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Expo: Coldiretti, per Michelle grana e non parmesan, ora tutela in TTIP

18 Giugno 2015
Expo: Coldiretti, per Michelle grana e non parmesan, ora tutela in TTIP

?Come tanti visitatori statunitensi anche Michelle Obama ha potuto gustare finalmente il vero Grana invece delle imitazioni che nel mondo hanno addirittura sorpassato in quantità per la prima volta il prodotto originale nel 2014. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente lo showcooking in Italia di Michelle Obama che ha utilizzato scaglie di Grana per condire il proprio piatto. Una scelta significativa per la first lady di un Paese come gli Stati Uniti che – sottolinea la Coldiretti – con circa 150 milioni di chili è leader mondiale nella produzione di imitazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, denominate Parmesan. Sul mercato statunitense – precisa la Coldiretti – ci sono piu’ di nove probabilità su dieci di acquistare Parmesan realizzato in Wisconsin, California o New York al posto del prodotto originale Made in Italy. Se i nomi sono simili le caratteristiche – continua la Coldiretti – sono profondamente differenti perché i formaggi Made in Italy devono rispettare rigidi disciplinari di produzione con regole per l’allevamento e la trasformazioni ed un sistema di controlli che non ha eguali. La scelta culinaria di Michelle Obama assume un valore particolarmente importante anche in vista del negoziato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti (TTIP) in cui uno degli elementi della trattativa è proprio rappresentato dalla tutela delle denominazioni dei prodotti tipici. Occorre infatti – sostiene la Coldiretti – cogliere l’occasione della trattativa sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip) per tutelare le produzioni agro-alimentari italiane dalla contraffazione alimentare e del cosiddetto fenomeno dell’Italian sounding molto diffuso in Usa che rappresenta il primo mercato di falsificazione del Parmigiano e del Grana. In questo contesto – conclude la Coldiretti è particolarmente significativo il piano per l’export annunciato dal Governo italiano che prevede per la prima volta azioni di contrasto all’italian sounding a livello internazionale”.