News La Forza del Territorio del 12 aprile 2019

15 Aprile 2019
News La Forza del Territorio del 12 aprile 2019

Primo piano

LOMBARDIA

TURISMO: +90% PER LE VACANZE IN CAMPAGNA

Vola il turismo nella regione con 39 milioni di presenze e una crescita del 18% in cinque anni. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Coldiretti regionale su dati Istat in occasione del primo Milano Agrifood & Travel Global Summit con il Presidente Coldiretti e Coldiretti Lombardia Ettore Prandini.

Un record di presenze – spiega la Coldiretti – che 6 volte su 10 vede protagonisti gli stranieri alla scoperta delle specialità enogastronomiche del territorio. Infatti – sottolinea la Coldiretti regionale – il cibo è il vero valore aggiunto anche delle vacanze in Lombardia che può contare su un’agricoltura in grado di produrre oltre trecento tesori della tavola certificati, con 34 tra DOP e IGP, 41 denominazioni vinicole tra DOCG, DOC e IGT e 251 prodotti tradizionali. Inoltre, sono più di 1.500 i chilometri dei percorsi del gusto che costituiscono le 12 Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia, veri e propri itinerari dedicati alle tipicità locali, che si snodano attraverso 124 comuni tra le Alpi e il Po.

In Lombardia l’attenzione verso l’agroalimentare e il suo legame con il territorio è confermata anche dal boom delle vacanze in campagna con il numero delle presenze dei viaggiatori italiani e stranieri negli agriturismi sul territorio regionale che in nove anni sono cresciuti del 90%. In totale – chiarisce la Coldiretti regionale – sono 1685 le strutture di questo tipo attive in Lombardia; in 2 su 3 si può mangiare. La provincia con il maggior numero di agriturismi è Brescia con 347, seguita da Mantova con 235, Pavia con 221, Bergamo 170, Como 167, Milano 131, Sondrio 125, Varese 90, Lecco 78, Cremona 72, Lodi 33, Monza e Brianza 16.

Oltre un terzo della spesa dei turisti in vacanza in Italia – precisa la Coldiretti – è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di paese, con un impatto economico complessivo che a livello nazionale ha raggiunto nel 2018 per la prima volta i 30 miliardi di euro. Si tratta – continua la Coldiretti – di un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico italiano. “Il nostro – afferma il Presidente Ettore Prandini – è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare, che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica. I tesori enogastronomici – conclude Presidente Prandini – sono delle vere e proprie opere d’arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio dell’omologazione e della falsificazione”.

 

 

Dal territorio

 

POTENZA, TRATTORI IN PIAZZA CONTRO RITARDI E BUROCRAZIA

 

“L’agricoltura e l’agroalimentare sono il futuro della Basilicata, ma questo patrimonio è minacciato dai continui ritardi e dalla troppa burocrazia”. E’ il messaggio lanciato da Coldiretti Basilicata che ha portato in piazza Matteotti a Potenza, oltre mille agricoltori e una cinquantina di trattori. “Una manifestazione, mentre si sta tentato di costituire un governo regionale, potrebbe apparire strana se non addirittura fuori luogo – ha tenuto a precisare il direttore regionale, Aldo Mattia – ma questa iniziativa annunciata tra l’altro alla vigilia delle elezioni regionali, è quanto mai opportuna e soprattutto puntuale per denunciare ancora una volta latitanza istituzionale della gestione governativa passata nel settore dell’agricoltura. Ma serve anche ad evidenziare e chiedere al nuovo governo di accelerare per la costituzione del nuovo assetto governativo ed avviare subito concrete politiche per il settore primario lucano. Chiediamo al neo governatore, Vito  Bardi, di dare seguito al suo programma elettorale in fatto di agricoltura e di ascoltare la nostra organizzazione per gestire velocemente le emergenze e sviluppare politiche agricole a favore soprattutto dei progetti che vedono esaltare i contratti di filiera, che sono la nuova frontiera dell’agroalimentare,  avviare subito la sburocratizzazione degli uffici regionali in particolare modo l’Ueca e far partire definitivamente la legge regionale che riconosce più deleghe ai Centri di Assistenza Agricola”.

Nel corso della manifestazione sono stati tanti i problemi messi in luce della confederazione agricola lucana. “La Coldiretti, per tradizione, non è un’organizzazione abituata a incentrare le proprie azioni sulla polemica e non ha obiettivi speculativi rispetto alle problematiche del settore agricolo – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – ma vuole semplicemente risposte adeguate per i propri soci e poi per tutto il comparto e la società civile. Oggi più che mai, la Coldiretti di Basilicata ritiene che la Politica e le Istituzioni, per poter superare le criticità, debbano dotarsi di nuovi strumenti legislativi nonché di una organizzazione efficiente, efficace ed integrata tra i diversi settori economici e ancor più rispettosa delle specificità territoriali e degli asset su cui una regione come la Basilicata può e deve puntare. Purtroppo, però, sono ancora troppi i troppi ritardi nella erogazione dei premi comunitari – ha continuato Pessolani –  il blocco di alcuni Bandi utili allo sviluppo dell’agricoltura multifunzionale ed i ritardi nella istruttoria dei bandi del PSR Basilicata per le poche risorse umane a disposizione. Vi è  scarso coraggio nell’affrontare temi quali la fauna selvatica, compresa la gestione  all’interno delle aree Parco, che mette a rischio non solo gli agricoltori e l’agricoltura ma anche i cittadini, per i ritardi nell’approvazione di leggi fondamentali per il settore, dall’agriturismo agli Usi Civici,  dal regolamento delle fida pascolo alla gestione sostenibile del patrimonio boschivo con la previsione di  una corretta convivenza tra le due attività più antiche praticate in Regione (allevamento estensivo e  gestione sostenibile dei boschi), dall’agricoltura sociale alla gestione multifunzionale dell’agricoltura  lucana”. Nutrita la delegazione di agricoltori giunta anche dal Materano.

“Siamo in piazza – ha evidenziato il presidente provinciale di Matera, Gianfranco Romano –  per denunciare la troppa disattenzione rispetto alle infrastrutture,compreso quelle irrigue, alla manutenzione del territorio ed alla prevenzione dai fenomeni di  dissesto idrogeologico e cambiamenti climatici e la superficialità nella tutela dell’ambiente e del territorio, dal petrolio all’eolico selvaggio”. Al termine della manifestazione una delegazione della Coldiretti si è traferita in Prefettura per consegnare al Prefetto la piattaforma di protesta e programmatica messa in piedi dall’organizzazione agricola lucana e per chiedere di farsi portavoce di un incontro urgente con il neo governatore regionale così da affrontare i problemi del comparto agricolo.

 

ALESSANDRIA, RACCOLTA ANTICIPATA: A RISCHIO SENZA MANODOPERA STRANIERA

 

Dopo i solleciti di Coldiretti si aprono le porte per 18 mila lavoratori stagionali extracomunitari sulla base del Decreto Flussi 2019 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che prevede la presentazione fino al 31 dicembre 2019 delle domande telematiche di ingresso attraverso il sistema attivo sul sito del Ministero dell’Interno.

“Dal click day, fissato per mercoledì 24 aprile – sottolinea il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco  – è possibile presentare le domande di ingresso on line per i lavoratori stagionali extracomunitari che troveranno occupazione soprattutto in agricoltura che, insieme al turismo, è il settore con maggiori opportunità occupazionali, in particolare nelle grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti”.

La quota riguarda lavoratori subordinati stagionali di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

A livello piemontese lo scorso anno sono stati impiegati oltre 1600 lavoratori stranieri stagionali provenienti soprattutto dall’Albania, dalla Macedonia, dalla Tunisia, dall’India e dal Marocco.

“Auspichiamo vengano confermati i numeri dello scorso anno – afferma Roberto Rampazzo Direttore Coldiretti Alessandria -. Occorre però velocizzare l’iter burocratico, sia in Italia sia nei nostri consolati all’estero, al fine di consentire alle imprese di poter assumere il personale nel momento del bisogno. In provincia di Alessandria i lavoratori stranieri vengono impiegati, soprattutto per la raccolta dell’uva, della frutta e degli ortaggi e contribuiscono, insieme ai nostri imprenditori, alla produzione delle eccellenze Made in Piemonte ed esportate in tutto il mondo”.

In base all’ultimo Testo Unico sull’Immigrazione risultano semplificati anche i requisiti per la richiesta del permesso stagionale pluriennale e la procedura di accoglimento dell’istanza per “silenzio-assenso”, essendo sufficiente che lo straniero abbia fatto regolare ingresso con permesso di soggiorno stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti per potervi avere accesso.

 

CUNEO, MAIS ED ERBA DA FIENO APPENA SEMINATI VITTIME DEI CINGHIALI NELLA GRANDA

 

La primavera è iniziata da poco e già si registrano frequenti incursioni nei campi da parte di branchi di cinghiali particolarmente numerosi, con danni ingenti per la nostra agricoltura.

Le ultime nevicate in montagna hanno spinto gli animali verso basse quote, dove hanno letteralmente invaso i terreni resi soffici dalla pioggia, facendo incetta di cereali appena seminati o devastando il tappeto erboso dei prati destinati alla produzione di foraggio.

Il problema si ripropone, puntuale, ogni primavera, ma quest’anno assume contorni ancor più gravosi perché l’inverno particolarmente mite non ha ridotto la popolazione di selvatici, che ha raggiunto numeri allarmanti in tutta la provincia.

In queste ore i danni maggiori si registrano nel Braidese. “In pochi giorni – spiega il Segretario Coldiretti di Bra, Giorgio Bergia – tra Sommariva Bosco, Cherasco e Cervere sono state colpite una trentina di aziende agricole. 75 gli ettari, seminati a mais, interessati: a nulla sono serviti i fili elettrici a protezione dei campi”.

Altre segnalazioni arrivano da molte vallate della Granda, dove gruppi di cinghiali in cerca di cibo hanno sollevato zolle nei prati umidi di pioggia, devastando la cotica erbosa, con gravi danni per gli agricoltori in vista degli sfalci dei prossimi mesi.

“Si tratta di un fenomeno purtroppo diffuso a livello provinciale – evidenzia il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, Roberto Moncalvo – che coinvolge vaste aree in prossimità di fiumi e boschi, dal Fossanese al Saluzzese, dal Cuneese al Monregalese, dal Cebano all’Alta Langa fino al Cortemiliese”.

Coldiretti Cuneo ha chiesto l’intervento della Provincia perché sia data una boccata d’ossigeno agli agricoltori più colpiti. La prossima settimana, intanto, si terrà il tavolo per discutere l’attuazione pratica del nuovo Piano di contenimento dei selvatici varato dall’Amministrazione provinciale, un provvedimento fondamentale che è necessario rendere operativo al più presto per dare risposte concrete e strutturali al problema, a tutela delle nostre aziende agricole.

 

NOVARA-VCO, “100% CAPRETTO DEL PIEMONTE”: PRESENTATO MARCHIO IDENTIFICATIVO

 

Via definitivo al capretto 100% Piemonte. Il Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte insieme a Coldiretti Piemonte, ARAP (Associazione Regionale Allevatori Piemonte) e all’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha presentato il marchio che identifica la carne di capretto e di capra 100% Piemonte, secondo un disciplinare che individua in modo certo la provenienza: intero territorio regionale, allevato da imprese singole o associazioni aderenti al Consorzio.

“La nostra forza è l’alta qualità di un prodotto unico – dichiara Simone Grappiolo, presidente del Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte – di cui possiamo assicurare la tracciabilità al consumatore. Con questa iniziativa, vogliamo dare un segnale forte al mercato su cui oggi si trovano prodotti importati da tutto il mondo. Attualmente hanno aderito al Consorzio già 18 produttori con una potenzialità produttiva di 10 mila capretti, ma i numeri sono in crescita ulteriore”. 

Il capretto Piemonte viene allevato per 60 giorni ed ha un peso variabile da 11 a 16 Kg. La carne è delicata, gustosa e facilmente digeribile grazie ad un basso contenuto di grassi.

“Creare un marchio identificativo – spiega Sara Baudo presidente Coldiretti Novara e VCO – significa valorizzare e tutelare le produzioni Made in Piemonte per un comparto in crescita, con più di 9 mila capi nel territorio del VCO. I consumatori, anche in vista delle prossime festività pasquali, scegliendo il capretto 100% Piemonte potranno apprezzare, quindi, un prodotto di elevata qualità che porta con sé il legame col territorio e dà valore al lavoro svolto dagli allevatori”.

 

PUGLIA, REGIONE ULTIMA AL SUD PER IMPIEGO RISORSE PSR

 

Puglia fanalino di coda per l’avanzamento della spesa del PSR 2014 – 2020, fermo al 18%, con il rischio di perdere i fondi comunitari per lo sviluppo rurale, denuncia Coldiretti Puglia. “La Puglia è la peggiore del Sud nella spesa dei fondi del PSR e lo scenario a tinte fosche è anche più grave perché finora la Regione Puglia ha evitato il disimpegno (n+3) grazie esclusivamente alle misure a superficie, mente è risibile la spesa sulle misure strutturali con avanzamento fermo al 4%, legato al trascinamento del PSR 2007/2013. I rischi di disimpegno risultano molto più che concreti per il futuro, anche prevedendo eventuali bandi “dell’ultimo minuto”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“E’ una sconfitta per le speranze degli agricoltori pugliesi – insiste il presidente Muraglia – che perdono opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale, in una regione dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani all’estero”. Le priorità per il mondo agricolo pugliese sono gli investimenti e il futuro dei giovani – denuncia Coldiretti Puglia – e risposte serie da dare agli imprenditori agricoli che vivono il dramma della Xylella che aspettano da mesi. “Neppure con il PSR l’Assessore regionale Di Gioia – aggiunge il presidente Muraglia – è riuscito ad aiutare gli olivicoltori dell’area infetta da Xylella, con 536 aziende finanziabili con il bando per la ricostituzione del patrimonio olivicolo che, dopo mesi di istruttoria, non hanno ricevuto la necessaria autorizzazione all’espianto degli alberi infetti, nonostante sia passato in Consiglio regionale il 21 dicembre scorso, su sollecitazione di Coldiretti, la norma di semplificazione che permette di derogare ai vincoli ambientali, forestali e idrogeologici di carattere regionale. Sono 16 milioni di euro bloccati, a cui si aggiungono 32 milioni di euro di un altro bando del PSR 4.1C per gli investimenti delle imprese olivicole dell’area infetta, il cui avviso pubblico è stato approvato l’8 marzo ed è ancora al palo anche il bando del PSR per strutture di trasformazione, frantoi cooperativi, aziendali e industriali, altri 50 milioni di euro tuttora inutilizzati”.

“Oltre alla scure della Corte dei Conti sull’avanzamento della spesa del PSR Puglia per i giovani in agricoltura, ferma al 3% secondo i dati al 31 marzo 2018 della Relazione Speciale – conclude il presidente Muraglia – secondo i dati della Rete Rurale Nazionale è stato speso il 18,58% delle risorse sul totale della dotazione finanziaria di 1.616.730.578 euro, siamo il fanalino di coda della spesa dei fondi del PSR 2014 – 2020”. 

 

PUGLIA, CON PSR FERMO DA ANNI BANDO ISMEA OPPORTUNITA’ PER GIOVANI

 

Pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2019 di ISMEA per il primo insediamento dei giovani in agricoltura che facilita l’accesso alla terra da parte dei giovani che scelgono di lavorare in agricoltura, informa Coldiretti Puglia. “Si tratta di un’opportunità che i giovani devono saper cogliere, soprattutto perché il PSR Puglia in Puglia è fermo da anni”, denuncia Benedetta Liberace, leader dei giovani imprenditori di Coldiretti Puglia. “Sono ancora troppe le “molestie” che subisce un giovane che vuole fare impresa in agricoltura. Aspettare oltre due anni – aggiunge Benedetta Liberace – per poter trasformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il destino di un’impresa giovane, sottrarre ricchezza alla Puglia e all’Italia. In Puglia sono 5mila i giovani ‘aspiranti’ agricoltori che sperano di poter partecipare lealmente ad una ‘gara’ per poter accedere a finanziamenti che consentirebbero loro di investire, vivere e lavorare in agricoltura. Il nostro sogno non deve essere ostacolato dalle maglie strette che possono essere superati con responsabilità e visioni strategiche per lo stesso futuro agricolo della Puglia”. Il bando di ISMEA è aperto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, che si insediano in agricoltura per la prima volta e le domande di finanziamento potranno essere presentate sul portale dedicato dell’ISMEA a partire dal 12 aprile fino alle ore 12 del 27 maggio 2019. “La burocrazia ruba fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda, ma soprattutto frena con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso di giovani nell’attività di impresa di cui la Puglia ha enorme bisogno per tornare a crescere”.  La Puglia è al secondo posto della classifica nazionale per numero di imprese giovani under 35 in agricoltura, secondo i dati Nomisma – Edagricole, un successo legato alla spinta all’innovazione e alle opportunità offerte dalla Legge di Orientamento in agricoltura, segnala Coldiretti Puglia, con un aumento del 14% rispetto a tre anni fa.

 

PUGLIA, 84 EMENDAMENTI SALVA OLIO PER DARE SOSTANZA AL DECRETO EMERGENZE

 

“Siamo riusciti a stravolgere e a riempire di contenuti e risorse il Decreto Emergenze e ora vigileremo sul percorso parlamentare per l’approvazione definitiva di Camera e Senato”, è il commento di Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Sono stati approvati 84 emendamenti e rispediti al mittente tutti i tentativi emendativi di creare confusione e arrecare ulteriore danno al territorio salentino. Ringraziamo i parlamentari – dice il Presidente Muraglia – per il lavoro fatto per l’olivicoltura pugliese che ha consentito di inserire misure di semplificazione per l’espianto volontario di ulivi malati e l’inserimento della movimentazione delle piante specificate all’interno dell’area infetta, l’anticipazione della PAC, misure per il sostegno all’occupazione e il contributo ai frantoi che nell’ultima campagna olivicola hanno interrotto l’attività molitoria. Segnaleremo al Ministro Centinaio alcuni elementi ancora mancanti, come ha chiesto di fare negli incontri di ieri, come l’assenza degli interventi per la rottamazione parziale e totale dei frantoi in area infetta”.

Determinante l’approvazione del piano per la rigenerazione dell’olivicoltura nella zona infetta da Xylella – aggiunge Coldiretti Puglia – con l’istituzione di un fondo per la realizzazione di un Piano straordinario per la rigenerazione olivicola del Salento, con una dotazione pari a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. “L’importante stanziamento di 300 milioni, annunciato dal Ministro Lezzi, oltre ai 100 già destinati con delibera Cipe per far ripartire il Salento e ridare prospettive di ricostruzione del patrimonio olivicolo del territorio – ribadisce il presidente Muraglia – deve essere destinato ad agricoltori, vivaisti e frantoiani”.

Importante l’impegno diretto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Governo, dopo la manifestazione di Coldiretti e Unaprol a Lecce con 6mila agricoltori riuniti contro i ritardi e la gestione inconcludente della Regione Puglia dell’emergenza Xylella che ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. Una strage provocata da errori, omissioni, ritardi e strumentalizzazioni che rischia di sfregiare per sempre il territorio e distruggere un intero tessuto ambientale, economico ed occupazionale.

“Abbiamo chiesto formalmente alla Regione Puglia – insiste il Presidente Muraglia – che i primi 30 milioni di euro, data l’esiguità delle risorse del primo stanziamento, vadano esclusivamente ad olivicoltori, vivaisti e ai frantoi, per aiutare l’intera filiera produttiva del Salento, evitando che il primo aiuto dato al mondo olivicolo attraverso Fondi Cipe prenda altre direzioni”.

 

MARCHE, RAGAZZI A SCUOLA DI CIBO E SALUTE

 

Giovanissimi a scuola di cibo e salute, la campagna si trasferisce in aula e insegna ai ragazzi come allestire un orto biologico scolastico. L’ambiente e la salute, temi cari ai più giovani che il mese scorso hanno “invaso” le piazze di tutto il mondo per chiedere alla politica di intervenire per salvaguardare la Terra. Argomenti di interesse anche in aula grazie al progetto che nasce da una collaborazione tra Coldiretti Ancona e l’Istituto comprensivo Monte San Vito all’interno del fondi Pon/Fse. A partire da oggi, venerdì 12 aprile, gli agricoltori incontreranno i ragazzi per insegnare loro. Sono coinvolti 120 ragazzi delle classi prime e seconde dalle media Alighieri di Monte San Vito. Varie le lezioni: dalla fattoria didattica alla conoscenza del cibo e del territorio, dalle produzioni tipiche all’importanza di un consumo consapevole. E poi, ancora, stagionalità, visite didattiche e l’allestimento di un vero e proprio orto biologico a scuola. Al via oggi, prima della lezione tenuta da Paolo Guglielmi, titolare dell’azienda agricola Il lago nella valle, e Jessica Artuso (pedagogista), con l’intervento della presidente di Coldiretti Ancona, Maria Letizia Gardoni. Non mancheranno compiti a casa ma, niente paura. I ragazzi dovranno fare spesa insieme ai genitori al Mercato di Campagna Amica portandosi domande da sottoporre ai contadini per farsi raccontare la filiera, la campagna, la ricerca del cibo genuino e di qualità.

 

ABRUZZO, NEL 2019 ADDIO A 51% OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

 

Nel 2019 addio ad almeno 5 bottiglie su 10 di extravergine abruzzese sugli scaffali dei supermercati per effetto della diminuzione della produzione che in regione ha subito un calo medio di oltre il 51% conseguenze importanti sui numeri complessivi della commercializzazione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti nel convegno “la filiera olivicola italiana tra nuovi impianti e certificazione”, promossa in collaborazione con Abruzzo Oleum nell’ambito della Fiera dell’agricoltura di Teramo, inaugurata oggi a Piano d’Accio tra migliaia di visitatori. Nell’incontro, che ha visto partecipare il direttore regionale di Coldiretti Giulio Federici, la presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani e il presidente di Abruzzo Oleum Luciano Di Massimo con la presenza del vescovo Lorenzo Leuzzi e l’assessore comunale all’agricoltura Antonio Filipponi, è stato tracciato lo stato dell’olivicoltura regionale in un anno particolarmente critico per il settore, che in alcune regioni ha registrato un crollo del 60% della produzione a causa di diversi fattori tra cui cambiamenti climatici, xylella e concorrenza sleale provocata dalle importazioni low cost spacciate per italiane. “In particolare sono state le Regioni del Mezzogiorno ad accusare le perdite maggiori ma l’Abruzzo non è esente da preoccupazioni – ha detto il direttore Federici – il nostro olio è, per qualità, tra i migliori italiani ma va maggiormente tutelato e salvaguardato attraverso un adeguato coordinamento istituzionale tra il livello regionale e quello nazionale. Sul piano strutturale – ha continuato Federici – vanno poi affrontate molteplici criticità, prima fra tutte l’invasione di olio straniero a dazio zero. In questo scenario per rimanere competitivi in un settore fondamentale per il Made in Italy deve partire al più presto il Piano olivicolo nazionale 2.0 per rilanciare l’olivicoltura con una strategia nazionale e investimenti adeguati, anche per realizzare nuovi impianti, così come è stato fatto da altri Paesi nostri concorrenti. Anche in Abruzzo, seppure la produzione 2018 abbia registrato un calo inferiore alla media nazionale, occorre accelerare sulla predisposizione del Piano olivicolo per valorizzare e tutelare ulteriormente un prodotto simbolo della nostra economia da promuovere con maggiore forza”. Dello stesso parere la presidente di Coldiretti Teramo, Emanuela Ripani, che ha introdotto il convegno ricordando i numeri dell’olivicoltura regionale e le grandi potenzialità della provincia di Teramo, in cui “si trovano aziende specializzate che, soprattutto negli ultimi anni, stanno cercando di far conoscere il proprio prodotto anche all’estero”. Interventi tecnici, inoltre, da parte di Giuseppe Lopriore, dell’università degli studi di Foggia, che ha tracciato le linee tecniche per le nuove forme di allevamento e i nuovi impianti intensivi e superintensivi e di Nunzio Scaramozzino di Unaprol che si è soffermato sulla certificazione dell’extravergine e sulle norme sulla tracciabilità dalla pianta alla bottiglia, mentre il presidente di Abruzzo Oleum Luciano Di Massimo ha evidenziato l’importanza della certificazione e della denominazione di origine ricordando che “con la diminuzione della produzione aumenta inoltre il rischio di frodi e sofisticazioni che colpiscono anche i produttori abruzzesi. Per non cadere nelle trappole del mercato il consiglio della Coldiretti per scegliere Made in Italy è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive. Oggi nella stragrande maggioranza delle confezioni – denuncia la Coldiretti – serve la lente d’ingrandimento per leggere le minuscole scritte, poste spesso sul retro, “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva dal primo luglio 2009. Coldiretti Abruzzo sottolinea che in regione il comparto olivicolo conta in regione circa 6 milioni di piante su circa 46mila ettari che rappresentano circa il 50% della superficie agricola arborea utilizzata, un totale di circa 60mila aziende di cui 15mila che coltivano prevalentemente olivo, oltre 350 frantoi e una produzione media storica di circa 14mila tonnellate di olio che quest’anno, rispetto al 2017 in cui si era registrata una produzione di 13.679 tonnellate, ha tuttavia subito una forte diminuzione attestandosi intorno alle 6.640, secondo una elaborazione Coldiretti su dati Agea. In riferimento alla Fiera dell’agricoltura di Teramo, Coldiretti ricorda che sono presenti 21 aziende agricole di Campagna Amica che, fino a domenica, esporranno le proprie tipicità per far conoscere le eccellenze regionali con particolare rifeirmento alle produzioni teramane. Nel corso dei tre giorni di fiera, verranno inoltre donati da Coldiretti e Campagna Amica i palloncini della trasparenza nell’ambito della petizione Eat original, l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) promossa da Coldiretti a Bruxelles insieme ad altre nove associazioni con lo scopo di convincere l’Europa ad estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Una azione che Coldiretti ritiene indispensabile per il futuro dell’agricoltura di qualità e della trasparenza richiesta dai consumatori e che, in pochi mesi, è stata appoggiata da oltre diecimila abruzzesi tra cui, questa mattina a Pescara, dallo stesso governatore Marco Marsilio e dal consigliere regionale Guerino Testa in occasione dell’inaugurazione della Mostra del fiore nel porto turistico, mentre nell’ambito della fiera dell’agricoltura di Teramo, dal vescovo di Teramo Lorenzo Leuzzi, dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, dall’assessore all’agricoltura Antonio Filipponi e dal  presidente della provincia di Teramo Diego di Bonaventura.

 

CAMPANIA, EXPORT AGROALIMENTARE: CAMPANIA +3,6%, SANNIO RADDOPPIA

 

Ancora un segno positivo per l’export agroalimentare della Campania. Lo comunica la Coldiretti regionale sulla base dei dati ISTAT consolidati del IV trimestre 2018, che comprende il periodo natalizio. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – spiega Coldiretti Campania – si registra una crescita complessiva dell’esportazione di cibo nel mondo del 3,6%, pari a circa 30 milioni di euro in più. Un dato positivo per un settore che consolida il suo valore economico e simbolico. L’export agroalimentare della Campania vale oltre 3 miliardi di euro all’anno. Analizzando le singole province spicca il dato del Sannio, che tocca quasi il raddoppio delle esportazioni con un +96,2%. Pur restando la provincia con il valore più basso dell’export, il territorio beneventano si avvicina nell’ultimo trimestre dello scorso anno ad un fatturato di 25 milioni di euro, che fanno ben sperare per il 2019. La parte del leone è ancora una volta appannaggio della provincia di Salerno, che segna un tondo 6% di incremento dell’export ed un valore complessivo che tocca quasi i 400 milioni di euro nel trimestre, circa la metà del valore regionale. Caserta e Napoli si mantengono stabili, mentre l’unico dato negativo riguarda l’Irpinia. La provincia di Avellino rallenta del 5,7% le sue esportazioni, con una riduzione del fatturato di oltre 6 milioni di euro nel IV trimestre, pur superando i 400 milioni di euro annui.

“Sono dati incoraggianti – commenta Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente regionale – che nel contesto generale di sofferenza dell’economia dimostrano ancora una volta le grandi potenzialità dell’agroalimentare italiano. Se consideriamo che l’italian sounding, il falso made in Italy, vale circa 100 miliardi di euro, è evidente quanto grande sia lo spazio di crescita sui mercati. Le produzioni agroalimentari della Campania non possono contare sulle quantità per ragioni orografiche e strutturali, ma hanno la grande forza della qualità. Siamo una regione che è in grado di esprimere innovazione tecnologica con l’agricoltura 4.0 della quarta gamma, ma anche produzioni inimitabili e uniche al mondo per l’olio extravergine, i formaggi, le produzioni orticole, la frutta e tanto altro.

Un posto d’onore nelle esportazioni lo occupano i vini, che proprio al recente Vinitaly di Verona hanno registrato un crescente interesse da parte dei buyer stranieri. Il dato del Sannio è spinto certamente alle performance del comparto. Siamo una regione con una varietà produttiva unica al mondo e abbiamo ancora tanta strada da poter percorrere. Ragion per cui Coldiretti ha insistito e continua ad insistere sul valore degli investimenti in formazione e consulenza nella spesa dei fondi europei. Possiamo continuare a crescere se miglioriamo l’efficienza produttiva, la qualità, la tracciabilità e il marketing. Al falso made in Italy e made in Campania rispondiamo con la grande mobilitazione nazionale di Stop Cibo Anonimo, la petizione europea che Coldiretti sostiene per chiedere l’etichettatura di origine obbligatoria nei paesi Ue”.

Export Prodotti alimentari, bevande e tabacco (Ateco 2007)

Periodo riferimento: IV trimestre 2018 – Valori in Euro

TERRITORIO

2017

2018

Variazioni

export

export

valore assoluto

in %

Caserta

 €         54.471.159,00

 €       54.502.684,00

 €                 31.525,00

0,1%

Benevento

 €         12.472.080,00

 €       24.467.492,00

 €         11.995.412,00

96,2%

Napoli

 €       281.096.842,00

 €     283.357.182,00

 €            2.260.340,00

0,8%

Avellino

 €       110.724.301,00

 €     104.442.317,00

-€           6.281.984,00

-5,7%

Salerno

 €       357.268.973,00

 €     378.717.280,00

 €         21.448.307,00

6,0%

Campania

€     816.033.355,00

 €   845.486.955,00

 €         29.453.600,00

3,6%

         

Fonte: Istat

       

 

 

LIGURIA, AGRICHEF CAMPAGNA AMICA: CRESCE LA SQUADRA DELLA RIVIERA

 

Si sono conclusi i corsi Agrichef della Liguria, con l’assegnazione del titolo ai cuochi d’agriturismo e ittiturismo liguri, i quali saranno i veri portavoce della trazione enogastronomica locale, fiore all’occhiello della nostra regione. I due corsi Agrichef, organizzati da Inipa Coldiretti assieme a Terranostra Liguria e finanziati da Regione Liguria attraverso il Fondo Sociale Europeo, che si sono svolti in due sedi distinte per accogliere tutti i partecipanti, sono frutto dell’esigenza di professionalizzare il settore agrituristico, far crescere la qualità nelle strutture ricettive Terranostra Campagna Amica e renderle portavoce dei valori della nostra terra e del nostro mare. Tra i diplomati di questa quattro giorni infatti è anche un gestore di ittiturismo che ha accettato la sfida portando con sé la proprio esperienza di cucina di pesce ligure, e dando adito a quel connubio di competenze che ci può essere tra i due tipi di cucina, così distanti sulla carta, ma in realtà simili nonché di uguale valore.

“Valorizzare i prodotti locali attraverso la cucina tradizionale – afferma il Presidente Regionale Terranostra, Marcello Grenna –   è un modo per tutelare e far conoscere l’unicità delle nostre strutture ricettive: i piatti e l’accoglienza che offriamo ci permettono di far vivere realmente il nostro territorio. I corsi Agrichef di Campagna Amica nascono proprio per rispondere alle esigenze degli agriturismi che vogliono distinguersi dagli altri attraverso la qualità del servizio offerto: avere sempre nuovi stimoli, consigli e linee guida per l’ospitalità sono le carte vincenti per fare in modo che le nostre strutture siano sempre competitive sul mercato e rispondano alle esigenze del nuovo turismo esperenziale, che anche nella nostra regione sta prendendo sempre più campo. Ognuno di questi nuovi Agrichef ha una propria individualità ed esperienza che ha condiviso con gli altri durante il corso: ognuno di loro è uscito più arricchito sul piano professionale e, superando le diverse scuole di pensiero, hanno imparato anche a lavorare come squadra”.

“La figura dell’Agrichef – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è espressione sia dell’impresa agricola sia del territorio e del suo cibo: un connubio che dà valore alle produzioni e al lavoro dei nostri imprenditori. Con il loro lavoro, le figure uscite da questi corsi, sono diventate dei veri e propri custodi della tradizione culinaria, in grado di rispondere alla domanda del turismo legato alla buona cucina e al buon vino. In questi quattro giorni i nuovi Agrichef hanno avuto modo di capire appieno il valore del loro lavoro e delle loro strutture, che si distinguono dal resto dell’offerta turistica locale, grazie a caratteristiche come la qualità del prodotto e la storia che trasmettono nei sapori di ogni piatto, nel calore delle strutture e nell’ accoglienza. Il nostro è un patrimonio culturale e gastronomico che va tutelato e insieme dobbiamo scommettere sul nostro territorio e sui nostri prodotti, non scendendo mai a compromessi che rischiano di banalizzarci e farci diventare un’offerta commerciale”. Coldiretti Liguria ringrazia per l’ospitalità l’agriturismo Olivette (Casarza Ligure) e l’agriturismo Argentea (Arenzano) e gli insegnanti d’eccellenza che si sono susseguiti in questi quattro giorni: vice Presidente Nazionale Terranostra Stefania Grandinetti, la Chef Nadia Ricciardi, la chef della FIC (Federazione Italiana Cuochi) Maria Luisa Lovari e l’esperto enogastronomico Enrico Tournier.

 

PARMA, IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA DI SALA BAGANZA SBARCA IN PIAZZA GRAMSCI

 

Trasloco un po’ bagnato ma comunque fortunato per il mercato di Campagna Amica di Sala Baganza, che da giovedì 11 aprile si è trasferito definitivamente nella centralissima piazza Gramsci, ai piedi della Rocca Sanvitale, lasciando così via Vittorio Emanuele II. 

Una nuova location, decisa insieme all’Amministrazione comunale, per dare maggior risalto alle eccellenze alimentari genuine e “Made in Italy” proposte dai produttori Coldiretti nel comune pedemontano ogni giovedì mattina. A salutare la nuova collocazione, e i tanti salesi che hanno mostrato di aver gradito la novità, è arrivato il sindaco Aldo Spina, insieme alla Presidente dell’Agrimercato di Parma Paola Bartoli, alla coordinatrice provinciale di Campagna Amica, Maria Adelia Zana, e al segretario di zona di Coldiretti Alessandro Corchia.

 

VERCELLI-BIELLA, BENE STOP A POLLO CON TRUCCO DALL’UCRAINA

 

Bene lo stop alle importazioni di pollo “con il trucco” dall’Ucraina che stava approfittando delle agevolazioni tariffarie Ue mettendo a rischio le produzioni nazionali e comunitarie. La decisione della Commissione europea arriva dopo l’allarme lanciato dalla Coldiretti sul trucco usato dagli ucraini per evitare di pagare dazi più alti su pezzi pregiati come il petto. Attraverso un nuovo taglio composto da petto e ala chiamato “breast with cap in” e classificato come pollame generico, il prodotto ucraino passa i confini dell’Unione a tariffa zero per essere poi preparato e venduto, invece, come pregiato petto a ristoranti, mense e in altri canali industriali dove non c’è la possibilità per il consumatore finale di verificare l’origine o l’etichetta. In Italia ci sono 18.500 allevamenti con una filiera che, con oltre 55mila addetti, comprende anche 400 stabilimenti per la produzione di mangimi, 174 macelli piccoli e grandi e oltre 500 stabilimenti per la trasformazione. L’Italia, con oltre 1,3 milioni di tonnellate di carni avicole, è uno dei principali produttori europei di pollame insieme a Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Polonia. “Occorre continuare a monitorare gli scambi commerciali – spiega Paolo Dellarole presidente Coldiretti Vercelli e Biella – per smascherare situazioni che favoriscono la concorrenza sleale agli allevatori italiani e piemontesi. La filiera avicola del Piemonte conta oltre 32 milioni di capi per 1158 aziende: in un momento di generale rallentamento dell’economia mondiale bisogna tutelare ancora di più le nostre produzioni e i posti di lavoro, garantendo il rispetto delle regole e la trasparenza delle filiere”.

 

 

Appuntamenti

 

PADOVA: MAXI GREGGE IN PRATO DELLA VALLE PER VIVERE UN GIORNO DA PASTORE

Domenica 14 aprile

 

Mille pecore in Prato della Valle non si erano mai viste prima e tutto è pronto per l’arrivo del gregge alle ore 9.00 di domenica 14 aprile. La manifestazione organizzata da Donne Impresa Coldiretti Padova ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà di un patrimonio zootecnico a rischio estinzione, un mestiere che seppur riscoperto dalle nuove generazioni deve fare i conti con le difficoltà causate dall’urbanizzazione del territorio che ha cancellato i percorsi verdi, il rispetto delle normative e le diverse sanzioni applicate dalle varie amministrazioni locali.

“Vivere un giorno da pastore” è l’invito delle imprenditrici agricole rivolto a tutta la cittadinanza con la consapevolezza del disagio che gli ovini potranno causare a volte più dovuto a pregiudizi che alla realtà dei fatti. “Per questo – assicura Chiara Bortolas vice responsabile nazionale – un team sarà al lavoro per garantire lo svolgimento dell’iniziativa in totale sicurezza sotto il punto di vista igienico-sanitario e nel rispetto del benessere animale.

Possiamo contare sulla collaborazione e l’intervento autorevole del Comune di Padova, della Provincia, del Servizio Veterinario dell’Uls 6, del corpo di Polizia e del personale dell’azienda Aps. Figure qualificate che assisteranno chi è impegnato per la buona riuscita della giornata”. I giovani pastori della squadra dei “Pascoli Alti” con i loro aiutanti daranno vita “al cambio armadio” con la tosatura sul posto fino all’ultimo capo. Ci saranno spazi dedicati alla filatura, alla dimostrazione della trasformazione della lana “da vello a tessuto”, ai formaggi e latticini, ai prodotti a km zero del Mercato di Campagna Amica. Per i più piccoli un recinto con gli agnellini per i selfie ricordo”.  Coldiretti ricorda che tutta l’area delle operazioni sarà delimitata e ricoperta con tessuto e paglia. Al termine tutto il materiale verrà raccolto da parte dell’organizzazione e correttamente smaltito, come previsto dalla norma. Le transenne permetteranno alle famiglie di guardare ma non avere il contatto diretto. Anche i cani avranno a disposizione un luogo adeguato con acqua e ristoro, per riposare e per evitare il disturbo.

Un annullo postale apposito divernterà la cartolina souvenir dell’evento: lo scatto avverrà proprio nel momento topico per immortalare un’immagine che difficilmente i padovani e i turisti potranno rivedere ancora.

I frati della Basilica di Sant’Antonio benediranno i ramoscelli di ulivo della Domenica delle Palme e tutti i presenti. Una particolare invocazione sarà dedicata a questo popolo transumante che nei prossimi mesi raggiungerà le vette per perpetuare un rito senza tempo. “Nell’anno in cui l’Italia ha chiesto il riconoscimento all’ Unesco per questa pratica antica – commenta Chiara Bortolas – le agricoltrici si sono fatte carico di promuovere una legge regionale che armonizzi chi si interfaccia con questa attività, privati o pubblici amministratori ed enti, sollecitando l’attenzione anche della politica. Il riguardo per la pastorizia italiana deve essere sempre alto – conclude Bortolas – a minacciare il settore sono le guerre commerciali globali e la concorrenza sleale con i prodotti stranieri spacciati nel mondo come “Made in Italy”.

 

VICENZA: WEEKEND DELLE PALME AL MERCATO COPERTO DI C.A. E IN PROVINCIA

Sabato 13 e domenica 14 aprile

Non solo colombe e uova sulle tavole. La Pasqua è innanzitutto l’occasione per riscoprire i gusti dolci della tradizione locale in tutte le regioni. Il Veneto si prepara in anticipo coinvolgendo i cittadini consumatori nella spesa nei mercati di Campagna Amica organizzando laboratori, degustazioni ed intrattenimenti culturali in tutte le province. Ed il mercato coperto di Campagna Amica Vicenza in Contra’ Cordenons n. 4, si prepara a celebrare la Pasqua con grande attenzione al territorio ed alle sue produzioni. Visitando l’area espositiva, infatti, sarà possibile trovare il meglio delle eccellenze agroalimentari vicentine, trovando nei produttori degli straordinari tutor per fare i giusti abbinamenti. A richiesta, naturalmente, verranno fornite interessanti ricette, che rievocano la tradizione, ma con un pizzico di coraggio guardano all’innovazione, rivisitando le ricette stipate nella credenza. “Ci prepariamo a celebrare la Pasqua nel segno della tradizione e delle usanze contadine – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – perché questo è nelle nostre corde. E festeggiare la risurrezione del Signore guardando alla nostra storia ed alle nostre usanze, riteniamo sia il modo più naturale per ritornare in famiglia e condividere questo festa di gioia”.

Con questo spirito, sabato 13 aprile, con Susanna Miola de la Fattoria didattica il Giglio Rosso, verrà proposto un colorato e divertente laboratorio in cui sarà possibile imparare a colorare le uova sode con i colori della natura, per decorare le tavole della Festa o rendere più gioiose le cacce all’uovo o il picnic di Pasquetta. Con la Pasticceria Bolzani Carlo, invece, verrà proposta la personalizzazione del proprio uovo, inserendo la sorpresa che ognuno potrà portare e decorandolo a piacere.

Domenica 14 aprile, invece, sarà la volta dell’imperdibile appuntamento con la ricetta del Calendario gastronomico vicentino: una sorpresa per tutti i visitatori che si recheranno al mercato coperto di Campagna Amica Vicenza.

Gli appuntamenti, però, ravvivano anche i mercati di Campagna Amica della provincia di Vicenza, in questo weekend che precede la Pasqua. Sabato 13 aprile a Malo, infatti, verranno proposti i dolci della tradizione Pasquale, grazie alla collaborazione del Comitato Genitori della Scuola di Malo, mentre domenica 14 aprile a Vigardolo Campagna Amica sarà presente alla splendida Festa delle Rose di Carta.

Ricordiamo che il mercato coperto di Campagna Amica Vicenza sarà operativo sabato dalle 8.30 alle 13.30 e domenica dalle 9.00 alle 13, pertanto i visitatori potranno testare personalmente la qualità dei prodotti e misurarsi con le ricette che i produttori sapranno consigliare per utilizzare al meglio le eccellenze vicentine.

Sabato sarà anche possibile usufruire della consegna della spesa al domicilio, un servizio comodo e che molti cittadini stanno da tempo sfruttando, per scegliere in comodità ciò che si vuole mettere in dispensa e vederselo consegnato direttamente a casa propria.

 

REGGIO EMILIA, LE NUOVE FRONTIERE DELL’IMPRESA DIGITALE

Martedì 16 aprile

 

Martedì 16 Aprile alle ore 9.30, presso la sede provinciale di Coldiretti Reggio Emilia, si terrà un incontro informativo e formativo sulle opportunità offerte alle imprese dalle tecnologie digitali definite “Impresa 4.0”. Interverrà il dottor Michele Chietera per il Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di Commercio di Reggio Emilia, che illustrerà tutte le opportunità in tema di innovazione che le aziende reggiane possono cogliere gratuitamente nel 2019 e Giovanni Bedogni, responsabile fiscale Coldiretti Reggio Emilia. Durante l’incontro saranno approfondite tutte le azioni che l’ente Camerale mette in campo pensate appositamente per le imprese del territorio in ottica “Impresa 4.0”, in particolar modo presentazione del Bando Voucher, autovalutazione delle competenze digitali dell’impresa, nuove tecnologie digitali con focus alle tecnologie 4.0 per le aziende agricole, collaborazioni con l’università Unimore. Sarà inoltre affrontata la digitalizzazione dell’impresa agricola attraverso la descrizione degli strumenti di supporto fiscale, tecnico e amministrativo di Coldiretti Reggio Emilia. La partecipazione all’incontro è aperta a tutte le aziende interessate.

 

PADOVA, CON GLI “AMICI DELLA BICICLETTA” PER MANGIARE SANO

Sabato 13 aprile

 

Mangiare sano e una regolare attività fisica sono un binomio perfetto. Da qui l’ormai consolidata collaborazione con gli “Amici della Bicicletta” di Padova che sabato 13 aprile saranno al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova, in via Vicenza 23, per la marchiatura delle bici. Chi lo desidera potrà far punzonare la propria “due ruote” e conoscere anche le attività per muoversi in città e conoscere un po’ meglio le bellezze di casa nostra che ben si sposano con i prodotti a km zero del Mercato Coperto, messi come sempre a disposizione dalle aziende agricole di Campagna Amica. Sarà anche l’occasione per avere qualche dritta dai produttori e dai tutor Coldiretti sui prodotti ideali per la Pasqua e le giornate di festa primaverili. Focacce, primi e secondi della civiltà contadina, dove il rispetto delle abitudini religiose si sposa con i menù della Quaresima e soprattutto la lista dell’occorrente da mettere nell’agribag per il pic-nic fuori porta del lunedì di Pasquetta.

Come ad ogni appuntamento le aziende agricole che partecipano al Mercato Padova Km Zero propongono il meglio dell’agricoltura padovana di stagione, dalla frutta alla verdura fresca, dalla carne ai latticini, dal miele e vino alle confetture, dal pane alle piante. C’è anche la possibilità di farsi consegnare la spesa gratuitamente a domicilio grazie ad un pratico furgone elettrico messo a disposizione dal Mercato per raggiungere i clienti direttamente a casa. Tutte le informazioni saranno fornite durante l’orario di apertura.

Il Mercato Coperto Padova km 0 ospita, in uno stabile da 600 metri quadrati completamente ristrutturato, circa venti aziende agricole padovane che hanno intrapreso con convinzione la strada della vendita diretta. Il mercato è aperto ogni sabato mattina dalle 8 alle 13 e mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 19. Sulla nuova pagina Facebook Mercato Coperto Padova Km0 saranno puntualmente riportate tutte le novità sulle iniziative del mercato coperto di Padova.

 

FORLI’-CESENA: APRE A S.GIORGIO DI CESENA LA ‘GELATTERIA DE PAÈS’, RETE DI C.A.

Sabato 13 aprile

 

Ha collaborato all’apertura di numerose gelaterie in 15 Paesi, di cui una in Kenya, ma il maestro gelatiere Roberto Leoni, 40 anni ancora da compiere, è uno che non dimentica le proprie radici. Dopo aver avviato a Cesena due ‘agri-gelatterie’ col suo marchio, le prime gelaterie artigianali di Romagna incluse nella rete a km0 firmata Campagna Amica-Coldiretti, eccolo che tenendo fede al suo motto – “per realizzare un ottimo prodotto, bisogna sempre dare uno sguardo al passato” – inaugura un terzo punto vendita, questa volta nel paese dove è nato, cresciuto e dove ancora oggi vede crescere le sue figlie. Non a caso battezzata ‘Gelatteria de Paès’, la nuova attività, situata al civico 2809 di via San Giorgio, a San Giorgio di Cesena, aprirà i battenti sabato 13 aprile con una grande festa rurale all’insegna della Romagna e delle sue tradizioni. A partire dalle ore 16:00, degustazione gratuita di gelato, musica folk con il Duo Agricolo e assaggi di ciambella e albana dell’azienda La Castellana. “Chi ci conosce lo sa – spiega il maestro gelatiere – amiamo le cose semplici, buone, genuine. Proprio per questo abbiamo creduto nel progetto di Campagna Amica fin dall’inizio, perché esso, proprio come il mio gelato, valorizza la nostra terra, la sua biodiversità, i prodotti locali di origine contadina”. Basta citare alcuni dei gusti letteralmente inventati da Leoni per comprendere il legame forte che il suo gelato ha con la Romagna: dalla crema all’Albana di Romagna, al Sangiovese, alla la pesca e pera Igp, senza dimenticare le sue ultime invenzioni come il Mazapègul, il gelato cotto a fuoco lento nel pentolone, come facevano le nonne con la crema pasticcera, o il gelato alla piadina, squacquerone e savòr sino all’ultima creazione, il gusto gourmet ai passatelli. In tutti questi gusti tradizione e innovazione si incontrano dando vita ad un vero prodotto artigianale a Km0 realizzato con materie prime fornite dalle aziende agricole locali ed inserito nel 2018 da Dissapore.com tra i 100 migliori gelati artigianali d’Italia. Un valore aggiunto che per la propria clientela, oltre alla qualità che si scioglie in bocca, significa garanzia e certezza sull’origine delle materie prime con le quali il gelato stesso viene realizzato.

E non è tutto, perché il gelato di Leoni è anche ‘green’: “Le nostre Gelaterie sono a basso impatto ambientale, utilizziamo solo energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, illuminazione a led e materiali riciclati ed ecocompatibili, a partire da coppette e cucchiaini”.

 

SALERNO, AL VIA INCONTRI PER LA “BUONA COLAZIONE”

Lunedì 15 aprile

 

Confetture, succhi di frutta fresca, torte fatte in casa: il buongiorno si vede…dalla colazione. Coldiretti Salerno, Campagna Amica e Ordine dei Medici e degli Odontoiatri avviano una serie di incontri nelle scuole per sensibilizzare bambini e famiglie alla corretta alimentazione. Lunedì 15 e martedì 16 aprile (dalle ore 8.40) primi incontri alla scuola Medaglie D’Oro di Salerno: al bando le merendine e i prodotti acquistati a basso costo e con ingredienti di dubbia provenienza, l’agrichef Lucia Giannattasio racconterà ai bambini e ai loro genitori come preparare una buona e sana prima colazione, facendo scoprire ai ragazzi tanti nuovi sapori spesso sconosciuti. Latte, orzo, succhi, spremute, yogurt, miele, confetture e marmellate fatte in casa, frutta fresca di stagione, pane, fette biscottate, i dolci della nonna: ai bambini sarà proposto un menù gustoso ed equilibrato. Due giovani medici dell’Ordine saranno a scuola per incontrare i genitori, spiegare l’importanza degli alimenti, dando consigli alle mamme sul fabbisogno energetico e sui principi nutritivi di ogni alimento. “E’ un’iniziativa estremamente importante – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Salerno, Giovanni D’Angelo – secondo noi è la svolta giusta per diffondere la corretta alimentazione partendo già dall’età infantile e per costruire una società in salute. Alimentazione, ambiente, sport sono i pilastri fondamentali per la prevenzione di malattie purtroppo sempre più frequenti come il diabete, le cardiopatie e i tumori. Altro punto riguarda la salubrità delle materie prime: è importante non solo mangiar bene ma mangiare prodotti sani e in questo Coldiretti è garanzia di qualità”. “E’ un’iniziativa alla quale teniamo molto – fa eco il presidente di Coldiretti Salerno, Vito Busillo – e che estenderemo a tutte le scuole della provincia. La colazione è un momento nutrizionale importante della giornata, per favorire salute e benessere, migliorare il rendimento scolastico. Coldiretti è prima di tutto una grande forza sociale e abbiamo il dovere di sensibilizzare le giovani generazioni al mangiar sano e alla dieta mediterranea. Lo faremo anche distribuendo a tutte le scuole la “piramide alimentare” che riteniamo il vademecum guida per tutti i genitori”.

 

RAGUSA: SCUOLA, AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IL PROGETTO “SVILUPPO A KM 0”

Sabato 13 aprile

 

Domani 13 aprile, dalle 9.00, al Mercato Campagna amica di Ragusa in Via Momigliano inizia la prima fase del progetto “Sviluppo a Km 0” con gli alunni dell’Istituto Comprensivo Vann’Antò. Lo scopo – spiega il direttore della Coldiretti, Calogero Maria Fasulo – è quello di accompagnare gli alunni in un percorso articolato che, partendo dalla conoscenza del territorio e delle realtà produttive, focalizzi l’attenzione sui prodotti locali, di origine animale e vegetale, sul valore degli stessi nella dieta mediterranea e sulle potenzialità economiche che possono rappresentare. Crediamo infatti che conoscere il tessuto economico in cui si vive, sia un elemento importante per la crescita consapevole. Grazie alla collaborazione con Campagna Amica Ragusa, gli studenti conosceranno le aziende agricole, parteciperanno agli incontri formativi e a momenti di confronto già calendarizzati. Il progetto è realizzato in collaborazione con le professoresse Daniela Conti e Maria Licitra.

 

VENETO: AGRICOLTURA SEMPRE PIU’ GREEN, DAL BIOMETANO AL COMPOST PER I TERRENI

Sabato 13 aprile

 

Agricoltura sempre più green in Veneto, dal biometano con scarti vegetali al compost fertilizzante naturale per i terreni con esperienze innovative e  d’avanguardia al centro della giornata sull’economia circolare promossa da Coldiretti in collaborazione con i Comuni di Mira e Campagna Lupia DOMANI sabato 13 aprile dalle ore 9.00 nella Tenuta di “Sant’Ilario” in Via Giare 172 a Mira con il Presidente nazionale Ettore Prandini e il Ministro delle Politiche Agroalimentari e del Turismo Gian Marco Centinaio. Gli argomenti al centro dell’incontro vnno dalla gestione dei terreni con nutrienti e ammendanti, fino alla capacità delle piante di resistere agli stress in uno scenario di cambiamenti climatici che hanno reso sempre più frequenti gli eventi estremi e gli sbalzi termici che negli ultimi dieci anni hanno causato oltre 14 miliardi di euro di danni all’agricoltura a livello nazionale.

La gestione di un’economia circolare che valorizzi anche gli scarti di produzione – spiega Coldiretti Veneto – è una scelta strategica che vede l’Italia ai primi posti in Europa, ma che deve essere favorita da risorse e da una burocrazia più snella. Durante la giornata, che prevede anche dimostrazioni in campo con lavorazioni dei terreni e gestione del compost – spiega Coldiretti Veneto – saranno presenti, fra gli altri, Gianluca Forcolin Vice Presidente della Regione, Marco Dori Sindaco di Mira e Alberto Natin primo cittadino di Campagna Lupia, il Senatore Gianpaolo Vallardi Presidente della Commissione Agricoltura, Lorenza Franz e Paolo Giandon dell’Arpav, Francesco Morari dell’Università di Padova, Massimo Centemero Direttore del Consorzio Italiano Compostori e Francesco Vincenzi Presidente Anbi.

 

BERGAMO: SUMMIT NELLA BERGAMASCA PER LE IMPRENDITRICI AGRICOLE LOMBARDE

Lunedì 15 aprile

 

Arriveranno da tutte le province lombarde per la prima tappa del percorso formativo sul tema “L’innovazione social delle agri manager”. Le dirigenti che fanno parte del Coordinamento di Donne Impresa Coldiretti Lombardia, guidate dalla responsabile regionale Wilma Pirola, si sono date appuntamento per lunedì 15 aprile, dalle ore 9,30, presso l’Acetaia Testa a Carobbio degli Angeli (Bg) per imparare a promuovere l’azienda agricola su instagram.

Accompagnate dalla food blogger e avvocato Vatinee Suvimol, le imprenditrici agricole si addentreranno nei meccanismi di uno dei più seguiti strumenti social. L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto di innovazione itinerante che prevede una serie di incontri che si terranno nelle diverse province lombarde e che porterà le agri manager di Donne Impresa a confrontarsi su diversi aspetti legati all’agricoltura 4.0. In Lombardia le aziende nei campi a guida femminile sono circa 10 mila.

 

VERONA: DESTINAZIONE VALPOLICELLA, L’ENOTURISMO COME OPPORTUNITÀ DI CRESCITA

Mercoledì 17 aprile

 

Allo sviluppo dell’enoturismo in Valpolicella, a poche settimane dall’entrata in vigore dell’apposito Decreto ministeriale, è dedicata la tavola rotonda “Destinazione Valpolicella…l’enoturismo come opportunità di crescita”, organizzato da Valpolicella Benaco Banca, in collaborazione con Coldiretti Verona, Cantina Valpolicella Negrar, Consorzio Tutela Vino Valpolicella, Comitato Palio del Recioto e dell’Amarone e con il patrocinio del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona. L’appuntamento è mercoledì 17 aprile alle 18.00 alla Cantina Valpolicella di Negrar.

Protagonisti dell’incontro moderato dal giornalista Lucio Bussi saranno Simone Lavarini, vice direttore generale vicario di Valpolicella Benaco Banca, Stefano Chiavegato, presidente provinciale di Terranostra, di Davide Gaeta, professore di Politiche vitivinicole all’Università degli Studi di Verona e Debora Viviani dell’Osservatorio sui Consumi dell’Università degli Studi di Verona.

La Valpolicella è avvantaggiata dalla vicinanza al Lago di Garda – evidenzia il vice presidente Gianmaria Tommasi – e per questa vicinanza, i turisti possono facilmente programmare una visita in Valpolicella, che può diventare con il tempo una meta fissa da associare alla vacanza. Aggiungo che la Valpolicella può considerarsi il “quartiere verde” della città e quindi trarre beneficio anche dalla vicinanza a Verona. Come banca del territorio, vediamo il turismo una risorsa fondamentale da coltivare e da assecondare con progetti innovativi che sviluppino l’economia circolare – conclude Tommasi – e questo è un incontro che va esattamente in questa direzione.

In Italia l’enoturismo è un settore che vale 2,5 miliardi con possibilità di ulteriore crescita. “Il settore del vino veronese è cresciuto scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità rappresentando un modello di riferimento per la crescita dell’intero agroalimentare nazionale – precisa Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona –Possiamo e dobbiamo intercettare una parte dei milioni di turisti che visitano il nostro territorio per far conoscere loro le eccellenze enogastronomiche, le cantine e gli agriturismi. Coldiretti Verona, ad esempio, attraverso il proprio ente di formazione Impresa Verde Verona, ha già avviato un corso di formazione per gli agrichef sulla conoscenza del vino locale con abbinamento al cibo”.

Alla fine del convegno i partecipanti potranno gustare un risotto realizzato dai risottari di Isola della Scala accompagnato da una degustazione di vini Domìni Veneti offerti da Cantina Valpolicella Negrar.

 

LUCCA: VERSILIA, L’ORTOTERAPIA CON “L’ORTO DEL BENESSERE”

Sabato 13 e domenica 14 aprile

 

L’orto come cura anti stress per sei italiani su dieci. Si chiama “L’orto del Benessere” lo spazio che gli agricoltori di Coldiretti presenteranno alla decima edizione de “E’ la via dell’orto” in programma da sabato 13 a domenica 14 aprile, per tutto il giorno, nel centro storico di Camaiore (LU). Definito anche l’orto zen, per la sua capacità anche di eliminare le energie negative, “L’orto del Benessere” è un esempio molto semplice di orto terapia come ricavare, anche da un piccolo pezzo di terra, uno angolo di campagna dedicato alla cura di se stessi che può trovare spazio anche su un terrazzo o nel giardino. L’orto inteso non solo come spazio per coltivare prodotti a km zero ma come spazio per coltivare il benessere psico-fisico. Per vederlo e provarlo basta andare in via V. Emanuele, in prossimità di Piazza Romboni. “Coltivare la terra – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – può rivelarsi un toccasana per la salute. Chi vive a contatto con la natura vive meglio e ha livelli di stress molto più bassi rispetto alla media. Il nostro orto è uno strumento anti-stress”.

Agricoltori protagonisti non solo tra orti e giardini ma anche con la filiera corta attraverso il mercato di Campagna Amica e la partecipazione dei contadini-tutor ospiti del talk show “L’orto delle meraviglie” condotto dal giornalista Andrea Montaresi in agenda sabato 13 aprile in Piazza San Bernardino alle ore 16.30 a cui parteciperanno, per parlare delle prospettive della floricoltura, il flower designer di Viareggio e Presidente Zona per la Versilia, Cristiano Genovali e l’imprenditrice di Camaiore e vice presidente di Coldiretti, Elena Giannini con la sua linea di prodotti a base di eucalipto realizzati con filiera Made in Tuscany e con il progetto didattico Il Giardino di Manipura.

“Portiamo a questa bella manifestazione che ogni anno richiama migliaia di visitatori – conclude Elmi – l’esperienza delle nostre campagne. Le nostre imprese agricole non producono e coltivano solo cose buone ma migliorano la nostra qualità della vita”.

 

PARMA: AL MERCATO DI C.A. LA CORSA DELLE LUMACHE E IL MAGICO MONDO DELLE API

Sabato 13 aprile

 

Una simpatica gara di “velocità” si terrà sabato 13 Aprile alle ore 10 al Mercato di Campagna Amica del Barilla Center a Parma (in Largo Calamandrei). Si tratta della “corsa delle lumache”, un’iniziativa a cura dell’imprenditrice agricola Emily Mazzali di Neviano Arduini, componente Coldiretti Donne Impresa Parma. Tutti, grandi e piccini, potranno tifare per le campionesse della lentezza e puntare sulla chiocciola più promettente, oltre a conoscere questi molluschi, utilizzati anche in gastronomia e in cosmesi, e le loro proprietà.

Ad assistere alla gara anche gli alunni della prime elementari della scuola Racagni di Parma, iscritti al concorso di Coldiretti Donne Impresa e Coldidattica “Biodiversità contro omologazione”. Per loro anche un percorso di conoscenza della stagionalità dei prodotti dalla viva voce dei produttori agricoli e un laboratorio didattico sul magico mondo delle api curato dall’azienda agricola Monteverdi di Noceto per scoprire il funzionamento dell’alveare, l’infaticabile lavoro delle api, le proprietà del miele e le sue varietà.

Una mattina da non perdere per conoscere cose nuove e divertirsi facendo acquisti dei prodotti territoriali e di stagione sui banchi del Mercato.