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Sodio ascorbato in alimenti per l’infanzia: è sicuro come additivo antiossidante?

4 Gennaio 2011
Sodio ascorbato in alimenti per l’infanzia: è sicuro come additivo antiossidante?

In risposta ad una richiesta della Commissione Europea, il Panel scientifico di EFSA sugli additivi e le fonti nutrizionali (ANS) è stato incaricato di dare un parere circa l’uso di sodio ascorbato come additivo alimentare nelle preparazioni arricchite di vitamina D per lo svezzamento e per la crescita dei bambini. L’additivo avrebbe in questo caso la funzione di antiossidante alimentare.

Ad oggi tale sostanza (sodio ascorbato, E301) veniva già considerata come fonte autorizzata di vitamina C sempre per gli alimenti per l’infanzia (Allegato III della Direttiva CE 2006/141). Al fine di coprire i fabbisogni di vitamina C per i quali tali alimenti sono pensati, sarebbe necessario ingerire 5-14 mg di sodio per 100 kilojoule (125 -413 mg per litro in caso di alimenti liquidi). Si è posto quindi il problema di misurare la ingestione di sodio derivante da alimenti per l’infanzia che lo contengono come additivo e non come fonte vitaminica. Un grammo di ascorbato di sodio presenta circa 0,12 grammi di sodio ed il resto di acido ascorbico (vitamina C). Ma in ragione dell’uso contenuto, ed in base alle stime di EFSA, l’impiego del sodio ascorbato come additivo non presenta nessuna preoccupazione, in quanto contribuisce solo marginalmente alla copertura dei fabbisogni di vitamina C e di sodio nei prodotti finiti.

Parere Completo EFSA