COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 24 settembre 2021

24 Settembre 2021
News La Forza del Territorio del 24 settembre 2021

Primo piano

 

MARCHE

LATTE: MENO ALLEVAMENTI UGUALE ABBANDONO DEL TERRITORIO

L’assenza di un’adeguata remunerazione ha frenato gli investimenti nel settore

Meno consumi interni, più importazioni di prodotto estero e ora anche i rincari delle materie prime. In vista della convocazione per il 30 settembre del tavolo nazionale sulla filiera lattiero casearie nelle Marche si contano le macerie di un settore che negli anni ha segnato il passo nei confronti della concorrenza con la produzione di latte e di formaggi a registrare una diminuzione lenta e, finora, inesorabile. Vero che, a differenza di altre regioni, la propensione di molte aziende a trasformare il latte in laboratori propri e provvedere successivamente alla vendita diretta nel proprio punto aziendale o nei mercati contadini (come quelli di Campagna Amica, ad esempio) ha protetto gli allevatori dai ribassi economici per i conferimenti ma è altrettanto chiaro che l’assenza di un’adeguata remunerazione ha frenato gli investimenti in questo settore. Ad oggi nelle Marche si contano oltre 3.200 allevamenti con circa 48mila bovini ma di appena il 13% è orientato verso il latte. Nel corso del 2021, tra gennaio e luglio, le Marche hanno conferito 14mila tonnellate di latte vaccino, il 7% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma il trend è negativo da anni: in 20 anni la produzione di latte si è dimezzata. Idem per il latte di pecora la cui produzione si aggira sulle 3600 tonnellate, scesa del 35% negli ultimi 20 anni. “La chiusura delle stalle – fa notare Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – porta con sé l’addio a un’intera filiera fatta di animali, prati, formaggi e presidio del territorio. Dietro ogni azienda ci sono persone ed economia in aree disagiate che altrimenti sarebbero abbandonate. Una adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori è condizione imprescindibile per mettere al sicuro tutta la filiera e continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità che sostengono l’economia, il lavoro e i territori italiani”. Un settore che vale 28 milioni di valore della produzione, dato altalenante ma stabile e sorretto dall’export. Già perché i consumi interni, secondo i dati Istat, sono diminuiti. Gli italiani che consumano latte almeno una volta al giorno passano dal 60% di 10 anni fa al 48% odierno (marchigiani dal 59% al 44%) mentre scendono dal 23% al 20% quelli che mangiano formaggi almeno una volta al giorno (Marche dal 16% al 13%). Le esportazioni invece sono triplicate dal 2000 e sono, ad oggi, a quota 15 milioni di euro. Nel primo semestre 2021 siamo già a 8,1 milioni di euro di scambi con l’estero.

 

Dal Territorio

 

LOMBARDIA, ANNO NERO PER L’OLIO: CROLLO PRODUZIONE FINO ALL’80 PER CENTO

Anno nero per l’olivicoltura lombarda con cali produttivi pesanti, che quest’anno arrivano fino all’80% in meno rispetto alla scorsa annata, quando si erano registrati ottimi risultati.  È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in base alle prime stime diffuse in occasione dell’avvio della raccolta delle olive in Italia. A pesare – spiega la Coldiretti regionale – sono stati soprattutto periodi di gelo e grande caldo che hanno ridotto al minimo la produzione in campo.

“Per noi produttori bresciani si avvicina il momento della raccolta, ma la situazione è avvilente – racconta Nadia Turelli, olivicoltrice di Sale Marasino (Brescia) – In diverse zone praticamente non ci sono olive: dopo l’abbondanza della scorsa annata, ci troviamo nuovamente a fare i conti con una produzione vicina allo zero come successo nel 2019. In queste condizioni non posso fare progettualità future e molte altre aziende si trovano nella nostra condizione: dovremo essere in grado di stoccare l’olio nelle annate di sovrapproduzione, in modo da poter far fronte a quelle più difficili”.

“La situazione nella zona dei laghi è purtroppo negativa – conferma Massimiliano Gaiatto, produttore Coldiretti e presidente del consorzio Dop Laghi Lombardi – Abbiamo avuto una situazione climatica sfavorevole che ha compromesso lo sviluppo dei frutti. La presenza della cimice asiatica, poi, ha contribuito ad aggravare la situazione e, di fatto, il raccolto 2021 è pregiudicato in diverse aree”.

A livello italiano quest’anno la produzione di olio sarà di ottima qualità e potrebbe attestarsi intorno ai 315 milioni di chili, in leggero aumento rispetto ai 273,5 milioni di chili dell’annata scorsa, in media con le statistiche delle ultime campagne ma con un risultato inferiore alle attese, secondo le stime Coldiretti, Unaprol e Ismea. 

Per sostenere e incrementare la produzione nazionale di extravergine, Coldiretti ha presentato nell’ambito del Recovery Plan un progetto specifico legato alle reti d’impresa per il futuro dell’olio d’oliva. L’obiettivo è rilanciare la produzione nazionale dell’olio d’oliva per confermare il primato di qualità del Made in Italy attraverso la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta.

 

LAZIO, TRANSIZIONE DIGITALE A MACCARESE SPA: AGRICOLTURA INCONTRA INNOVAZIONE

“L’agricoltura 4.0 è cresciuta del 20% rispetto allo scorso anno, generando un fatturato di 540 milioni di euro. Una accelerazione è stata impressa proprio dalla pandemia. L’utilizzo di robot e droni nelle nostre campagne è sempre più diffuso e rappresenta il futuro”.

Così il vicepresidente di Coldiretti Nazionale, David Granieri, che guida anche la federazione del Lazio, a margine del convegno sull’Agricoltura 4.0, che si è svolto nel Castello San Giorgio di Maccarese, durante la visita istituzionale presso l’azienda agricola Maccarese S.p.A. di Fiumicino, alla presenza di Davide Rota, Amministratore Delegato e Fondatore di Linkem, Claudio Destro, Amministratore Delegato di Maccarese S.p.A. e Andrea Benetton, Presidente di Maccarese S.p.A.

Un incontro nel corso del quale Linkem, operatore 5G leader in Italia nel settore della banda ultralarga wireless e l’azienda agricola Maccarese S.p.A., tra le più grandi a livello nazionale con i suoi 3.200 ettari, hanno presentato i primi risultati della partnership tecnologica annunciata lo scorso aprile, per accelerare l’adozione di soluzioni tecnologiche integrate e orientate all’agricoltura di precisione e alla sostenibilità.

“L’apporto dell’agricoltura 4.0 è fondamentale per le nostre aziende – aggiunge Granieri – consente di ottimizzare le operazioni colturali con stazioni meteo nei frutteti o di controllare i pascoli in remoto, solo per citare alcune delle innovazioni introdotte. Nuovi strumenti che ci permettono di affrontare anche le sfide dei cambiamenti climatici. La Maccarese S.p.A. rappresenta un’eccellenza del nostro territorio ed è riuscita a distinguersi non solo in ambito nazionale, ma internazionale”.

Linkem ha sviluppato una soluzione ad hoc per la Maccarese. La personalizzazione del servizioLinkem4Farm sulla base delle specifiche esigenze dell’Azienda, ha consentito alla Maccarese S.p.A. di pianificare con ancora maggior precisione gli interventi di irrigazione del mais, grazie soprattutto alle indicazioni fornite dall’algoritmo proprietario del consiglio irriguo, sviluppato e affinato nel tempo dalla startup per differenti colture e ai dati analizzati dai sensori IoT installati in campo per il supporto decisionale in campo.

“Dopo l’adesione all’iniziativa del Global Compact delle Nazioni Unite, avvenuta quest’anno, poniamo molta attenzione alla sostenibilità e cerchiamo di essere un traino positivo per tutti coloro che entrano in contatto con noi – ha dichiarato l‘amministratore di Maccarese, Claudio Destro – Grazie all’accordo con Linkem e agli investimenti nell’agricoltura di precisione andiamo nella direzione di una riduzione e gestione ottimale dei consumi idrici che rientra nella nostra politica di mitigazione degli impatti ambientali”.

La sperimentazione sul mandorleto della soluzione di Linkem4Farm ha consentito alla Maccarese S.p.A. di implementare una suddivisione dei turni di fertirrigazione volta ad evitare effetti di dilavamento e perdita dei nutrienti nel terreno, grazie alle evidenze raccolte dai sensori installati in campo con notevoli risultati in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della biodiversità, nonché di efficientamento e ottimizzazione dei processi di gestione agronomica aziendale.

Granieri ha inoltre ricordato “l’importanza del Recovery plan per accompagnare la transizione economica dell’agroalimentare italiano, che già oggi è il più green d’Europa”.

 

PIEMONTE, PRESENTANTE LE PRIORITÀ PER RILANCIO DEL COMPARTO BOVINI DA CARNE

“Abbiamo presentato al tavolo in Regione, organizzato su nostra richiesta, le priorità su cui è urgente che la Regione si attivi per il rilancio del comparto zootecnico da carne e, soprattutto, della Razza Piemontese che vive, ormai da troppo tempo, una grave crisi con conseguenze disastrose sia per gli addetti diretti e le loro famiglie, sia per l’indotto generato, ma anche per l’ambiente e per il territorio che rischia di perdere chi per primo si occupa del suo mantenimento. Non si può più far finta di nulla: vanno trovati i fondi necessari, facendo ricorso anche a risorse nazionali ed europee, e serve un impegno concreto, non di sole parole”. È quanto commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale rispetto al momento di confronto in Regione, chiesto da Coldiretti Piemonte, alla presenza del governatore, Alberto Cirio, e dell’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa.

Nello specifico sono 6 le azioni immediate da mettere in cantiere e programmare attraverso un tavolo di crisi permanente:

  • Stanziare immediatamente un sostegno al settore di almeno 15 milioni di euro per consentire la sopravvivenza delle imprese;
  • Predisporre un piano istituzionale di comunicazione e promozione al fine di attivare un programma di valorizzazione ed inserire nella carta dei menù dei ristoranti l’indicazione di origine della carne;
  • Attivare rapidamente l’IGP Vitellone Piemontese della Coscia coinvolgendo tutti gli attori della filiera per avviare definitivamente questo strumento economico;
  • Fermare i contributi pubblici ai macelli ed alle industrie che non valorizzano la carne piemontese e che hanno già ricevuto, negli ultimi anni, 16 milioni di euro ed aprire, invece, nuovi bandi solo per l’agroindustria che si è dimostrata virtuosa;
  • Inserire nella ristorazione collettiva, in particolare nell’ambito delle mense scolastiche, piatti a base di carne piemontese affinché venga valorizzata in diverse preparazioni, impiegando tutti i tipi di tagli e facendo scoprire già ai più piccoli le sue ottime qualità organolettiche;
  • Sostenere, con la nuova Pac, un aumento dei premi accoppiati sul settore bovino.

“Ricordiamo quanto sia un comparto fondamentale per l’economia del nostro territorio poiché il Piemonte, con oltre 500 mila capi, è la prima regione d’Italia per la zootecnia da carne con un fatturato di oltre 600 milioni di euro. Per questo ci vogliono azioni incisive e concrete, oltre ad un’attenzione particolare e costante su questa problematica. A seguito, quindi, dell’incontro di oggi, continueremo a monitorare la situazione e a misurare la realizzazione degli impegni presi dalla Regione”, concludono Moncalvo e Rivarossa.

Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it

 

BASILICATA, A MATERA LE PREMIAZIONI “OSCAR GREEN” DI COLDIRETTI BASILICATA

Puntuale, come sempre, anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con gli “Oscar Green”, il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa, che premia la creatività dei giovani imprenditori agricoli. La finale regionale di una delle edizioni più suggestive, si è svolta a Matera dove sono state premiate le migliori idee messe in campo per “sfidare il Covid”. E’ stato questo il tema sul quale sono stati chiamati a progettare le loro innovazioni nell’edizione 2021. Nove le candidature arrivate per le sei categorie del concorso. La prima, “Sostenibilità e transizione ecologica”, dedicata a quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che tutelano, valorizzano e recuperano, e che, rispondono ai principi di economia circolare e alla chimica verde, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente, ha premiato la masseria “La fiorita” di Marialaura Castoro. Per la categoria “Campagna Amica” finalizzata a promuove e valorizza i prodotti Made in Italy attraverso la realizzazione di nuove forme di vendita e di consumo volte a favorire l’incontro tra impresa e cittadini, il premio è andato all’azienda agricola dei fratelli “Vaccaro”. Per la sezione “Creatività”, che punta a valorizzare quelle esperienze imprenditoriali orientate alla introduzione di innovazioni produttive e distributive, anche in grado di creare opportunità lavorative, e alle capacità di raccontarle, il riconoscimento è andato all’azienda agricola “Gliubizzi”. Donato Gentile, in rappresentanza di “Cantine di Venosa” si è aggiudicato il premio “Impresa Digitale” che mette sotto i riflettori le aziende che coniugano tradizione e innovazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività all’agroalimentare, anche attraverso nuove modalità di comunicazione e vendita quali l’e-commerce o il web marketing. Per la sezione “Fare Rete” che prende in esame i progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologia così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica, premiata la società cooperativa consortile “La nuova aurora”. Infine è andato a “Io potentino onlus” il premio per la sezione “Noi per il sociale” che valorizza le iniziative volte a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e, soprattutto, etico e sociale. La consegna dei premi è avvenuta alla presenza del direttore regionale della Coldiretti Basilicata, Aldo Mattia, del presidente provinciale, Gianfranco Romano, e del delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Salvatore Palmieri. “Nonostante la pandemia anche quest’anno i nostri giovani imprenditori hanno centrato l’obiettivo di fare emergere le buone pratiche in agricoltura – ha sottolineato il direttore Mattia – che hanno messo in piedi progetti di successo, grazie alla loro passione, creatività e alle loro capacità imprenditoriali”. I sei finalisti lucani accederanno alla prima selezione nazionale da cui verranno poi selezionati i tre finalisti per ogni categoria.

 

NUORO-OGLIASTRA, CAVALLETTE: FERMO IL PIANO DI PREVENZIONE

“Siamo alle porte di ottobre ed il piano di prevenzione sulle cavallette pronto da fine luglio è ancora fermo”. Esprime preoccupazione Coldiretti Nuoro Ogliastra che dalla primavera del 2019, quando comparvero in numero massiccio nella valle del Tirso, chiede a gran voce un programma di prevenzione per le locuste che in tre anni ha triplicato il territorio interessato dall’invasione e il numero delle aziende agricole interessate.

 Le cavallette “pur essendo insetti piccoli sono molto voraci ed in numeri così alti stanno radendo al suolo il territorio arrecando notevoli perdite alle aziende agricole: “erbai, ortive, pascoli, mangiano tutto lasciando gli animali senza cibo e scorte per autunno e inverno”.

“Dopo le tante denunce – afferma il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis – finalmente quest’anno in Regione è stato redatto un piano di prevenzione ma che se continua a giacere in qualche scrivania di Cagliari servirà a ben poco. E’ fondamentale metterlo in pratica perché sarebbe assurdo e incomprensibile rivivere una primavera come quella degli ultimi tre anni”.

“E’ fondamentale attuarlo subito il piano di prevenzione – ribadisce il direttore di Coldiretti Nu-Og Alessandro Serra -, le cavallette vanno combattute da adesso, intervenire quando hanno invaso i campi, come sappiamo è impossibili e ci costringerebbe a subirle per un altro anno con tutte le conseguenze che conosciamo per le aziende agricole che stanno ancora aspettando i ristori per le perdite subite”.

 

CUNEO, ATTRIBUITA LA DE.CO. ALLA CASTAGNA DI LISIO

La Giunta del Comune di Lisio ha approvato l’attribuzione della De.Co. alla Castagna di Lisio.

Le De.Co. (denominazioni comunali di origine) sono certificazioni del settore agroalimentare che hanno la funzione di legare un prodotto o le sue fasi realizzative ad un particolare territorio comunale.

Un progetto che mira a valorizzare il prodotto principe del Comune di Lisio e dell’intera Valle Mongia, un territorio che merita di essere riqualificato anche da un punto di vista turistico.

“Il progetto legato alla Castagna De.Co. di Lisio – ci spiega il Sindaco Stefano Rossi – nasce mosso da grandi principi come quello della resilienza, per il Comune e per i suoi abitanti. Valori fondamentali specialmente per un Comune montano che, oggi più che mai, combatte contro spopolamento e che vorrebbe offrire un’alternativa a giovani e non, in modo che non lascino le terre dei propri avi, ma che possano trovare un lavoro in casa grazie ad un prodotto locale genuino e a Km0. Sono felice di portare a termine questa prima parte iniziata tempo fa che ora vedrà nuove fasi di sviluppo. Il nostro ringraziamento dell’Amministrazione va a Coldiretti Cuneo per aver messo a disposizione le loro competenze e per l’assistenza tecnica che continuerà a fornirci affinché si lavori al meglio”.

“Il castagneto per la comunità di Lisio à sempre stato un elemento fondante dell’economia delle vecchie generazioni che potevano sostentarsi con questa risorsa – racconta Marco Lombardi, Consigliere comunale e responsabile del progetto fin dal suo inizio – erano i nostri nonni, bisnonni, i nostri avi. Per questo come Comune sentiamo tutti moltissimo questo progetto: perché ci tocca direttamente poiché è qualcosa che rappresenta ed è parte della nostra storia. Questi castagneti e questo territorio sono la nostra eredità. Spetta a noi, ora, tutelarlo e salvaguardarlo”.

Il Regolamento, stilato dalla Giunta, spiega che la Castagna di Lisio debba essere unicamente autoctona e locale e valorizzare la biodiversità attraverso il pascolo di bestiame negli antichi castagneti e l’impiego e l’allevamento di api. Inoltre dovranno essere conferite in giornata al molino esclusivamente in sacchi di tela traspiranti (non di plastica) come da tradizione. La diffusione delle tecniche tradizionali di produzione e trasformazione e della conoscenza del prodotto sono tra gli obiettivi primari della denominazione.

“Il conferimento della De.Co. alla Castagna di Lisio – aggiunge Gianni Gentile, Segretario di Zona di Coldiretti Mondovì – a pochi giorni dell’imminente stagione di raccolta è un bel segnale per il nostro territorio. Sappiamo non sarà un’annata facile a causa siccità che i nostri boschi hanno subito quest’estate, ma siamo certi che i consumatori potranno presto gustare o regalare una specialità di grande qualità e tradizione dando un aiuto concreto all’economia del nostro territorio che merita una valorizzazione maggiore”.

Inizia ora una nuova fase che confluirà tra autunno e inverno, terminata la raccolta, in una conferenza stampa ed alcune iniziativi gastronomiche nelle quali verrà presentata ufficialmente la Castagna di Lisio, con i primi trasformati a marchio De.Co. Essendo un progetto nato per le aziende locali, potranno fare richiesta di adesione al marchio tutti i castanicoltori presenti sul territorio comunale e della Valle Mongia.

Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it

 

PORDENONE, PARCO FOTOVOLTAICO MANIAGO: GIUSTE LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACO

Coldiretti ribadisce di essere favorevole alle rinnovabili ma non sul suolo agricolo e di condividere le preoccupazioni del sindaco di Maniago sull’ipotesi della realizzazione di un parco fotovoltaico di oltre cento ettari su un suolo agricolo in comune di Maniago.

Ragionamenti che sono stati affrontati in un incontro dove il primo cittadino Andrea Carli ha ricevuto una delegazione di Coldiretti rappresentata dal presidente e direttore rispettivamente Matteo Zolin e Antonio Bertolla e dal responsabile di zona Sandro Rovedo.

Zolin dal canto suo ha spiegato come l’impegno di Coldiretti con la petizione portata avanti dai giovani a tutela del suolo agricolo sia un esempio di come l’organizzazione intenda affrontare una problema fondamentale come l’energia, che non deve essere però prodotta impattando l’ambiente e danneggiando il settore primario. A questo proposito il responsabile provinciale di Giovani Impresa Coldiretti Francesco Nocente rilancia: “per noi giovani è inconcepibile rubare terreni fertili per istallare pannelli fotovoltaici. Noi giovani –afferma Nocente- abbiamo bisogno di terreni per lavorare e produrre cibo di qualità. Chiediamo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi con i progetti di fotovoltaico a terra. Per questo –conclude il rappresentante dei giovani agricoltori- ricordo la nostra petizione che si può sottoscrivere in tutti i nostri uffici mandamentali e in occasione dei nostri banchetti durante i vari eventi”.

 

VICENZA, OLTRE 400 MILIONI DI EURO DESTINATI OGNI ANNO ALLE BOLLETTE

Oltre 400 milioni di euro destinati ogni anno, nel Vicentino, alle bollette. Una somma spaventosa, cui si aggiungono gli effetti dei recentissimi aumenti determinati dall’impennata del prezzo dei carburanti, con il gasolio impennato del 50% rispetto all’anno precedente.

Il taglio delle bollette a favore dei più bisognosi concorre a contenere gli aumenti della spesa di luce e gas degli italiani, che già pagano in media a 1320 euro a famiglia. Così Coldiretti commenta il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto del valore di 3 miliardi, di cui 2,5 miliardi per azzerare gli oneri di sistema e calmierare gli aumenti.

“L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo – commenta Coldiretti Vicenza – in quanto da un lato riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e, dall’altro, aumenta i costi delle imprese. Una situazione aggravata dal costo dei carburanti, che torna ad aumentare, con un effetto a valanga dai campi alla tavola, in un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su strada”.

Nelle campagne salgono del 50% nell’ultimo anno, secondo l’analisi della Coldiretti, i costi del gasolio per il movimento delle macchine come i trattori, ma in agricoltura il caro energia colpisce con l’arrivo dell’autunno pure le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali.

“Il rincaro dei costi energetici – prosegue Coldiretti – si trasferisce sui costi di produzione nella filiera agroalimentare come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti ed alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi”.

Il risultato è che, ad esempio, quando si acquista una passata al supermercato si paga più per la confezione che per il pomodoro contenuto. In una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità.

“In questo contesto – conclude Coldiretti – servono interventi strutturali per dotare il paese di una riserva energetica sostenibile puntando sulla filiera del biometano nel quale l’agricoltura italiana è all’avanguardia e che può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) rappresenta in questo senso un’opportunità importantissima per il pieno sviluppo del potenziale offerto del settore del biometano agricolo con l’obiettivo di arrivare alla produzione del 10% di gas rinnovabili nella rete del gas nazionale”.

 

VARESE, ENERGIA: SPESA SI IMPENNA: RINCARI INSOSTENIBILI PER CITTADINI E IMPRESE

Per effetto dell’aumento delle tariffe la spesa annuale in bollette di luce e gas delle famiglie potrebbe superare i 1820 euro anche nel Varesotto, con un impatto non solo sul bilancio domestico, ma anche sui costi delle imprese agricole rendendo più onerosa la produzione in un momento difficile per il Paese. E’ quanto afferma la Coldiretti provinciale nel commentare l’allarme lanciato dal Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani sui rincari sulle bollette delle famiglie che potrebbero superare i 500 euro su base annua, con aggravi anche più marcati laddove il clima alpino – come nelle terre alte della provincia prealpina – costringe a tenere accesi più a lungo gli impianti di riscaldamento domestici.

La spesa media annuale per energia elettrica e gas e altri combustibili delle famiglie italiane è stata pari a 1320 euro nel 2020 secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat L’aumento della spesa energetica dunque ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea Coldiretti Varese – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie ma aumenta, come detto, anche i costi delle imprese.                                                                                                                                                                                                    

“Con l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio, ai rincari dei costi di produzione si aggiungono quelli del trasporto in un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su strada con l’aumento dei prezzi dei carburanti che ha un effetto valanga sulla spesa: un effetto particolarmente evidente anche nel comprensorio prealpino” commenta il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori.

A subire gli effetti del caro prezzi – continua la Coldiretti provinciale – è quindi l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% su prodotti freschi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea.

Su questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 €/km) e la Germania (1.04 €/ km), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in Polonia 0.70 €/km secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).

Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea – rimarca Coldiretti Varese – e ostacola lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema della la logistica risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy. “In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) finanziato con il Recovery Fund può essere determinante per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” conclude il presidente Fiori.

 

PISTOIA, ELEZIONI ABETONE CUTIGLIANO: INCONTRO CON I CANDIDATI SINDACO

Strade, autostrade digitali e smartworking, potere attrattivo dell’ambiente montanino e dei prodotti tipici. Difficoltà derivanti dai cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, peso burocratico e spopolamento della montagna.

Tanti i temi sviscerati in “Coldiretti Pistoia Incontra” i candidati sindaco di Abetone Cutigliano, Davide Costa e Marcello Danti, appuntamento con i soci Coldiretti tenutosi nell’Aula Verde il Serrettone in località Melo.

“Le problematiche che la prossima amministrazione di Abetone Cutigliano si troverà a gestire sono tante, ma- ha detto Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia, che ha condotto il confronto- il clima di collaborazione e fattività che ci hanno mostrato Davide Costa e Marcello Danti è il giusto preludio per una fase proficua per il mondo agricolo che ha un ruolo essenziale nello sviluppo e rilancio dell’intera montagna. Abbiamo proposto ai candidati il nostro Decalogo per l’Agricoltura che verrà, che è stato accolto con consapevolezza. Coldiretti ha un rapporto molto stretto con la montagna e, come sempre fatto, si è resa disponibile a dare il suo contributo, istituzionale e imprenditoriale”.

Il “Decalogo per l’agricoltura che verrà”, condiviso dai candidati, sintetizza le urgenze da affrontare e le tante prospettive offerte dal settore primario alla montagna: occupazione giovanile, sostenibilità ambientale e prevenzione dal dissesto idrogeologico. Tra le urgenti questioni a cui porre rimedio ci sono l’eccesso di animali selvatici, l’esigenza di ‘fare sistema’ tra le tante piccole attività territoriali (non solo agricole) che rendono eccezionale il tessuto imprenditoriale, che però resta fragile anche a causa dei repentini cambiamenti socio-economici-ambientali.

Davide Costa e Marcello Danti a fine incontro hanno sottoscritto la petizione per dire sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo: no a pannelli fotovoltaici direttamente sui terreni.

 

Appuntamenti

 

LOMBARDIA, CLIMA: SUMMIT GIOVANI CONTADINI PER IL PRE VERTICE ONU A MILANO

Martedì 28 settembre

In occasione della PRECOP26, che anticipa la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma a novembre nel Regno Unito, i giovani contadini si ritrovano a Milano per un summit su economia circolare e nuove soluzioni da applicare al lavoro nei campi per contrastare la tropicalizzazione del clima, sempre più evidente anche nel nostro Paese. L’iniziativa è dei giovani della Coldiretti che si sono dati appuntamento martedì 28 settembre alle ore 10.00 allo spazio Copernico Centrale a Milano, in via Copernico 38 angolo viale Lunigiana.

Insieme al presidente di Coldiretti Lombardia Paolo Voltini interverranno: Veronica Barbati, delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa; Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione, Sistemi Verdi di Regione Lombardia; Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, realtà leader internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemical; Francesco Ciancaleoni dell’area Ambiente Coldiretti; Paolo Di Stefano, area Affari Internazionali Coldiretti; Stefano Leporati, segretario nazionale Coldiretti Giovani Impresa; Daniela Dionesalvi, responsabile formazione Coldiretti Giovani Impresa. Modera l’incontro Carlo Maria Recchia, delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Lombardia.

Sarà l’occasione – spiega la Coldiretti Lombardia – per discutere dell’agricoltura che verrà a partire dalle sfide imposte dalla transizione ecologica fino agli esempi concreti di sostenibilità nelle campagne attraverso le testimonianze di aziende agricole under 35 che hanno scommesso sull’innovazione per un comparto sempre più green. Diretta streaming sulla pagina Facebook Coldiretti Giovani Impresa.

 

PUGLIA, È FESTA DEL VINO LOCALE DALLA TERRA AL BICCHIERE

Sabato 25 e domenica 26 settembre

Dal Susumaniello al Nero di Troia, dal Minutolo al Bombino, i vini locali salvati dall’estinzione dagli agricoltori sono protagonisti della festa organizzata da Coldiretti e Campagna Amica nei mercati contadini della Puglia in occasione della festa della vendemmia che segna una qualità straordinaria e un lieve calo produttivo del 5% a causa delle gelate che hanno colpito i vigneti a macchia di leopardo in Salento e nel foggiano e una persistente siccità che ha inciso sulle rese.

L’appuntamento per assaggiarli è sabato 25 settembre 2021, a partire dalle ore 9,30, con una serie di iniziative che coinvolgeranno i farmers market a Foggia in Viale della Repubblica 80, con la degustazione di vino bianco Nero di Troia e Ostriche di Manfredonia e il coking show dell’Associazione dei Cuochi di Capitanata e dei cuochi contadini di Campagna Amica, a Brindisi in Via Appia 226 e a Taranto in Viale Virgilio 33 con le degustazioni guidate di vini abbinate alla selezione di salumi e formaggi, fino a domenica 26 settembre in Piazza Bottazzi a Lecce dove ci sarà il laboratorio didattico per bambini “Alla scoperta dei profumi del mosto pigiando l’uva” e la degustazione dei dolci a base d’uva con le coltivatrici di Coldiretti Donne Impresa Lecce.

A spingere la vendemmia è soprattutto il boom dei consumi di vino da vitigni autoctoni, come il Primitivo e il Negroamaro che dominano la top ten dei vini che hanno avuto il maggior incremento delle vendite in Italia nell’ultimo anno. Un trend che testimonia un profondo cambiamento nelle abitudini a tavola dei consumatori che – sottolinea la Coldiretti Puglia – premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio.

 

ABRUZZO, GIORNATA PROVINCIALE RINGRAZIAMENTO: SANTA MESSA DEGLI AGRICOLTORI

Domenica 26 Settembre

La benedizione dei trattori provenienti dalle campagne teramane per festeggiare la tradizionale Giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti, prevista domenica 26 settembre a Teramo alle ore 12.00 nella Cattedrale del capoluogo di provincia per ricordare lo stretto legame esistente tra l’agricoltore e la comunità cristiana. Grandi e piccini, imprenditori agricoli e semplici cittadini anche provenienti dalle comunità limitrofe, si ritroveranno per celebrare un suggestivo e antico rito della tradizione contadina.

La festa, che è inserita all’interno delle iniziative per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, inizierà con il raduno dei trattori in piazza Martiri Pennesi (ore 11.00) al quale seguirà il rituale consueto con la santa messa in cattedrale (ore 12.00) officiata dal vescovo S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi durante la quale verranno offerti ortaggi e confetture, olio e vino, pane e pasta e altri prodotti provenienti direttamente dalle campagne teramane. Al termine, la benedizione dei mezzi agricoli (ore 13.00) che si svolgerà in piazza Martiri Pennesi.

Saranno presenti il presidente di Coldiretti Emanuela Ripani, il direttore regionale Danilo Merz e i presidenti di sezione insieme ai dirigenti provinciali di Coldiretti Donne Impresa, Giovani Impresa e Pensionati.

“La Giornata del Ringraziamento – spiega la presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani  – è una tradizione che, inaugurata dalla Confederazione nazionale Coltivatori diretti nel 1951, venne in seguito mutuata dalla Conferenza episcopale italiana per essere inserita nel calendario liturgico. Nacque, per intuizione del presidente di Coldiretti Paolo Bonomi, per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso. Un rito antico che non perde mai il suo fascino e che, in alcuni paesi con tradizione agricola, è diventata una tradizione che richiama centinaia di visitatori”.

 

VERCELLI: CAMPAGNA AMICA PIEMONTE ORIENTALE ON TOUR FA TAPPA A VERCELLI

Sabato 25 settembre

Manca sempre meno alla nuova tappa di Campagna Amica Piemonte Orientale On Tour. Dopo il grande successo ottenuto domenica 12 settembre sulla suggestiva passeggiata lungo lago Verbania-Pallanza, ora è il turno di Vercelli. Sabato 25 settembre dalle 9 alle 19 nella bellissima piazza Cavour le aziende agricole ed agrituristiche di Campagna Amica saranno protagoniste dell’iniziativa.

Il mercato si inserisce in una più ampia iniziativa dedicata a promuovere la vendita diretta attraverso mercati organizzati in centro città; dunque, una vetrina per promuovere e valorizzare aziende e prodotti del territorio nonché un’opportunità per i consumatori di fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, freschi e di origine italiana garantita.

Tra le eccellenze del territorio si potranno trovare riso, frutta e ortaggi di stagione, salumi, formaggi vaccini e caprini, vino, birra artigianale, zafferano, nocciole, miele, composte e conserve, prodotti gastronomici e cosmetici a base di lumache, succhi, creme pesti e molto altro.

“Davanti ad un consumatore sempre più preparato ed esigente, i mercati di Campagna Amica sanno porsi all’altezza di ogni aspettativa – affermano il presidente Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il direttore Francesca Toscani – L’espressione #MangiaItaliano non è un semplice slogan, ma una scelta, importante e concreta, a difesa del Made in Italy, dell’economia e del lavoro nel nostro territorio e nel Paese”.

A seguito dell’edizione di Vercelli, Campagna Amica Piemonte Orientale On Tour toccherà altri capoluoghi di provincia: il 2 ottobre a Novara, mentre il 9 ottobre sarà il turno di Biella. Poi, l’11 dicembre, seguirà un altro appuntamento a Novara.

I mercati di Campagna Amica Piemonte Orientale si trovano a:

-Bellinzago (piazza Martiri) – 1° e 3° mercoledì del mese;

-Galliate (via Bianca di Caravaggio) – 1° e 3° venerdì del mese;

-Trecate (piazza Cavour) – 1° e 3° sabato del mese;

-Novara (largo Leonardi) – 1ª e 3ª domenica del mese;

-Vercelli (piazza Cavour) – 2° e 4° sabato del mese.

 

SONDRIO: L’UVA È IN FESTA AL MERCATO COPERTO IN PIAZZALE BERTACCHI

Sabato 25 settembre

Mentre si attende che la vendemmia 2021 entri nel vivo con la raccolta dei Nebbioli in Valtellina e Valchiavenna, la “festa dell’uva” arriva in città con gli appuntamenti organizzati nei mercati contadini di Campagna Amica Coldiretti a Sondrio e in diverse città della Lombardia: si parte domani, sabato 25, proprio dal capoluogo valtellinese, con un’esposizione a tema al Mercato Coperto di piazzale Bertacchi.

“Un’occasione per scoprire direttamente dai produttori non solo i segreti su vino e uva, ma anche per poter trovare e acquistare i prodotti autunnali e del nuovo raccolto oltre, ovviamente, ai formaggi della stagione d’alpeggio che si va concludendo” rimarca Coldiretti Sondrio.

Sabato 25 settembre l’appuntamento firmato Campagna Amica sarà anche a Milano, con unadoppia iniziativa al mercato agricolo di Porta Romana in via Friuli 10/a e al Centro Pavesi con la spremitura dell’uva per i bambini e degustazioni di vini. A Brescia, al farmers’ market di Piazzetta Cremona, tasting guidato dei vini del territorio con i tutor Coldiretti, mentre esposizioni a tema saranno allestite a Pizzighettone (Cremona) e Borgo Virgilio (Mantova).

Nella giornata di domenica 26 settembre, invece, appuntamento nei mercati di Grazie di Curtatone (Mantova) e Crema (Cremona) con mostre dedicate al nettare degli dei e ai primi prodotti autunnali.

 

BASILICATA: AL MERCATO DI POTENZA “LA FESTA DELL’UVA”

Sabato 25 settembre

Al mercato di Campagna Amica di Coldiretti a Potenza è tempo di vendemmia. L’appuntamento è per domani dalle ore 10 alle ore 13. In programma la “Festa dell’uva” con l’ambientazione e la narrazione della raccolta e della vendemmia di un tempo. Prevista anche una esposizione e una degustazione di uve autoctone a cura dell’azienda di Grisolo di Venosa. “E’ una delle tante iniziative del ricco programma di eventi che ci accompagnerà lungo questo autunno – spiega il direttore provinciale della confederazione agricola lucana, Franco Carbone – rivolte a grandi e piccini. Vogliamo che il consumatore trovi non solo la convenienza e la genuinità dei prodotti presenti al mercato, ma anche momenti educativi e formativi”.

 

RAVENNA, AL MERCATO CAMPAGNA AMICA SI CELEBRA IL RITO DELLA VENDEMMIA

Sabato 25 settembre

Questo fine settimana si festeggia la vendemmia al Mercato Contadino coperto di Campagna Amica Ravenna (via Canalazzo 59).

Appuntamento domani, sabato 25 settembre, dalle 10 alle 13 per celebrare insieme l’arrivo del vino annata 2021 con degustazioni abbinate ai sapori dell’autunno.

Cittadini e consumatori potranno scoprire i vitigni autoctoni salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, assaggiare i vini del territorio, ma anche le varietà di uva presenti al mercato nonché le bontà a tema preparate dal cuoco contadino Gianluca Martelli.

Il Mercato Contadino Coperto di Campagna Amica è aperto ogni martedì e sabato mattina, dalle 8.30 alle 13 e il venerdì dalle 14.30 alle 19. Presso il Mercato è possibile fare una spesa buona, sana e locale acquistando prodotti di stagione della filiera agricola (dalla frutta e verdura, alla carne e formaggi, dalla farina alla pasta, dalle uova all’olio extravergine, dal vino al miele e confetture…).

 

FERRARA: AL MERCATO CAMPAGNA AMICA LA FESTA DELLA VENDEMMIA E DEL VINO

Sabato 25 settembre

È tempo di vendemmia e di conoscere da vicino cosa succede per far diventare il succo degli acini d’uva la bevanda che accompagna la nostra storia da millenni. Al Mercato Coperto di Ferrara di Via Montebello 43, i produttori di Campagna Amica vi aspettano con tutti i prodotti di stagione della filiera agricola (dalla frutta e verdura, alla carne e formaggi, dalla farina alla pasta, dal riso alle uova, dal vino al miele e confetture…) e questo sabato 25 settembre, dalle 9.00 alle 12.30 per scoprire cosa c’è dietro un buon bicchiere di vino.

Sarà in particolare l’azienda vitivinicola Mariotti Mirco a raccontare le caratteristiche e le curiosità dei vini “delle sabbie” di Ferrara e della provincia, con vigneti che nascono nelle antiche dune sabbiose del litorale che donano sentori unici ai vini che se ne ottengono e che accompagnano i piatti tipici del territorio.

Sarà anche possibile degustare i vini seguendo un percorso che ci farà apprezzare al meglio le loro caratteristiche anche in abbinamento con i cibi giusti.

Il Mercato Coperto di Campagna Amica è aperto ogni martedì, giovedì e sabato mattina, dalle 8.30 alle 13.30, in Via Montebello, 43 nella ex chiesa di San Matteo.

 

NOVARA-VCO, FESTA DELL’UVA TRA CITTÀ E CAMPAGNA

Sabato 25 e domenica 26 settembre

Il weekend del 25 e 26 settembre sarà dedicato alla festa dell’uva. Tanti saranno gli appuntamenti celebrativi sia in città che in campagna che coinvolgeranno le quattro province.

Sabato 25 settembre a Vercelli, in occasione dell’edizione straordinaria del mercato di Campagna Amica, i produttori presenti prevederanno esposizioni e degustazioni per consumatori ed appassionati, che avranno quindi la possibilità di poter scegliere la bottiglia più adatta al proprio palato. Non solo vino, però, al mercato contadino: all’appuntamento parteciperanno più di venti aziende che proporranno i loro prodotti dal riso allo zafferano, passando per la frutta e le confetture, i salumi e i formaggi e tanto altro.

Festa dell’uva che verrà onorata anche dalle aziende e dagli agriturismi Terranostra, promossi da Campagna Amica, con visite guidate direttamente in vigna ed in cantina, degustazioni e –protagonista della stagione – la vendemmia nella versione turistica, che prevede una vera e propria esperienza tra i filari, con tanto di spiegazioni e consigli dei produttori. Dal Novarese (Ghemme, Suno, Boca) a Domodossola e poi nel Vercellese (Gattinara) e nel Biellese (Lessona), ampia l’offerta delle aziende vitivinicole tra cui scegliere per un fine settimana alla scoperta del ‘nettare degli dei’.

 

ALESSANDRIA, TEMPO DI VENDEMMIA: FESTA DELL’UVA E DEL VINO

Sabato 25 settembre

“Dalla terra al bicchiere, ecco la vendemmia”. Sarà questo il filo rosso che animerà le iniziative in programma nella mattinata di domani, sabato 25 settembre, al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco angolo via Savonarola ad Alessandria. 

Degustazione guidata di vino Brachetto con aneddoti e curiosità di questo pregiato vitigno del territorio alessandrino, ma anche vendita di vino sfuso e relativa mescita, ovvero il “vino al bicchiere” che potrà essere accompagnato da piccole sfiziosità proposte dai cuochi contadini: protagonisti saranno i colori e i profumi dell’uva e i vini dei produttori della provincia aderenti alla rete di Campagna Amica che avranno modo di spiegare ai consumatori le proprie produzioni vitivinicole illustrandone peculiarità e  caratteristiche.

“Proseguono con successo le feste a tema nei mercati di Campagna Amica e non poteva esserci occasione migliore per celebrare la vendemmia 2021 e l’inizio della stagione autunnale di un momento conviviale per far conoscere le realtà vitivinicole locali accompagnate da stuzzicanti degustazioni – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –. Tutti coloro che si recheranno al Mercato Coperto di via Guasco potranno dialogare con i produttori e sapere cosa porterà nel bicchiere questa nuova annata”.

L’evento, oltre che un invito al consumo delle eccellenze 100% Made in Italy, sarà un’ottima occasione per conoscere da vicino i nuovi progetti e le iniziative messe in campo ogni giorno da Campagna Amica, dalla vendita diretta delle produzioni locali all’educazione dei cittadini ad un consumo sano e consapevole.

“La festa a tema dedicata al vino è una vetrina importante per raccontare come sta andando questa vendemmia 2021 che regalerà una produzione di grande qualità anche se di minore quantità – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice”.

Il Mercato Coperto di Campagna Amica di via Guasco ad Alessandria è aperto dal martedì e sabato dalle 8 alle 13 (per info 351 5739124).

 

VERCELLI-BIELLA: FESTA DELL’UVA TRA CITTÀ E CAMPAGNA

Sabato 25 e domenica 26 settembre

Il weekend del 25 e 26 settembre sarà dedicato alla festa dell’uva. Tanti saranno gli appuntamenti celebrativi sia in città che in campagna che coinvolgeranno le quattro province.

Sabato 25 settembre a Vercelli, in occasione dell’edizione straordinaria del mercato di Campagna Amica, i produttori presenti prevederanno esposizioni e degustazioni per consumatori ed appassionati, che avranno quindi la possibilità di poter scegliere la bottiglia più adatta al proprio palato. Non solo vino, però, al mercato contadino: all’appuntamento parteciperanno più di venti aziende che proporranno i loro prodotti dal riso allo zafferano, passando per la frutta e le confetture, i salumi e i formaggi e tanto altro.

Festa dell’uva che verrà onorata anche dalle aziende e dagli agriturismi Terranostra, promossi da Campagna Amica, con visite guidate direttamente in vigna ed in cantina, degustazioni e –protagonista della stagione – la vendemmia nella versione turistica, che prevede una vera e propria esperienza tra i filari, con tanto di spiegazioni e consigli dei produttori. Dal Novarese (Ghemme, Suno, Boca) a Domodossola e poi nel Vercellese (Gattinara) e nel Biellese (Lessona), ampia l’offerta delle aziende vitivinicole tra cui scegliere per un fine settimana alla scoperta del ‘nettare degli dei’.