Meningococco, la Toscana ai ripari ma no rischi da cibo

12 Febbraio 2016
Meningococco, la Toscana ai ripari ma no rischi da cibo

Nessun particolare rischio di diffusione alimentare: questa la notizia da dare per rassicurare gli operatori alimentari (venditori, somministrazione, catering e bar)- rispetto al meningococco che sta causando tanta preoccupazione in Toscana e non solo. Vanno in ogni caso mantenute le buone ordinarie procedure igieniche (uso guanti lattice, lavaggio accurate mani…) dal momento che il batterio si diffonde per goccioline di saliva in aerosol e tramite la respirazione.

La situazione meningite

Non si ferma la  meningite in Toscana: presente da oltre un anno, con nove morti (due nel 2015), e 50 casi: 38 nel 2015, 12 in questo inizio di 2016. Si ipotizza che il ceppo particolarmente virulento del meningococco C, ST11, sia giunto qualche anno fa a Livorno su una nave cargo. Batterio resistente e difficile da contrastare, ma con promesse emergenti del piano di vaccinazione straordinario.

L’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore dagli 0 ai 4 anni ma si mantiene elevata fino a  15-24 anni. E  la regione Toscana corre ai ripari con una vaccinazione di massa, per evitare una diffusione ulteriore. Vaccinazioni gratuite per oltre un milione di persone -e 260 mila già lo hanno fatto-, anche oltre i 45 anni. I pendolari del treno, particolarmente esposti, sono stati sottoposti a questo trattamento.

L’andamento della diffusione dell’infezione è giudicata di difficile comprensione da parte degli studiosi: non sia capisce perché a sud dell’Arno i casi sono limitati, mentre aumentano a nord del fiume e si concentrano su un’area della Toscana centrale – Firenze, Prato, Empoli e Pistoia. Proprio qui sta partendo una «campagna di vaccinazione intensiva» decisa ieri al termine di un incontro al ministero tra l’assessore alla Sanità della Regione, Stefania Saccardi, e il ministro Beatrice Lorenzin.In Italia dal 1994 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che dal 2007 si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo. La sorveglianza coordinata dall’Istituto superiore di sanità, è estesa a tutto il territorio nazionale

Regione Toscana- il piano vaccinazione