COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del territorio del 21 settembre 2018

21 Settembre 2018
News La Forza del territorio del 21 settembre 2018

Primo piano

PESARO URBINO

METEO, TRACCIATURA E MENO TASSE: OTTIMO PER I TARTUFI

Buone notizie per gli appassionati di tartufi e funghi, per l’annata che si prevede ottima in termini di quantità e qualità – rileva la Coldiretti interprovinciale – ma anche per l’obbligo di indicare il luogo di raccolta in etichetta. 

Davvero un bene per il nostro territorio che può vantare tante varietà differenti di tartufo con in testa il bianco pregiato (tuber magnatum pico). Lo rende noto Coldiretti Pesaro Urbino dopo la risposta dell’Ue a un preciso quesito dell’Italia rispetto alla commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi: anche funghi e tartufi spontanei, prelevati in natura, devono essere obbligatoriamente etichettati con il luogo di raccolta.

Davvero una notizia confortante per i consumatori in vista dell’autunno e delle varie fiere e mostre mercato che stanno per partire. La raccolta del bianco pregiato e delle altre varietà del periodo inizia tradizionalmente l’ultima domenica di settembre, la Borsa prezzi è quindi ancora ferma ma già cavatori ed esperti incrociano le dita per un’annata che potrebbe regalare grandi soddisfazioni. Archiviata la disastrosa (per siccità) scorsa annata, la previsione poggia sulla neve invernale e sull’estate parecchio umida, vera manna per funghi e tartufi, e si spera anche su prezzi più “umani” rispetto ai picchi dello scorso anno con costi fino a 6mila euro al chilo per le pezzature più grandi e tra i 2.500 e i 3mila euro al chilo per i pezzi sotto i 15 grammi.

Per quanto riguarda i raccoglitori, si stima che in Italia ce ne siano circa 200mila che poi riforniscono negozi e ristoranti dando linfa vitale ed economica alle aree interne e boschive. Senza contare i tanti turisti che raggiungono la zona per assaporare i tesori del bosco e, magari, fare qualche acquisto. Bene dunque, secondo Coldiretti, l’indicazione del luogo di raccolta anche se occorrerebbe aumentare in trasparenza la parte relativa ai prodotti trasformati, spesso spacciati per italiani e con l’utilizzo di sostanze aromatizzanti che si sostituiscono o si affiancano al prodotto richiamato in etichetta, con poca chiarezza nei confronti dei consumatori.

Su questa parte dei trasformati urge un intervento legislativo chiarificatore. “Il tartufo sviluppa un’importante economia territoriale, non solo per i cavatori, per i trasformatori e per i venditori, ma anche per l’indotto che il settore genera in termini di occupazione, ristorazione e turismo. L’indicazione dell’origine valorizza i veri prodotti del territorio e rappresenta un atto di trasparenza e di informazione nei confronti dei consumatori – afferma Tommaso Di Sante, presidente Coldiretti Pesaro e Urbino – garantendo nel contempo anche i tanti addetti del settore, spesso penalizzati da una concorrenza sleale e ingannevole di prodotto di qualità inferiore proveniente dall’estero”. Coldiretti rende nota anche una recente Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che prevede l’aliquota IVA agevolata al 10% per il prodotto fresco, oppure refrigerato ed anche per il tartufo sterilizzato e per quello in olio d’oliva; aliquota IVA ordinaria, invece, per il tartufo congelato.

 

Dal territorio

MARCHE, IL CONTADINO TORNA A SCUOLA PER ACCOGLIERE E GUIDARE I TURISTI

Agricoltore ma anche ristoratore. Oppure alle prese con l’accoglienza di turisti, anche stranieri, loro guida alla scoperta del territorio: dalle eccellenze dell’agroalimentare alle bellezze naturali e architettoniche. O che accantona gli attrezzi agricoli e “smanetta” al pc per proporsi aprendo una finestra sul mondo grazie ai social network. Sono tanti i corsi di formazione che Coldiretti Marche sta attivando per titolari, familiari, coadiuvanti e dipendenti di aziende del settore agricolo, alimentare e forestale. E ultimi giorni di tempo per iscriversi, visto che le adesioni scadono venerdì 21 settembre. Opportunità di crescita personale e professionale rese possibili grazie al Psr.

Nel settore turistico sono previsti corsi per avviare fattorie didattiche, diventare agrihost (ovvero fare accoglienza turistica nelle proprie strutture) o agrichef in grado di soddisfare tutte le esigenze (dal proporre una colazione della tradizione a un pic nic all’aperto, dallo stilare un menu per celiaci al realizzare piatti vegetariani e vegani). Non mancano seminari specifici sulla produzione di pasta fresca o sull’utilizzo al meglio del tartufo, grande protagonista delle tavole marchigiane. E per restare in campo agricolo ci sono anche ore di corso per approfondire gli aspetti di colture particolari come quella dello zafferano e della canapa, della produzione di birra. Per informazioni e iscrizioni ai corsi è possibile contattare gli uffici Coldiretti di zona o la sede regionale di Ancona allo 071.2079948.

 

ASTI, FINALMENTE IL MONFERRATO HA UNA DOC NEBBIOLO TUTTA SUA

“Finalmente si restituisce dignità a un intero territorio e il giusto rispetto a una tradizione da sempre coltivata nel Monferrato”, Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti e viticoltore a Castelnuovo Calcea, non nasconde la giusta enfasi alla notizia rimbalzata da Roma oggi pomeriggio, giovedì 20 settembre, dove il Comitato vitivinicolo nazionale ha approvato all’unanimità la nuova Doc Monferrato Nebbiolo.

Per Coldiretti e i viticoltori dell’Astigiano e dell’Alessandrino, la Doc Monferrato Nebbiolo è un traguardo agognato per anni e raggiunto con tenacia e perseveranza. “Di fatto – rileva il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta – viene regolarizzata una situazione da sempre presente nel Monferrato. Il Nebbiolo è sempre stato coltivato, anche perchè era già un vitigno raccomandato dalla Regione Piemonte, ed è anche da sempre vinificato da numerosissimi vignaioli. Pur avendo quindi tutte le caratteristiche per potersi fregiare di una Doc, fin’ora non era stato possibile farlo. Per i viticoltori è sicuramente un’opportunità in più per dare reddito alle aziende, per il territorio è la possibilità di aggiungere e sviluppare un nuovo brand”.

La svolta ci fu il 17 maggio dell’anno scorso, quando il Comitato Vitivinicolo regionale approvò all’unanimità la modifica al disciplinare Monferrato Doc, ora recepita anche da quello nazionale. Anche l’enologia dell’Astigiano, e più in generale di tutto il Monferrato, 118 comuni della provincia di Asti e 113 di quella di Alessandria, d’ora innanzi può fregiarsi di due tipologie di nebbiolo: “Monferrato Nebbiolo” e “Monferrato Nebbiolo Superiore”.

“La principale novità – rileva Paolo Anziano, responsabile settore vitivinicolo di Coldiretti Asti – consiste nell’inserimento di una nuova tipologia con indicazione di vitigno: il “Monferrato” Nebbiolo, con l’introduzione in esclusiva della menzione “Superiore”, secondo i riferimenti normativi della Legge n.238/16 (Testo Unico). Tra questi anche un periodo di affinamento minimo di 12 mesi, che si protrae a 18 mesi, di cui 6 in botti di legno, per i vini riportanti la menzione Superiore”.

“Dobbiamo ringraziare l’attenta regia del Consorzio della Barbera e dei Vini del Monferrato – sottolinea il presidente Reggio – e del suo presidente Filippo Mobrici, se siamo arrivati all’importante riconoscimento di indicare ed evidenziare il nome del vitigno Nebbiolo in etichetta”.

Da notare come, negli anni, nello stesso areale produttivo, il Nebbiolo sia già entrato a far parte di alcuni vini a denominazione di origine quali l’Albugnano d.o.c., il Terre Alfieri d.o.c. Nebbiolo, il Colli Tortonesi d.o.c. rosso, il Piemonte d.o.c. Rosso. Da oggi, finalmente, il Monferrato ha invece una nuova doc Nebbiolo tutta sua.

Il disciplinare – Monferrato Nebbiolo – Resa 90 q.li per ettaro – Gradazione delle uve minino 11.50% Vol.  – Resa uva/vino 70% quindi 6300 litri ettaro – Affinamento: 12 mesi dal 1 novembre della vendemmia. Monferrato Nebbiolo Superiore – Resa 80 q.li ettaro per ettaro – Gradazione delle uve minimo 12 % Vol. – Resa uva vino 70% quindi 5600 litri ettaro – Affinamento: 18 mesi dal 1 novembre della vendemmia con almeno 6 mesi in legno.

Le caratteristiche al consumo – Colore: rosso rubino tendente al granato – Profumo: fruttato e caratteristico – Sapore: secco, vellutato, armonico – Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% Vol.; con la menzione Superiore 12,50% Vol. – Acidità totale minima: 4,5 g/l – Estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l; con la menzione Superiore: 22 g/l.

 

ANCONA, LA VENDEMMIA 2018 PORTA GRANDI BIANCHI

 

Sarà un’annata qualitativamente ottima. Con i vini bianchi che grazie al clima altalenante saranno equilibrati e ricchi di aromi, soprattutto per quanto riguarda il Verdicchio. Con la Vendemmia 2018 ancora in corso, la stima di Assoenologi conferma la previsione di Coldiretti sull’andamento della campagna vitivinicola. Quantità che sfiorerà il milione di ettolitri e qualità ottima. Le grandinate dello scorso weekend, concentrate soprattutto in città hanno fortunatamente risparmiato i filari. Il miglior modo, insomma, per festeggiare i 50 anni della Doc dei Castelli di Jesi. Nei mesi precedenti le piogge e la neve di fine febbraio sono servite da riserva idrica. Dopo una primavera instabile e un’estate solo a tratti siccitosa il risultato è ottimo per i bianchi ma buono anche per i rossi dai colori accesi, profumati e pieni di equilibrio.

“Una buona annata – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona – significa una buona economia per i tanti imprenditori agricoli che hanno deciso di investire in un settore così identitario e in crescita soprattutto sul fronte dell’export, ma anche un’ulteriore opportunità di promozione per la nostra provincia e regione che fanno della sua cultura rurale e dei suoi paesaggi un carattere di diversità e riconoscibilità per i tanti viaggiatori che stanno imparando a conoscerci e apprezzarci”.

Secondo dati Istat rielaborati da Coldiretti Marche l’export del vino marchigiano nei prime tre mesi del 2018 ha raggiunto un valore di circa 12,5 milioni di euro, quasi un + 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Il lavoro silenzioso e costante dei nostri produttori vitivinicoli – prosegue la Gardoni è indispensabile in un’ottica di prosperità economica, turistica e culturale del nostro territorio ed è per questo che Coldiretti sta investendo sulla qualità dei servizi a loro rivolti per migliorare e semplificare la loro attività d’impresa”. Insomma, meteo ma anche grande perizia di produttori e agronomi che hanno avuto a che fare con alcun parassiti, soprattutto durante la rigogliosa fase vegetativa ma che, con trattamenti adeguati e preventivi, non hanno intaccato le viti.

 

CALABRIA, LA REGIONE AUTORIZZA CARBURANTE IN PIU’ PER L’IRRIGAZIONE DI SOCCORSO 

Coldiretti aveva chiesto l’assegnazione di quote aggiuntive di carburante agevolato alle imprese agricole che, a causa di condizioni meteo, sono state costrette a ricorrere a cospicue irrigazioni di soccorso per salvare le coltivazioni. Dopo le opportune verifiche e certosini accertamenti, in conformità al provvedimento del DDG n°2193 del 19/03/2018, la Regione Calabria ha autorizzato, a procedere sull’intero territorio regionale all’attribuzione suppletiva del carburante agevolato alle imprese agricole, che alla data del 15/09/2018 per effetto delle anomalie climatiche, hanno consumato la totalità del carburante già assegnato.

L’assegnazione suppletiva riguarda le sole operazioni di irrigazione e per eventuali trattamenti fitosanitari, sia per colture ortive in pieno campo, sia per le colture arboree, nonché per gli allevamenti zootecnici. “Davvero un piccolo sospiro di sollievo per molte imprese agricole – sottolinea Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – che hanno messo a rischio coltivazioni e allevamenti”.

In Calabria i cambiamenti climatici sono ormai una costante e pesano tanto e anche per questo, in particolare per alcuni territori costieri, per l’alto tasso di evaporazione dal suolo, si sono resi necessari numerosi interventi di irrigazione suppletiva. Bene ha fatto, quindi, la Regione a dare il via per il supplemento per l’irrigazione di soccorso.  Il decreto autorizza l’erogazione di quantitativi di carburante agricolo agevolato, ai beneficiari che, con apposita autocertificazione, ne facciano richiesta entro e non oltre il 20 Ottobre 2018. Gli uffici della Coldiretti sono a disposizione per i soci e per tutti gli imprenditori interessati.

 

LIGURIA, A SCUOLA DI SFILETTATURA: LABORATORI APERTI PER CONOSCERE IL PESCATO

Il mare della Liguria è un fornitore eccellente di pesce di qualità, alimento base per una dieta equilibrata, ma che non tutti sanno come trattare, cucinare e riconoscerne la freschezza: è per questo che oggi i cittadini e tutti i turisti approdati a Genova per il Salone Nautico avranno la possibilità di assistere ai laboratori di sfilettatura organizzati nella centralissima p.zza Sarzano.

Non solo quindi Fiera delle imbarcazioni per la 58^edizione del Salone Nautico, ma tanti eventi collaterali indirizzati a valorizzare i mestieri legati al mare e il pescato locale, grazie alla partecipazione dei veri protagonisti, i pescatori, che ogni giorno salpano dai porticcioli liguri e portano a terra pesce che, attraverso la filiera cortissima, raggiunge il consumatore finale mantenendo inalterate le sue qualità. I laboratori didattici di sfilettatura sono organizzati da Coldiretti Impresa Pesca grazie alla collaborazione di Felice e Roberto Mammoliti della Coopeativa FGA, e dei pescatori del mercato ittico Campagna Amica della Darsena (Genova), i quali insegneranno le tecniche di sfilettatura e pulitura del pescato ad adulti e bambini.

“La vita frenetica – affermano la Responsabile Coldiretti Impresa Pesca Liguria Daniela Borriello e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – costringe molti di noi a rinunciare al piacere di cucinare il pesce, visto come un prodotto difficile da preparare e che si altera facilmente: ma così non è e in questi laboratori si mostra com’è semplice farlo se il pesce è fresco e di stagione. Oltre a presentare la tecnica e maestria dei pescatori, con questi laboratori si vuol far capire al consumatore come riconoscere un pesce fresco, di qualità, in modo da permettergli di fare scelte consapevoli d’acquisto preferendo sempre un prodotto a miglio zero, sicuro e tracciabile. Il comparto ittico ligure è uno dei cardini dell’economia della nostra regione che deve essere valorizzato e tutelato dalla concorrenza del pesce presente sul mercato, che proviene non di rado dall’estero con ovvie problematiche di freschezza.   Le imprese individuali, cooperative e società ittiche locali, sono circa 70 e riescono, con il loro duro lavoro, a rispondere alla richiesta del mercato locale: è un settore dalle grandi potenzialità che può essere il motore di rilancio economico per molte zone della Liguria”.

 

ANCONA, SENTENZA CINGHIALI CONFERMA NOSTRA BATTAGLIA. NO A RIMBORSI LUMACA

La recente sentenza del Tribunale di Ancona che ha visto riconoscere a un agricoltore di Sassoferrato il giusto risarcimento per i danni subiti dalle incursioni della fauna selvatica sui suoi terreni conferma la bontà della battaglia di Coldiretti Marche per superare il meccanismo del de minimis, ovvero l’applicazione del tetto di 15mila euro a prescindere dall’entità del danno. Un’azione sindacale, quella di Coldiretti, portata avanti con tenacia.

Grazie a un confronto continuo con la Regione Marche, durante il quale non sono mancati momenti di scontro, si è riusciti a raggiungere il risultato auspicato: dall’anno 2016 gli Ambiti Territoriali di Caccia sono obbligati a risarcire gli agricoltori dei danni senza l’applicazione di alcun tetto. Coldiretti, a tutela di agricoltori e allevatori assediati da anni da una fauna selvatica fuori controllo, continua la sua mobilitazione per far sì che si riducano i danni, riportando sotto controllo la popolazione della fauna selvatica, esercitando il prelievo venatorio anche con il coinvolgimento del Corpo dei Carabinieri Forestali. Questo è un problema non più procrastinabile.

Nel frattempo Coldiretti sollecita la Regione Marche a definire, secondo quanto promesso agli agricoltori, gli ultimi aspetti del regolamento unico dei danni affinché, tra le altre cose, gli stessi Atc vengano uniformati nelle diverse procedure e sulle tempistiche dei rimborsi. Non è più accettabile che, nonostante l’Ente regionale abbia anticipato i fondi, ci siano Ambiti fermi con i pagamenti dell’anno 2014 (Atc Ancona 1) mentre la stragrande maggioranza ha provveduto a 2015 e parte del 2016 e alcuni, pochi, abbiamo iniziato anche il 2017.

“L’insufficiente e insoddisfacente gestione della fauna selvatica – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona – sta continuando a creare non solo ingenti danni economici alle aziende agricole ma anche alla sicurezza dei cittadini in virtù del fatto che ormai gli ungulati si incontrano spesso anche a ridosso dei centri urbani. Il risarcimento dei danni è necessariamente doveroso nei confronti di chi perde anni di lavoro e investimenti, ma non può continuare a essere il metodo che rappresenta la regola. Sempre più urgente deve diventare la volontà, da parte degli organi preposti, di costruire e attuare un piano di gestione e controllo in grado di rendere possibile e sostenibile la coesistenza tra fauna selvatica e imprenditori agricoli”.

 

FERRARA, FLORIANO TASSINARI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ESTENSE

Viene dall’alto ferrarese il nuovo presidente di Coldiretti Ferrara. Floriano Tassinari, centese di nascita, con residenza a Corporeno, classe 1958, conduce con il fratello Frediano un’azienda agricola con terreni distribuiti all’intersezione di tre provincie: Ferrara, Bologna e Modena, su una superficie di circa 150 ettari, oggi prevalentemente a seminativi ed in parte a ortofrutticoli, in particolare pere Abate, e da ieri è il nuovo presidente provinciale di Coldiretti.

L’Assemblea che si è svolta giovedì 20 settembre, presso l’Hotel Ferrara, alla presenza anche del Presidente regionale Mauro Tonello, ha eletto anche il nuovo Consiglio Direttivo provinciale, ovvero i 19 membri che per il prossimo quinquennio governeranno la Federazione ferrarese.

Tassinari, ha già fatto parte del consiglio e della giunta provinciale ed ha vissuto in prima persona le iniziative ed i progetti di Coldiretti, “un patrimonio per i nostri soci, per tutta l’agricoltura e per tutto il Paese – evidenzia – vista l’importanza strategica dell’agroalimentare made in Italy”.

E proprio sulla valorizzazione del made in Italy, sullo sviluppo delle filiere e sulla redditività delle imprese (“che sono al centro del progetto – sottolinea Tassinari – e che devono poter recuperare valore economico nella loro attività”), sulle battaglie per l’origine di tutte le produzioni, sulle regole e sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, si imposterà l’azione dei nuovi organi dirigenti per i prossimi cinque anni, sviluppando anche gli strumenti associativi con un occhio all’innovazione ed ai servizi di alto livello, anche grazie alla collaborazione con Coldiretti regionale.

“Coldiretti Ferrara è parte importante di una squadra vincente: con lo stesso spirito di servizio e di squadra sapremo interpretare le richieste dei nostri soci e calarle nel quadro del nostro progetto nazionale – chiosa ancora Tassinari – certi che il nostro modello di Agricoltura è l’unico che da prospettive di futuro alle imprese”.

I 19 componenti del consiglio eletti nel corso dell’assemblea sono: Bellini Luca (Mesola-Goro); Benini Alessandro (Voghiera); Crovetti Rino (Argenta); Di Domenico Vito (Masi Torello-Portomaggiore); Fanton Leonardo (Comacchio); Frigati Moreno (Poggio Renatico); Gambarin Francesco (Berra); Guglielmo Luciano (Formignana-Tresigallo);Maestri Stefano (Copparo); Magri Giulio (Ferrara 2); Menghini Filippo (Bondeno); Paganini Gianni (Ferrara 3); Pappi Moreno (Codigoro-Lagosanto); Piazzi Marcello (Ferrara 1); Ricci Antonio (Ostellato); Sandali Alessandro (Ro); Signorini Alberto (Vigarano Mainarda); Tartari Mirco (Terre del Reno); Zaghi Edoardo (Fiscaglia-Jolanda).

A questi si aggiungono i componenti di diritto, ovvero il delegato di Giovani Impresa Filippo Pallara; la rappresentante di Donne Impresa Monia Dalla Libera ed il presidente dei Pensionati Marco Bianconi, eletti nei mesi scorsi dalle rispettive assemblee.

 

PISA, AGLI “SPEZIALI LAURENTIANI” PREMIO INNOVAZIONE COLDIRETTI PER L’ENOCOSMESI

Creme, oli essenziali e prodotti per la bellezza ed il benessere prodotti con gli estratti naturali di uva, le vinacce, della Tenuta di Andrea Bocelli miscelate al selezionatissime erbe toscane. La prima linea enocosmesi della Toscana dell’azienda agricola Speziali Lauretani vince il Premio Innovazione di Coldiretti. Assegnato all’azienda agricola di Lorenzana di Matteo Bacci il premio per la categoria “Fare Rete”. Nel suo caso la rete è con la famosa Tenuta agricola del tenore italiano che produce vino a Lajatico, una filiera tutta toscana e tutta rigorosamente legata all’eccellenza e alla qualità. L’azienda di Bacci è stata premiata a Firenze in occasione della consegna del Premio Innovazione Giovani di Coldiretti. 70 le aziende in lizza per una delle sei categorie previste dal premio.

L’azienda agricola di Lorenzana si caratterizza per la ricerca e la produzione di cosmetici ottenuti impiegando materie prime vegetali, nel pieno rispetto della natura. La selezione delle materie prime impiegate e la garanzia della tracciabilità delle stesse sono i punti cardine dell’azienda. Si coltivano piante officinali mediterranee ottenendo gran parte delle materie prime impiegate in cosmesi come acque aromatiche, oli essenziali ed oleoliti. Dalla collaborazione con la Tenuta Bocelli è nata Lajatica la prima linea di Enocosmesi che comprende appunto prodotti realizzati con estratti naturali di uva e miscelati con erbe toscane e olii essenziali.

“Sporcarsi le mani e investire nella terra per realizzarsi professionalmente: l’agricoltura è anche questo, continue opportunità sulle quali puntare tra tradizioni passate, esperienze presenti e innovazioni future. E’ questo – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – il senso di questo riconoscimento che la nostra organizzazione dà agli under 40 che in questi anni si sono impegnati in modo crescente rinnovando la nostra agricoltura. In questo particolare caso l’agricoltura assume anche un altissimo valore di promozione per il territorio dovuto dal prodotto e dall’abbinamento con una figura così prestigiosa come quella di Bocelli”.

L’assise degli under 40 di Coldiretti, è stata anche l’occasione per un momento di confronto “A tu per tu” con l’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi, il quale ha manifestato la piena disponibilità ad affrontare le numerose questioni sollevate, in modo particolare quelle legate ai ritardi nell’erogazione dei finanziamenti. “I nostri giovani agricoltori – ha detto Marco Napoli, Delegato dei giovani di Livorno e Pisa – partendo dalla tradizione, dalla terra, dal cibo e dalla cultura contadina hanno dato vita ad un’impresa innovativa, solidale, attenta all’ambiente e rispettosa delle comunità alle quali si rivolgono. Questo premio, dunque, non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza per tanti che desiderano investire il proprio futuro in agricoltura. Anche io, con la mia azienda, avevo partecipato nelle edizioni passate ed è stata un’esperienza di confronto molto utile”.

 

PIACENZA, INDAGINE ETICHETTATURA: PLAUSO AI CARABINIERI DA COLDIRETTI

 

Un plauso ai carabinieri per l’attività di indagine che ha portato al sequestro di salumi anche nel Piacentino arriva da Coldiretti Piacenza. “La nostra organizzazione – afferma il presidente Marco Crotti – evidenzia da anni l’importanza dell’etichettatura d’origine corretta sugli alimenti. Le truffe alimentari costituiscono una minaccia per la nostra salute e per l’economia del Paese”.

Crotti ricorda che il fatturato del falso made in Emilia Romagna solo nell’agroalimentare ha superato gli 8 miliardi di euro (60 miliardi per l’agroalimentare nazionale) e la lotta al cibo “fake” nel piatto rappresenta ormai un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e per generare occupazione.

La mobilitazione avviata quest’anno da Coldiretti e denominata “Stop Cibo Falso” per chiedere all’Europa l’obbligo dell’etichetta di origine su tutti gli alimenti nasce proprio per queste ragioni, in difesa della nostra agricoltura e delle nostre produzioni e per fermare le speculazioni sul cibo.

A livello nazionale – ricorda infine Crotti – Coldiretti ha sottoscritto proprio con l’Arma dei Carabinieri un protocollo d’intesa con la finalità di lottare contro contraffazione e frodi alimentari e promuovere la tracciabilità dei prodotti enogastronomici e di artigianato, le attività di ricerca in campo agricolo e l’educazione ambientale. “I controlli – ha quindi concluso – sono importantissimi, in quanto rappresentano una tutela e una garanza per l’intera filiera”.

 

ANCONA, ETICA E QUALITÀ PER OLTRE 440MILA ANIMALI ALLEVATI: PERSEGUIRE ABUSI

“I controlli sono più che necessari se indirizzati a denunciare e colpire chi non rispetta le regole di una buona pratica agricola e allevatoriale basata principalmente sul rispetto del benessere animale”. È la presa di posizione di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona, nel commentare l’operazione dei Carabinieri Forestali che, coordinati dalla Procura di Ancona, stanno indagando su presunti maltrattamenti in un allevamento di suini nel senigalliese.

“Il nostro settore in questi ultimi 20 anni – prosegue la Gardoni – ha saputo riscattarsi anche grazie all’intelligenza imprenditoriale dei nostri agricoltori e allevatori ed è pertanto giusto punire chi non rispetta gli standard qualitativi ed etici che costruiscono ogni giorno le nostre eccellenze agroalimentari. Fortunatamente, gli imprenditori onesti e capaci rappresentano la quasi totalità del nostro tessuto produttivo ed è per questo che vanno tutelati condannando chi non lo è”.

Nelle Marche sono allevati oltre 58mila tra mucche e bufale, quasi 193mila maiali, oltre 171mila tra pecore e capre e quasi 14mila cavalli e asini. Circa l’8% di questi animali sono destinati alla produzione di carni e preparati dop e igp come l’Agnello del Centro Italia, il Ciauscolo, i Salamini alla Cacciatora o il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Il benessere animale è uno dei punti che Coldiretti sposa all’interno del patto di fiducia stipulato con i consumatori, riconosciuto doverosamente anche tra le linee guida della nuova Pac 2020/2026.

“La zootecnia – conclude la presidente di Coldiretti Ancona – è un settore di fondamentale importanza per l’economia dei nostri territori, perché presidia le aree marginali e perché mette in moto il flusso di beni primari quali foraggi e cereali utilizzati quotidianamente per la mangimistica. Specialmente per le nostre zone più interne colpite dal sisma, la filiera della carne può rappresentare uno strumento economico e sociale per ridare impulso e nuova vitalità a quei comuni che solo attraverso un piano agricolo posso ripartire e ripopolarsi”.

 

VENETO/PADOVA, CANAPA DAI MILLE USI, LA CULTURA DEL BENESSERE

Dal deciso aumento della coltivazione di canapa in Veneto può venire un notevole impulso all’uso di questa pianta e dei suoi derivati per scopi terapeutici e per il benessere personale. Gli agricoltori stanno già costruendo la filiera della canapa anche su incoraggiamento di medici e ricercatori che vedono nella varietà dei principi attivi un’opportunità per sviluppare nuove cure e soluzioni per il benessere del corpo. Se ne è parlato oggi al Flormart di Padova Fiere su iniziativa di Coldiretti Veneto che con il partner EcoHemp ha promosso il dibattito con produttori ed esperti sulla coltura ma soprattutto sulla cultura del benessere che deriva appunto dallo sfruttamento delle qualità della canapa, per troppo tempo guardata con diffidenza.

“La nuova agricoltura è proprio questo continuo guardare all’innovazione – afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Veneto – tenendo presente le richieste dei consumatori, sempre più attenti ai temi della salute e dell’ambiente. Anche i cambiamenti climatici ci portano ad essere pionieri con la coltivazione della canapa per favorire la biodiversità come risposta all’omologazione. Vogliamo conservare e valorizzare un patrimonio genetico che sarà prezioso per le prossime generazioni. Nella diversificazione troviamo il nostro reddito come produttori con coltivazioni eco compatibili e ricche di opportunità di sviluppo, dalla bioedilizia alla nutraceutica, dal tessile all’alimentazione”.

Per la canapa è pronta anche una legge regionale per il sostegno e la promozione della filiera, il cui primo firmatarido è il consigliere regionale Nazzareno Girolimetto, intervenuto all’incontro per confermare l’attenzione della Regione a questa coltura innovativa.

Patrizia Brigidi, docente del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologia dell’Università di Bologna ha sottolineato gli usi della canapa in campo nutraceutica mentre Iolanda Manzo di EcoHemp ha fatto il punto sulle esperienze sull’utilizzo dei cannabinoidi.

Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova, fornisce anche alcuni dati sulla produzione: “Negli ultimi due anni la coltivazione di canapa è quadruplicata e oggi abbiamo un centinaio di aziende agricole che coltivano circa 150 ettari, superficie in continuo aumento. Siamo in grado pertanto di mettere a disposizione solo nella nostra provincia un migliaio di quintali di seme all’anno per gli usi terapeutici e alimentari, ma anche di 18 mila quintali di biomassa per molti altri impieghi. Siamo pronti a collaborare con le aziende di trasformazione e il mondo della ricerca farmaceutica per valorizzare al massimo questo prodotto. Serve anche un adeguato intervento legislativo in materia”.

Sergio Barbieri, chirurgo, ricorda che vi sono “casi di malati, anche gravi, che devono fare i salti mortali per curarsi. Creiamo dibattito su questo aspetto e facciamo in modo che si parli di canapa terapeutica in modo professionale. I malati che si curano con canapa chiedono di aumentare coltivazione in Italia e la collaborazione con gli agricoltori è fondamentale”. Alessandro Di Paolo, docente universitario di strategia d’impresa e marketing, ha spiegato come la costruzione di una filiera sia uno strumento efficace per valorizzare la canapa sia dal punto di vista economico che produttivo.

Il colonnello Daniela Famiglietti, comandante del gruppo Carabinieri Forestali di Padova, ricorda come nel 2016 la legge abbia affidato i controlli ai Carabinieri forestali e sottolinea che iniziative come questo convegno sono “occasioni di riflessione e confronto che permettono di inquadrare il tutto in una cornice di legalità, a favore della salute del cittadino. I coltivatori sono molto attenti a questo aspetto e collaborano attivamente con le forze dell’ordine. Ci sono obblighi e leggi da rispettare ma c’è anche la volontà di tornare alle buone pratiche agricole”.

Da Simone Scarabel, consigliere regionale, la conferma sulla volontà di arrivare presto all’approvazione della legge sulla canapa, che permette di superare anche la dipendenza dal petrolio per settori come il packaging grazie all’impegno di prodotti green e senz’altro più sostenibili e attenti all’ambiente.

 

ANCONA, SI CONTINUA A CEMENTIFICARE: SOTTRATTI TERRENI PARI A 63 CAMPI DI CALCIO

Quasi 63 campi di calcio di territorio sottratto all’agricoltura e invaso dal cemento. L’85% delle quali è costruito entro un chilometro dalla costa. Superficie naturale in meno che viene sottratta all’agricoltura con l’aumento del rischio idrogeologico che provoca smottamenti e allagamenti. A lanciare l’allarme è Coldiretti Ancona commentando i dati divulgati dall’Ispra nel Rapporto 2018 sul consumo di suolo nelle varie province italiane. Quella di Ancona è la provincia più urbanizzata in regione: il 9,2% del suolo, pari a 18 ettari, è occupato da edifici. La conta è aumentata tra il 2016 e il 2017 di 44 ettari. L’equivalente, appunto, di quasi 63 campi di calcio: 380 metri quadrati per ogni abitante (neonati compresi).

Ancona, capoluogo regionale è la realtà più urbanizzata con 22 chilometri quadrati di territorio occupato mentre il paese che più ha subito l’incremento di costruzioni nel 2017 è Cerreto: +8,1% pari a 16 ettari in più sottratti all’ambiente. “Il suolo agricolo che viene destinato alla cementificazione – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona – è una sconfitta per agricoltori e cittadini. È una sottrazione di biodiversità animale e vegetale, di terra utilizzabile per la produzione di cibo, di risorse naturali non rinnovabili di cui non potranno godere le generazioni attuali e future.

Scegliere di mantenere coltivabili i terreni e ristrutturare gli edifici già esistenti è la scelta politica che ci auguriamo possano intraprendere le amministrazioni della nostra provincia. Questo perché un ambiente rurale sano, florido e che si prende cura dei beni comuni, è il miglior presupposto per uno sviluppo equilibrato dei centri urbani ad esso adiacenti”. Va detto che, di contro, la nostra provincia è la prima in Italia per riutilizzo dell’esistente con quasi il 50% del nuovo che va a rigenerare edifici abbandonati e a non occupare ulteriore superficie libera. 

Appuntamenti

VERCELLI-BIELLA: TORNA AL “PIAZZO” DI BIELLA L’AGRIMERCATO DI CAMPAGNA AMICA

Domenica 23 settembre

Appuntamento al Piazzo, uno dei luoghi più suggestivi di Biella, con l’AgriMercato di Campagna Amica che torna protagonista con i prodotti dell’autunno e che, per l’occasione, rinnova la sinergia con l’amministrazione comunale di Biella, Natural.Bi Life, l’associazione Noi del Piazzo e la Rete Agricola Territori. “L’AgriMercato del Piazzo è parte, con Campagna Amica, della più ampia rete di vendita diretta europea gestita direttamente dagli agricoltori” dichiara il presidente di Coldiretti Vercelli Biella Paolo Dellarole.

Protagonisti i prodotti tipici, dal riso e derivati all’ortofrutta (con gli ortaggi e i frutti dei raccolti di fine estate) e poi conserve, sottoli, confetture, miele, composte, sciroppi, succhi, formaggi e carne di capra, pane, dolci, prodotti da forno, olio e vino.

Il Mercato di Campagna Amica al Piazzo è gestito dall’Associazione AgriMercato che associa i produttori di Biella e Vercelli, tutti aderenti a Campagna Amica e uniti da un principio fondante: agevolare i consumatori nel fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine italiana garantita.

E così, anche a Biella si opera attraverso principi chiave come la tracciabilità, la valorizzazione della filiera corta e la promozione dei prodotti tipici del territorio: valori fondamentali che si attualizzano nella cornice suggestiva dell’antico borgo del Piazzo, che ancor oggi mantiene il suo impianto medievale e al quale già nel lontano 1160 il fondatore – ovvero il vescovo Uguccione da Vercelli – aveva concesso, fra i tre privilegi che “convinsero” la popolazione ad abitare la collina, quello di potervi tenere periodicamente “un mercato”.

“Le scelte e i principi che guidano Campagna Amica trovano grande riscontro sia nei consumatori che nelle amministrazioni locali che appoggiano e sollecitano le nostre iniziative per creare nuovi mercati e proporre eventi e momenti di aggregazione: quello del Piazzo è appunto l’ultimo nato tra i Mercati di Campagna Amica sul territorio. L’attenzione e l’informazione sulla qualità, territorialità e stagionalità dei prodotti e sulla tracciabilità dei cibi rappresentano non solo un motore di sviluppo dei sistemi locali ma anche un modello produttivo estremamente attento e sensibile riguardo ai temi della salute, della salvaguardia ambientale e della promozione delle peculiarità rurali del territorio”.

 

PUGLIA: GLI OSCAR DELLA CREATIVITÀ AI GIOVANI AGRICOLTORI PUGLIESI

Martedì 25 settembre

Sarà consegnato martedì 25 settembre 2018, alle ore 17,00, presso la sala del Colonnato del Palazzo della Città Metropolitana, l’Oscar Green Puglia 2018, il premio alla creatività e all’innovazione conferito ai giovani agricoltori che ogni anno con passione, patriottismo, sagacia, competenza, lavorano e investono in agricoltura con genialità, apportando una forte carica di originalità ed estro creativo.

Sarà allestita la ‘Mostra della Idee’, la rassegna dei prodotti e dei processi ingegnosi realizzati dai giovani innovatori che saranno premiati con l’Oscar. Il lavoro e la nuova alfabetizzazione digitale al centro del dibattito, con la presentazione del ‘Portale del Socio’ e dello strumento quanto mai attuale ‘Job in Country’.

 

VERONA: L’AGRICOLTURA IN ROSA ALLA FIERA DEL RISO DI ISOLA DELLA SCALA

Martedì 25 settembre

“Donne e riso. Storie d’impresa e d’innovazione” è il titolo dell’incontro organizzato dalla Fiera del riso di Isola della Scala in collaborazione con Donne Impresa Coldiretti Verona. L’appuntamento sarà martedì 25 settembre alle 21 al Teatro del gusto. Accanto al racconto di imprenditrici che hanno scelto di dedicarsi all’agricoltura e al comparto del riso, si terrà uno show cooking al femminile con cinque agrichef di Campagna Amica di Coldiretti Verona, che valorizzeranno il riso in tutte le sue declinazioni con piatti da degustare durante la serata.

L’agrichef è chi, oltre a coltivare e produrre prodotti, è anche abile cuoco e perfetto ambasciatore dei prodotti del proprio territorio che cucina e presenta in modo da soddisfare le diverse esigenze della clientela. “Le donne – evidenzia Chiara Recchia, responsabile provinciale di Donne Impresa che farà un intervento in apertura di serata – sono figure chiave nell’agricoltura che ha vissuto un’importante trasformazione negli ultimi dieci anni. La parte in rosa nel settore agricolo cresce a livello nazionale come a Verona e oggi circa il 30% della nostra base sociale è femminile. Le imprenditrici agricole veronesi hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità, diventando protagoniste in diversi campi dall’agriturismo alla fattoria didattica, dalle quali esperienze si evidenziano competenze nuove tipo tutor della spesa, l’agritata o l’operatrice agricola sociale”. Le conclusioni saranno di Franca Castellani, vice presidente di Coldiretti Verona.

 

MODENA:INCENDIO PRIGNANO, TRATTORATA DI SOLIDARIETA’ DA FORMIGINE A MONTAGNA

Sabato 22 settembre 

Un corteo di trattori solidali si snoderà nella mattinata di domani sabato 22 settembre a partire dalle 9.00 dal piazzale della Cantina Formigine Pedemontana, in via Radici in Piano 228 a Corlo, in direzione Pescarola di Prignano dove alle 10.00 in via Rastelli 39, consegnerà, alla presenza del Presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari, una fornitura di rotoballe all’azienda agricola Bedini messa in ginocchio da un maxi-rogo che ha distrutto completamente il fienile e tutto il suo contenuto.

L’iniziativa – informa Coldiretti Modena – è di una ventina di allevatori principalmente dalle zone di Sassuolo e Formigine, ma anche da Albareto, con il sostegno del Consorzio Agrario dell’Emilia, che a fronte della difficoltà in cui versa l’azienda hanno deciso di prestare aiuto con una fornitura di 200 rotoballe che servirà da primo soccorso all’impresa colpita.

L’azienda di Giuseppe Bedini – ricorda Coldiretti Modena – produce latte da Parmigiano Reggiano ed è stata colpita domenica 9 settembre da un grave incendio che ha completamente distrutto il fienile mandando in fumo migliaia di quintali di fieno (necessari all’alimentazione degli animali), il ricovero attrezzi, l’officina e il magazzino oltre a uccidere qualche animale.

 

SALERNO: VENDEMMIA, E’ ANNATA DI QUALITA’. COLDIRETTI A “IN VINO CIVITAS”

Da sabato 22 a lunedì 24 settembre

Coldiretti Salerno ci scommette: sarà un’ottima annata in cantina. La vendemmia è partita un po’ ovunque con qualche giorno di anticipo rispetto agli anni passati. Il meteo ha dettato i tempi: le temperature elevate e le precipitazioni estive frequenti hanno dato un’accelerata alla maturazione delle uve. “La vendemmia 2018 sarà migliore, per quantità e qualità, di quella dello scorso anno contrassegnata da un’attività in affanno a causa della forte siccità – spiega il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano – le condizioni climatiche degli ultimi giorni sono state favorevoli e consentiranno di ottenere vini molto equilibrati, ricchi in aromi e con una resa di qualità”.

Per la Campania si prevede un +20% nelle quantità prodotte rispetto al 2017 ed un +10% rispetto alla media degli ultimi 5 anni, per un totale di un milione e mezzo di ettolitri. Già completata la vendemmia dei bianchi e degli spumanti nel Cilento dove è in corso la raccolta delle uve di Asprinio e del Fiano. Si sta procedendo alla vendemmia anche nell’area degli Alburni. L’ultima varietà ad essere vendemmiata sarà quella di Aglianico. “Lavoriamo per affermare la presenza delle nostre imprese sui mercati italiani e internazionali – continua Tropiano – e per legare al vino flussi turistici che coinvolgono attrattori culturali del territorio, cantine e aziende agricole. Una tendenza che conferma una decisa svolta verso la qualità e nuove opportunità economiche”.

Coldiretti, intanto, sarà protagonista di “In Vino Civitas”, la manifestazione dedicata al vino in programma dal 22 al 24 settembre alla Stazione Marittima di Salerno, organizzata dall’associazione culturale Createam con la Camera di Commercio e altri enti del territorio. Le produzioni di eccellenza a km 0 della Coldiretti saranno “esaltate” nei piatti degli chef salernitani. Sabato 22 settembre, alle ore 13.00, Coldiretti, Associazione Ristoratori Vietri sul Mare e Pastificio Vicidomini presenteranno “Primi con i primi” degustazioni di eccellenze salernitane; fino alle ore 21 degustazioni illimitate di vino e food. Domenica 23 settembre, alle ore 12, apertura del Salone del Vino e mostra eccellenSA. Lunedì 24 settembre, incontri B2B con le aziende, assegnazione Premio “ La Cantina di In vino civitas” e degustazioni.

 

PORDENONE: A “PORDENONELEGGE” DUE APPUNTAMENTI TARGATI COLDIRETTI E C.A.

Sabato 22 settembre

Due sono gli appuntamenti “targati” Coldiretti e Campagna Amica in programma sabato 22 settembre a Pordenone nell’ambito della festa del libro con gli autori. Frutta e verdura… d’artista! È il titolo del laboratorio a cura di Agnese Sonato che si svolgerà a partire dalle 11 all’esterno del mercato coperto di Campagna amica (Borgo Sant’Antonio). Un appuntamento dedicato ai più piccoli (6-10 anni) per spiegare ed insegnare che frutta e verdura nascondono colori incredibili con cui si possono realizzare vere e proprie opere d’arte! Basta andare Mercato di Campagna Amica, metterci un po’ di scienza, un po’ di fantasia e il gioco è fatto! In questo laboratorio, ispirato al libro Esperimenti con frutta, verdura e altre delizie, si imparerà a creare dei veri capolavori partendo da ingredienti che possiamo trovare in casa o al mercato dei produttori agricoli. All’attività possono partecipare bambini e genitori insieme (fino a esaurimento posti.

Alle 16, a Palazzo Klefisch (piazza della Motta), incontro con Nunzio Primavera autore del libro intitolato: La gente dei campi e il sogno di Bonomi. La Coldiretti dalla fondazione alla Riforma agraria.  Presenta Bruno Chinellato. Il libro racconta come nell’autunno del 1944 in Italia rinascono partiti e sindacati. Paolo Bonomi, giovane partigiano cattolico di famiglia contadina, fonda la Coldiretti. Realizza il sogno di dare dignità economica, politica e sociale alle famiglie coltivatrici: oltre 8 milioni di italiani, mai considerati giuridicamente ed economicamente come categoria lavoratrice. La riforma agraria di Bonomi riassegna le terre ai contadini creando – di fatto – la più grande redistribuzione di ricchezza mai realizzata in Italia.

Un volume non solo per addetti ai lavori, o per un approfondimento storico, ma per comprendere come da un impegno e da un progetto di un’associazione si sviluppi la salvaguardia di realtà che tutelano e difendono a livello locale il paesaggio e producono – come ribadisce Carlo Petrini nella prefazione del libro- eccellenza e identità agroalimentare, forza del nostro Paese.