E’ davvero un "uno-due" che non ammette repliche: la Commissione ha approvato una proposta relativa alla regolamentazione dei mangimi OGM, con possibilità di scegliere a livello di Stati membri, un regime speciale.
Avviene dopo l’entrata in vigore della direttiva(UE) 2015/412 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell’11 marzo 2015- che ammette la libertà di coltivazione di OGM da parte degli Stati membri, per motivi sociali ed economici- quindi, di libera scelta della cittadinanza.
E segna un cambio di passo ormai definitive circa la gestione del tema OGM in Europa.
Proposta della Commissione
La Commissione europea ha infatti approvato oggi una proposta sulla revisione della procedura di autorizzazione di alimenti e mangimi Ogm, che dara’ agli stati membri la possibilita’ di impedirne la circolazione sul proprio territorio per ragioni diverse dal rischio per la salute o l’ambiente, che sara’ sempre valutato da Efsa. La notizia è stata diffusa dal Commisssario UE alla concorrenza Margrethe Vestager (foto sotto) durante il briefing con la stampa.
Gli Stati membri, pero’ – ha ammonito il commissario – "dovranno stare attenti, perche’dovranno motivare la scelta di opt-out e tali motivazioni dovranno essere in linea con le regole del mercato interno, la regolamentazione ue e le regole internazionali".
In base alla Direttiva 412, tra le motivazioni necessarie e sufficienti per il divieto di coltivazione degli OGM sul suolo nazionale o su porzioni dello stesso, figurano: a) obiettivi di politica ambientale; b) pianificazione urbana e territoriale; c) uso del suolo; d) impatti socio-economici; e) esigenza di evitare la presenza di OGM in altri prodotti; f) obiettivi di politica agricola; g) ordine pubblico.
In base alla nuova proposta della Commissione, anche se un Ogm sarà approvato a livello europeo, gli Stati potranno mantenere la possibilità di vietarne l’importazione e successive trasformazione sul proprio territorio.