COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 24 aprile 2018

24 Aprile 2018
News La Forza del Territorio del 24 aprile 2018

Primo piano

UMBRIA

PRODUZIONI BIO: ACCELERARE SU MARCHIO NAZIONALE

Per difendere i primati della produzione Made in Italy è necessario – chiede la Coldiretti regionale – spingere sul marchio nazionale per consentire scelte di acquisto più consapevoli, con sei italiani su dieci che nel 2017 hanno comperato almeno qualche volta prodotti biologici, secondo una indagine Coldiretti/Ixe’

 

L’Europarlamento ha approvato nuove norme sulla produzione e commercializzazione dei prodotti da agricoltura biologica, con il via libera, nel mercato europeo, a prodotti certificati come biologici contaminati da prodotti chimici fitosanitari. È quanto sottolinea Coldiretti Umbria, nel ricordare come il nuovo regolamento concede agli Stati la possibilità di mantenere in vigore soglie meno restrittive per i residui di fitofarmaci o di contaminazione da Ogm con un grave danno di immagine per il settore del bio soprattutto nei Paesi, come l’Italia, nei quali gli standard di produzione sono molto elevati. Inoltre – aggiunge Coldiretti –  la possibilità di produrre biologico senza utilizzare il suolo contrasta totalmente con i principi fondamentali che caratterizzano questo metodo di produzione, che non può prescindere dalla terra.

In Umbria, sono oltre 1200 gli operatori biologici e quasi 38000 gli ettari di superficie, secondo le analisi della Coldiretti regionale su dati Sinab. In questo quadro per difendere i primati della produzione Made in Italy è necessario – chiede Coldiretti – accelerare sul marchio nazionale per le produzioni biologiche italiane per consentire scelte di acquisto più consapevoli, con sei italiani su dieci (60%) che nel 2017 hanno comperato almeno qualche volta prodotti biologici, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

L’Italia detiene la leadership per numero di imprese bio, con il fatturato realizzato dal settore al consumo – conclude Coldiretti – che supera i 2,5 miliardi di euro: tra i canali di acquisto accanto alla grande distribuzione e ai negozi specializzati, particolarmente dinamici sono stati gli acquisti diretti dai produttori nei così detti farmers market, con la rete degli agricoltori di Campagna Amica in testa.

 

 

Dal territorio

VENETO, UOVA E ASPARAGI E’ IL PIATTO DEL 25 APRILE. 600 AGRITURISMI LI SERVIRANNO

 

Bianchi, verdi e persino viola il Veneto offre il meglio della produzione di asparagi. A cominciare dalle primizie di Bibione (Ve) e Pernumia con Conche nel padovano fino a Cimadolmo e Badoere nel trevigiano, ancora Bassano (Vi) e addirittura ad Arcole nel veronese, tolti quelli selvatici, sono coltivati in quasi tutte le province venete. Per questo gli operatori agrituristici li hanno scelti per le ricette base della festa del 25 aprile, tanto che non mancheranno nelle tavole imbandite di oltre 600 aziende che si preparano ad accogliere turisti e famiglie che hanno scelto di trascorrere la festa della liberazione in campagna. Coldiretti ne stima 800 mila già in viaggio per raggiungere le 23 mila mete rurali situate lungo la penisola.

Si tratta di realtà attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia, ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica. “Nel menù – assicura Diego Scaramuzza l’grichef veneziano presidente regionale e nazionale di TerraNostra – non mancheranno gli ortaggi del momento, celebrati anche in manifestazioni popolari dedicate e disseminate su tutto il territorio. Dall’antipasto con le uova sode al risotto con le punte, oppure fritti, anche crudi e conditi, insieme ai salumi negli involtini gli asparagi si prestano ad essere preparati in molte versioni. E’ il nostro modo di onorare un prodotto che è il vanto della professionalità contadina e della bontà in cucina”.

 

PIEMONTE, IL NORD-OVEST PRONTO AD ACCOGLIERE I TURISTI NEL PONTE DEL 25 APRILE

 

Anche per questo ponte del 25 aprile vale il “con chi vuoi”, come per le festività pasquali. Ecco che è al via la vacanza che può spaziare dalle montagne della Valle d’Aosta, fino al mare della Liguria passando per i territori piemontesi tra colline, città e laghi.

Con le previsioni di bel tempo, un italiano su tre (33%) ha deciso di mettersi in viaggio nel lungo ponte della Festa della Liberazione per andare in vacanza, raggiungere parenti e amici, partecipare a concerti, manifestazioni o semplicemente per fare una gita fuori porta in giornata. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del 25 aprile che evidenzia, dopo un lungo periodo di incertezza climatica, la voglia di evasione degli italiani. Tra gli italiani in viaggio ben sette milioni hanno colto l’opportunità di fare una, seppur breve, vera vacanza. Le mete preferite sono nell’ordine: il mare, scelto dal 33%, ma anche il turismo verde, tra campagne, parchi e oasi naturali (32%), che batte le città d’arte (20%), la montagna e i laghi.

“L’area del nord-ovest offre ai turisti, anche stranieri, che decidono di esplorare i nostri territori un ampio raggio di scelte – commentano  Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – L’offerta è ricca e spazia da eventi culturali a gite nella natura, fino a giornate di sport o trekking, ma in particolare sono molto gettonati gli agriturismi dove, attraverso i piatti gustosi preparati dagli agrichef, che hanno da poco ultimato i corsi, è possibile assaporare le ricette che combinano la tradizione all’innovazione, oltre che vivere la natura a 360°. Il Piemonte con i suoi 300 agriturismi, quindi, è pronto ad ospitare i consumatori che vogliono trascorrere delle vere e proprie esperienze durante il loro soggiorno ed entrare a contatto con i produttori e acquistare direttamente i prodotti presso i punti vendita aziendali di Campagna Amica. Nella nostra regione, nell’ultimo anno, ci sono state oltre 340 mila presenze in agriturismo di cui oltre la metà di turisti italiani (178 mila), seguiti da quelli svizzeri (44.514) e da quelli tedeschi (43.464)”.

 

SALERNO, PONTI 25 APRILE E 1° MAGGIO: SOLD OUT NEGLI AGRITURISMI SALERNITANI

 

Dopo quello di Pasqua, si annuncia un nuovo boom per gli agriturismi salernitani nei due ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Lo rivela Coldiretti Salerno confermando il sold out per le prenotazioni negli agriturismi della rete Campagna Amica – Terranostra. Molto positivo, dunque, il trend per il turismo verde nelle campagne. Sono previste oltre diecimila presenze a tavola nella due giorni di ponti: “Un segnale importante che dimostra la qualità delle nostre strutture d’accoglienza e l’unicità del territorio – conferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano – le aree più gettonate restano il Cilento, gli Alburni e l’area a sud di Salerno tra Palinuro e Camerota, ma abbiamo dati molto positivi in tutta la provincia, dall’entroterra della Costiera amalfitana fino all’agro sarnese nocerino.

La formula dell’agriturismo cresce perché è un’alternativa molto apprezzata da famiglie e giovani, che evoca i valori della tradizione e della distintività oggi fortemente apprezzati dai consumatori. Il vero valore aggiunto è l’ambiente familiare, l’offerta enogastronomica di qualità, il legame con il territorio e la capacità di proporre un’offerta diversificata che va dagli spazi verdi all’equitazione, dal trekking alle escursioni guidate alla vendita diretta”. A privilegiare le vacanze nel verde sono, oltre alle famiglie, in misura sempre crescente anche i giovani con la scelta del luogo che ultimamente avviene soprattutto attraverso internet. Un altro trend significativo è rappresentato dall’aumento del numero di richieste di menu vegetariani e per celiaci, ma “tira” anche la presenza della piscina e la possibilità di poter acquistare il vero made in Italy agroalimentare.

COMO-LECCO, 25 APRILE: SENTIERI DELLA MEMORIA SUL LAGO OGGI “METE RURALI”

Ci sono anche i sentieri della storia, sull’Alto Lago di Como, teatro delle ultime vicende della Seconda Guerra Mondiale e della Lotta di Liberazione, tra le mete più gettonate del ponte del 25 aprile. Negli ultimi decenni c’è stata un’intensa azione di recupero di queste “vie della memoria” un tempo percorsi dai partigiani, e che oggi sono meta ideale per escursioni in trekking tra pascoli, alpeggi in quota e, su tutto, l’incantevole scenario del lago di Como.  Con le previsioni di bel tempo, Coldiretti stima che un italiano su tre (33%) si metterà in viaggio nel lungo ponte della Festa della Liberazione per andare in vacanza, raggiungere parenti e amici, partecipare a concerti, manifestazioni o semplicemente per fare una gita fuori porta in giornata. Carico di significato è, per più motivi, il lago di Como, teatro delle vicende conclusive della Liberazione ma, altresì, di numerose pagine della lotta partigiana.

Particolare è, ad esempio, l’itinerario che da Dongo tocca Musso e sale in quota fino alla chiesa di San Bernardo, dove si domina l’entroterra e si ha un’ampia visione dell’Alto Lago, fino all’imbocco di Valtellina e Val Chiavenna; ancora, è possibile inerpicarsi sui sentieri attorno al monte Galbiga, base dei gruppi partigiani che operarono fra il lago di Como e la svizzera Lugano; ma gli itinerari della lotta partigiana si trovano anche in Valsassina o tra le mulattiere che, dal lago di Como, salgono alle creste della Grigna, percorrendo le vallate alle spalle di Mandello del Lario. O ancora, le vie alte della Valsolda, che si arrampicano sulle montagne erte che serrano, a settentrione il lago di Lugano.

“Autentici percorsi della memoria, che permettono di tornare, con il pensiero, agli anni in cui proprio sul lago di Como si è scritta la Storia con la maiuscola d’obbligo” sottolinea il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi.

“Allora come oggi, quei sentieri collegano le zone rurali, ancora presidiate dalle nostre imprese agricole e dai nostri allevatori, con il resto delle due province lariane: ed è proprio grazie al lavoro di chi opera in agricoltura che quelle montagne sono ancora vive e possono raccontare il loro vissuto: sono percorsi da fare con la testa e con il cuore, pensando a ciò che è stato ma perdendosi, allo stesso tempo, nella bellezza unica che gli scenari dei nostri laghi e delle nostre alpi sanno donare”.

I laghi di Como e Lugano sono – evidenzia la Coldiretti lariana – fra le destinazioni predilette per il ‘ponte’ del 25 aprile; sia nelle ‘zone rivierasche’, tra le colture di vite e ulivo, sia in quota, dove il bosco lascia progressivamente spazio ai pascoli alpini. Storia, natura e agricoltura si fondono anche alla memoria dei sapori di queste terre grazie ai 21 agriturismi dove ormai fioccano le prenotazioni per il ‘ponte’ e che confermano, un trend sempre crescente nelle scelte del pubblico e dei turisti.

 

AREZZO, PONTI DI PRIMAVERA: ESPLODE LA STAGIONE DELL’AGRITURISMO DI C.A.

Ci siamo, con il ponte del 25 aprile alle porte, parte a pieno regime la stagione dell’Agriturismo di Campagna Amica. “Anche in provincia di Arezzo – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – sono migliaia gli italiani e gli stranieri che hanno scelto di sedersi a tavola in agriturismo durante i prossimi giorni per cogliere l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. A spingere le presenze sono – sottolinea il Direttore – le positive previsioni meteo che condizionano la scelta dei vacanzieri e l’offerta che le strutture agrituristiche sono in grado di offrire, dall’alloggio, ai pasti completi con i prodotti delle aziende di Campagna Amica ma anche con le colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia.

Sono circa 540 gli agriturismi certificati in Provincia di Arezzo per un totale di quasi 8.000 posti letto, vale a dire il 12,5% del totale regionale, il territorio aretino si conferma quarta provincia della Toscana e tra le prime dieci in Italia per presenza di agriturismi”.

E gli agriturismi della provincia si preparano nel migliore dei modi ad accogliere gli ospiti come Antonietta Mercurio dell’Agriturismo La Colmata in Valdichiana “Sono in cucina a preparare il pranzo per 50 turisti milanesi che domani arriveranno in agriturismo esclusivamente per gustare un pranzo a base dei nostri prodotti, eccellenze del territorio.

Noi siamo al completo per questo lunghissimo ponte alle porte, abbiamo ospiti che vengono da tutta Italia, da Bolzano, Genova, Roma, Napoli, nelle prossime settimane arriveranno anche gli stranieri, per la maggior parte del nord Europa e alcune prenotazioni ci sono pervenute anche per il 2019! Di anno in anno le persone ritornano e scelgono di trascorrere il loro tempo qui da noi perché trovano accoglienza, grande professionalità e pulizia. Chi viene qui – puntualizza Antonietta – viene per la qualità del prodotto, molti dei nostri ospiti, dopo aver viaggiato tra la provincia di Arezzo, il Senese ed il territorio circostante, rientra in struttura nel pomeriggio, per godersi la piscina al tramonto e la cena in agriturismo”.

Con le previsioni di bel tempo, il 33% degli italiani ha deciso di mettersi in viaggio nel lungo ponte della Festa della Liberazione, è quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del 25 aprile che evidenzia, dopo un lungo periodo di incertezza climatica, la voglia di evasione degli italiani.

“La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù locali a base di prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – la qualità più apprezzata dagli ospiti ma sta crescendo l’offerta di servizi aggiuntivi. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano – prosegue Marcelli – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura. L’agriturismo rappresenta il punto di raccordo tra qualità della produzione agroalimentare e la valorizzazione dei territori di origine alla base del quale risiede un nuovo protagonismo delle aziende fatto di innovazione, servizi e distintività. I dati nazionali delle presenze, si riflettono positivamente anche sul territorio provinciale dove gli imprenditori hanno lavorato bene, specialmente quelle aziende che si differenziano ed offrono un pacchetto ai clienti sempre più variegato”.

“La stagione è partita bene, con una Pasqua buona e adesso ci prepariamo ad accogliere viaggiatori provenienti da tutto il mondo – dice Alberto Marcelli della “Cantina Relais – il Cipresso” di Arezzo – nei prossimi giorni arriveranno in agriturismo canadesi, neozelandesi, brasiliani e croati. Abbiamo un incremento di prenotazioni, che segue una stagione già partita bene lo scorso anno, diverse richieste e tutti gli ospiti davvero soddisfatti. Il nostro agriturismo è un fiore all’occhiello, lo straniero dopo la colazione ricca e una giornata in visita alle città e paesi vicini, alle 18:30 è già a tavola pronto a godersi una vera e propria esperienza. Siamo i custodi di un luogo fantastico e gli agriturismi sono il fulcro di eventi, informazioni, cibo e degustazioni che fanno vivere il territorio a 360°: noi siamo il territorio, noi facciamo fare un’esperienza a chi ci sceglie”.

 

CREMONA, GRANDE SUCCESSO PER IL MERCATO DI C.A. DELLA ROCCA SFORZESCA

“Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale. L’accoglienza e il calore che, in ogni occasione, gli agricoltori di Campagna Amica ritrovano da parte dei cittadini testimonia lo straordinario valore del progetto che la Coldiretti ha messo in campo. I mercati di Campagna Amica sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di socializzazione, cultura e solidarietà. Ed è qui che prosegue la raccolta firme per la petizione ‘StopCiboFalso’, con la quale chiediamo all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine per tutti i cibi. E’ un’azione che difende la salute di tutti noi e, nel contempo, tutela il meglio del cibo italiano e le aziende che lo producono”.

A sottolinearlo è Maria Paglioli, presidente di Donne Impresa Coldiretti Cremona, all’indomani della ‘giornata campale’ vissuta dalle aziende agricole di Campagna Amica, protagoniste di un mercato-evento ai piedi della Rocca Sforzesca di Soncino. Una giornata che ha coniugato cibo, fiori e storia (in sinergia con l’Associazione Castrum Soncini e con il patrocinio del Comune di Soncino), vendite a km zero e showcooking, laboratori per mostrare come nasce il cibo e attività rivolte ai bambini. 

“Il Comune di Soncino, uno dei borghi più belli d’Italia, ci ha accolti in una cornice straordinaria, ideale per celebrare la ‘Giornata mondiale della terra’ – prosegue Maria Paglioli –. Il nostro è un Paese straordinario, ricco di bellezza e di eccellenza, dall’arte al cibo, dal paesaggio al frutto della nostra creatività e del nostro lavoro. Anche da Soncino, come da ogni luogo dove Coldiretti e Campagna Amica sono presenti, abbiamo voluto evidenziare il valore dell’agricoltura, della bontà e bellezza che produce, e la necessità di tutelare e promuovere il vero made in Italy”.

Centinaia di firme sono state raccolte nella ‘giornata campale’ vissuta dagli agricoltori ai piedi dell’antica fortezza. Tantissimi cittadini – e tra loro il sindaco di Soncino Gabriele Gallina, la deputata on. Silvana Comaroli, il sindaco di Castelvisconti e consigliere provinciale Alberto Sisti – hanno firmato la petizione StopCiboFalso, presso lo stand che per l’intera giornata ha visto impegnate le imprenditrici agricole di Donne Impresa Coldiretti Cremona. “Ogni giorno rischiano di finire nel nostro piatto alimenti di bassa qualità, o addirittura tossici provenienti da altri paesi – prosegue Maria Paglioli –. Coldiretti chiede all’Europa un’etichetta chiara, che indichi l’origine degli ingredienti, così da dare alle famiglie la vera libertà di scegliere quali alimenti portare in tavola. Nel contempo, anche attraverso giornate impegnative come quella vissuta a Soncino, invitiamo i cittadini a premiare, con i loro acquisti a km zero, le produzioni e le aziende del territorio”.

Tra i momenti vissuti nella domenica a Soncino c’è stato il laboratorio “la spesa amica”, che ha consegnato alle famiglie il “decalogo salva-Terra”, elaborato dalla Coldiretti, per i consumi sostenibili dal punto di vista climatico e ambientale. Scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre al minimo gli imballaggi, fare acquisti di gruppo, recarsi alla spesa riciclando le buste, ottimizzare il consumo di energia nella conservazione e nella preparazione dei cibi, evitare di apparecchiare con piatti e bicchieri di plastica sono, insieme alla raccolta differenziata, alcuni dei comportamenti suggeriti dalla Coldiretti. Con semplici accorgimenti nella spesa di tutti i giorni e nel consumo degli alimenti ogni famiglia italiana può tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra di oltre mille chilogrammi (CO2 equivalenti) all’anno per contribuire personalmente con uno stile di vita responsabile e attento all’ambiente.

SICILIA, BIOLOGICO: REGIONE E COLDIRETTI VERSO LA SOLUZIONE DELLE PROBLEMATICHE

Arrivano le prime risposte al   documento circostanziato presentato da Coldiretti all’Assessore regionale dell’Agricoltura, Edy Bandiera, in cui sono state evidenziate in modo dettagliato le soluzioni alle   anomalie che finora hanno impedito il pagamento degli aiuti previsti per il biologico. Sono stati individuati i soggetti che operativamente devono agire.

Lo afferma Coldiretti Sicilia che sta proseguendo le azioni   con la Regione per arrivare alla conclusione di una vertenza che ha messo in difficoltà tutte le aziende biologiche. In particolare: è stata risolta la questione relativa alla lettura degli attestati caricati sul Sistema informativo biologico (Sib); la Regione Siciliana,  insieme alle altre con lo stesso problema, ha chiesto  una percentuale di tolleranza  sulle cosiddette superfici e particelle  assoggettate; i Centri d’assistenza agricola (Caa) dovranno rispondere alla richiesta di trasmissione dei documenti di continuità di conduzione  che sta facendo la Regione; per le superfici destinate a pratiche locali tradizionali l’Assessorato regionale ha già predisposto la delibera con le particelle demaniali. Per le aree private ci sono ancora delle difficoltà.  

I nostri uffici – conclude Coldiretti Sicilia – stanno proseguendo l’attività di monitoraggio sull’andamento delle soluzioni proposte e sugli step fatti per la soluzione dell’eccessivo ritardo. Intanto annotiamo il pagamento dell’indennità compensativa e del biologico 2017.

BRESCIA, PROGETTO TERR@INFORMA: SUI BANCHI A STUDIARE LA PAC

 

Un incontro per spiegare agli studenti cosa è la Politica agricola comune (PAC), come è cambiata nel corso del tempo e quali sono gli obiettivi attuali, sempre più orientati ad una agricoltura professionale e competitiva, dinamica e al passo con il mondo che cambia e riscopre il valore dell’agroalimentare. L’incontro è entrato nel vivo con l’intervento della dottoressa Claudia Albani della Confederazione nazionale Coldiretti e la condivisione di un video inerente la PAC.

Interessanti e particolarmente apprezzate, le testimonianze di tre giovani imprenditori agricoli – Davide Lazzari viticoltore a Capriano del Colle e delegato provinciale di Giovani Impresa Brescia, Laura Marchesini suinicoltrice a Bedizzole e Mattia Preti allevatore avicole e produttore orticole a Manerbio – che hanno raccontato la propria esperienza di agricoltori e le opportunità collegate al settore primario.

“Oggi anche in Lombardia  sono sempre di più le imprese under 40 che operano in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche alla cura del paesaggio o alla produzione di energie rinnovabili – interviene Davide Lazzari – in tal senso, la scelta dell’Italia di incrementare da 37 a 74 milioni i finanziamenti nell’ambito della Pac per favorire l’insediamento nelle campagne è una nota positiva a cui si aggiungono una serie di altre misure per favorire l’apertura di nuove aziende agricole anche attraverso la semplificazione degli adempimenti burocratici”.

Negli ultimi anni l’agricoltura che è tornata ad essere un settore strategico – aggiunge Coldiretti Brescia  – cui i ragazzi guardano per costruire un percorso di vita e di lavoro che crea valore economico ed occupazionale per l’intero Paese e che va necessariamente accompagnato con misure puntuali ed efficaci, a partire dal favorire l’accesso alla terra e al credito”.

Nel corso dell’incontro sono stati inoltre forniti i dati relativi ai giovani in agricoltura a Brescia e in Lombardia: Sono cresciute di quasi il 3% le imprese agricole guidate da giovani imprenditori in Lombardia. Fra il 2015 e il 2016 le aziende guidate da under 35 sono passate da 3.236 a 3.331, con un saldo positivo di 95.  Nel 2017 abbiamo 3498 azienda agricole individuali under 35. Brescia registra  tra il 2016 e il 2017 un incremento di aziende giovani e confermiamo il record lombardo 2017 con 703  azienda agricole individuali under 35.

VARESE, FERNANDO FIORI CONFERMATO ALL’UNANIMITÀ PRESIDENTE DI COLDIRETTI

“C’è molto da fare, e una fiducia così grane, da parte di tutta l’organizzazione, mi spinge ancor più a impegnarmi al massimo, insieme alla giunta e al consiglio con cui condividerò il mio lavoro”.

Queste le prime parole Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, alla notizia della riconferma, con voto unanime, ai vertici di Coldiretti Varese. A Fiori gli auguri del presidente di Coldiretti Lombardia e vicepresidente nazionale Ettore Prandini, dell’assessore lombardo all’agricoltura-alimentazione-sistemi verdi Fabio Rolfi, dei direttori regionale e provinciale Giovanni Benedetti e Raffaello Betti.

“Mettiamo al centro il territorio, le potenzialità di un’agricoltura in grado di attrarre i giovani, una filiera corta in grado di generare strategie e dimostrare che anche la ‘piccola’ agricoltura del Varesotto è, in realtà, uno scrigno di biodiversità, in grado di accogliere la produzione esclusiva e circoscritta di due Dop – la Formaggella del Luinese  e il Miele prealpino – oltre all’Asparago di Cantello Igp e ad altre produzioni di qualità: dai salumi, alla carne, alle confetture, ai vini, alle pesche, ai formaggi, alla floricoltura”. Quegli stessi che sono stati protagonisti nella “mostra delle eccellenze agroalimentari del territorio di Varese” allestito da Coldiretti all’agriturismo Paradiso di Arcisate dove ieri pomeriggio si è svolta l’assemblea.

Non solo: dei prodotti e di un territorio protagonista si è parlato, appena prima dell’inizio del lavori, nel convegno promosso dall’organizzazione agricola prealpina e moderato dal giornalista di Rete 55 Matteo Andriola.

Con Fiori, Prandini e Rolfi sono intervenuti anche il professor Dipak Raj Pant, dell’università Liuc, con un’ampia e apprezzata relazione che ha evidentiato i possibili scenari per un’agricoltura italiana e varesina inserita nell’economia di un futuro a medio termine, e l’imprenditore Paolo Orrigoni, presidente del gruppo Tigros, che ha approfondito i rapporti e le dinamiche della filiera corta e del rapporto con la grande distribuzione: un mondo in evoluzione in cui il dialogo diretto con i produttori agricoli diviene sempre più strategico.

Il presidente regionale Prandini ha evidenziato problemi e risorse di un’agricoltura sempre più in grado di attrarre giovani, puntualizzando sulla necessità di “rafforzarne le potenzialità e l’appeal” in modo che sia, sempre più, un’opportunità di “scelta vincente” per le nuove generazioni ed evidenziando – a tutto tondo – l’azione di Coldiretti, nel suo ruolo di sindacato di filiera.

EMILIA-ROMAGNA, DA CORTE UE OK A PIADINA ROMAGNOLA IN CANADA E GIAPPONE

Siamo di fronte ad una evidente contraddizione con la Corte Ue che impedisce la produzione della piadina Igp fuori dalla Romagna dopo che l’Unione Europea ha firmato accordi di libero scambio che non prevedono per lo stesso prodotto nessuna tutela, dal Canada al Giappone. E’ quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna in riferimento alla sentenza del Tribunale Ue che, respingendo il ricorso di una azienda italiana, ha chiarito che la “Piadina romagnola Igp”, industriale o artigianale, va prodotta in Romagna” perché “il consumatore associa l’immagine della piadina romagnola, a prescindere dalle modalità artigianali o industriali di realizzazione, al territorio della Romagna”.

Un principio che non viene rispettato dagli accordi di libero scambio siglati dall’Unione Europea dove al contrario – denuncia Coldiretti – si sta legittimando la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, compresa la piadina romagnola. Se l’accordo con il Giappone – sottolinea Coldiretti regionale – prevede infatti la protezione di appena 18 indicazioni geografiche italiane agroalimentari sul totale di 293 (appena il 6%) e 28 vini e alcolici sul totale delle 523 denominazioni di origine e indicazioni geografiche riconosciute in Italia (5%), quello con il Canada ne protegge solo il 15% con il via libero esplicito alle imitazioni locali che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele, ma – conclude Coldiretti – sarà anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione di Parmesan.

 

NORD SARDEGNA, DUE NUOVI PRESIDENTI PER LE SEZIONI DI PATTADA E NULVI

Ci sono due nuovi presidenti nelle sezioni di Coldiretti Nord Sardegna di Pattada e Nulvi. Nel primo caso si tratta di Pier Giuseppe Regaglia, pastore di 42 anni. A Nulvi invece è stato eletto Giuseppe Solinas, 36 anni, anch’esso pastore, e già componente del movimento di Coldiretti Giovani impresa.

CUNEO, CORSI D’ACQUA: E’ ALLARME RISCHIO IDROGEOLOGICO, URGE INTERVENIRE

“Nella nostra Provincia è elevatissimo il rischio idrogeologico e senza un’adeguata manutenzione degli alvei e delle sponde, il pericolo di esondazioni è quanto mai concreto e reale. Non possiamo sottovalutare le problematiche legate alle erosioni delle sponde, che comportano perdita di terreno agricolo, danneggiamento delle rete irrigua e, talvolta, anche la compromissione di strade interpoderali”.

Coldiretti lancia l’allarme, fornendo un rapido quadro dei fiumi e dei torrenti che risultano più a rischio.

Il fiume Po, i torrenti Varaita, Bronda, per il Saluzzese, lo Stura, i torrenti Grana e Mellea per l’area che riguarda il Fossanese, il Tanaro per il Monregalese necessitano in alcuni tratti di interventi straordinari, cui va data la massima priorità, poiché non è stata sempre garantita un’adeguata manutenzione. Negli anni si sono accumulati ingenti quantità di detriti, elevando la quota dell’alveo e, ad essi, si sommano gli arbusti che crescono indiscriminatamente nel letto dei fiumi.

E’ ferma la richiesta di Coldiretti: “Le autorità preposte debbono preservare la sicurezza di quei territori. E’ indispensabile procedere con le operazioni di manutenzione e tenere alta l’attenzione con un costante monitoraggio”. Non si tratta di attuare interventi di eliminazione indiscriminata della vegetazione, ma di porre rimedio ad una situazione che è evidente ormai a tutti e che è di grande pericolo.

“E’ indispensabile agire con urgenza – concludono Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo -. Quest’anno, ad alzare il livello di guardia, concorre il fatto che, fino a quote relativamente basse, è presente un’abbondante copertura nevosa. Non aspettiamo che future e ingenti piogge, in concomitanza al perdurare di elevate temperature tali da determinare lo scioglimento della neve, possano costituire fonte di pericolo per le persone che vivono e lavorano in prossimità dei corsi d’acqua”.

CAGLIARI, ANDREA CASU PRESIDENTE DELLA SEZIONE DI SANT’ANDREA FRIUS

 

E’ Andrea Casu il presidente della sezione Coldiretti di Sant’Andrea Frius. E’ stato eletto all’unanimità dall’assemblea dei soci insieme al delegato dei Giovani, Claudio Melis, delle Donne, Sonia Melis e dei Pensionati, Luigi Lorrai.

 

PARMA, GLI ALUNNI DELLA SCUOLA ELEMENTARE ADORNI IN VISITA AL MERCATO DI C.A.

Prosegue con successo il percorso di Educazione alla Campagna Amica, promosso da Coldiretti in collaborazione con Donne Impresa, per avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza del territorio, dell’agricoltura e dei suoi prodotti. Le molteplici attività che scandiscono il progetto – comunica Coldiretti – prevedono anche uscite nelle fattorie didattiche, incontri in aula, laboratori del gusto e visite guidate nei mercati di Campagna Amica con lo scopo di accompagnare i ragazzi a sentirsi in relazione diretta con il mondo agricolo e a sperimentare la campagna come amica fidata.

Anche gli alunni della scuola Elementare Ulisse Adorni di Parma, insieme a insegnanti e genitori, hanno visitato il mercato di Campagna Amica al Barilla Center, guidati dalla referente provinciale del Progetto Paola Ferrari, che ha spiegato in cosa consiste Campagna Amica, mettendoli direttamente in contatto con i produttori agricoli che praticano la vendita diretta.

Una bella esperienza, utile per conoscere, dalla viva voce delle aziende agricole, la storia dei prodotti e i processi di lavorazione, sottolineando il valore della territorialità, distintività, stagionalità e origine certa del cibo da portare in tavola.

VENEZIA, LE AZIENDE DI COLDIRETTI PUNTANO ALLA PIATTAFORMA E-COMMERCE

Questa mattina presso la sede della scuola professionale Alberghiera Lepido Rocco a Pramaggiore si è svolto un significativo incontro che ha visto protagoniste due aziende associate a Coldiretti: l’azienda “Il Gallese” di Scorzè e l’azienda vitivinicola “Casonato” di Annone Veneto, che hanno aderito all’importante progetto di Coldiretti Agri-WebAdvisor (www.webadvisorveneto.it ).

Questo progetto all’avanguardia realizzato in collaborazione con Google e Ministero del Lavoro  si  propone di mettere a disposizione delle aziende dei giovani specialisti di Web Design ed E-Commerce, specializzati nelle ‘strategie’ digitali e dei social network e che non offrano solamente una consulenza in ambito digitale, ma diano ampio spazio ad un percorso di crescita dell’imprenditore stesso, educandolo sulle opportunità multimediali della rete ed offrendo anche un aiuto nella definizione di un progetto personalizzato il più possibile vicino a ciò di cui il consumatore ha bisogno.

“Crediamo in questo progetto – afferma il coordinatore regionale Ugo Mattia – che può effettivamente offrire nuovi sbocchi grazie ad un approccio serio e strutturato alla presenza digitale dei nostri associati e quindi al commercio on line”. Le due aziende interessate sono state al centro dell’organizzazione di questa giornata.

La mattinata è cominciata con la preparazione di appetitose pietanze, protagonisti in cucina gli allievi della scuola di formazione professionale Alberghiera Lepido Rocco di Pramaggiore che si sono messi alla prova utilizzando i prodotti dell’azienda “Il Gallese” di Scorzè e condite con fresche verdure di stagione provenienti da alcune aziende agricole associate a Coldiretti Venezia; è proseguita poi con la degustazione dei piatti serviti dagli allievi della classe di sala bar, abbinati ai vini dell’azienda agricola “Casonato” con l’intervento di Antonio Tessari, Segretario di Zona della sezione di Coldiretti Portogruaro.

“Si è trattato di una importante occasione nella quale gli studenti della scuola alberghiera di Pramaggiore si sono confrontati con una realtà aziendale di livello, incrementando il bagaglio di esperienze laboratoriali e professionali che li porteranno a inserirsi nel mercato del lavoro”, ha affermato la dottoressa Nandina Ostan, preside dell’istituto Lepido Rocco di Pramaggiore.

Le fotografie e i filmati dei momenti salienti di questo appuntamento saranno, tra l’altro, pubblicate nei nuovi siti web e social network della due aziende, come prestabilito nella social media strategy pensata ad hoc per loro. La giornata di oggi rappresenta quindi un significativo punto di svolta verso il mondo digitale che riguarda un numero sempre più ampio di imprenditori agricoli. In Veneto questo settore, pur legato alla tradizione, inizia a considerare le nuove tecnologie come mezzo importante per ottimizzare la propria attività, per farsi conoscere e per migliorare la comunicazione con il consumatore attraverso il superamento delle distanze fisiche.

NUORO OGLIASTRA, GRAZIANO PIRAS CONFERMATO PRESIDENTE SEZIONE DI ESCOLCA

Rinnovati i dirigenti della sezione Coldiretti Escolca. L’assemblea ha confermato alla presidenza Graziano Piras, 52 anni, cerealicoltore. Produce in biologico sia grano senatore Cappelli certificato che foraggio.

 

ROVIGO, DONNE IMPRESA COLDIRETTI: LE DIRIGENTI VENETE A SCUOLA DI LEADERSHIP

Istruzione, food, welfare sono i settori ad alta concentrazione femminile in Italia. È quanto è emerso in apertura dell’educational organizzato a Roma da Donne Impresa Coldiretti a cui ha partecipato la settimana scorsa anche Cecilia Barison, delegata del movimento femminile polesano, insieme alle altre dirigenti di Veneto, Molise, Sardegna, Campania e Abruzzo. Lo schieramento rosa di tutta la Penisola sta, infatti, affrontando lo stesso percorso rivolto alle nuove leve che si affacciano a ruoli di responsabilità nell’Associazione. “Un’esperienza positiva ed importante – è stato il commento a caldo di Cecilia che, accompagnata dalla responsabile provinciale Lisa Cappellari, ha messo in pausa per qualche giorno l’attività aziendale e si è recata a Roma per il corso – confrontarsi con realtà anche molto diverse dalla propria, condividere successi e difficoltà che caratterizzano la quotidiana attività agricola aziendale – ha aggiunto – è stato particolarmente interessante e stimolante”.

Una formazione dedicata alle figure provinciali già nominate alla guida del movimento che in Coldiretti regionale rappresenta il 30% della base sociale composta da circa 80mila imprese. “Guidare il movimento femminile – ha sottolineato Cecilia – è una sfida doppia, perché significa mettere in pratica veramente la multifunzionalità. Noi donne imprenditrici ci dividiamo costantemente tra famiglia ed impresa, facendo di questa capacità un punto di forza”. 

Innovazione e creatività le parole chiave per distinguere l’agricoltura praticata dall’altra parte del cielo, ma soprattutto l’impegno nei confronti del servizio verso la società anche attraverso una partecipazione diretta e responsabile. La casistica delle aziende sedute in aula è l’espressione di una forza naturale che risponde alle esigenze della comunità di trovare cibo sano, ambiente curato e bellezza del paesaggio quali elementi di una campagna vissuta con operosità e nel rispetto dell’equilibro tra storia e modernità. “Il mio obiettivo sarà ora trasmettere quanto appreso e vissuto alle mie colleghe polesane – ha concluso Cecilia – le incontrerò nelle prossime settimane e condividerò tutto quello che ho imparato”.

FRILI-V.GIULIA, REGIONALI: FRALEONI MORGERA E BOLZONELLO FIRMANO IL DOCUMENTO

Dopo Massimiliano Fedriga (centrodestra), anche Alessandro Fraleoni Morgera (Movimento 5 Stelle) e Sergio Bolzonello (centrosinistra) hanno firmato il documento-proposta di Coldiretti Fvg in vista delle regionali. Nella Casa della Contadinanza di Udine, la Federazione ha incontrato al mattino Fraleoni Morgera e al pomeriggio Bolzonello, riscontrando totale sintonia sulle tematiche sollevate dal documento.

La presentazione del presidente regionale Dario Ermacora ha sottolineato tra l’altro l’urgenza di un cambio di rotta in tema di consumo del suolo, la valorizzazione della risorsa acqua, l’assessorato unico per le politiche del cibo e la ristrutturazione della cooperazione. «Siamo sensibili a tutte le istanze di Coldiretti Fvg», la sintesi di Fraleoni Morgera che in particolare ha assicurato un impegno immediato sugli investimenti per il risparmio dell’acqua e la conseguente messa a disposizione dei terreni non ancora irrigui. Di acqua come «tema fondamentale per la ricucitura territoriale», ha parlato anche Bolzonello. Da parte di entrambi, inoltre, c’è l’impegno su un nuovo organismo pagatore a favore delle aziende. Giovedì 26 aprile, alle 14 nella sede della Federazione regionale a Udine in via Morpurgo, Coldiretti incontrerà Sergio Cecotti (Patto per l’Autonomia).

 

PADOVA, COMUNICAZIONE DIGITALE E PIATTAFORME ONLINE PER LE IMPRESE COLDIRETTI

Il digitale entra in agricoltura e conquista subito un ruolo di primo piano. Piattaforme online, video promozionali, social media non sono più un tabù per molti imprenditori grazie al progetto “agriweb advisor” lanciato un anno fa da Coldiretti in tutto il Veneto. Le imprese agricole vengono accompagnate nella crescita digitale da un advisor che le segue passo passo, dopo aver individuato le peculiarità, i punti di forza e gli obiettivi di ciascuna azienda. Un vero e proprio cammino hi-tech che mette a disposizione dell’agricoltura strategie e soluzioni innovative veicolate e amplificate dal web.

I risultati di questo primo anno di attività sono pubblicati sul sito www.webadvisorveneto.it. Coordinati dal responsabile regionale Ugo Mattia, gli agriweb advisor sono operativi su tutto il Veneto. Su Padova è attivo Luca Meneghetti (digital marker e esperto di strategia comunicativa) che in questi mesi ha realizzato numerosi progetti che ricalcano la varietà e la vitalità dell’agricoltura padovana. Ecco allora la comunicazione integrata per il “pane nero d’Abano”, un prodotto tutto padovano realizzato con il grano antico timilia coltivato dal giovane Alberto Zambon, oppure la clip video dedicata alla spesa a km 0 nei mercati di Campagna Amica Padova. Tra le novità alle quali sta lavorando Meneghetti spicca il piano di comunicazione per Condifesa Padova, il consorzio che si occupa delle assicurazioni agevolate contro le avversità in agricoltura. Un tema complesso ma allo stesso tempo molto sentito dagli imprenditori del settore primario, con contenuti tecnici da divulgare con efficacia ed incisività. «Rendere il messaggio più semplice e comprensivo è la chiave di volta soprattutto in ambito assicurativo – afferma il direttore di Condifesa Padova Tiziano Girotto – per questo è importante usare un linguaggio adeguato ma anche le potenzialità del digitale e della comunicazione web. Grazie a questo nuovo approccio stiamo già ottenendo i primi riscontri positivi».

Il servizio “argiweb advisor” mette in campo opportunità multimediali studiate ad hoc per ogni azienda. La campagna, grazie al potenziale curioso sviluppato dalle nuove generazioni, ha abbracciato con convinzione gli aspetti più moderni realizzando performance notevoli al settore che, pur legato alla tradizione, non ha opposto nessuna resistenza, accogliendo un cambiamento già in atto. Un nuovo linguaggio che cambia il modo di comunicare e che rende senz’altro più incisiva la presenza sul web della nostra migliore agricoltura.

SAVONA, DAVIDE BUSCA NUOVO LEADER DEI GIOVANI IMPRENDITORI UNDER 30

Davide Busca, giovane imprenditore di 28 anni, è stato eletto come Delegato Giovani Impresa Coldiretti di Savona,  in occasione dell’ultima vivace Assemblea.Assieme al Delegato sono stati nominati anche i membri del Comitato, Castellari Federico, titolare di az. Olivicola di Cisano Sul Neva, Dani Fabrizio, azienda Florovivaistica di Ceriale, Francesco Gandolfi, azienda olivicola e florovivaistica di Loano, Luca Manfredi, azienda orticola di Albenga, Andrea Marchisio, azienda zootecnica di Dego, Matteo Morelli, azienda florovivaistica di Andora, Pamela salvatico, azienda ortofrutticola e zootecnica, che con Davide  saranno a guida della parte di Coldiretti più giovane, dinamica e pronta a qualsiasi sfida.

Davide busca è, insieme ai suoi due soci, titolare dell’azienda ittica Alalunga pesca professionale snc. Sono una società di pesca tra le più giovani d’Italia, che opera nel rispetto delle tradizioni liguri e nella trasformazione del pescato locale. La loro struttura si compone di un peschereccio e di un laboratorio polifunzionale situato a Savona. La loro intuizione vincente è stata quella di valorizzare il cosiddetto pesce povero e il pescato meno conosciuto attraverso l’invenzione dell’aperitivo a miglio zero, fatto in modalità take away direttamente dalla barca. Questa grande idea gli ha permesso di vincere a livello nazionale il premio Oscar Green 2017 nella categoria Campagna Amica.

“Sono molto onorato – afferma il Delegato Giovani Impresa Savona, Davide Busca –  e ringrazio per la fiducia datami nel ricoprire un ruolo di grande importanza e responsabilità. Sono fortemente convinto che le idee innovative, la modernità e la passione siano i valori aggiunti che i giovani apportano e apporteranno al nostro settore. Cercheremo, con impegno e dedizione, di costruire progetti all’avanguardia e concreti, con l’aspirazione di avvicinare sempre più giovani a queste attività. Da oggi l’impegno sarà massimo nel valorizzare ed accogliere le idee dei giovani savonesi. Rinnovo i ringraziamenti per questa straordinaria apertura al settore della pesca, che ritengo un settore estremamente importante nella valorizzazione dell’economia locale”.

“Sono una bellissima squadra – afferma il Presidente di Coldiretti Savona, Gerolamo Calleri – accumunati da una grande passione e da una visione chiara del loro lavoro. Hanno idee brillanti e siamo sicuri che faranno un ottimo lavoro per la nostra Provincia.  È di giovani così che la nuova Coldiretti ha bisogno: entusiasmo e voglia di fare sono i pilastri che ci permetteranno di realizzare grandi progetti”.

PESARO, IL LAVORO PROSEGUE CON CONTINUITA’: CONFERMATO DI SANTE A PRESIDENZA

La fauna selvatica, lo snellimento della burocrazia e il ritardo nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Tanti temi cari agli agricoltori da continuare ad affrontare fin da subito. Tommaso Di Sante, già presidente regionale di Coldiretti, è stato confermato alla guida della Federazione di Pesaro Urbino per il prossimo quinquennio. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea che si è riunita ieri, lunedì 23 aprile, al Santuario del Pelingo di Acqualagna. Di Sante sarà affiancato dal vicepresidente Francesco Fulvi e dal direttivo composto da Davide Formica, Marzio Massi, Marco Bastianino Pittalis Bastianino, Domenico Romanini, Mariano Delà, Giuseppe Paci, Davide Rossi, Goffredo Grottoli, Daniele Martelli, Alessandro Berloni e Simone Pagliari.

Fanno parte di diritto dell’assemblea anche Maurizio Mauri, Giuditta Mercurio e Luca Tenti, rispettivamente presidenti provinciali di Federpensionati, Donne Impresa e Giovani Impresa. Nel corso dell’assemblea, alla quale hanno preso parte anche Enzo Bottos e Paolo De Cesare, rispettivamente direttore regionale e provinciale di Pesaro Urbino, sono stati toccati vari temi dell’agenda Coldiretti. Che non si limita alle politiche agricole ma va a toccare anche tutti gli aspetti connessi come la tutela dell’ambiente, l’economia, l’interesse dei consumatori sempre più attenti alla trasparenza e alla legalità quando si parla di cibo. Coldiretti Pesaro Urbino è impegnata, anche a livello regionale, nella discussione con la Regione Marche per avere risposte concrete per quel che concerne la gestione della fauna selvatica, ora fuori controllo, per bandi Psr sempre più orientati e tarati sulle reali necessità delle aziende agricole e per risolvere la problematica degli inaccettabili ritardi nei pagamenti delle misure a superficie del Psr.

“Abbamo necessità – ha detto Di Sante – di snellire le procedure burocratiche per accedere ai fondi strutturali perché sono un grande contributo per le imprese. Prima di parlare di internazionalizzazione dobbiamo organizzarci all’interno. Sui selvatici la Regione non dà ancora risposte e per questo manteniamo la nostra mobilitazione: le imprese non vogliono i rimborsi ma chiedono di poter essere messe in grado di svilupparsi e fare progetti aziendali senza essere in balia degli eventi. Vogli ringraziare il direttivo uscente e augurare buon lavoro a quello eletto al quale si sono avvicinati molti giovani. Come presidente non voglio essere un uomo solo al comando ma dare importanza a tutta la squadra che si è creata. Insieme dobbiamo cercare costantemente il dialogo con il territorio e promuovere l’agricoltura quale progetto culturale. È importante per tutta la collettività mantenere centralità del nostro settore nell’agenda politica della Regione e dello stesso Paese. I nostri territori vivono ancora un lieve declino economico e l’agricoltura può traghettare questo periodo viste le opportunità che può e deve avere anche nei confronti del turismo e di altri settori economici importanti”.

MOLISE, COLDIRETTI AUGURA BUON LAVORO A NEOPRESIDENTE REGIONE DONATO TOMA

All’indomani della sua elezione a presidente della Regione, la Coldiretti Molise augura al neopresidente Donato Toma i più sinceri auguri di buon lavoro, pur nella consapevolezza, osserva il delegato confederale, Giuseppe Spinelli, di trovarci “in un momento in cui non è facile svolgere il ruolo di amministratore pubblico, a causa di una congiuntura sfavorevole che amplifica le tante carenze di servizi ed infrastrutture materiali ed immateriali”.

Pur nelle difficoltà del momento storico che stiamo vivendo, il delegato confederale di Coldiretti Molise, evidenzia che: “il nostro Molise rimane, comunque, una delle realtà territoriali con enormi potenzialità da valorizzare, a partire dalla Agricoltura, che in questi anni difficili ha fatto fino in fondo la sua parte, sia in termini di crescita produttiva che di occupazione, in sinergia con gli altri settori dell’economia regionale”. Difficoltà che secondo Spinelli possono essere superate mediante una “piena disponibilità ad un dialogo proficuo e costruttivo ed un’integrazione attiva tra gli operatori economici ed i rappresentanti istituzionali”.

Non poche sono le criticità che vive il settore agricolo. Vari sono infatti i punti, ricorda il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese, su cui appare utile focalizzare l’attenzione del mondo politico; argomenti già oggetto di confronto con i candidati alla presidenza della Regione nel corso della campagna elettorale appena conclusa.

Nello specifico Ascolese sottolinea la necessità di attuare “un’azione sinergica tesa a tutelare e valorizzare il Made in Italy, sostenendo le aziende del territorio a beneficio non solo delle imprese del settore ma dei consumatori, nostri primi alleati”. Obiettivi spesso centrati questi, come nel caso della ferma opposizione al Ceta con l’approvazione, da parte del Parlamento nazionale, di una legge ad hoc per l’etichettatura dell’origine del grano duro, utilizzato per la produzione di pasta, dell’origine della carne come del latte. “Molto, tuttavia, rimane ancora da fare – conclude Ascolese rimarcando la propria disponibilità al confronto costruttivo – a partire dal dare operatività alla Legge regionale sui Consorzi di Bonifica, dare il via alla caccia di selezione per cominciare a fornire una prima risposta ai problemi causati della fauna selvatica, ma anche programmare un intervento straordinario teso a migliorare la viabilità interna nonché procedere ad una sempre maggiore semplificazione amministrativa”.

PADOVA, FALSO MADE IN ITALY NEL PIATTO, AFFARE DA 21,8 MILIARDI DI EURO

“Il volume d’affari complessivo annuale dell’agromafia e della contraffazione alimentare del Made in Italy è salito a 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30% nell’ultimo anno con la filiera del cibo, della sua produzione, trasporto, distribuzione e vendita che è divenuta una delle aree prioritarie di investimento della malavita”. A ricordare quanto costi l’attacco indiscriminato alla produzione agroalimentare italiana agli studenti dell’Istituto Alberghiero “Pietro d’Abano” di Abano Terme è stato, questa mattina, Rolando Manfredini, capo area sicurezza alimentare della Confederazione Nazionale Coldiretti che ha raccontato gli inganni delle “bufale nel piatto”.

L’esperto di Coldiretti ha ricostruito di fronte ad un centinaio di studenti delle quattro classi quarte e quinte dell’istituto alberghiero il grande business del falso made in Italy e della contraffazione che non solo favorisce la concorrenza sleale ma alimenta le agromafie e il loro giro d’affari in continua espansione. All’incontro con Coldiretti Padova, coordinato dalla docente Mariarosa Grimaldi, hanno partecipato anche funzionari dell’Agenzia delle Dogane e i Carabinieri dei Nas.

“Le mafie – ha ricordato Manfredini agli studenti – condizionano il mercato agroalimentare stabilendo i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il controllo di intere catene di supermercati, l’esportazione del nostro vero o falso Made in Italy, la creazione all’estero di centrali di produzione dell’Italian sounding e lo sviluppo ex novo di reti di smercio al minuto. In questo modo la malavita si appropria di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy”. Una delle prime forme di contrasto dell’illegalità, insieme all’azione delle forze dell’ordine, è l’estensione dell’etichettatura obbligatoria a tutti i prodotti agroalimentari, una battaglia che Coldiretti sta conducendo da anni in Italia e nell’Unione Europea proprio a tutela del cittadino e dei produttori agricoli. A questo proposito è in atto anche la massiccia mobilitazione con la raccolta firme per la campagna internazionale #stopcibofalso.

A partire dal lavoro svolto in collaborazione con Coldiretti Padova gli studenti hanno anche messo a punto il progetto ricerca “Le agromafie e il made in Italy” che ha già ottenuto un primo importante riconoscimento, vincendo la scorsa settimana il primo premio del concorso “La cultura della legalità e l’impegno dei giovani per la sua promozione” promosso dalla Regione Veneto e dall’Ufficio Scolastico Regionale.

BASILICATA, CINGHIALI: INCONTRI CON AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DELLA PROVINCIA

Facendo seguito alla manifestazione sull’emergenza cinghiali organizzata nei giorni scorsi a Potenza dove Coldiretti è riuscita  ad ottenere il varo della delibera regionale finalizzata a ridurre sensibilmente il numero di cinghiali sul territorio,  prosegue l’azione di sensibilizzazione, proposta e confronto sul problema da parte della confederazione agricola lucana che ha incontrato i rappresentanti degli Ambiti Territoriali di Caccia della Provincia di Potenza per fare il punto sull’attuazione delle misure previste dal Piano di abbattimento selettivo e controllo previsto dalla Regione.

Le imprese agricole continuano, infatti, a soffrire notevoli disagi a causa della presenza invasiva (ed in progressivo aumento) della specie e, conseguentemente, dei danni significativi, spesso irrecuperabili, alle colture sempre più pregiate al centro di importanti contratti di filiera. Nel corso dell’incontro, svoltosi a Potenza nella sede regionale di Coldiretti, è emersa la comune e reciproca volontà di ridurre sensibilmente il fenomeno attraverso la capillare e sostenuta attuazione delle misure di contenimento e controllo previste dal Piano e, perché no, anche mediante apposite iniziative di sensibilizzazione a livello territoriale.

Per Coldiretti Basilicata è fondamentale poter monitorare i dati relativi agli abbattimenti ed analizzare e, se del caso, risolvere tutte le eventuali criticità che potrebbero rallentare l’attuazione del Piano, ivi ricompresi gli aspetti correlati alle attività di controllo e selezione della specie (recupero dei capi abbattuti, esami trichinoscopici, destinazione o smaltimento dei capi; ecc.). Non meno importante, infine, il reperimento delle risorse economiche per finanziare il ristoro dei danni, l’efficientamento del sistema degli indennizzi (che viene vissuto dagli agricoltori come un ulteriore elemento di criticità), nonché l’individuazione delle misure di prevenzione e/o incentivazione più idonee alle specificità delle imprese agricole lucane. Coldiretti Basilicata intende quindi incontrare a breve anche gli Ambiti Territoriali di caccia della Provincia di Matera e sollecitare l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali affinché venga istituito e reso operativo il tavolo emergenziale per verificare l’andamento delle azioni contemplate dal Piano e discutere, tra le altre cose, sulla gestione del fenomeno all’interno ed in prossimità dei Parchi e delle Aree protette (polmone di riproduzione ed irradiazione per tutta la Regione, pur in presenza di attività di selecontrollo), oltre che per condividere, come già preannunciato, l’adattamento della normativa nazionale alla rilevanza del fenomeno.

PIACENZA, ACCORDO COLDIRETTI-FALICETTO: “PIACENZA TERRA DI VALORI”

 

La pasticceria Falicetto utilizzerà il marchio “Piacenza Terra di Valori” per promuovere le sue creazioni, realizzate con i prodotti tipici del territorio piacentino, come lo “Sgranfgnon” (ottenuto con le ciliegie di Villanova, che gode proprio del patrocinio del Comune di Villanova e che nel 2018 ha conquistato la medaglia d’argento “International Chocolate Awards”).

E’ l’esito dell’accordo stretto dalla storica pasticceria con Coldiretti Piacenza, che lo scorso mese ha annunciato la volontà di rilanciare il brand con cui l’Ats (l’associazione temporanea di scopo) sorta per Expo 2015 aveva promosso il territorio piacentino durante la manifestazione universale di Milano.

Il brand è stato acquisito da Coldiretti proprio per offrire uno strumento in più per la promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze agroalimentari e verrà utilizzato negli eventi al di fuori dei nostri confini per far conoscere Piacenza, le sue vallate e naturalmente le sue tradizioni enogastronomiche. Si tratta di un marchio collettivo e l’associazione è quindi a disposizione degli altri soggetti interessati ad utilizzarlo che condividano le finalità di promozione del territorio piacentino e che possono quindi rivolgersi alla Coldiretti.

“Siamo orgogliosi – hanno dichiarato Aldo e Allegra Scaglia della pasticceria Falicetto – di essere i primi ad aver aderito all’utilizzo del marchio, orgogliosi perché da sempre siamo portabandiera di Piacenza e delle sue tradizioni in Italia e nel mondo.

Crediamo nei valori che questo brand trasmette e abbiamo speranza di poter fare squadra, lavorando con altre realtà di eccellenza, presenti sul nostro territorio, per far sì che Piacenza non sia solo un polo logistico indispensabile, ma diventi anche meta turistica per il turismo enogastronomico di qualità”.

A fare gli onori di casa oggi erano presenti il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti e il direttore Giovanni Luigi Cremonesi. Hanno partecipato inoltre il sindaco di Villanova Romano Freddi, il produttore di ciliegie Fausto Maffini, l’assessore comunale di Piacenza Paolo Mancioppi, il sindaco di Carpaneto Andrea Arfani e rappresentanti dei comuni di Rottofreno e San Pietro in Cerro. Tutti i presenti hanno aderito alla raccolta firme di Coldiretti #Stopcibofalso.

SARDEGNA, GIANNI GIRASOLE CONFERMATO PRESIDENTE FEDERPENSIONATI REGIONALE

Gianni Girasole è stato confermato alla guida di Coldiretti Federpensionati Sardegna. Eletto presidente regionale per la prima volta nel luglio del 2015, dal novembre dello stesso anno è anche tra i sei componenti della Giunta nazionale Federpensionati. Girasole, 67 anni, di Quartu Sant’Elena, è stato ri-eletto nei giorni scorsi dall’assemblea regionale riunitasi a Siamanna, nell’agriturismo Su Grabiolu, alla presenza del segretario nazionale Danilo Elia e del presidente e direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba.

Federpensionati Coldiretti conta in Sardegna circa 21mila soci, dei quali 6.500 nella Federazione di Cagliari, 6.500 in quella del Nord Sardegna, 3.500 a Oristano e 4.500 in Nuoro Ogliastra dove risiede anche la socia più longeva, Nicolina Manca di 107 anni. Insieme al presidente sono stati nominati anche i consiglieri Eligio Mereu e Basilio Brodu della Federazione di Cagliari, Maria Itria Giovanna Secci e Anna Maria Luisa Pinna di Nuoro-Ogliastra, Davide Pilloni di Oristano, Giuseppe Mele e Giovanni Antonio Lubino del Nord Sardegna. Fanno parte di diritto della nuova assemblea anche i presidenti provinciali: Sisinnio Fadda (Cagliari), Graziella Mulas (Nuoro Ogliastra), Giovanni Masala (Oristano), Stefano Piero Filigheddu (Nord Sardegna) e il consigliere nominato da Coldiretti Sardegna Paolo Sanneris.

Alla carica di revisori sono stati nominati Antonio Sinis (presidente), Salvatore Murgioni e Delia Murgioni. Come supplenti Pietro Tamponi e Angelico Corda. 

BERGAMO, ROMEO ANDREINI È IL NUOVO PRESIDENTE DEI PENSIONATI DI COLDIRETTI

Romeo Andreini, 63 anni, laureato in agraria, di Antegnate (Bg), è il nuovo presidente dei “Senior Coldiretti Bergamo” (l’associazione pensionati di Coldiretti). L’elezione è avvenuta ieri nel corso dell’assemblea che si è tenuta presso l’agriturismo Cascina Oglio di Villongo e che ha visto la partecipazione anche del direttore di Coldiretti Bergamo Gianfranco Drigo, del delegato di Giovani Impresa Daniele Filisetti e della responsabile di Donne Impresa Elena Lazzarini.

Andreini, che è stato per molti anni dirigente della Federazione provinciale, raccoglie il testimone da Giovanni Cressi che ha guidato l’associazione per due mandati. “I pensionati – ha detto Andreini –  hanno un ruolo fondamentale in famiglia e nelle imprese agricole dove il confronto tra generazioni è all’ordine del giorno. Hanno un compito importante anche in Coldiretti poiché rivestono il ruolo di “cerniera” tra passato e futuro, mettendo a disposizione la loro saggezza e la loro esperienza di vita e di lavoro.  Per questo lavoreremo non solo per la difesa della nostra categoria ma anche per supportare il dialogo che la nostra Organizzazione sta portando avanti con la società e con il cittadino consumatore”.

Per i prossimi cinque anni Romeo Andreini sarà affiancato dai seguenti consiglieri: Rosanna Rondi di Pedrengo (vicepresidente), Carola Suardi di Barbata, Angelo Ciocca di Treviglio, Donato Bettoni di Vigolo e Giovanni Cressi di Sarnico.  

 

 

Appuntamenti

BARI:VILLAGGIO COLDIRETTI, EVENTO DELL’ANNO PER AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE

Da venerdì 27 a domenica 29 aprile

Conto alla rovescia per l’apertura del grande Villaggio Coldiretti a Bari che sarà inaugurato venerdì prossimo, 27 aprile 2018, alle ore 9,30. Un allestimento imponente che sta impegnando 400 persone a Bari dal 19 aprile scorso per fare del Lungomare Imperatore Augusto e Piazza del Ferrarese la vetrina più imponente ed elegante del cibo ‘made in Italy’, che accoglierà ogni giorno centinaia di migliaia tra agricoltori e consumatori e che sta generando un indotto per la città da capogiro, con tutti gli alberghi esauriti, 200 pullman privati in movimento, ristoranti presi d’assalto e aziende del territorio impegnate per fare del Villaggio Coldiretti di Bari l’evento dell’anno per Bari e per la Puglia.

Per i gruppi di ospiti nazionali e dei loro accompagnatori sono stati organizzati i tour all’interno del borgo antico di Bari, guidati dagli esperti del Circolo Acli Enrico D’Alfino. Le ‘signore di Bari vecchia’ faranno le orecchiette in diretta nei laboratori didattici a beneficio di grandi e piccini, mentre i visitatori potranno degustare un intero menù a 5 euro, spaziando dalla pasta con le cime di rape e ai fungi cardoncelli, all’hamburger di carne rigorosamente italiana, a mozzarelle e burrate di latte pugliese, alle fragole e alle popizze dolci.

Grandi sorprese serali, per regalare scorci della Bari by night alle migliaia di visitatori che già la prima sera, il 27 aprile, con inizio alle ore 21,00 rivedranno assieme il duo comico composto da Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, riuniti nuovamente per l’occasione sulla bellissima e avveniristica area Palco, allestita proprio davanti al Fortino Sant’Antonio.

Il Villaggio contadino della Coldiretti rimarrà per tutto il week end, con un’area dedicata all’agricoltura sociale, con esempi dal vivo di solidarietà e agri welfare per stare al fianco dei più svantaggiati.

C’è anche l’agriasilo che accoglierà famiglie e gite scolastiche con laboratori, percorsi sensoriali, prove del gusto attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale, lo spazio dell’economia domestica e dell’agricosmetica con i frutti della terra, ma anche i trattori storici e quelli dell’ultima generazione, gli antichi mestieri dei nonni e il villaggio delle idee con i giovani che discuteranno sul tema cibo e immigrazione in collaborazione con l’Università di Pollenzo e gli studenti dell’Istituto Alberghiero Perotti di Bari che animeranno l’intera area in cui sono previste le presenze di esponenti Istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi ed artisti.

Spazio al più grande mercato a chilometri zero di Campagna Amica con un’area dedicata alla solidarietà ma anche alla scoperta di piatti da gourmet con tutti i menu a 5 euro. Un ritorno alle radici del Made in Italy, con i sapori antichi della tradizione, dalla pasta di grano Senatore Cappelli al riso Vialone nano, senza dimenticare l’innovazione con la tagliata 100% italiana servita nelle bracerie e pizza, panzerotti e focaccia autenticamente tricolori, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella ma anche lo street food green, dal pesce al galletto fino al gelato di latte d’asina ed i dolci, dalla popizza alla pitta ‘mpigliata.

Un appuntamento per vivere una esperienza unica nell’autentica campagna italiana con la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni in anteprima assoluta e qualificati ed autorevoli interventi nazionali ed internazionali, ma #stocoicontadini è anche una occasione unica per scoprire la Fattoria italiana, dalla mucca frisona alla podolica, dai teneri asini di Martina Franca, dal cavallo murgese alla pecora ‘gentile’ patrimonio della biodiversità a rischio di estinzione, dalla pregiata capra garganica al suino apulo calabrese, fino ai conigli nani e colorati e ancora oche, galline, tacchini, pavoni che animano la campagna.

CALABRIA: CON VILLAGGIO CONTADINO PER 3 GIORNI BARI CAPITALE AGRICOLTURA

Da venerdì 27 a domenica 29 aprile

Saranno oltre diecimila tra agricoltori, cittadini e rappresentanti istituzionali che parteciperanno da venerdì 27 a domenica 29 aprile p.v. al Villaggio Coldiretti che si terrà sul Lungomare Imperatore Augusto e Piazza del Ferrarese a Bari che sarà la capitale dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano. Dalle diverse zone della Calabria sono stati organizzati numerosi pullman.  Un week end intenso, anche con un’area dedicata all’agricoltura sociale, con esempi dal vivo di solidarietà e agri welfare per stare al fianco dei più svantaggiati. “Saremo protagonisti, con le nostre aziende, i nostri giovani, le nostre donne e i nostri prodotti, del Villaggio Coldiretti #iostocoicontadini – ha dichiarato Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – nel più grande evento mai realizzato in favore del vero cibo 100% Italiano.

I Contadini Calabresi di Coldiretti con 40 aziende con le loro eccellenze saranno primi attori, nel più grande mercato di Campagna Amica, del racconto più autentico di storie e prodotti Made in Calabria. Saranno presenti anche i Consorzi di Bonifica della Calabria che nello speciale e particolare workshop “acqua Tour” che, con una attenzione rivolta al presente e al futuro, approfondiranno temi legati all’acqua al suo uso e riutilizzo, agli investimenti e ai servizi sempre di più innovativi che i Consorzi stanno realizzando. Gli agrichef calabresi di Campagna Amica –Terranostra, proporranno ricette rielaborate con prodotti calabresi con autentici piatti da gourmet con i menù a 5 €uro. Sarà un ritorno alle radici, con i sapori antichi della tradizione.

Tra le aree da esplorare e visitare del Villaggio Coldiretti ci saranno: il grande mercato a km zero degli agricoltori, con spazio della solidarietà riservato alle aziende agricole delle aree del centro Italia colpite dal terremoto; la fattoria degli animali, con la valorizzazione della biodiversità; l’agriasilo, che offrirà laboratori ed esperienze ai bambini sull’educazione alimentare e sulla sostenibilità; il Villaggio delle idee dedicato all’incontro con giovani imprenditori, studenti, ricercatori e start up realizzato in collaborazione con l’Università  di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; gli orti e giardini; l’area show coking con gli Agrichef, dedicata alla gastronomia e cucina tradizionale e ancora lo spazio dell’agricosmetica e dell’economia domestica.

Una festa/incontro che – aggiunge Molinaro –  è un ulteriore passo verso la società italiana. E’ una location eccezionale – commenta Molinaro –  per incontrare i rappresentanti nazionali e locali delle Istituzioni e della società civile e responsabile, di sportivi e artisti nel corso di dibattiti e workshop, realizzati in collaborazione con tutti i partners della Coldiretti. Si parlerà di temi di grande attualità: agricoltura e turismo, legalità, di cibo come veicolo di identità, di stili di vita e superfood, dell’agricoltura come modello di accoglienza.