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Novel foods: la normativa per l’introduzione nell’UE

13 Settembre 2010
Novel foods: la normativa per l’introduzione nell’UE

Un novel food è un nuovo alimento, o ingrediente alimentare, la cui “novità” è data dal non essere stato utilizzato, del tutto o in quantità significativa e riscontrabile, all’interno dell’Unione Europea prima del 15 maggio 1997, ovvero dell’entrata in vigore del Regolamento CE 258/97 che li definisce e ne normativizza l’uso.

Ai sensi di tale regolamento si parla di novel food all’interno delle seguenti categorie:

  • Prodotti o ingredienti alimentari con una struttura con una struttura primaria nuova o volutamente modificata.
  • Prodotti o ingredienti alimentari costituiti o isolati a partire da microorganismi, funghi o alghe.
  • Prodotti e ingredienti alimentari costituiti da vegetali o isolati a partire da vegetali e ingredienti alimentari isolati a partire da animali, esclusi i prodotti e gli ingredienti alimentari ottenuti mediante pratiche tradizionali di moltiplicazione o di riproduzione che vantano un uso alimentare sicuro storicamente comprovato.
  • Prodotti e ingredienti alimentari sottoposti ad un processo di produzione non generalmente utilizzato, che comporta nella composizione o nella struttura dei prodotti o degli ingredienti alimentari cambiamenti significativi dl valore nutritivo, del loro metabolismo o del tenore di sostanze indesiderabili.

Erano originariamente compresi gli alimenti OGM o OGM derivati, in seguito esclusi per essere disciplinati autonomamente e in maniera più completa a parte, all’interno del Regolamento CE 1829/2003.

 

Autorizzazione di un novel food all’interno dell’UE

Richiedere l’autorizzazione ad introdurre un novel food all’interno dell’Unione Europea è una procedura alquanto complessa, che richiede i seguenti passaggi:

  • La domanda deve essere presentata dal richiedente ad uno Stato membro, insieme a relativa documentazione e valutazione scientifica.
  • Lo Stato membro deve preparare una relazione di valutazione iniziale e inoltrarla alla Commissione europea.
  • La Commissione inoltra tale relazione agli altri Stati membri, per permettere il formulare di eventuali osservazioni o obiezioni motivate.
  • In seguito a queste obiezioni, il richiedente è tenuto a rispondere producendo nuovi dati.
  • La nuova documentazione è di nuovo valutata, e se ritenuta insufficiente inoltrata ad EFSA per richiedere un suo parere.
  • Viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la decisione di autorizzazione o di diniego alla richiesta.

Oltre alla sua macchinosità, questa procedura presenta inoltre due aspetti particolarmente fragili:

  • L’autorizzazione non valida la libera circolazione del prodotto in sé, ma si limita a concederne l’utilizzo al soggetto richiedente; un eventuale secondo richiedente sarebbe tenuto a ripetere la medesima procedura. In alcuni casi però ci si limita ad un processo semplificato in cui si riconosce la sostanziale equivalenza del prodotto con uno già autorizzato. Procedura seguita anche per attestare l’eventuale equivalenza fra un novel food e un alimento già presente sul mercato.
  • Non vi è nessuna differenza, in questa procedura, fra novel foods mai utilizzati prima e cibi già in uso in Paesi terzi esterni all’UE, e che quindi hanno già una storia di consumo verificabile.

Sulla base di queste considerazioni sulla procedura e dell’effettiva difficoltà riscontrata nell’attuarla è attualmente in corso un iter per approvare un nuovo regolamento. Le modifiche in previsione sono:

  • Definizione dei criteri per determinare se un prodotto sia effettivamente un novel food.
  • Delegare direttamente ad EFSA la valutazione di sicurezza del prodotto.
  • Semplificare la procedura per l’autorizzazione di prodotti con storia di consumo sicuro nel Paese di provenienza.
  • Abolizione della procedura di attestazione di sostanziale equivalenza.
  • Decisioni di autorizzazioni valide per l’intero settore industriale (con relative eccezioni in caso di brevetti per prodotti innovativi)
  • Facilitare l’accesso al sistema per piccole e medie imprese.

 

Relativi aggiornamenti saranno opportunamente segnalati sul sito.