COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 2010-6-16

15 Giugno 2010
News La Forza del Territorio del 2010-6-16

Primo piano

ALESSANDRIA

E’ SEMPRE ALLERTA MALTEMPO

Per la Coldiretti provinciale sono ingenti i danni alle colture orticole, frutticole e ai cereali, ma la più temuta in questo periodo è la grandine. Per il momento è sotto controllo il livello dei fiumi e dei corsi d’acqua

Abbondanti precipitazioni hanno interessato l’intera provincia alessandrina nelle ultime ore. Scongiurata la tanto temuta grandine, la pioggia abbondante ha comunque colpito duramente le coltivazioni frutticole, orticole, e i cereali. “Per certe colture la pioggia in questo periodo dell’anno è necessaria ma non così copiosa come è scesa la notte scorsa. – afferma il direttore della Coldiretti alessandrina Simone Moroni – In certe zone ora sarà necessario attendere prima di poter entrare nuovamente “in campo” con il conseguente rallentamento di lavori che già avevano subito ritardi proprio a causa di un inverno particolarmente lungo. Ovviamente la più temuta in questo periodo dell’anno rimane la grandine: si spera di poter scongiurare questo pericolo”.

“Ed infatti, in questa fase stagionale, è proprio la grandine ciò che spaventa maggiormente gli imprenditori agricoli, la più temuta, per le conseguenze irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo. – aggiunge il presidente provinciale Roberto Paravidino – Attualmente, nelle zone interessate dal maltempo, come la nostra regione, dove sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, sono state stese a protezione le reti antigrandine. Anche se non sono ancora sufficientemente diffuse, quest’ultime non impediscono il verificarsi di danni alle colture agricole ma sicuramente rappresentano una valida barriera”.

E per le prossime ore? Altri temporali sono previsti in tarda serata. Per la Protezione Civile si parla di “allarme giallo” infatti, persisteranno ed andranno ulteriormente ad intensificarsi le condizioni di instabilità con rovesci temporaleschi diffusi di intensità generalmente moderata, più diffusi e intensi sulle zone pedemontane alpine e le pianure adiacenti, con picchi localmente anche molto forti dal pomeriggio. Per quanto riguarda i fiumi e i corsi d’acqua del Sud del Piemonte sono previsti aumenti “oltre il livello di normalità” ma, per fortuna, al di sotto della soglia di attenzione.

 

Dal territorio

LOMBARDIA, PRIMO ROUND E CONFRONTO SERRATO SUL PREZZO DEL LATTE

Primo round per il prezzo del latte in Lombardia. Questa mattina a Milano, nella sede di Unioncamere, per oltre due ore i rappresentanti degli allevatori e quelli degli industriali hanno discusso della situazione di mercato e dei margini di manovra esistenti. La Coldiretti ha ribadito che ci sono le condizioni per un miglioramento rispetto alla quotazione di 33,156 centesimi al litro fissata a gennaio e valida fino al 30 giugno prossimo. Assolate invece ha replicato che la situazione non è così rosea, nonostante appena sette giorni fa siano stati proprio gli industriali a diffondere pubblicamente dati più che lusinghieri sulle vendite e sulle esportazioni del settore lattiero caseario italiano.

La prossima settimana verrà indetta una riunione del consiglio di Assolatte dalla quale dovrebbe emergere una posizione precisa da illustrare al prossimo incontro con gli allevatori, che si terrà entro la fine del mese. “Il grana, che rappresenta la metà del latte prodotto in Lombardia, sta continuando ad aumentare di valore senza dimenticare che le esportazioni di formaggi hanno registrato un balzo del 6 per cento e non lo diciamo noi, ma gli industriali. E allora, quando c’era da stringere la cinghia tutti lo abbiamo fatto. Adesso che il mercato si sta riprendendo non è che a pagare dobbiamo essere sempre noi e i consumatori. Un atteggiamento responsabile presuppone la ricerca di un maggior equilibrio nella valorizzazione, anche economica, della filiera e dei prodotti italiani che per essere tali devono essere fatti con il latte italiano e non certo con prodotti che arrivano dall’estero” commentano Nino Andena, Presidente regionale della Coldiretti, il vice presidente regionale Ettore Prandini e il Presidente della Coldiretti di Bergamo Giancarlo Colombi, che componevano la delegazione di Coldiretti presente questa mattina a Milano.

Secondo i dati diffusi l’11 giugno scorso all’assemblea annuale di Assolatte, sui mercati esteri c’è grande richiesta per grana padano, parmigiano, mozzarelle e formaggi freschi, gorgonzola, provolone e pecorino. Tengono bene anche i consumi interni, visto che l’Italia con 26 chili procapite all’anno è terza in Europa dopo Germania e Grecia. La mozzarella è il formaggio più acquistato, seguito a ruota da grana padano, parmigiano e gorgonzola.

VICENZA, ELIO SPILLER CONFERMATO PRESIDENTE DI TERRANOSTRA

Confermato per il secondo mandato Elio Spiller alla guida dei quasi 150 Agriturismi aderenti a Terranostra nel Vicentino. “È una grande soddisfazione aver ottenuto – commenta, subito dopo il primo consiglio provinciale di martedì 15 giugno, il rieletto presidente Elio Spiller – la fiducia da parte dell’Associazione: una manifestazione che mi porterà ad impegnarmi ancor di più per consolidare i risultati raggiunti e lavorare per porre le basi a nuovi importanti progetti futuri”. Nel corso del congresso provinciale dello scorso 9 giugno sono stati illustrati i risultati di Terranostra Vicenza, che indichiamo di seguito:

1) la promozione LINZ “Mondo Italia”: dopo il successo in Germania, l’esclusivo evento è stato riproposto in Austria, a Linz, con tutte le eccellenze made in Italy. Vicenza era presente nello stand della nostra Regione con uno spazio dedicato all’attività promozionale di Terranostra e di tutte le aziende associate; 2) A tavola con la ciliegia: in occasione della manifestazione sulla ciliegia di Marostica, gli agrituristi della zona hanno ospitato una scuola di cucina itinerante. L’evento si è concluso al monastero di San Biagio a Mason Vicentino con una cena organizzata dagli agrituristi che hanno dato vita alla manifestazione; 3) Colceresa: in collaborazione con i comuni di Pianezze, Molvena e Mason è stata organizzata una passeggiata sulle colline dei ciliegi, gustando le meraviglie paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio. Hanno partecipato una decina di aziende associate offrendo ottime degustazioni di prodotti locali: 4) Microvacanze: è proseguita la promozione dei pacchetti per offrire ai turisti la possibilità di soggiornare nelle nostre strutture con formule d’alloggio brevi e vantaggiose; 5) Festival dell’enoturismo: all’ente Fiera di Vicenza, organizzato da Vicenzaè, Terranostra ha partecipato ad un workshop con una trentina di bus operator: 6) Work-shop tra aziende agricole ed aziende agrituristiche: una cinquantina di aziende agricole che girano i “mercati di Campagna Amica” sono state invitate, alla Fiera di Vicenza, per presentare i propri prodotti. Siamo stati i primi in Italia ad organizzare un evento di tale importanza; 7) Gitando-Vi: alla Fiera di Vicenza abbiamo allestito uno spazio di 600 metri quadrati per dare visibilità e sviluppare la promozione di Terranostra Provinciale, Nazionale e di Coldiretti; 8) Grisignano di Zocco: all’interno di Expogustibus, Terranostra ha realizzato momenti di degustazione di prodotti locali, di stagione e provenienti da aziende agricole. Abbiamo ospitato il buffet d’inaugurazione della fiera con le autorità locali; 9) Sapori di Castello dalla terra alla tavola: gli agrituristi della zona pedemontana in collaborazione con i ristoranti aderenti a Confartigianato e Confcommercio hanno realizzato piatti tipici locali offerti al pubblico del Castello di Marostica; 10) Fondazione Campagna Amica: io mangio italiano, io punto Campagna Amica: la qualità di ciò che mangiamo si determina a partire dall’origine. Nei punti Campagna Amica si creerà la certezza di trovare prodotti di stagione, freschi, di qualità, gustosi e 100% italiani; 11) Asigliano Veneto: come ogni anno ad Asigliano Veneto si è svolta la Festa del Radicchio Rosso di Asigliano, gli agrituristi locali hanno dato il loro contributo nella realizzazione del buffet offerto all’inaugurazione, ed una decina di aziende della provincia che usano nella loro cucina il prelibato radicchio si sono impegnati a portarlo sulle tavole dei clienti per l’intera stagione di raccolta; 12) La solidarietà: con Caritas Diocesana sono proseguite le cene al ricovero notturno, sempre apprezzate sia dai collaboratori che dagli ospiti; 13) La formazione: nel 2009 abbiamo organizzato due corsi di enogastronomia e valorizzazione dei prodotti del territorio. A Vicenza abbiamo svolto due corsi d’inglese (livello base ed avanzato) ed attivato un corso sulla sicurezza alimentare, HACCP, con particolare attenzione alla Vendita Diretta. Verso fine anno si sono svolti due Seminari tematici (sulla Vendita Diretta e sul Km 0).

I progetti futuri: “In collaborazione con la Strada dei Vini dei Colli Berici – conclude il presidente Elio Spiller – stiamo lavorando per sviluppare una promozione sul loro sito internet di tutte le aziende agrituristiche che appartengono ai Comuni della Strada stessa. A fine giugno parteciperemo a Bibione ad una rassegna di vini italiani ed avremo la possibilità di offrire la nostra proposta turistica affiancandola a quella della Strada dei Vini dei Colli Berici. Il primo luglio saremo al Buy Veneto, un progetto di marketing territoriale ideato dalla Regione del Veneto, dove offriremo ad operatori turistici di tutto il mondo la possibilità di visitare le nostre strutture. A breve organizzeremo una gita nel Bellunese per visitare un paio di realtà agrituristiche che possano dare stimoli per il confronto costruttivo con le nostre strutture e per trovare incentivi al miglioramento. Infine, è in programmazione un corso di formazione sulla vendita diretta, dei seminari tematici che costruiremo in base alle richieste degli associati e, tra qualche mese, partiremo con la programmazione dei corsi finanziati dai GAL”.

LOMBARDIA, ANNEGATI I CAMPI DI MAIS: A CREMONA CHIESTO LO STATO DI CALAMITÀ

Il maltempo è tornato a colpire nelle campagne cremonesi. Le incessanti precipitazioni riversatesi sul territorio nella notte fra martedì e mercoledì hanno riportato sott’acqua campi e aziende agricole, nell’area che circonda la città di Cremona. Fortemente interessate da questi nuovi allagamenti sono state, in particolare, le campagne di Stagno Lombardo, Malagnino, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Bonemerse, Robecco, Pozzaglio. La pioggia della notte – che in alcune zone ha superato i 250 mm – ha provocato allagamenti di campi coltivati a mais, grano, orticole e foraggiere. A questo si aggiungono disagi e danni alle strutture aziendali. Nella mattinata, mentre il ‘meteo’ rimaneva instabile, è immediatamente partito l’attento monitoraggio messo in atto da Coldiretti Cremona in tutto il territorio provinciale. Diverse sono le segnalazioni già raccolte dagli agricoltori, che (come possono testimoniare le fotografie in allegato, scattate stamani a Stagno Lombardo) si trovano nuovamente assediati dall’acqua, dopo i gravi allagamenti già verificatisi ad inizio maggio.

Colture già riseminate a causa delle precipitazioni d’inizio maggio – spiega Coldiretti Cremona – oggi, ancora una volta, sono del tutto compromesse. Il danno è ingente: i campi avranno bisogno di ulteriori lavorazioni, molti dovranno essere riseminati (con grave perdita di prodotto se si considera che, ad esempio, vista la stagione già inoltrata il mais non potrà essere seminato per la terza volta, e dunque si imporrà un cambiamento di coltura), con ricarichi nei costi dovuti all’acquisto di altre sementi, ulteriori giorni di lavoro necessari, e con utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Nei prossimi mesi le aziende sconteranno i ritardi nella maturazione, sia per quei campi che hanno subito un rallentamento nel ciclo vegetativo sia per quelli per i quali si dovrà addirittura ripartire da capo. Tutto questo non potrà non incidere sulle rese produttive. Da qui il forte impegno di Coldiretti, che si è subito attivata per chiedere ai Comuni e alla Provincia ogni passo utile ad ottenere il riconoscimento dello stato di calamità.

Il monitoraggio avviato, su tutto il territorio nazionale, dalla Coldiretti evidenzia che, in sole ventiquattro ore il livello del fiume Po è salito di oltre un metro al Ponte della Becca, per effetto delle forti precipitazioni che si sono verificate in molte regioni del Nord, dal Piemonte all’Emilia Romagna. In varie aree dell’Italia settentrionale si rilevano danni alle coltivazioni frutticole, orticole, al tabacco e ai cereali.

VARESE, CERTIFICATI “LUMACA”: COLDIRETTI MINACCIA UNA PROTESTA DAVANTI ALL’INPS

I Comuni non possono pagare le fatture di decine di imprese agricole perché l’Inps non rilascia i certificati di regolarità contributiva. “Sono passate due settimane durante le quali non ci siamo limitati ad attendere le risposte ma abbiamo anche cercato, senza riuscirci, di metterci in contatto con L’inps per sapere qualcosa. Non abbiamo avuto risposte, le nostre imprese non hanno ricevuto le certificazioni richieste e quindi non possono incassare dagli enti locali gli importi per i lavori fatti”. La ulteriore denuncia all’Inps di Varese arriva dalla Coldiretti provinciale che due settimane fa aveva scritto all’Istituto segnalando che oltre 30 imprese agricole stanno aspettando che l’Inps rilasci l’attestato di regolare versamento dei contributi che serve ai Comuni e agli enti locali per procedere al pagamento delle fatture per lavori già eseguiti, come la manutenzione delle aree verde o la pulizia delle strade per la neve. Si tratta di fatture per un importo totale di circa 300.000 euro.

“L’Inps ha 30 giorni per rilasciare tale certificazione, ma ha già superato di molto questo termine – spiega Coldiretti Varese –. Sembra che tutto sia legato a problemi di organizzazione interna del personale, ma la crisi non aspetta certo il rientro dalle ferie del personale incaricato e le nostre imprese hanno bisogno di poter lavorare con qualche certezza almeno sui tempi della burocrazia. E’ una situazione oggettivamente insostenibile. E’ calato il lavoro delle imprese e quando c’è non viene pagato nei tempi previsti per colpa della burocrazia, mentre per le fatture dei loro fornitori gli agricoltori devono rispettare tutte le scadenze, altrimenti si aggiungono gli interessi”.

“Oggi – spiega il Direttore di Coldiretti Varese Tino Arosio – segnaleremo questa situazione all’Inps Lombardia, ma se non accadrà nulla nei prossimi giorni andremo all’Inps con i nostri imprenditori a protestare fintanto che non ci saranno rilasciati i documenti richiesti e dovuti per legge!”. Una situazione che non ha pari nelle altre province Lombarde, dove anzi alcune sedi provinciali dell’Inps rilasciano i certificati in tempo reale velocizzando al massimo le procedure. Il paradosso, spiega Coldiretti di Varese, è che a causare il blocco dei pagamenti alle aziende è l’Inps, ossia lo stesso istituto al quale le imprese agricole oggi devono dovranno versare i contributi assicurativi dei dipendenti agricoli e tra poche settimane quelli dei lavoratori autonomi, senza dimenticare che oggi si devono pagare le imposte al fisco. “Da una parte si chiede di pagare e dall’altra di fatto si impedisce di incassare il dovuto – commenta Coldiretti Varese – è un po’ un assurdo e non è certo un esempio di come una burocrazia efficiente deve funzionare soprattutto in periodi di crisi”. Vogliamo andare in fondo fino a far pagare i danni a chi è responsabile di questa situazione. In un tempo così informatizzato e dove si parla di azzerare la burocrazia, cosa ci vuole a far dialogare direttamente i Comuni con L’inps per verificare se le imprese hanno versato regolarmente i contributi, lasciando stare gli imprenditori che devono fare il loro mestiere?

ENNA, CONSEGNATI GLI OSCAR GREEN 2010: TRA I PREMIATI SPICCA L’INNOVAZIONE

Presente il Delegato provinciale di Giovani Impresa di Enna, Bendetto Valvo, sono consegnati stamani a Palermo nella stupenda cornice del Grand Hotel Delle Palme di Palermo gli Oscar Green 2010. Il premio istituito da Giovani Impresa di Coldiretti e costituito da varie sezioni, si propone ogni anno di premiare le aziende che, attraverso l’innovazione sia di prodotto che dei mezzi di produzione, riescono a conquistare sempre più ampie fette di mercato incrementando il proprio fatturato esportando oltre ai prodotti anche il proprio territorio, la propria cultura e il proprio modo di fare impresa. Per la provincia di Enna hanno ricevuto una targa di partecipazione l’Associazione Agrimercato di Enna con il Mercato di Campagna Amica, la Fattoria Didattica Valverde di Benedetta Casullo, l’azienda agricola Russo Salvatrice, quella della d.ssa Silvia Turco e l’azienda agricola “Bonanno” di Benedetta Salamone.

L’Oscar è andato a Guido Grillo è nato nel 1985 ad Alcamo in provincia di Trapani. Laureato in viticoltura ed enologia e produce vino da 8 anni. E’ lui il più giovane produttore agricolo siciliano premiato con l’Oscar Green 2010, nella categoria “sviluppo locale”. Un’azienda all’avanguardia tecnologia che negli ultimi anni ha anche aumentato le esportazioni in Europa centrale, settentrionale e in America del Nord. Tra i partecipanti a Campagna amica è stata premiata Giuseppina Palazzolo, di 28 anni, presidente del mercato di Palermo, diventato da oltre un anno un appuntamento fisso dei consumatori del capoluogo. Oltre a villa Sperlinga, gli stand dei produttori Coldiretti vendono i loro prodotti in numerose iniziative locali e provinciali. Latte di asina, formaggi, e itinerari che legano l’arte all’agricoltura hanno permesso a Lorenzo Reina di aggiudicarsi il primo posto nella categoria “esportare il territorio”. Reina ha un’azienda all’interno della quale ha creato anche la fattoria didattica, a S. Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento.

Luca Cammarata classe 1971 di San Cataldo (Cl) , ha vinto nella categoria “Stile e cultura di impresa”. Nella sua azienda biologica produce e trasforma in formaggi il latte caprino. Ha una fascia di consumatori sempre più elevata tanto che il suo yogurt di capra ha ottenuto riconoscimenti nazionali vincendo il primo premio al concorso "le forme del bio" nel 2008. Sempre dalla carne di capre ricava le salsicce. Il consorzio che ha vinto nella categoria “Oltre la filiera” è il Cipas di Caltanissetta, che opera nel comparto cerealicolo con una produzione sementiera di grano duro certificato e fornitura di servizi di stoccaggio e commercializzazione prodotti alle imprese.

PISA, A VOLTERRA I LUPI ATTACCANO ANCHE DI GIORNO

Lupi, nuove stragi nel volterrano. Questa volta in pieno giorno. Dopo la strage nella Val di Cecina di alcune settimane fa, i lupi tornano all’attacco nella zona di Picchiaiola, “uccidendo” altre dieci pecore. A farne le spese l’azienda di Sale Antonio, ad una decina di chilometri dal centro di Volterra. E’ il secondo attacco quest’anno per l’azienda zootecnica, l’altro risale al mese di febbraio. Sale a 18 il numero di capi di pecora sarda “fatti sparire – come racconta Antonio Sale, sardo ma da cinquant’anni trapiantato a Volterra dove ha oltre 500 capi – sono entrati dentro il gregge e hanno portato via dieci pecore. E’ successo di mattina, intorno alle 10,30. Un lupo con due piccoli. Mentre i piccoli mangiavano la madre cacciava. Abbiamo sentito i campanelli e siamo corsi fuori. Ho trovato brandelli sparsi per tutto il campo. Uno scenario raccapricciante. Tanto lavoro finito tra le fauci di quelle bestie. Non è solo una questione economica – spiega ancora – le pecore non mangiano e stanno ammucchiate. Non producono latte che è la nostra primaria fonte di reddito”.

Un problema gravissimo quello dei predatori nel pisano che sta costando alle aziende agricole migliaia di euro. Ogni pecora infatti, “vale ”tra i 130 e i 160 euro. “A preoccuparci – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti di Pisa – è assieme alla frequenza degli attacchi, che si sta facendo sempre più insistente, l’elemento diurno. Fino ad oggi si sono fatti vivi solo di notte ma mai di mattina, e mai con la luce. E’ sintomo di una maggiore confidenza con l’elemento uomo e di una maggiore aggressività”. Secondo Coldiretti non bastano i recinti, e non basta nemmeno la copertura assicurativa. “L’assicurazione non risolve tutti i problemi – spiega ancora Filippi – ma che è, in questa fase, un importante paracadute per il reddito. L’equilibrio è saltato. Il numero dei lupi è fuori controllo e la loro aggressività è molto cresciuta. E’ arrivato finalmente il tempo di fare una seria riflessione sul controllo degli equilibri delle popolazioni selvatiche e di ristabilire un equilibrio sostenibile. Siamo stanchi di essere soggetti allo scorribande oggi dei lupi, domani dei piccioni, poi i cinghiali e via dicendo. Se vogliamo che particolari attività umane abbiano ancora ragione di esistere, come l’allevamento, dobbiamo intervenire con elementi concreti. Il bicchiere è pieno”.

VITERBO, LATTE: DOPO L’OCCUPAZIONE DELLA CENTRALE, DIECI MILIONI DI SPERANZA

La vertenza del latte bovino è entrata nel vivo. Dopo l’occupazione della Centrale del latte e il primo incontro tra le parti, la trattativa del prezzo del latte ha forse avuto un’impennata forse decisiva. Ieri l’Assessore Battistoni ha aperto il tavolo ponendo in campo una proposta ad ampio respiro che prevede un intervento finanziario di circa 10.000,000 di euro per sostenere il rilancio del settore latte bovino in merito a qualità, km 0 e soprattutto prezzo alla stalla. La componente industriale ha dichiarato una disponibilità di massima ad accettare la proposta dell’Assessorato ed è pronta anche a riconsiderare il prezzo del latte alla stalla, sulla base di un lavoro che conduca il prodotto laziale verso la qualità e verso un intervento promozionale concreto.

“La Coldiretti di Viterbo – dice il Presidente Leonardo Michelini – condivide il percorso e plaude alla proposta dell’Assessore Battistoni e dell’Assessorato ponendosi come interlocutore costruttivo e operativo. Chiediamo – prosegue Michelini – che il percorso si chiuda entro il mese di giugno e, prendendo atto delle dichiarazioni dei dirigenti della Centrale del Latte di rivedere il prezzo alla stalla, auspichiamo che, a seguito di un percorso condiviso tra le parti, i produttori della nostra provincia e dell’intera regione vedano accolte le proprie richieste”. “Si tratta di un momento importante per tutto il settore lattiero del Lazio – afferma Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti di Viterbo – momento nel quale va affrontato innanzi tutto i problemi del prezzo alla stalla, senza tralasciare altri aspetti quali l’identità e le distintività, in quanto elementi fondamentali con i quali, il latte della campagna romana, può vincere le sfide della competizione sui mercati. E’ un segnale che ci auguriamo possa essere confermato in futuro – continua Battistelli – a dimostrazione della tenacia della nostra Organizzazione e del coraggio di imprenditori che, soprattutto nei momenti di difficoltà, piuttosto che lamentarsi si tirano su le maniche e credono nel progetto messo in campo dalla Coldiretti”. La Coldiretti Viterbo pur concordando con la strategia, prosegue lo stato di agitazione e di serrato confronto, apprezzando l’impegno dell’assessore Battistoni e soprattutto questi segnali di fiducia per il futuro che assumono ancor più importanza se collocati in un momento difficile per le quotazione del latte alla stalle fermo a poco più di 34 centesimi al litro, circa 8 centesimi al di sotto dei costi di produzione.

STRUTTURA DEI COSTI DI PRODUZIONE DEL LATTE (EURO/100 KG)  

 

VOCE DI COSTO

 

 

VALORE (€/100/Kg)

 

PESO SU TOTALE (%)

Alimenti acquistati

11,09

26,1%

Alimenti prodotti

4,99

11,7%

Varie allevamento

2,10

4,9%

Spese generale e fondiarie

3,43

8,1%

Quote ammortamento

4,30

10,1%

Costo del lavoro

11,73

27,6%

Interessi

4,89

11,5%

COSTI TOTALI

42,53

100%

PADOVA, HAPPY HOUR A KM0: PRODOTTI TIPICI E VINO DOC AL POSTO DI SALATINI E SPRITZ

Affettati e formaggi "made in Padova" al posto dei salatini, verdurine di stagione sul pane abbrustolito invece delle solite patatine in sacchetto di plastica, vini di qualità del territorio piuttosto che il discusso spritz. Piace l’idea dell’happy hour "a km zero", l’aperitivo proposto da un agriturismo alle porte di Padova, immerso nel verde lungo il Bacchiglione, all’insegna dei prodotti tipici del territorio e di stagione.

Appuntamento ogni pomeriggio, dal mercoledì alla domenica, dalle 16 alle 21 all’agriturismo "La Primizia" di Selvazzano (via Argine Sinistro 14, tel.049 8687230, 328 9110104, mail: info@laprimiziapd.it), con la degustazione di affettati, formaggi, piatti freddi e altre proposte con i prodotti del territorio, il tutto accompagnato da un calice di vino Doc dei Colli Euganei.

Un aperitivo diverso dal solito, dove hanno la precedenza assoluta le tipicità padovane, naturalmente di stagione. Le combinazioni degli "aperitivi rustici" accompagnati da "allegre bicchierate" sono numerose e in grado di soddisfare tutti i gusti, con la possibilità di abbinare alle degustazioni qualche ora di relax all’aria aperta, passeggiando lungo l’argine del Bacchiglione, oppure partecipando alle escursioni a cavallo o in bicicletta proposte dall’agriturismo. Chi lo desidera può visitare anche l’azienda agrituristica e lo spaccio dei prodotti accompagnato dai titolari. "Se l’iniziativa avrà successo la estenderemo anche alla mattina – spiega Francesco Trevisan della "Primizia" – in modo da offrire qualche ora all’aria aperta a due passi dalla città, in mezzo al verde con la possibilità di assaggiare gli spuntini con i prodotti di stagione. Stiamo coinvolgendo anche gli ospiti degli alberghi delle Terme e riceviamo richieste per feste di laurea e compleanno".

L’agriturismo "La Primizia" aderisce all’associazione Terranostra di Coldiretti, che raccoglie un settantina di agriturismi nella provincia di Padova. “Da tempo gli imprenditori impegnati in questo settore – spiega Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova – hanno intrapreso strade nuove, scommettendo sulla tipicità dei prodotti e la qualità del servizio. Oltre alla classica ristorazione diversi agriturismi sono specializzati anche nella preparazione di spuntini e piatti freddi, il tutto a "km zero". Insistiamo su questo aspetto perché le aziende agrituristiche sono le prime ambasciatrici della tipicità del nostro territorio, al punto che le loro proposte spesso vincono anche sulla globalizzazione. Nel nostro sito www.campagnamicapadova.it è possibile trovare tutte le novità relative agli agriturismi, alle fattorie didattiche e alla vendita diretta di prodotti”.

 

Appuntamenti

EMILIA-ROMAGNA: LA CAMPAGNA E’ AMICA DELLA BASILICA DELLE SETTE CHIESE

Sabato 19 giugno

Sabato 19 giugno dalle 9.00 alle 18.00 arriva il piazza Santo Stefano a Bologna il mercato contadino promosso da Coldiretti e Campagna Amica dell’Emilia Romagna. Imprenditori agricoli da tutta l’Emilia Romagna, aderendo alla raccolta fondi lanciata dal Resto del Carlino, porteranno in piazza le eccellenze dell’agricoltura regionale per raccogliere fondi a sostegno del restauro della Basilica delle Sette Chiese. Si tratta – sottolinea Coldiretti – di un ritorno dell’antica tradizione del mercato in città, quando la vita della città era legata strettamente a quella della campagna e gli agricoltori del “contado”, come veniva allora chiamata la zona agricola attorno alla città, portavano nelle piazze i prodotti agricoli che servivano ad alimentare i cittadini. Per salvare la Basilica di Santo Stefano, un’opera che è giunta a noi attraverso i secoli della cristianità, Coldiretti ha messo in moto il “contado” non solo bolognese, ma di tutta la Regione Emilia Romagna, come riconoscimento anche del ruolo di capoluogo regionale di Bologna.

In piazza Santo Stefano, nella mattinata di sabato verranno ripetuti gesti millenari, come l’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, o il travaso di aceto balsamico tradizionale di Modena tra le botti di diverso legno in cui invecchia questo prezioso elisir. Per la prima volta in una delle piazze più belle del centro di Bologna si svolgerà così un mercato a Km0, in cui i cittadini potranno acquistare i migliori prodotti dell’agricoltura regionale direttamente dal produttore. Un’occasione per aiutare la Basilica e nello stesso tempo portare sulle proprie tavole prodotti che provengono da aziende del territorio, senza che abbiano subito intermediazioni commerciali, passaggi in magazzino o lunghi trasporti, che ne possono compromettere la freschezza. A disposizione dei bolognesi ci sarà una serie di prodotti che esaltano la qualità dell’agricoltura emiliano romagnola, ma anche l’inventiva degli imprenditori agricoli, che hanno saputo legare tradizione e modernità.

E’ il caso dell’azienda “Le Capre sella selva Romanesca” che ha introdotto in val Dragone, una delle zone più povere dell’Appennino modenese, l’allevamento di capre dal cui latte biologico ricava formaggi e anche cosmetici naturali. Un tuffo nel mondo del cinema è costituito dall’aceto balsamico tradizionale di Modena di “Villa San Donnino” una villa liberty, che è stata set del film “Novecento” di Bernardo Bertolucci, con protagonisti del calibro di Robert De Niro e Gerard Depardieu. In piazza Santo Stefano porterà i propri prodotti biologici anche il consorzio Biopiace di Piacenza, il primo in Italia a fornire alle mense scolastiche una vasta gamma di prodotti biologici del territorio e che oggi rifornisce l’80% delle mense scolastiche provinciali. Un ritorno alle origini è costituito dal Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse Reggiane, la razza dal cui latte nel medioevo è nato il re dei formaggi e da cui oggi viene prodotto un Parmigiano Reggiano tra i più pregiati, con invecchiamento superiore ai 24 mesi, prodotto con foraggi del comprensorio e mangimi no-Ogm.

In soccorso di Santo Stefano scenderanno in piazza primizie di questo periodo, come le pesche nettarine Igp di Romagna, ma anche prodotti meno blasonati, ma la cui qualità è stata sottolineata da riconoscimenti europei. E’ il caso della patata e della cipolla, due dei prodotti più diffusi a tutte le latitudini, alla base dell’alimentazione dell’uomo a livello mondiale e che hanno trovato nelle terre di Bologna le caratteristiche per esaltare le proprie qualità organolettiche, come ha riconosciuto anche l’Unione europea che ha assegnato alla patata di Bologna la Dop (denominazione di origine protetta) e alla Cipolla di Medicina l’Igp (indicazione geografica protetta). Tra gli altri prodotti saranno presenti anche l’Aglio Dop I Voghiera, l’olio extravergine d’oliva di Brisighella Dop, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, il riso Igp del Delta del Po, le ciliegie di Vignola, i vini Doc dei Colli Piacentini e dei Colli di Imola, i formaggi pecorini, il Grana Padano Dop biologico, i funghi biologici, le confetture di frutta, e altri prodotti ortofrutticoli di stagione.

GROSSETO: COLDIRETTI PRESENTA LA GIORNATA FINALE DI “COLTIVA LA SALUTE”

Giovedì 17 giugno

Domani mattina, giovedì 17 giugno, alle ore 11, nella sede di Grosseto, in via Roccastrada 2, conferenza stampa di presentazione della giornata finale di “Coltiva la Salute”, l’iniziativa di Coldiretti, in collaborazione col Ministero del Lavoro, dedicata alla sicurezza. “Coltiva la salute” è la prima campagna nazionale di informazione per le imprese agricole, e testimonia l’impegno dell’associazione di categoria per la sicurezza del lavoro in agricoltura che punta a trasformare la cultura del controllo e della sanzione in cultura della prevenzione.

Con la conferenza stampa di domani, il presidente di Coldiretti, Francesco Viaggi, la presidente di Giovani Impresa, Elisa Bindi (curatrice del progetto), e il tecnico per la sicurezza sul lavoro, Francesco Giorgi, presenteranno il convegno col quale si chiudono la serie degli incontri dedicati alla prevenzione, che si svolgerà venerdì 18, a partire dalle 9, nell’area riunioni di Grosseto Fiere, a Braccagni, e che vedrà la partecipazione, oltre che dei vertici di Coldiretti Grosseto, dei responsabili della sicurezza di Asl, Vigli del Fuoco, Inail e Ispettorato del Lavoro.

BASILICATA: NEL “PAESE DI CUCCAGNA” PER PROMUOVERE LA MENSA SCOLASTICA A KM0

Anche Coldiretti Basilicata al meeting delle scuole dell’Infanzia di Potenza: “Paese di Cuccagna”. Non poteva mancare infatti la maggiore organizzazione agricola nazionale che con il progetto “Educazione alla Campagna Amica” ha diffuso anche negli istituti scolastici della nostra regione la cultura del mangiare sano attraverso la conoscenza, non soltanto delle produzioni tipiche, tradizionali e biologiche lucane, ma anche dell’intero percorso che il prodotto agricolo compone prima di arrivare sulla tavola del consumatore. Temi del Meeting delle scuole dell’Infanzia di Potenza sono, infatti, educazione alimentare, sicurezza, attività motorie e ludiche. La manifestazione, promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Rapporti con l’Università del comune di Potenza in collaborazione con le associazioni di Volontariato del Capoluogo, si svolgerà sabato 19 Giugno 2010 presso la Villa di Santa Maria a Potenza. Una giornata di festa in cui gli alunni delle scuole materne di Potenza saranno i protagonisti. Giochi, musica, prove pratiche, laboratori, degustazioni e gadget contribuiranno a creare un’atmosfera gioiosa in cui i bambini potranno sperimentare le sensazioni tattili, sonore, il canto, il gusto, il movimento e l’arte. Parteciperanno all’evento i massimi dirigenti della Federazione lucana. Presso lo stand Coldiretti Basilicata saranno allestiti due coinvolgenti laboratori: sull’olio e sul miele.

“Coldiretti Basilicata – ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente regionale – si è tanto prodigata per far sì che i bambini diventino consumatori attenti e curiosi puntando sulla valorizzazione dei sani e gustosi prodotti delle aziende agricole del nostro territorio. Oggi sono maturi i tempi in tutta la regione e in primis nelle scuole del Capoluogo, venga attuata la Mensa scolastica a chilometro zero, in cui le pietanze possano essere preparate con prodotti provenienti da aziende agricole lucane certificate e garantite. Così facendo, non solo sosterremo l’agricoltura di Basilicata con un cospicuo risparmio economico, ma garantiremo ai nostri figli un’alimentazione sana, controllata e rispettosa dell’ambiente”.

CALABRIA: PRIMO OSCAR GREEN REGIONALE, SARANNO PREMIATI I VINCITORI

Martedì 22 giugno

Martedì 22 giugno alle ore 10,30 all’agriturismo “Villa Ceraso” a Squillace (Catanzaro) in località Colazocca saranno premiati gli imprenditori agricoli calabresi che hanno partecipato al primo Oscar Green 2010 regionale. Tra diversi concorrenti, sono stati scelti i vincitori delle sei categorie in cui si articolava il concorso; “Stile e cultura d’impresa”, “Sostieni il clima”, “Oltre la filiera”, “Sviluppo locale” “Esportare il territorio”, e “Campagna amica”. Oscar Green è un appuntamento di Coldiretti Giovani Impresa che premia l’originalità di un progetto e chi decide di scommetterci . Per il 2010 lo slogan scelto è stato “Firma l’innovazione”: le idee più nuove per una filiera agricola tutta italiana. Due anni fa conquisto il premio nazionale per una sezione l’azienda Riggio di Reggio Calabria.

C’è un vento nuovo che soffia nel settore agricolo ed agroalimentare fatto di vivacità, di creatività e di innovative modalità di collegamento tra chi crea e chi consuma – afferma fiero il Presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro – e l’Oscar Green è il riconoscimento di un lavoro di rinnovamento e sviluppo che gli agricoltori portano avanti ogni giorno per rispondere alle esigenze dei consumatori e stare sul mercato garantendo la qualità del Made in Italy di cui la nostra regione è un pezzo importante”. “L’ampia partecipazione, sottolinea Daniele Perrone responsabile regionale di Giovani Impresa è la dimostrazione che in Calabria anche in considerazione della misura del PSR per l’insediamento dei giovani, vi è un buon tessuto produttivo under 40 che si basa sulla capacità di innovazione e di inventiva produttiva in linea con le tradizioni del territorio”. Al giornata parteciperà l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, il delegato ed il segretario nazionale rispettivamente Vittorio Sangiorgio e Carmelo Troccoli di Giovani Impresa e dirigenti, e imprenditori della Coldiretti calabrese oltre a tanti altri tra imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. A consegnare i premi saranno giornalisti degli organi di stampa della Calabria proprio per mettere a più stretto rapporto l’importanza della comunicazione con le esperienze vincenti ed i risultati concreti della regione.

FROSINONE: VERTENZA LATTE, CHIUDERE IL PERCORSO ENTRO UN MESE

Lunedì 21 giugno

“Dopo la nostra mobilitazione e la manifestazione di maggio, credo siamo giunti ad un momento cruciale nella vertenza latte”. A parlare è Gianni Lisi, direttore provinciale Coldiretti Frosinone, che aggiunge “la riunione di martedì scorso convocata, dall’assessore regionale all’agricoltura, ha posto le basi nella direzione da noi auspicata di rivedere il prezzo del latte alla stalla (oggi fermo a 0,35 centesimi per litro ai produttori) e inoltre ha registrato l’impegno della struttura regionale di mettere a disposizione la somma di 10.000.000 da destinare al prodotto sano, di qualità e a km 0. Tutto quanto ciò costituisce il percorso naturale per risolvere la crisi o, comunque, per offrire risposte serie e concrete che fanno parte delle nostre richieste e che sono insite nel progetto di filiera di Coldiretti”.

Per la vertenza latte un nuovo incontro è stato fissato il prossimo 21 giugno a Roma. Questa riunione dovrebbe chiudere in modo definitivo questo doppio percorso che anche i rappresentanti industriali, per quanto concerne il prezzo ai produttori, hanno dichiarato di condividere. “Da parte nostra lo stato di agitazione è riaperto, almeno sino a lunedì prossimo, nella certezza- ha aggiunto Lisi – che con la massima sinergia dimostrata sino ad oggi le parti possano ratificare le nostre proposte. D’altronde solo rivedendo il prezzo ai produttori e assecondando il percorso di qualità del prodotto ciociaro e laziale a km0, si potrebbe ridare dignità al comparto produttivo che storicamente, nel Lazio e nella nostra provincia, rappresenta un settore trainante nell’economia complessiva e muove un indotto notevolissimo”.

Promuovere il territorio mediante le tipicità che anche il settore lattiero caseario può garantire rappresenta per Coldiretti una delle soluzioni da intraprendere per offrire nuovi scenari positivi al comparto agricolo che ad oggi è ingiustamente penalizzato. Come Coldiretti – ha concluso Lisi – siamo riusciti a riaprire una partita che sembrava inesorabilmente chiusa ma il nostro livello di attenzione resta altissimo ora che si è davvero a pochi passi dalla soluzione della vertenza latte. Chiediamo di chiudere questo percorso entro e non oltre questo mese garantendo, così come fatto sino ad ora, il nostro appoggio in termini tecnici, costruttivi ed operativi ma sempre e comunque a tutela solo ed esclusivamente della nostra base produttiva che non intende scendere nuovamente in piazza per chiedere attenzione ma è pronta a farlo qualora la trattativa si bloccasse nuovamente”.

FERRARA: ANCHE LE ECCELLENZE FERRARESI PER LA BASILICA DELLE SETTE CHIESE

Sabato 19 giugno

Sabato 19 giugno dalle 9.00 alle 18.00 arriva il piazza Santo Stefano a Bologna il mercato contadino promosso da Coldiretti e Campagna Amica dell’Emilia Romagna. Imprenditori agricoli da tutta l’Emilia Romagna, aderendo alla raccolta fondi lanciata dal Resto del Carlino, porteranno in piazza le eccellenze dell’agricoltura regionale per raccogliere fondi a sostegno del restauro della Basilica delle Sette Chiese. Si tratta ­ sottolinea Coldiretti ­ di un ritorno dell’antica tradizione del mercato in città, quando la vita della città era legata strettamente a quella della campagna e gli agricoltori portavano nelle piazze i prodotti agricoli che servivano ad alimentare i cittadini.

In piazza Santo Stefano, nel centro di Bologna, nella mattinata di sabato verranno ripetuti gesti millenari, come l’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, o il travaso di aceto balsamico tradizionale di Modena tra le botti di diverso legno in cui invecchia questo prezioso elisir, oltre che poter assaggiare i prodotti in vendita anche di tre nostre aziende agricole, chiamate a rappresentare le particolarità della provincia ferrarese: l’azienda San Carlo di Tosi Fernando (Copparo) con le verdure di stagione ma soprattutto con una ricca gamma di confetture, tra cui quelle di zucca; l’azienda agricola Zangirolami Massimo e Maurizio (Tresigallo) con il riso del delta nella sue varie declinazioni e trasformazioni; il consorzio dell’Aglio di Voghiera, tramite Le Aie, con tutta la gamma di prodotti dove l’aglio (primo e per ora unico prodotto DOP della nostra provincia) conferisce caratteristiche ed aromi particolari (dall’olio, ai patè, ai sottoli, al salame, al formaggio).

Per la prima volta in una delle piazze più belle del centro di Bologna si svolgerà così un mercato a Km0, in cui i cittadini potranno acquistare i migliori prodotti dell’agricoltura regionale direttamente dal produttore. Un’occasione per aiutare la Basilica e nello stesso tempo portare sulle proprie tavole prodotti che provengono da aziende del territorio, senza che abbiano subito intermediazioni commerciali, passaggi in magazzino o lunghi trasporti, che ne possono compromettere la freschezza. A disposizione dei bolognesi ci sarà una serie di prodotti che esaltano la qualità dell’agricoltura emiliano romagnola, ma anche l’inventiva degli imprenditori agricoli, che hanno saputo legare tradizione e modernità. Tra gli altri prodotti saranno presenti anche l’Aglio Dop di Voghiera, l’olio extravergine d’oliva di Brisighella Dop, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, il riso Igp del Delta del Po, le ciliegie di Vignola, i vini Doc dei Colli Piacentini e dei Colli di Imola, i formaggi pecorini, il Grana Padano Dop biologico, i funghi biologici, le confetture di frutta, e gli altri prodotti ortofrutticoli di stagione.