare il contagio, curare i malati e dare indicazioni corrette anche per evitare che dilaghi la psicosi irrazionale a danno dei cittadini e delle imprese in un momento già difficile per il tessuto economico nazionale. Per questo – conclude la Coldiretti – serve un impegno comune di imprese e forze sociali e di rappresentanza per affrontare l’emergenza con interventi di prevenzione, informazione e sostegno.
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