Il voto del Parlamento europeo sulla semplificazione della Politica agricola comune (Pac) segna un passo importante verso la riduzione del carico burocratico che grava sulle imprese agricole.
Un risultato ottenuto anche grazie alle mobilitazioni promosse da Coldiretti, che ha portato migliaia di agricoltori a Bruxelles per chiedere regole più semplici e sostenibili per chi lavora nei campi.
“Il voto va nella direzione giusta, rispondendo alle richieste avanzate nel corso delle nostre mobilitazioni – afferma Coldiretti – con un pacchetto che introduce maggiore chiarezza, flessibilità e una reale riduzione degli oneri amministrativi”.
Un cambio di passo voluto da Coldiretti
Coldiretti ha sostenuto in tutte le sedi europee la necessità di alleggerire una burocrazia eccessiva, che – dagli ecoschemi in poi – si era trasformata in una rete di regole complesse e spesso poco chiare, scoraggiando i giovani e gravando sulle aziende agricole.
Tra le novità principali approvate, un emendamento sostenuto da Coldiretti che consente agli Stati membri di esentare dagli ecoschemi gli agricoltori con meno di 10 ettari o con un numero limitato di capi.
Una misura che introduce proporzionalità e riduce concretamente il peso degli adempimenti sulle piccole imprese agricole.
Più sostegni, maggiore flessibilità e tempi più rapidi
Il pacchetto introduce anche una serie di modifiche per rafforzare la resilienza del settore agricolo europeo:
-
Estensione dei pagamenti in caso di crisi anche a epizoozie, con soglie di perdita ridotte e copertura per danni rilevanti a superfici e allevamenti;
-
Aumento dei contributi per lo sviluppo imprenditoriale delle piccole aziende agricole da 50.000 a 75.000 euro;
-
Sostegni agro-climatico-ambientali anche sotto forma di pagamenti per unità di bestiame adulto;
-
Tempi di approvazione più rapidi dei piani strategici nazionali;
-
Facoltà per gli Stati membri di obbligare all’uso di sistemi digitali solo se accessibili e sicuri;
-
Definizione aggiornata dei prati permanenti, considerati tali se non arati o riseminati da almeno sette anni;
-
Esenzione automatica per aziende biologiche e aree Natura 2000 da diverse norme BCAA.
Inoltre, le aziende fino a 50 ettari potranno essere considerate conformi alla regola delle tre colture, mentre nuove disposizioni rafforzano la cooperazione tra agricoltori e incentivano investimenti in materiale genetico e animali di qualità.
Un segnale politico per il futuro dell’agricoltura europea
Le modifiche approvate in Plenaria dovranno ora passare al voto del Trilogo, ma rappresentano già un segnale politico forte nel percorso verso una Pac più semplice, equa e sostenibile.
Un passo avanti – sottolinea Coldiretti – che riconosce il ruolo essenziale delle imprese agricole nella costruzione di un’Europa capace di coniugare sovranità alimentare, sostenibilità e competitività.
FAQ
- Che cosa cambia con la semplificazione della Pac? Si riduce il peso della burocrazia e si introducono regole più flessibili per le piccole aziende agricole, con tempi più rapidi e maggiore chiarezza amministrativa.
- Chi beneficerà delle nuove misure? Soprattutto le piccole e medie imprese agricole, in particolare quelle sotto i 10 ettari, che potranno essere esentate da alcuni obblighi e accedere a maggiori sostegni economici.
- Perché Coldiretti parla di risultato delle mobilitazioni a Bruxelles? Perché le richieste avanzate durante le manifestazioni con migliaia di agricoltori hanno trovato accoglimento nel testo approvato dal Parlamento europeo.
- Qual è il prossimo passo del provvedimento? Le modifiche dovranno essere approvate dal Trilogo (Commissione, Consiglio e Parlamento UE) prima di entrare definitivamente in vigore.