Primo piano
VENETO, CARNE ARTIFICIALE ‘RUBA’ REDDITO DI ALLEVATORI ONESTI
Sono allarmanti le notizie in rete e nelle pagine dei giornali che confermano la pioggia di finanziamenti per i produttori di surrogati di carne. Un flusso di denaro – spiega Coldiretti Veneto – che sta interessando diverse aziende americane con nuove produzioni e che piace anche in Europa dove sul mercato potrebbero essere messe in commercio bistecche artificiali create in laboratorio. Le cifre sono da sballo – commenta Coldiretti Veneto – e superano di gran lunga il valore del patrimonio zootecnico regionale che rappresenta 2 miliardi di euro pari al 36% del fatturato agroalimentare totale. Quello zootecnico è un comparto identitario – continua Coldiretti Veneto – con razze pregiate e recuperate dall’estinzione soprattutto dalle nuove generazioni che investono in misure sostenibili per ridurre l’impatto ambientale. Gli allevatori – spiega Coldiretti Veneto – hanno messo in campo sforzi importanti adottando forme di alimentazione controllata, disciplinari restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica.
I consumatori si dimostrano giustamente diffidenti nei confronti di prodotti sintetici ed alla base c’è una sostanziale sfiducia per un prodotto sconosciuto. Secondo il sondaggio Coldiretti/Ixe’ il 95% degli italiani non mangerebbe mai carne sintetica se questa arrivasse sul mercato, con una bocciatura quasi plebiscitaria per la bistecca fatta in laboratorio da cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino, rompendo il legame con la naturalità del cibo. Gli italiani mettono al primo posto il fatto di non fidarsi delle cose non naturali (68%), mentre al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che i prodotti di sintesi siano sicuri per la salute (60%). Rilevante anche la considerazione che la carne artificiale non avrà lo stesso sapore di quella vera (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%) e chi fa notare, soprattutto tra i vegetariani e i vegani, che si tratta comunque di prodotti ottenuti dagli animali, peraltro con sistemi particolarmente cruenti.
Il dato testimonia, per Coldiretti/Ixe’, il fallimento delle aggressive campagne di marketing che negli ultimi tempi hanno cercato di demonizzare la carne vera per promuovere quella sintetica esaltandone presunte proprietà ambientali attraverso l’utilizzo astuto di nomi che rimandano alla naturalità come carne “pulita” o “coltivata”, ma nascondendo i colossali interessi commerciali e speculativi ad esso legati.
Non a caso il 96% degli italiani continua a mangiare carne, secondo il rapporto Coldiretti/Ixe’, con una frequenza media di consumo di 2,7 volte a settimana e la convinzione che la giusta quantità di carne, bianca e rossa, sia una componente fondamentale della buona dieta. In testa alle caratteristiche che il consumatore considera prima di acquistare c’è il fatto se la carne proviene da un allevamento italiano, seguita dalla presenza di un’etichetta con informazioni dettagliate e se arriva da un’azienda del proprio territorio. Prezzo e convenienza si piazzano solo al quarto posto, subito davanti ai marchi ad indicazione di origine.
“Scegliere carne Made in Italy – conclude Coldiretti – significa anche sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e l’abbandono di territori ed aree difficili come quelle interne e montane”
Dal Territorio
TOSCANA, GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI ISPIRANO IL POPOLO DEI “NEET” TOSCANI
5 mila nuovi neet con la pandemia. C’è l’emergenza sanitaria tra le principali ragioni del boom di giovani tra i 15 ed i 34 anni che hanno smesso di studiare, cercare lavoro e persino di formarsi. Sono il +4% in più: 123 mila in totale ed in maggioranza sono donne. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’analisi dei dati Istat in occasione dell’unica tappa toscana del Neet Working Tour che si è tenuta il 26 e 27 aprile promossa dal Ministero per le Politiche Giovanili in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del lavoro e Carta Giovani Nazionale.
Un appuntamento molto partecipato dove non è mancata la presenza allo stand dei Giovani di Coldiretti della Ministra Fabiana Dadone accolta dal Presidente provinciale, Andrea Elmi, dal Direttore provinciale, Francesco Cianciulli e da una delegazione di imprenditori under 35 che hanno fornito informazioni e suggerimenti ai visitatori del villaggio e portato in dote alcune significative case history di giovani agricoltori che hanno preso in mano il loro destino e hanno disegnato il loro futuro.
“Ci sono tantissime esperienze imprenditoriali che possono essere sicuramente uno stimolo per molti giovani che oggi sono alla ricerca di una nuova traiettoria lavorativa insieme a riscatto sociale. – spiega Francesca Lombardi, Delegata Giovani Coldiretti Toscana – L’agricoltura è tornata ad essere un settore strategico per la ripresa economica ed occupazionale con le campagne che sono diventate il banco di prova dei tanti giovani che possono sviluppare le loro idee innovative contribuendo alla progressiva modernizzazione e digitalizzazione delle nostre campagne. E’ una realtà molto lontana dall’immagine stereotipata di un settore che è in controtendenza dove ci sono ancora molti spazi sia per chi vuole fare impresa, sia per chi cerca un impiego ed una lavoro all’aria aperta”.
Sono 2.780 le imprese agricole guidate da giovani imprenditori (+ 0,5%) secondo i dati della Camera di Commercio di Firenze, poco più di 19.000 gli operai che hanno meno di 35 anni che lavorano nelle campagne toscane (fonte Inps) a riprova di un settore resiliente che sarà sempre più strategico per il Paese. Ed è in questo contesto, tra pandemia e tensioni internazionali, che sono nate le imprese del trentaduenne Gabriele Lorenzi e del ventiduenne Sergio Pagani. Il primo ha creato, insieme a due amici, la start-up “Bafolo” che coltiva luppolo ed orzo nella piana di Lucca per la filiera della birra artigianale, fresca vincitrice dell’Oscar Green di Coldiretti, il secondo Sergio Pagani, dell’azienda agricola “La Rita” coltiva in Lunigiana alcune pregiate varietà di grani antichi che trasforma in farina da cui produce i famosi testaroli della Lunigiana. “Siamo al cospetto di due realtà molto diverse tra di loro accomunate dalla capacità di fare innovazione in settori tradizionali valorizzando il territorio, puntando sulla sostenibilità e la filiera corta e sul valore della tracciabilità. – conclude la Delegata Regionale dei Giovani Imprenditori di Coldiretti – Ai Neet dico: scommettete sull’agricoltura se siete alla ricerca di un vero cambio di vita sicuramente faticoso ma anche ricchissimo di soddisfazione”.
PUGLIA, -7MLN METRI CUBI IN INVASI ARTIFICIALI; CON – 1/3 PIOGGIA SOS SICCITÀ E INCENDI
Con la mancanza di piogge gli invasi artificiali pugliesi segnano 7 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente già uno dei più siccitosi, dopo un inverno 2022 con 1/3 di rovesci in meno che fa scattare l’allarme siccità e incendi favoriti dall’aumento delle temperature. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale.
La siccità – precisa la Coldiretti Puglia – minaccia oltre il 30% della produzione agricola, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, ma a preoccupare è anche lo sviluppo delle colture destinate all’alimentazione degli animali, l’irrigazione degli oliveti e dei frutteti, perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile.
Con l’innalzamento dei livelli del mare l’acqua salata – aggiunge Coldiretti Puglia – sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola secondo l’allarme lanciato dal rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) dell’Onu.
I pozzi freatici non hanno più acqua, mentre dai pozzi artesiani c’è il rischio di emungimento di acqua salmastra, uno scenario che impone – insiste Coldiretti Puglia – di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare una lungimirante politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia
Ma a preoccupare – continua la Coldiretti Puglia – sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme, ma anche in Salento dove l’abbandono dei campi a causa della Xylella che ha fatto seccare gli ulivi ha reso drammatico il fenomeno degli incendi.
La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi, è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura in Puglia che convive con un vero e proprio paradosso idrico, dilaniata da drammatici fenomeni siccitosi con danni stimati di oltre 70 milioni di euro all’anno per l’impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla fertilità dei terreni e al contempo è colpita da alluvioni e piogge torrenziali che provocano allagamenti ma non riescono a sopperire alla grave carenza di acqua, in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto immediatamente cantierabile – insiste Coldiretti – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti. L’idea è di realizzare laghetti, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.
MOLISE, ZOOTECNIA: PLAUSO A DIMEZZAMENTO CANONE FIDA PASOLO A MONTERODUNI
Coldiretti Molise accoglie positivamente la decisione della Giunta comunale di Monteroduni (Isernia) che, dietro impulso del Sindaco Nicola Altobelli, nella seduta del 20 aprile u.s., ha ridotto il canone della fida pascolo, il pagamento dovuto dagli allevatori che utilizzano i pascoli di proprietà del comune, del 50%. Nel dettaglio la Giunta ha fissato per l’anno 2022 il canone di € 15 per ettaro/anno, per allevatori residenti nel Comune di Monteroduni, e di € 20 per quelli non residenti nel comune stesso.
Una decisione, questa, che, secondo Coldiretti, costituisce un positivo segnale di vicinanza verso le imprese zootecniche, messe a dura prova dalla crisi generata dalla pandemia degli ultimi due anni cui si è aggiunta anche la guerra in Ucraina.
Una situazione ormai insostenibile per gli imprenditori agricoli e zootecnici, costretti a lavorare sotto i costi di produzione, a causa del bassissimo prezzo del pagamento del latte alla stalla, come anche della carne, che va a sommarsi ad una inarrestabile crescita delle spese, a cominciare da quelli per l’energia, passando per i foraggi, indispensabili ad alimentare gli animali, fino ai concimi e tutto quanto serve per condurre un’azienda.
Inoltre, come se ciò non bastasse, resta più che mai attuale il problema dei danni causati dai cinghiali che distruggono interi appezzamenti di campi coltivati, costringendo sempre più spesso gli allevatori ad acquistare il foraggio che altrimenti potrebbero produrre autonomamente.
FORLI’, CON COVID 5,5 MLN DI POVERI. ORA PESA GUERRA
La pandemia Covid ha lasciato nel 2021 ben 5,5 milioni di italiani in una condizione di povertà assoluta sui quali oggi pesa l’inflazione generata dalla guerra in ucraina che colpisce il carrello della spesa e mette a rischio alimentare quasi un italiano su 10 (9,4%). E’ quanto afferma la coldiretti in riferimento ai dati del rapporto sul benessere equo e sostenibile (bes) per effetto della guerra e dei rincari energetici, che spingono l’inflazione e i prezzi dei prodotti alimentari. E’ destinato ad aumentare – sottolinea la coldiretti – il numero di quanti non riescono più a garantirsi un pasto adeguato. Tra i nuovi poveri – continua la coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate o danneggiate dalle limitazioni rese necessarie in due anni di pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. “per arginare questa situazione serve un deciso intervento della pubblica amministrazione ed è importante l’apertura dei primi bandi per acquistare alimenti di base di qualità made in italy da consegnare agli indigenti, sui quali occorre ora accelerare utilizzando le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande da distribuire ai nuovi poveri” sottolinea il presidente della coldiretti Ettore Prandini. La lista dei prodotti da acquistare per distribuirli ai più indigenti – evidenzia la coldiretti – va dagli omogeneizzati per l’infanzia al latte, dai salumi ai formaggi a denominazione di origine, dall’extravergine made in italy alla carne, dalla pasta al riso, dalle conserve di pomodoro ai succhi di frutta. Accanto all’intervento pubblico è cresciuta però anche la solidarietà con la Coldiretti che insieme alle realtà economiche più importanti del paese ha donato oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, anche attraverso l’iniziativa la spesa sospesa nei mercati degli agricoltori di campagna amica.
La Spesa Sospesa prevede la possibilità per tutti i cittadini di fare offerte per acquistare prodotti nei mercati contadini di Campagna Amica, da inviare ai civili del martoriato paese dove iniziano a scarseggiare le scorte alimentari o da donare alle migliaia di profughi che stanno arrivando in Italia. L’appuntamento con l’iniziativa della Coldiretti è sempre attiva in tutti i mercati di Campagna Amica d’Italia ed in particolare nel Mercato di Campagna Amica di Forlì, in Viale Bologna 75. I consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore della popolazione ucraina, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica con il supporto dei giovani e delle donne della Coldiretti. “In questo modo – commenta il Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, Massimiliano Bernabini – ogni cittadino-consumatore può contribuire direttamente all’acquisto di prodotti (ortaggi, frutta, carne, pasta, pane e biscotti) che saranno poi consegnati alle associazioni umanitarie locali, per la consegna attraverso i canali autorizzati, al popolo gravemente colpito dal conflitto”. “Si tratta di un’azione di grande responsabilità del mondo agricolo che nei momenti di difficoltà non si tira indietro ed è abituato a fare la sua parte – commenta il Direttore di Coldiretti Forlì-Cesena Alessandro Corsini – tanto più in una situazione come quella attuale in cui le misure restrittive per contenere il contagio e la perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale, hanno aggravato le condizioni economiche anche del nostro Paese”. “Ringrazio sin da ora – conclude il Presidente – per la generosità di tutte le aziende che hanno aderito a queste iniziative e il buon cuore dei consumatori che donano e doneranno, tutti uniti verso una comune solidarietà”
COMO, GUERRA, EFFETTI PESANTI ANCHE PER AUMENTO GLOBALE PREZZI GRANO E MAIS
A due mesi dall’inizio la guerra è già costata quasi 100 miliardi di dollari a livello globale solo per l’aumento dei prezzi di grano e mais destinati all’alimentazione umana e a quella animale, che sono balzate rispettivamente del 22% e del 17%, ma effetti a cascata si sono fatti sentire su tutti i prodotti alimentari. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti sull’impatto dell’aumento delle quotazioni su valore della produzione mondiale alla chiusura settimanale del Chicago Board of Trade, punto di riferimento mondiale del commercio delle produzioni agricole.
Le quotazioni sul mercato future del grano – sottolinea Coldiretti Como Lecco – sono salite a 10,75 dollari per bushel (27,2 chili) mentre il mais si è assestato a 7,88 dollari, ma l’ aumento rispetto al giorno dell’invasione dell’Ucraina interessa anche la soia (+2%) che già veniva trattata su valori elevati.
Con la guerra rischia infatti di venire a mancare dal mercato oltre ¼ del grano mondiale con l’Ucraina che insieme alla Russia controlla circa il 28% sugli scambi internazionali con oltre 55 milioni di tonnellate movimentate, ma anche il 16 % sugli scambi di mais (30 milioni di tonnellate) per l’alimentazione degli animali negli allevamenti e ben il 65% sugli scambi di olio di girasole (10 milioni di tonnellate), secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga. Senza la fine della guerra le semine primaverili di cereali in Ucraina – sottolinea Coldiretti Como Lecco – saranno praticamente dimezzate su una superficie di 7 milioni di ettari rispetto ai 15 milioni precedenti all’invasione mentre le spedizioni dai porti del Mar Nero sono bloccate dall’invasione.
Una situazione che ha alimentato l’interesse sul mercato delle materie prime agricole della speculazione che si sposta dai mercati finanziari ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati “future” uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto, a danno degli agricoltori e dei consumatori.
Una speculazione sulla fame che – sottolinea la Coldiretti lariana – nei paesi più sviluppati sta alimentando l’inflazione ma a rischio c’è la sicurezza alimentare di quelli più poveri con i prezzi del grano che si collocano sugli stessi livelli raggiunti negli anni delle drammatiche rivolte del pane che hanno coinvolto molti Paesi a partire dal nord Africa come Tunisia, Algeria ed Egitto.
Una emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che l’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 13% ma garantisce anche il 3% dell’import nazionale di grano secondo lo studio Divulga.
SONDRIO, ACQUA E AGRICOLTURA, IL CLIMA CAMBIA E LE ALPI IN AIUTO DELLA PIANURA
Non c’è agricoltura senza acqua e, per l’approvvigionamento idrico delle colture dell’intera pianura padana, l’apporto delle riserve idriche dell’arco alpino è fondamentale: dai ghiacciai alla neve che, con l’arrivo della primavera, si scioglie alimentando i torrenti, l’Adda, il Lago di Como e da questi il Po, è evidente come il ruolo del territorio valtellinese e chiavennasco sia importantissimo e concatenato con le dinamiche agricole che distinguono la Bassa Lombardia, e lo è ancor di più alla luce delle incognite sui cambiamenti climatici in atto.
Temi complessi, che Coldiretti Sondrio ha voluto approfondire nella mattinata di oggi, 28 aprile, in una lezione dedicata ai piccoli allievi delle classi quarte di Caiolo, impegnate nello studio del rapporto tra acqua e agricoltura: a salire in cattedra, il responsabile di Campagna Amica e Terranostra Ettore Del Nero insieme al capo ufficio stampa della federazione provinciale, Jacopo Fontaneto. Molto interessati gli allievi che hanno così scoperto “il viaggio dell’acqua” attraverso l’agricoltura dal monte al piano, che la preserva e la trasmette restituendola ai fiumi e alle falde acquifere, così come evidente – scendendo molte decine di chilometri più a valle – nelle risaie del Milanese e del Pavese.
Le incognite riguardano però i cambiamenti climatici, che possono avere effetti disastrosi come già si è avuto modo di vedere stante la scarsità di neve che quest’anno si è potuta mantenere solo sulle quote più elevate delle montagne di Valtellina e Valchiavenna.
Provvidenziale, invece, è stata la pioggia tornata questa settimana a dar respiro a un’agricoltura colpita da una lunga fase siccitosa: e con la pioggia è tornato a salire sensibilmente il livello dei laghi, con il Maggiore che oggi ha raggiunto una percentuale di riempimento del 34%, mentre il livello idrometrico del fiume Po è salito di 1,2 metri in un solo giorno per effetto del maltempo. A salire per effetto delle precipitazioni è stato anche il livello del vicino lago di Como, che era sceso ai minimi e ora ha recuperato una quota di riempimento del 14,5%, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
La situazione resta purtroppo ancora preoccupante in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate con i cambiamenti climatici che – ne hanno modificato soprattutto la distribuzione sia stagionale che geografica, con l’emergenza siccità che – precisa Coldiretti Sondrio – continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dal nord Italia dove si concentra il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento.
In ogni caso, è attesa una ripresa delle precipitazioni già nei prossimi giorni, a partire da sabato. Con ancora un po’ di respiro per un’agricoltura che ha fame d’acqua.
VARESE, TENSIONI E SICCITÀ, PREZZI IMPAZZITI: 230€/TON PER IL FIENO DI ERBA MEDICA
La siccità spinge in alto i prezzi dei foraggi, con quotazioni schizzate a 230 euro alla tonnellata per il fieno di erba medica pressato, oltre il 51% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Dal 1999 a oggi, solamente nell’aprile del 2014 i listini avevano raggiunto valori più elevati (248 euro alla tonnellata) e sempre per una congiuntura meteo sfavorevole a causa della siccità.
Lo rileva Coldiretti Varese su dati Teseo.Clal.it, che mettono in evidenza gli effetti sulle mercuriali di oltre 120 giorni di assenza di precipitazioni in Pianura Padana e, naturalmente, sui costi di produzione per gli allevatori che devono acquistare l’erba medica per alimentare le bovine in stalla.
“Oltre agli incrementi alle stelle dei prezzi dei cereali, dei fertilizzanti, del gasolio agricolo, del gas, dell’energia elettrica – afferma Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese – pesano anche i rincari legati alla medica, che rappresentano una parte significativa della razione alimentare delle bovine da latte”.
Ancora più in alto sono schizzati i prezzi dell’erba medica disidratata in balloni, che ha sfondato il tetto dei 300 euro alla tonnellata (+56% rispetto ad aprile 2021).
La siccità ha rallentato la crescita in campo, con ritardi che oscillano intorno ai 15 giorni, ma si spingono anche a 20 giorni o un mese: la pioggia degli ultimi giorni ha allontanato lo stress degli erbai ma l’assenza di precipitazioni delle scorse settimane non ha favorito la ripresa vegetativa e i tempi previsti per la raccolta si sono allungati.
Anche gli sbalzi di temperatura dell’ultima settimana hanno contribuito a rallentare l’evoluzione in campo e hanno comportato qualche rallentamento ruminale nelle bovine.
L’incognita delle precipitazioni e il rischio di un maggiore fabbisogno di foraggi e di erba medica ha fatto crollare l’export di fieno di medica pressato nel corso del 2021 e nel gennaio 2022: le esportazioni di erba medica, intanto sono diminuite del 20,4% lo scorso anno rispetto al 2020, mentre a gennaio 2022 la contrazione è stata addirittura del 75,8% rispetto a gennaio 2021. Gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita sono i principali acquirenti, seguiti da Svizzera, Corea del Sud e Oman. L’area del Golfo negli ultimi anni ha potenziato la zootecnia da latte e da lì, appunto, la richiesta di medica per alimentare il bestiame.
Intanto i prezzi continuano anche a schizzare in alto anche in ordine ai costi di produzione che gravano sulla filiera florovivaistica del Varesotto: l’invasione Russa in Ucraina ha fatto esplodere i costi di produzione aumentati del 67%. Con un’emergenza energetica che si è riversata non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartone.
Il rincaro dell’energia – continua la principale organizzazione degli agricoltori – non risparmia fattori fondamentali di produzione come sementi e piantine (+134%), i fertilizzanti con aumenti che vanno da un +150 ad oltre + 200% (l’urea è passata da 350 euro a 1.150 euro a tonnellata, +228%), alle torbe con un +20% mentre per gli imballaggi gli incrementi colpiscono dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati .
CUNEO, GRAVE RITARDO SUL DECRETO FLUSSI
Alla luce del mancato nulla osta dallo Sportello Unico per il Decreto Flussi, che regola l’arrivo di manodopera extracomunitaria nel nostro Paese, Coldiretti Cuneo ha chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Cuneo.
“È essenziale recuperare il tempo perso con gli adempimenti burocratici, tra Sportello Unico per l’Immigrazione, Questura e Ispettorato territoriale del Lavoro, per far sì che i lavoratori extracomunitari possano entrare rapidamente nella disponibilità delle aziende agricole. Tra pochi giorni inizierà la raccolta dei piccoli frutti, subito dopo quella delle ciliegie, ma finora restano senza risposta le centinaia di domande dei datori con data presunta di inizio lavoro al 1° aprile. Al Prefetto chiederemo se ha previsione dello sblocco della piattaforma nazionale che impedisce la finalizzazione del lavoro da parte delle Prefetture” dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.
Il Decreto Flussi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2022, offre la possibilità di ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale o di lavoro autonomo ad un numero massimo di 69.700 lavoratori extracomunitari, di cui una buona parte impegnata in agricoltura. Nella Granda – evidenzia Coldiretti Cuneo – è autorizzato l’ingresso di 1.450 stagionali extracomunitari, provenienti prevalentemente da Albania, Macedonia, India e Senegal.
“Nelle campagne della Granda, nonostante la crescita di interesse tra gli italiani, resta fondamentale il contributo dei lavoratori stranieri al successo dell’agroalimentare Made in Cuneo nel mondo, dall’orticoltura alla frutticoltura fino alla viticoltura. Ora, con la piena ripresa delle attività agricole, si sta accentuando la mancanza di lavoratori necessari nelle campagne in un momento storico in cui, con la guerra, si è aperto uno scenario di incertezza e speculazioni che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali come l’energia e il cibo” dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.
Un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere con 358.000 lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier di Idos al quale ha collaborato Coldiretti.
Appuntamenti
EMILIA ROMAGNA, CIBUS, LA GUERRA NEL PIATTO
Il costo della guerra in Ucraina per il cibo italiano con l’analisi dettagliata sull’impatto per le imprese ed i consumatori è al centro dell’apertura del Cibus martedì 3 maggio alle ore 9,30 nello stand della Coldiretti al Padiglione 8 – Stand J024 – I024 inaugurato con la presenza del presidente nazionale Ettore Prandini.
Il conflitto ha fatto balzare i costi di produzione a carico delle imprese della filiera agroalimentare e provocato inflazione, carenza di alcuni prodotti alimentari e aumento della poverta’ alimentare, con un effetto dirompente sull’attività delle imprese e sulle tavole dei consumatori. Per l’occasione sarà aperta la prima mostra per toccare con mano i rincari dei prezzi dal campo alla tavola e diffusa l’indagine Coldiretti- “La guerra nel piatto” sugli effetti del conflitto sulla filiera agroalimentare.
Durante l’apertura del Cibus dal 3 al 6 maggio nello stand Coldiretti si svolgeranno degustazioni di specialità del territorio, corsi di assaggio e conoscenza dell’extravergine organizzati dall’Evooschool e incontri di approfondimento organizzati da giovani, donne, e senior su cibo, alimentazione e salute che si concluderanno il 6 maggio con la presentazione nello stand, in collaborazione dal Politecnico di Milano, del primo box salvavita che consente di misurare lo stato di salute e di benessere complessivo delle persone anche in funzione della loro alimentazione quotidiana.
Tutti i giorni cuochi contadini di Campagna Amica in azione con le ricette antispreco della tradizione per risparmio e salute.
LOMBARDIA, 1 MAGGIO, IL PICNIC CONTADINO NEI MERCATI CAMPAGNA AMICA
Picnic all’aria aperta nel weekend del primo maggio con l’iniziativa della Coldiretti nei mercati di Campagna Amica dove verranno offerti consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino nel rispetto della tradizione, garantirsi prodotti freschi e di qualità, preparare gustose merende contadine, scegliere la giusta carne per grigliate in sicurezza e comportarsi in modo rispettoso per l’ambiente.
L’appuntamento per chi vuole organizzare scampagnate e pranzi al sacco per il weekend della Festa dei Lavoratori è nei mercati contadini di Campagna Amica della Lombardia a partire da sabato 30 aprile dalle ore 9.30 da Milano in via Friuli 10/A: al farmers’ market di Porta Romana sarà allestita un’esposizione con le diverse proposte contadine per un picnic tradizionale, vegetariano o dolce.
Sempre sabato 30 aprile appuntamenti anche nei mercati coperti di Campagna Amica a Brescia e a Sondrio con assaggi e idee per le agri-scampagnate. Degustazioni in programma anche a Volta Mantovana (Mantova) in occasione della mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione. Consigli e kit per la grigliata perfetta saranno protagonisti a Pavia nei farmers’ market di piazza del Carmine e di via Pastrengo, a Induno Olona (Varese), a Mariano Comense (Como) e a Colorina (Sondrio) nello spazio dei produttori agricoli di Campagna Amica presenti alla fiera zootecnica “AgriValtellina”.
Domenica 1 maggio, invece, appuntamento a Bergamo in città alta con i consigli dei produttori Coldiretti e a Sospiro (Cremona) con la possibilità di degustare i prodotti degli agricoltori per un agri-aperitivo al mercato e di richiedere il cestino per il picnic a Km zero.
ASTI, COOKING SHOW E AGRISCAMPAGNATE
Con l’arrivo dei primi ponti festivi e della bella stagione torna la voglia di stare insieme ad amici e parenti all’aria aperta in mezzo alla natura, degustando ottimi prodotti del territorio.
Al Mercato Contadino di Campagna Amica Asti insieme ai produttori e ai Cuochi Contadini questo weekend sarà possibile scegliere il giusto abbinamento con l’ampia gamma di formaggi, insaccati e scoprire i segreti della grigliata valorizzando tagli meno conosciuti che salvano tasche e palato.
Durante il cooking show organizzato con la cuoca contadina Barbara Zavattero dell’Agriturismo Ca’ d’ Pinot di Terranostra/Campagna Amica Asti, inoltre si potrà apprendere come cucinare pratici piatti da picnic o preparare merende rustiche con i prodotti del nostro territorio.
L’appuntamento, per chi volesse organizzare agriscampagnate e pranzi al sacco per il weekend della Festa dei Lavoratori, è per sabato 30 aprile dalle ore 10.00 alle ore 12.30 al Mercato Contadino di Campagna Amica Asti in Corso Alessandria 271, dove verranno offerti consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino da picnic nel rispetto della tradizione, garantendosi prodotti freschi e di qualità, preparando gustose merende contadine e scegliendo la giusta carne per grigliate. Abbinato al cesto i clienti potranno acquistare il telo targato “Campagna Amica Asti”, marchio di qualità, sicurezza alimentare e del vero chilometro zero utile nei vostri picnic all’aria aperta.
I nostri agricoltori saranno a disposizione per offrire il meglio delle produzioni locali: cibo fresco e genuino che fa bene alla salute e all’ambiente, ottimi prodotti di stagione rigorosamente in filiera corta.
Scopri i sapori del territorio, sarà una spesa particolare quella che ti aspetta questo fine settimana al Mercato Contadino di Campagna Amica Asti tra primizie e sorprese per tutta la famiglia.
MATERA, EVENTO SU “LA CULTURA DELLA SALUTE”
La divulgazione del “mangiare sano” è obiettivo comune dell’Accademia Federiciana e di Coldiretti Basilicata che sabato 30 aprile, a partire dalle ore, 10 promuovono un evento divulgativo nel museo nazionale “D. Ridola”, al quale parteciperanno esperti della salute di fama nazionale, la dirigenza di Coldiretti, Andrea Sacco, medico, presidente dell’Accademia Federiciana e Umberto Palazzo, biologo e divulgatore, ideatore del progetto. Al termine dell’iniziativa è prevista una degustazione di prodotti tipici del territorio, all’interno del mercato di Campagna Amica in via Vena 28. Il progetto “La Cultura della salute” promosso dall’Accademia Federiciana per le Scienze Cardiovascolari e da Coldiretti Matera, prevede la divulgazione di un percorso di educazione sanitaria con un format innovativo sostenuto dai personaggi mitici dei vasi appulo lucani della “Collezione Rizzon “custoditi nel museo “Ridola” . “Nei tempi passati, la paura dell’ignoto trovava riferimento nei miti che venivano tramandati da generazioni – evidenziano i promotori del progetto – e trovava un sicuro sollievo nella magia di maghi e sciamani che diverranno i depositari dei rimedi e della buona sorte. La Basilicata era terra di figure prevalentemente femminili denominate ‘maciare’ che allontaneranno il temuto malocchio e copriranno il vuoto di una ‘Ccultura medica’ patrimonio di pochi e con radici nella Grecia antica. Le immagini sulle ceramiche magnogreche custodite nel museo ‘Ridola’ ci fanno rivivere un mondo lontano più di duemila anni e come antichi fumetti ci rendono visibile, divinità e personaggi dediti a uno stile di vita tipico dell’Area Mediterranea. I soggetti delle ceramiche della Collezione Rizzon ci riportano alle nostre radici più profonde, quelle della Grecia antica e ai territori che hanno creato le condizioni per la domesticazione e diffusione della ‘Triade Mediterranea’ cioè: uva, ulivo e cereali, costituenti basilari della piramide alimentare e indispensabile per mettere in pratica la sempre più celebrata “dieta mediterranea”. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dalla Coldiretti. “ L’evento si va ad aggiungere – hanno spiegato il presidente provinciale dell’organizzazione agricola, Gianfranco Romano, e il direttore, Pietro Greco – al lavoro che da tempo stiamo portando avanti nelle attività di informazione e dei laboratori nelle scuole e con le iniziative promosse da ‘Campagna amica’ sul territorio”.
ROVIGO, CONSIGLI PER LE AGRISCAMPAGNATE AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA
Stanco delle solite scampagnate? Allora prova le ‘agriscampagnate’! Per capire di cosa si tratta ti diamo appuntamento domani (sabato 30 aprile) in via Vittorio Veneto 87/a, al mercato coperto, dove troverai i produttori agricoli di Campagna Amica Rovigo che sapranno darti tutti i consigli pratici per un pic-nic perfetto e assieme a loro ci saranno i ragazzi di Slow food Rovigo a darvi ulteriori indicazioni utili per evitare lo spreco alimentare.
Primavera, giornate di sole, voglia di gita fuori porta, ma come fare con il rifornimento? Come da tradizione in questo periodo si fanno le scampagnate e i produttori di Campagna Amica sono pronti con i loro consigli per organizzare una gita fuori porta con i fiocchi. Prima di partire vieni al mercato coperto e riempi il tuo cesto al sapore di ‘Campagna Amica’. Ti consiglieremo prodotti e ricette ad hoc per rendere speciale la tua agriscampagnata con cibi freschi, genuini, che fanno bene alla salute e all’ambiente; si tratta di prodotti di stagione e rigorosamente frutto di una filiera corta. Solo così sarà una vera agriscampagnata che ti permetterà di scoprire o riscoprire i sapori del territorio.
E per sensibilizzare i consumatori sul tema dello spreco alimentare, ci sarà l’associazione Slow Food Youth Network Rovigo ad animare il mercato. Sabato 30 aprile è il “World Disco Soup Day”, la giornata internazionale di ‘festa’ per combattere lo spreco alimentare a ritmo di musica, organizzata dalla rete giovani di Slow Food. Per questo i ragazzi dell’associazione organizzeranno per i nostri clienti un’attività interattiva: il quizzone sullo spreco alimentare. Per partecipare basterà inquadrare con il telefono il QR Code che troverete allo stand. A fine giornata verrà proclamato sui social e via e-mail il vincitore che riceverà una box con dei prodotti offerti dai produttori di Campagna Amica Rovigo e il libro “Il Manuale dell’eco-eroe”. Al loro stand troverete anche materiale informativo, tips “anti-spreco”, consigli utili da implementare durante le vostre agriscampagnate a km0 firmate Campagna Amica.
MATERA, SONIC PARK: AI VISITATORI OFFERTO IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA
Tra i protagonisti della prima edizione di Sonic Park Matera, in programma nella città dei Sassi, dal 16 luglio al 3 agosto, ci saranno anche i prodotti del marchio “Io sono lucano” , progetto promosso dalla Coldiretti Basilicata, grazie all’impegno della cooperativa “La nuova aurora”, partner dell’evento. Nel corso delle tre settimane dell’evento, infatti, quello della Cava del Sole “David Sassoli?” diventerà un vero e proprio villaggio dove si potrà accedere dalle ore 18 e trovare servizi di food&beverage con i prodotti del territorio. “Da subito abbiamo aderito alla manifestazione – ha spiegato il direttore della Coldiretti di Basilicata, Aldo Mattia, nel corso della presentazione dell’evento – convinti che la promozione di un territorio passa oltre che attraverso la musica e la cultura in generale, anche per mezzo dell’enogastronomia. Per questo abbiamo voluto offrire ai tanti visitatori attesi in quelle settimane a Matera il meglio dell’agroalimentare di Basilicata, sicuri che sapranno apprezzare quanto di buono la nostra regione offre”.
MANTOVA, LABORATORIO PER I BAMBINI SU “API, ERBE OFFICINALI ED OLI ESSENZIALI”
Campagna Amica sarà presente alla due giorni di degustazioni in programma sabato 30 aprile e domenica 1° maggio, a Volta Mantovana, in occasione della Mostra nazionale dei vini passati e da meditazione, tradizionale kermesse enologica ormai radicata nel comune morenico. Accanto al tradizionale mercato, sabato 30 aprile (alle ore 11 e alle 15) Campagna Amica organizzerà con la collaborazione dell’imprenditrice agricola Alice Perini di Roncoferraro il laboratorio “Alla scoperta del mondo delle api, delle erbe officinali e degli oli essenziali”. A tutti i bambini che prenderanno parte all’iniziativa verrà regalato un gadget di Coldiretti.
La due giorni di Volta Mantovana sarà l’occasione per assaggi e acquisti di prodotti della tradizione mantovana, garantiti da Campagna Amica e a km0.
I produttori presenti per tutto il weekend, collocati lungo via Castello, sono: Derek Boscaini (lumache), Alice Perini (confetture, prodotti per cosmesi), Nicola Valli (riso e farine), Fabrizio Gorzoni (vino), Silvano Parolini (patate, aglio, farine e birra), Stefano Zenato (confetture, mostarde, sottoli), Simona Ogliosi – Casa Primavera (olio e vino dei Colli Morenici), Giuseppe Groppelli – Corte Fattori (prodotti da forno e pasta secca), Miriam Franzoni (gelato, formaggi e Grana Padano).
Saranno presenti solo domenica 1° maggio: Sara Cauzzi (miele), Luca Tebaldi (zafferano, confetture e prodotti da forno), Azienda agricola Coccoli (fiori e piante ornamentali), Elvira Lazzari – Società agricola Marchesini (salumi e carni di suino), Adriano Spagnoli – Azienda agricola Golde (formaggio stagionato di malga, formaggelle, burro, ricotte, yogurt).
BRESCIA, PICNIC CONTADINO NEL MERCATO AGRICOLO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA
Picnic all’aria aperta sabato 30 aprile con l’iniziativa di Coldiretti all’interno del mercato agricolo coperto di Campagna Amica a Brescia dove i clienti potranno assaggiare i prodotti contadini per affrontare la stagione delle grigliate e dei pic-nic con i consigli dei produttori agricoli di Campagna Amica.
L’appuntamento per chi vuole organizzare scampagnate e pranzi al sacco per il weekend della Festa dei Lavoratori è nel mercato contadino di Campagna Amica a Brescia in Piazzetta Cremona 12 dalle ore 10.00 e fino alle 13.00 sabato 30 aprile: showcooking con degustazione di prodotti per tutti i palati: salami e hamburger, formaggi di capra e vaccini, mozzarelle, verdure alla griglia, sottoli e paté di olive. Verranno inoltre offerti consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino nel rispetto della tradizione, garantirsi prodotti freschi e di qualità, preparare gustose merende contadine, scegliere la giusta carne per grigliate in sicurezza e comportarsi in modo rispettoso per l’ambiente.
Comporre il cestino del pic-nic scegliendo i prodotti adatti alla compagnia, sarà facile e divertente.
Il mercato agricolo coperto di Brescia è aperto tutti i venerdì dalle 10 alle 19.00 e tutti i sabato dalle 8.00 alle 14.00.