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Cina: nuova legge sugli additivi alimentari

17 Settembre 2010
Cina: nuova legge sugli additivi alimentari

Non più scandali alla melamina, o residui di sostanze non ammesse: questo lo scopo della nuova legislazione alimentare cinese, attiva dallo scorso 1° settembre, con un sistema rafforzato dei controlli e con una esposizione alla gogna pubblica dell’industria che non adempie agli obblighi di sicurezza alimentare.

In Cina infatti il problema attuale riguarda l’utilizzo da parte di alcuni attori industriali di additivi alimentari o di materiali non edibili (come appunto la melamina) nel cibo.

Il problema deve aver creato più di un problema alle esportazioni cinesi, se è vero che la nuova normativa relativa ai Principi Generali per il Controllo degli additivi alimentari , pubblicata dalla Amministrazione Generale per la Supervisione della Qualità, dell’Ispezione e della Quarantena della Repubblica Popolare Cinese, intende dare una vera svolta alla sicurezza alimentare cinese.

I Principi sono stati scritti con in mente la Legge Alimentare cinese, e altre legislazioni afferenti gli additivi alimentari, e sostituiscono la "Implementation Rules for reewal and Issurance of Food Additive Production Permits (Quan Xu Ban (2005) No.45)" e la Detailed Implementation Rules for Production Licensing of Flavorant and Essence Products (Guo Zhi Jian Shi Jian (2008) No.297)", ora abolite.

L’implementazione della legge avviene in un momento in cui alcune agenzie governative, tra cui il Ministero della Salute, hanno stabilito un piano di controlli sulle pratiche illegali.

Il nuovo piano prevede quindi delle vere e proprie azioni dimostrative contro quelle industrie che abusano degli additivi alimentari e che utilizzano materie prime non commestibili per scopi alimentari. Le pene si intendono come fortemente dissuasive.

I controlli sono pensati per poter incidere lungo tutta la filira agroalimentare, dalle fattorie fino ai distributori e al catering: le ispezioni verificheranno come indizio probante la presenza sul luogo della produzione di materiali non edibili che probabilmente verranno aggiunti agli alimenti in seguito in modo del tutto illegale.

Ma l’aspetto assolutamente interessante, oltre a questo approccio aggressivo nei controlli, riguarda la nascita di dipartimenti di supervisione al fine di controllare anche le attività di Ricerca e Sviluppo, nonchè licenze di produzione, circolazione degli additivi alimentari.

In definitiva, ci si è resi conto della presenza di una emergenza alimentare nel paese e si sta ora cercando di porvi rimedio partendo da alcuni degli aspetti più controversi quali quello degli aromi e dei materiali non edibili.

Link:

Sito dell’ Amministrazione Generale per la Supervisione della Qualità, dell’Ispezione e della Quarantena della Repubblica Popolare Cinese