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CGIL: Coldiretti, grave stop a lavoro cassintegrati con voucher

18 Gennaio 2014
CGIL: Coldiretti, grave stop a lavoro cassintegrati con voucher

?Dopo l’allarme lanciato dalla Cgil è ancora piu’ grave l’impossibilità di accesso al lavoro con i voucher nel 2014 da parte di titolari di trattamenti di sostegno al reddito come i cassaintegrati che così perdono la possibilità di poter contare su di un prezioso strumento di integrazione al reddito. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allarme della Cgil sulla presenza di oltre 515.000 lavoratori in cassa Integrazione a zero ore nel 2013, che hanno registrato una perdita complessiva di oltre 4,125 miliardi di euro, ovvero 8mila euro in meno in busta. L’utilizzo dei voucher – sottolinea la Coldiretti – offre molteplici occasioni di lavoro nelle campagne nelle fasi di preparazione, gestione e raccolta delle coltivazioni a beneficio sia dei cassintegrati che delle imprese agricole. Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha scritto al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Enrico Giovannini e ai presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per denunciare che “ci ritroviamo di fronte ad una deprecabile situazione di empasse dinnanzi ad un vuoto normativo generato dalla mancata proroga, ovvero stabilizzazione, della misura sperimentale per l’accesso al lavoro accessorio da parte di titolari di trattamenti di sostegno al reddito”. “Fermo restando quindi quanto già previsto per il solo settore pubblico (art. 7 comma 2 lett. f del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76  convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 99) comunque non operativo per mancata pubblicazione del previsto decreto ministeriale attuativo, viene ad oggi a mancare la possibilità di impegno dei lavoratori cassaintegrati o comunque percettori di trattamenti di sostegno al reddito e quindi anche la possibilità per questi soggetti e le loro famiglie di poter contare su di un prezioso strumento di integrazione al reddito” scrive Moncalvo. Gli ultimi dati Istat sulla occupazione/disoccupazione e le continue crisi aziendali di molti settori produttivi –continua Moncalvo – impongono il superamento con stabilizzazione ed allargamento a tutti i settori produttivi dello strumento introdotto negli scorsi anni. Mi auguro quindi – conclude Moncalvo – che nelle more di un possibile allargamento anche al settore privato della stabilizzazione prevista dall’art. 7 comma 2 lett. f del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, che quantomeno si possa contare su di una riconferma per l’anno 2014.