ARTICOLO | Archivio

Risoluzione riso: attivare salvaguardia contro import selvaggio

24 Luglio 2014
Risoluzione riso: attivare salvaguardia contro import selvaggio

Evitare che accordi commerciali, come il pur meritorio "Everything but the arms" in sede WTO, finiscano per sradicare le produzioni italiane (di fatto, il principale paese UE che produce riso). Ma anche evitare che i cittadini italiani ed europei vengano invasi da riso contaminato da residui di fitosanitari non ammessi nel Vecchio Continente. Che come emerge dalla sorveglianza ufficiale del Sistema di Allerta Rapido Europeo, importa costantemente partite di riso con livelli di contaminanti in ragione di pesticidi non più ammessi in Europa.

Per questo una risoluzione depositata presso la XIII Commissione parlamentare "impegna il Governo ad intervenire in tempi rapidi nelle competenti sedi europee a tutela delle imprese risicole italiane e del mercato nazionale in senso più generale, affinché sia attivata la clausola di salvaguardia prevista all’articolo 22 del regolamento (UE) 978/2012.

In base ad accordi commerciali in sede WTO è infatti previsto l’accesso senza dazi e contingentamenti a tutti i prodotti provenienti dai Paesi meno sviluppati (least developed country – LDC), senza limitazioni quantitative e senza dover pagare alcuna tariffa, eccezion fatta per le armi.

Tale situazione però ha finito per colpire soprattutto l’Italia: "nelle ultime 5 campagne le importazioni di riso dalla Cambogia nell’Unione europea sono aumentate da 5mila a 181mila tonnellate raggiungendo il 23 per cento di tutto l’import dell’Unione grazie alla completa liberalizzazione tariffaria avvenuta il primo settembre 2009;nell’ultima campagna di commercializzazione, nell’Unione europea le importazioni sono aumentate di 100 mila tonnellate, di cui 84 mila provenienti dai Paesi meno avanzati (PMA) e quindi a dazio zero; questa situazione si sta riverberando in modo sostanziale sui prezzi di mercato, che sono crollati da 26 a 22 euro al quintale. E il riso torna ad essere "amaro".

La soluzione?

il Sistema di preferenze generalizzate (SPG) prevede in ogni caso meccanismi di sorveglianza e di salvaguardia, che consentono anche di ripristinare i normali dazi della tariffa doganale comune qualora un prodotto originario di un paese beneficiario di uno dei regimi preferenziali sia importato in volumi o a prezzi tali da causare o rischiare di causare gravi difficoltà ai produttori dell’Unione di prodotti simili o direttamente concorrenti.

 Occorre inoltre- in base alla risoluzione del parlamento- garantire tutti gli strumenti che favoriscano una presa di consapevolezza dei consumatori suciò che stanno acquistando. In primis, circa la provenienza. Che deve essere indicata, estendendo la portata del regolamento 1169/2011.

Risoluzioni 7-00191 L’Abbate, 7-00425 Oliverio e 7-00428 Faenzi: Interventi a tutela della produzione italiana di riso.