In linea generale, si tratta di un esito positivo per il settore vitivinicolo, coerente con quanto auspicato da Coldiretti e Filiera Italia. Le misure approvate dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo nell’ambito del “pacchetto vino” rappresentano infatti un passo avanti nella direzione di una gestione più moderna, sostenibile e competitiva del comparto, grazie all’ampliamento della durata delle autorizzazioni per i reimpianti e al rafforzamento degli investimenti legati alla transizione climatica e alla promozione. Positiva l’estensione dei programmi di promozione da 3 a 5 anni con possibilità di rinnovo e di suddivisione in zone dei singoli paesi, strumenti essenziali per consolidare la presenza del vino italiano sui mercati internazionali e per sostenere l’enoturismo.
Proprio per l’enoturismo, Coldiretti sottolinea la necessità di riconoscere pienamente anche le aziende agricole individuali tra i beneficiari dei fondi dedicati, trattandosi di un asset strategico per lo sviluppo economico, culturale e ambientale dei territori.
Permane una criticità significativa legata alla limitazione di cinque anni per il finanziamento della ristrutturazione e conversione dei vigneti in caso di accesso ai fondi per l’estirpo, per Coldiretti e Filiera Italia ci sono questioni ancora da risolvere e per questo sarà importante procedere rapidamente verso i triloghi per affrontare questi dettagli di rilievo per i nostri produttori.
Positivo anche il fatto che la Commissione Agricoltura abbia approvato il mandato negoziale, consentendo di accelerare l’iter legislativo e avviare direttamente i negoziati in trilogo con il Consiglio, senza la necessità di un ulteriore passaggio in Plenaria.
Coldiretti e Filiera italia continueranno a seguire da vicino i prossimi passaggi istituzionali, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il testo in sede di trilogo e assicurare che le misure previste sostengano realmente la competitività, la sostenibilità e la valorizzazione del vino italiano sui mercati internazionali.