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Malattie zoonotiche, accordo europeo sulla “Animal Health Law”

4 Giugno 2015
Malattie zoonotiche, accordo europeo sulla “Animal Health Law”

A Riga, sotto la presidenza lettone dell’Unione europea – il Parlamento europeo e la Commissione e hanno raggiunto un accordo informale sulle misure per prevenire e curare le malattie che possono essere trasmesse tra gli animali e potenzialmente agli esseri umani (zoonosi), come l’influenza aviaria o la peste suina africana.  Una unica legge europea, già ribattezzata “Animal Health Law”, che fonderà diversi aspetti normativi ora frammentati e che promette un maggiore rigore nel contrasto alle malattie zoonotiche.

Prevenzione al centro

Un aspetto chiave della normativa sarà quello di stabilire – per la prima volta- un valore non solo filosofico al benessere animale, legandolo piuttosto alla salute pubblica- come ad esempio, alla sua importanza per contrastare l’emergere di resistenza agli antibiotici.

La prevenzione diventa quindi un aspetto cardine, a partire dall’uso responsabile di medicine veterinarie e buone pratiche di allevamento.

Dati armonizzati

Un ulteriore passo avanti dovrebbe essere rappresentato dalla richiesta- agli Stati membri- di raccogliere dati sufficienti e comparabili sull’uso di antibiotici– cosa che in parte già esiste, con il progetto ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption ) – ma ancora con numerose difficoltà in termini di comparabilità- in quanto vengono confrontati i dati di vendita ma non necessariamente quelli d’uso. Inoltre tale progetto è relativamente giovane (è partito solo dal 2010).

“Scienza aperta, trasparente e inclusiva”

Inoltre nella bozza si fa riferimento sia alla necessità di azioni rapide e di urgenza in capo alla Commissione europea, soprattutto su aspetti che possono avere un impatto significativo sulla salute pubblica.

Ma nello stesso tempo si chiede ci coinvolgere maggiormente il PE e il consiglio nella compilazione di una lista di malattie potenzialmente dannose, in consultazione con Efsa.

 

Maggiore ruolo agricoltori e parti interessate

Un ulteriore aspetto centrale riguarda poi la necessità di coinvolgere maggiormente agricoltori, associazioni veterinarie e altri stakeholder nel produrre e aggiornare piani per affrontare le emergenze.

I veterinari saranno legalmente obbligati a sottolineare l’interazione tra salute e benessere animale e salute umana, informando i consumatori sui problemi di antibiotico-resistenza.