Sembrerebbe che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) sia in predicato di dare inizio ad un Comitato Etico in proprio. La notizia è di sicuro interesse, in quanto nel passato anche recente, in occasione ad esempio delle valutazioni sulla clonazione, EFSA si era affidata al parere del Gruppo europeo sull’etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie (GEE), che aveva giudicato non adeguate le sofferenze inflitte ai cloni animali rispetto ai benefici ottenuti. Il Direttore facente funzioni Bern Url avrebbe intenzione di “copiare” il modello seguito dalla Agenzia Francese (ANSES), dotata di un proprio comitato etico. In particolare il comitato si occupa di conflitti di interesse. Ma anche e più in generale di aspetti delicati che richiedono una valutazione “etica”. Nello specifico, il Comitato può emanare opinioni su tutte le questioni che possono dar luogo ad una infrazione delle regole interne.
Clonazione, gli sviluppi tra etica e mercato
Proprio la delicata questione "etica" della clonazione è ora ad una svolta in Europa, con due distinte proposte di direttive, una del Parlamento UE sulla clonazione; e l’altra del Consiglio e del Parlamento UE sulla commercializzazione di prodotti alimentari derivanti da animali clonati. In base alla seconda, la commercializzazione di prodotti alimentari derivati da animali clonati dovrebbe subire uno stop di almeno 5 anni, in ragione dell’avversione dei consumatori e proprio di motivazioni di ordine etico. L’etichettatura di carni bovine fresche ottenute da progenie di animali clonati non è attualmente disciplinata poiché la DG AGRI dovrà effettuare un’analisi d’impatto complessiva e uno studio di fattibilità su tale materia prima di prendere una decisione.