Il calo della bolletta del gas è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti con costi energetici fuori controllo. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla riduzione della bolletta del gas a febbraio 2023 del 13% rispetto al mese precedente comunicata dall’Arera.
La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea.
Ma il calo del gas ha un importante effetto a cascata – rileva Coldiretti – sull’intera economia a partire dal costo dei concimi che torna ai livelli pre-guerra con una riduzione del 40% rispetto al 2022, salvando le imminenti semine nelle campagne italiane. I concimi di sintesi (azotati, fosfatici o potassici) sono, infatti, ottenuti con procedimenti fortemente energivori e l’Italia – ricorda la Coldiretti – è dipendente dall’estero per la produzione di questi prodotti.
Dopo il gas le aspettative – conclude la Coldiretti – ora sono buone con la previsione di sensibili riduzioni anche per le bollette dell’elettricità del prossimo trimestre che potrebbero comportare risparmi in bolletta da quasi 600 euro annui a nucleo secondo il Codacons.
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