Efsa -stando a quanto appreso dalla stampa, stanzierà fino a 150.000€ per la revisione della letteratura dei dolcificanti ad alta intensità per valutare la loro sicurezza.
I dolcificanti cosiddetti “ad alta intensità” sono quelle molecole, naturali o di sintesi, in grado di sostituire i comuni dolcificanti come il saccarosio o il fruttosio, ma in quantità assai limitate: questo per il potere dolcificante spesso nell’ordine di centinaia di volte rispetto allo zucchero comune.
Nello specifico le sostanze oggetto di valutazione da parte dell’Authority sono acido ciclamico, acesulfame potassico, saccarina oltre che i dolcificanti glicosidi steviolici presenti in natura.
Ma vengono menzionati anche il neotame, la taumatina, la neoesperidina diidrocalcone e l’advantame.
Il lavoro di ricerca sarebbe focalizzato in particolare sul consumo da parte di soggetti affetti da diabete di prodotti contenenti i dolcificanti elencati.
Secondo Efsa, nonostante la sicurezza degli edulcoranti autorizzati sia stata ampiamente studiata, i rapporti a disposizione nella letteratura non sono ancora in grado di fornire una valutazione definitiva circa la sicurezza alimentare degli stessi.
La Authority afferma come il compito di monitorare e analizzare le informazioni sui rischi emergenti sia espressamente previsto dal proprio regolamento istitutivo. Inoltre, la nuova valutazione degli additivi alimentari nell’Unione europea ai sensi del Regolamento 257/2010 prevede che Efsa possa in qualsiasi momento avviare la valutazione di un additivo alimentare o di un gruppo di additivi alimentari su propria iniziativa anche nel caso in cui non vi sia alcuna indicazione di possibile rischio per la salute umana.
Il lavoro di revisione dovrebbe produrre un elenco di tutti gli articoli scientifici sugli edulcoranti intensivi, con particolare attenzione alla tossicità. Il contraente (o appaltatore) dovrà poi fornire una sintesi degli articoli, discuterne la rilevanza e i risultati, ma anche valutare i punti di forza e di limitazione delle informazioni contenute.
Inoltre il lavoro dovrà comprendere anche rapporti mensili all’Efsa sui nuovi studi relativi alla tossicità dei dolcificanti ad alta intensità, e loro metaboliti sugli animali e nell’uomo.
La durata del contratto di appalto è di oltre tre anni e mezzo. Attualmente gli esperti del panel additivi di Efsa sono impegnati nella revisione della sicurezza dell’aspartame dopo che, su richiesta della stessa Authority la Commissione europea ha accettato di prorogare la scadenza per la valutazione completa dell’aspartame al maggio del 2013.
I dolcificanti intensivi fossero già stati valutati (nell’ambito delle ordinarie e periodiche attività di rivalutazione di EFSA) e più recentemente rispetto a molti altri additivi alimentari (non erano nelle immediate priorità all’interno del calendario di rivalutazione da parte di Efsa).
Ora però le cose sembrano decisamente cambiate e forse il cambiamento di rotta potrebbe essere legato ai risultati ottenuti finora sull’aspartame.
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Aspartame, una lunga rivalutazione scientifica qualche ipotesi