In base alla bozza filtrata sui controlli ufficiali, in Europa le frodi- sebbene non sarà possibile sanzionarle con il doppio del guadagno atteso- come inizialmente proposto dal Parlamento UE- dovranno essere fortemente dissuasive. E dotate di sufficiente deterrente per i violatori. Una buona notizia, sebbene poi le scelte dovranno essere fatte a livello nazionale. Sebbene nominalmente non vi saranno esenzioni, come inizialmente prospettato- per le micro-imprese, gli Stati membri portanno decidere di abbassare anche notevolmente le tariffe o addebiti, considerando proprio gli operatori con basso volume produttivo, o che usano metodi tradizionali produttivi o che sono situati in regioni soggette a vincoli geografici particolari. Nonostante la proposta iniziale, a conti fatti e considerando la struttura produttiva tipica delle imprese europee, al 99% piccole e medie, non sarà possibile infatti prevedere di sottrarre le micro-imprese dai costi caricati per i controlli ufficiali. La scelta di caricare i costi dei controlli ufficiali sulle imprese nasce dalla forte crisi economica dell’Eurozona, che non lascia spazio alle finanze pubbliche per supplire. I costi caricati alle imprese, riguarderanno i controlli per loghi, simboli e certificati come il biologico, il DOP/IGP o specialità tradizionali garantite, mentre le sanzioni in caso di frodi dovranno essere dissuasive, e costituire un deterrente sufficiente per evitare il ripetersi delle frodi stesse, includendo il potenziale danno alla salute umana. In base al testo di accordo sulla normativa di revisione sui controlli ufficiali raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio, saranno previste tasse di scopo per compensare e rendere sostenibili i costi dei controlli ufficiali, così come i controlli alle frontiere. Ad ogni modo, tali tasse di scopo non potranno eccedere, anche se dovranno coprire, i costi generali imputabili ai controlli. Coerentemente con quanto già prospettato, il costo dei controlli dovrebbe essere proporzionato al tasso di rispetto delle regole- con costi più bassi per chi ha avuto controlli con esito positivo in passato, in ragione della più bassa frequenza di controlli richiesta per il futuro. E’ previsto in ogni caso il mantenimento di un Piano Multi Annuale dei Controlli, come già oggi, in modo armonizzato, in modo da avere una frequenza dei controlli basata sui rischi. La Commissione tramite i suoi esperti produrrà audit per verificare la rispondenza dei piani di controllo nazionali alla normativa europea. La trasparenza sarà un altro caposaldo del regime dei controlli ufficiali, con l’obbligo da parte degli Stati membri di pubblicare almeno una volta all’anno i risultati. Controlli veterinari Una ulteriore novità riguarda il dibattito circa la necessità o meno di impegnare medici veterinari in fase di controlli al macello- e non personale tecnico- in ragione dei diversi costi. SI è infine optato per lasciare le ispezioni ante-mortem a personale veterinario, che può essere aiutato da personale tecnico per la selezione dei capi. Per contro le ispezioni post-mortem potranno essere svolti dagli ausiliari, previsto che siano poste sufficienti garanzie a responsabilità del veterinario. Il testo è ancora soggetto a voto finale del Parlamento europeo e ad una adozione formale dal Consiglio UE.
29 Giugno 2016
Controlli ufficiali, in Europa stretta su frodi, avanti su trasparenza e razionalizzazione