I coccidiostatici sono una classe di prodotti per la salute animale di ampia diffusione, che prevengono infezioni causate da protozoi (coccidiosi) in vari tipi di allevamento (pollame, suini, bovini). Il Codex Alimentarius, organismo congiunto FAO –WTO attivo per stabilire standard alimentari equi ed omogenei in modo da facilitare il commercio nel mondo ed eliminare le barriere commerciali su base sanitaria, ha proposto una propria valutazione sulla presenza di narasina nei tessuti animali di bovini e suini.
EFSA, rivalutando i risultati del JECFA (Comitato tecnico del Codex preposto) dello scorso luglio 2011, su richiesta della Commissione Europea, ha concordato:
– sulla fissazione di una Dose Giornaliera Ammissibile compresa tra 0 e lo 0,005 mg per kg di peso corporeo;con un fattore di sicurezza pari a 100 rispetto a segnali di neurotossicità rilevati in studi su animali;
– sulle modalità di escrezione della sostanza, simili in pollame, suini e bovini, nonché per animali di laboratorio (cani e ratti). – sul fatto che stabilita una soglia di Limiti Massimi di Residuo come proposta dal JEFCA si arrivi solo al 58% della Dose Giornaliera Ammissibile.
Tuttavia, la qualità dei dati sui quali è stata effettuata la valutazione Codex non seguirebbe i più rigorosi criteri previsti dal regolamento 4429/2008 per la fissazione dei Limiti Massimi di Residuo (in particolare, numero ridotto di animali e altri criteri tecnici).

A livello europeo, stando al parere di EFSA, limitare la predisposizione di LMR per fegato e muscolo potrebbe essere di sufficiente garanzia per il consumatore, dal momento che l’esposizione dovuta ad altre fonti sembra assai limitata (pelle, reni, grasso).
I valori proposti (LMR) sono di 50 microgrammi (?g)per kg di fegato e di 15 microgrammi per kg di muscolo, sia in pollame, suini e bovini.