COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 19 giugno 2018

19 Giugno 2018
News La Forza del Territorio del 19 giugno 2018

Primo piano

PUGLIA

FAUNA SELVATICA: FINALMENTE C’E’ LA LEGGE CONTRO I DANNI

Nel giro di dieci anni cinghiali e lupi sono raddoppiati – ricorda la Coldiretti regionale – mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti. “Valuteremo attentamente il testo approvato per verificare che gli emendamenti presentanti non ne abbiano modificato la ratio”. 

“Finalmente c’è la legge regionale contro i danni da fauna selvatica che colma un vuoto normativo durato decenni. Abbiamo fatto pressing affinché si passasse dalle parole ai fatti sul delicato tema della fauna selvatica che mette a repentaglio l’incolumità pubblica e arreca danni al settore agricolo e le nostre istanze sono state accolte e fatte proprie dal Presidente della IV^ Commissione consiliare, il consigliere Pentassuglia che ringraziamo per il lavoro svolto”, ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, sull’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale con 42 voti favorevoli alla Legge ‘Norme in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, di tutela dell’incolumità pubblica e dell’ordine economico’.

“Nel giro di dieci anni cinghiali e lupi sono raddoppiati – ha continuato Cantele – mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita stessa di agricoltori e automobilisti, come testimoniato dai frequenti incidenti stradali, anche con feriti gravi. Valuteremo attentamente il testo approvato per verificare che gli emendamenti presentanti non ne abbiano modificato la ratio”.

Qualora le misure di prevenzione si rilevino inefficaci è previsto un efficace controllo faunistico, tramite le attività di contenimento numerico, allontanamento e controllo della fauna selvatica che si rendono necessarie perché gli imprenditori agricoli vivono uno stato di malessere che cresce in misura esponenziale e la preoccupazione aumenta – denuncia Coldiretti Puglia – se si considera la capacità di adattamento di cinghiali, lupi e storni ai cambiamenti ambientali, dato che sono comparsi anche in aeree da cui risultavano assenti da anni e stanno mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori in molte zone della regione.

“Abbiamo ritenuto indispensabile contribuire alla stesura di un dispositivo normativo perché in Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica. I cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – ha precisato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 11 milioni di euro”.

La legge passata in Consiglio prevede l’utilizzo di tutte le strategie venatorie ammesse dalla legge – spiega Coldiretti Puglia – per una presenza della specie compatibile con le esigenze ambientali, sociali ed economiche del contesto territoriale, con particolare riferimento alla salvaguardia delle colture agricole e forestali, prevenire i danni, riducendoli progressivamente attraverso la fissazione di soglie massime di danno realistiche, garantire la pubblica incolumità, sia per chi pratica tali forme di caccia che per chi frequenta gli ambienti rurali, mediante la formazione dei soggetti abilitati al prelievo, effettuare le misurazioni biometriche sui capi abbattuti, anche al fine di valutare ogni anno il potenziale riproduttivo della popolazione locale.

 

 

Dal territorio

 

CALABRIA, BOMBE D’ACQUA: LA REGIONE VERIFICHI I DANNI ALL’AGRICOLTURA

 

Negli ultimi giorni eccesso di pioggia e autentiche bombe d’acqua, in particolare nei Comuni di Nicotera e Joppolo nel Vibonese e nel reggino nei Comuni di Scilla, Bagnara Calabra e Reggio Calabria, hanno prodotto danni all’agricoltura e smottamenti e allagamenti con difficoltà alla viabilità e sta salendo la conta. Sempre di più – denuncia il Presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro –  si è costretti a rilevare danni ai cittadini ed agricoltori per effetto di un costante abbandono delle aree interne, la scarsissima manutenzione e messa in sicurezza dei territori. Non investire nella prevenzione – continua – oltre ad accrescere il rischio di dissesto idrogeologico fa lievitare, puntualmente, la spesa pubblica negli interventi post eventi in un rapporto uno a sette.

L’andamento anomalo di questo periodo conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano – sottolinea la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Auspicando che ci possa essere una maggiore consapevolezza da parte delle Istituzioni sul contrasto di questi fenomeni di rischio, la Coldiretti chiede al Dipartimento Regionale Agricoltura di effettuare velocemente la verifica dei danni e dello stato delle colture e valutare la situazione che certamente non è buona e se necessario predisporre gli atti per la richiesta di calamità naturale.

 

VAL D’AOSTA, VILLAGGIO COLDIRETTI: GRANDE SUCCESSO PER I PRODOTTI VALDOSTANI

Grande successo per il Villaggio Coldiretti a Torino, organizzato in collaborazione con Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, capace di richiamare oltre settecentomila persone tra Piazza Castello e i Giardini Reali Superiori splendidamente allestiti con circa 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori, nuove tecnologie e workshop.

Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti, con il presidente Roberto Moncalvo e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, non sono mancate le personalità, dal Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dal Ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio alla sindaca di Torino Chiara Appendino.

Dalla Valle d’Aosta, presenti il Presidente della Regione Laurent Viérin, l’Assessore all’Agricoltura e risorse naturali Alessandro Nogara e il Senatore Albert Lanièce oltre ad altre autorità valdostane.

I prodotti esposti nei vari stand sono andati letteralmente a ruba, con i produttori di Campagna Amica che hanno dovuto rifornirsi più volte al giorno. Tra le eccellenze, prese letteralmente d’assalto dai visitatori, spicca la Fontina DOP – tra l’altro protagonista anche di uno specifico workshop “Assaggiamo il territorio“ realizzato in collaborazione con il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina, a seguire gli altri prodotti presentati dai formaggi di capra ai succhi di mela, dalle confetture ai salumi.

Tra le delizie dell’area ristorazione, insieme ai menu preparati dagli agrichef di Campagna Amica con le ricette della tradizione proposte a prezzi popolari per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet, anche i vini valdostani ospiti dell’enoteca interregionale Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta allestita in collaborazione con l’Associazione Vival.

“Il Villaggio è stato un evento di straordinario successo – evidenziano Giuseppe Balicco e Richard Lanièce Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta – una grande vetrina dedicata al meglio dell’agricoltura italiana, dove tutti i visitatori hanno potuto assaggiare cibi unici e scoprire le storie, la passione e il duro lavoro dei nostri contadini”.

Nella tre giorni, si è anche discusso di tematiche importanti per la nostra economia e società. In primo piano, anche la solidarietà, con lo spazio dedicato alle aziende terremotate del Sud Italia e l’iniziativa “Spesa sospesa” di Coldiretti, Campagna Amica e Caritas, in cui i visitatori hanno potuto fare la spesa, lasciando pagato ogni tipo di genere alimentare a chi non può permetterselo.

 

ALESSANDRIA, AL VILLAGGIO COLDIRETTI TRIONFO ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE

Molte le eccellenze della provincia alessandrina protagoniste del grande successo ottenuto dal Villaggio Coldiretti che si è svolto nel fine settimana. Dal Montebore alle nocciole, dalle lumache alla frutta e verdura, dal miele ai prodotti trasformati ma anche dolci tipici del territorio. Tra gli oltre centocinquanta gazebo di Campagna Amica che hanno colorato di giallo piazza Castello le tipicità alessandrine hanno conquistato i consumatori provenienti non solo da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e anche da altre regioni d’Italia ma anche tanti stranieri.

“Una vetrina incredibile per promuovere quella che è la nostra progettualità, la difesa del made in Italy e della distintività. Solo vivendo l’unicità del Villaggio Coldiretti si può capire di quale evento straordinario si tratti. – ha commentato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Il Villaggio è la sintesi perfetta di quello che è il progetto Coldiretti, il luogo dove i consumatori sono protagonisti e il dialogo tra produttore e consumatore diventa il comune denominatore per far conoscere e promuovere stili di vita sani e acquisti consapevoli”.

Sono state infatti oltre settecentomila le persone che hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Torino, che ha portato tra Piazza Castello e i Giardini Reali Superiori aperti al pubblico per l’occasione, trentamila metri quadrati di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze del made in Italy ma anche gustare piatti di altissima qualità con i menu preparati dagli agrichef di Campagna Amica con le ricette della tradizione degli agriturismi a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet.

E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti e confermato dalla Questura sulla rassegna #stocoicontadini che ha ospitato nel weekend circa 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, assieme a oltre ventimila agricoltori dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Val d’Aosta ma anche da altre regioni del Nord Italia e dalle aree terremotate.

“Un evento grandioso che non ha dimenticato “gli ultimi” con l’iniziativa di solidarietà

“Spesa sospesa” che ha dato la possibilità ai visitatori di lasciare pagati frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare della spesa a chi non può permettersela, grazie alla quale è stata raccolta oltre una tonnellata di cibo gourmet da destinare alle famiglie in gravi difficoltà economiche”, ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli.

Nella tre giorni sono state raccolte anche le firme per la campagna #stopcibofalso per chiedere alla Ue l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari.

Curiosità e folla di visitatori anche per il #bisteccaday, la Giornata nazionale della carne con la storica riscossa nei consumi.

Per i giovani l’appuntamento clou è stato invece al Villaggio delle idee sul futuro del lavoro con i tutor che hanno spiegato come avviare un’impresa agricola, quali sono le difficoltà da superare ma anche quali sono le opportunità per chi vuole trovare un futuro con un lavoro legato alla terra.

Un laboratorio che ha visto la partecipazione dei giovani imprenditori provenienti dalla provincia di Alessandria per disegnare insieme il futuro del cibo integrando il digitale e le nuove tecnologie, recuperare i saperi, vecchi e nuovi, in un rapporto che non può essere separato dai destini e dalle volontà delle comunità locali. Un percorso organizzato per re-immaginare il futuro del food per far tornare l’agricoltura ad essere mezzo di condivisione con la propria comunità, un canale fondante per la trasmissione della cultura e della tradizione, e non più strumento per la sola produzione alimentare.

 

AREZZO, ASSALTO AL VILLAGGIO COLDIRETTI DI TORINO ANCHE DA CAMPAGNE ARETINE

Bilancio più che positivo quello che la Coldiretti ha stilato sulla manifestazione appena conclusa, oltre settecentomila persone infatti hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Torino, che ha portato tra Piazza Castello e i Giardini Reali Superiori aperti al pubblico per l’occasione, trentamila metri quadrati di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze del made in Italy ma anche gustare piatti di altissima qualità con i menu preparati dagli agrichef di Campagna Amica con le ricette della tradizione degli agriturismi a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet.

Da Arezzo sono partiti alla volta del capoluogo piemontese, da ogni angolo della provincia moltissimi imprenditori agricoli che hanno composto le delegazioni aretine guidate dal Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli e dal Direttore Mario Rossi.

#Stocoicontadini l’hashtag della rassegna che ha ospitato nel weekend circa 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, assieme a oltre ventimila agricoltori provenienti da molte regioni d’Italia e anche dalle aree terremotate.

“Un’immensa dimostrazione della forza dell’agricoltura italiana – commenta a caldo il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – il successo del Villaggio contadino a Torino in Piemonte è la testimonianza dell’enorme crescita della sensibilità degli italiani verso stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale può offrire i primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale. Durante la tre giorni – prosegue Marcelli – vi è stato anche un importante momento di solidarietà, con il lancio dell’iniziativa ‘spesa sospesa’ in favore delle famiglie in difficoltà”.

L’iniziativa solidale di Coldiretti, Campagna Amica e Caritas, ha dato la possibilità per i visitatori di lasciare pagati frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare della spesa a chi non può permettersela, grazie alla quale è stata raccolta oltre una tonnellata di cibo gourmet da destinare alle famiglie in gravi difficoltà economiche.

Curiosità e folla di visitatori anche per il #bisteccaday, la Giornata nazionale della carne con la storica riscossa nei consumi.  “Sono molto soddisfatta di aver partecipato a questa bella manifestazione voluta da Coldiretti – spiega Anna Maria, titolare di un’azienda agricola con sede in Valdarno, insieme a noi, migliaia di migliaia di visitatori che sono arrivati da ogni parte d’Italia, ma anche dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Spagna e hanno affollato il mercato di Piazza Castello con centinaia di prodotti tipici, assaggiando e facendo acquisti e mangiando specialità del Made in Italy al 100%, riportando a casa non solo l’esperienza ma anche un pezzo di identità legata al mondo agricolo”.

Nella tre giorni sono state raccolte anche le firme per la campagna #stopcibofalso per chiedere alla Ue l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari.

Un menù a km zero che ha visto protagonisti gli agrichef d’Italia, riuniti ai fornelli del villaggio per spadellare il meglio del Made in Italy. “E’ stata un’esperienza fantastica – afferma Giada Ciofi, una delle Agrichef aretine impegnate in prima linea – io ero nell’area dei risotti e sono andati a ruba sia quello gorgonzola e noci che quello pesto e parmigiano, assieme alla pasta 100% di grano duro italiano. Subito a ruota i gustosi secondi della braceria, tra hamburger italiani di carne di manzo e di maiale, bistecchine e galletti, tutto certificato Made in Italy e il cartoccio di alici e gamberi del Tirreno, specialità tutta ligure. Tra i dolci molto apprezzati anche lo zabaione bio e la torta di nocciole, assieme al gelato al latte d’asina, ma è andata molto anche la frutta a km zero, peraltro favorita dalle alte temperature. Non ci può essere confronto tra chi mette sul piatto una pietanza, magari presentandola solo con un nome esotico, e chi quel piatto lo riempie secondo ricette antiche che coniugano genuinità e tradizione. Noi siamo orgogliosi della nostra “old cuisine”, fatta di tradizioni familiari e amore per la terra. E lavoriamo ogni giorno per valorizzarla”.

Tra le varie aree una delle più “gettonate” – rileva la Coldiretti – è stata sicuramente la fattoria degli animali dove gli splendidi esemplari di mucche, cavalli, asini, maiali, polli, tacchini e conigli hanno attirato l’attenzione di grandi e bambini, con una notazione particolare alla minuta Pezzata Rossa Oropa e alla Cabannina considerata a rischio di estinzione fino all’asino Pantesco di Pantelleria che ha entusiasmato soprattutto i più piccoli.

“Con una nutrita delegazione di imprenditori agricoli, abbiamo partecipato al Villaggio con grande entusiasmo e determinazione – dichiara il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – tutta la bellezza delle nostre campagne, racchiusa nel cuore della città di Torino, ha permesso a moltissimi cittadini e turisti di vivere un’esperienza unica. Una tre giorni importantissima, durante la quale è stata promossa la riflessione pubblica e l’incontro con i rappresentati nazionali e locali delle istituzioni e della società civile. Cibo e agricoltura al centro, il loro legame con l’ambiente ed il turismo, e ancora il posizionamento economico e sociale dell’agroalimentare per lo sviluppo sostenibile del Paese e focus sulla promozione della legalità con momenti di spunto e riflessioni”.

Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, al Villaggio delle idee sul futuro del lavoro con i tutor che hanno spiegato come avviare un’impresa agricola, quali sono le difficoltà da superare ma anche quali sono le opportunità per chi vuole trovare un futuro con un lavoro legato alla terra. “Un percorso quello del Villaggio delle Idee organizzato e vissuto con i giovani imprenditori agricoli – commenta Francesca Lombardi Delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana e Arezzo – per re-immaginare il futuro del food con nuove proposte che, integrando il digitale e le nuove tecnologie, recuperano i saperi, vecchi e nuovi in un rapporto che non può essere separato dai destini e dalle volontà delle comunità locali”.

Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Roberto Moncalvo e il segretario generale Vincenzo Gesmundo non sono mancate le personalità, dal Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa al Ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, dalla sindaca di Torino Chiara Appendino all’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, fino alla popolare presentatrice tv Elisa Isoardi.

 

VENETO, SUPERCAA: SALGONO A SEI LE PROCEDURE AUTORIZZATE DALLA REGIONE

Con un’istruttoria totalmente informatizzata sarà possibile procedere alla concessione di prelievo d’acqua da 40mila pozzi irrigui distribuiti nelle campagne di tutto il Veneto. Lo annuncia Coldiretti che riferisce il recente aggiornamento della normativa regionale (Dgr 956/2010) con questa nuova procedura che è ora inserita tra quelle affidate al “SuperCaa”, ovvero quei centri di assistenza agricola che fungono da “filtro” tra privati e pubblica amministrazione. Questi sportelli seguiti da operatori CAA formati e qualificati intervengono sollevando il carico burocratico che, se lasciato sulle spalle degli agricoltori, complica notevolmente l’attività quotidiana. Coldiretti ricorda che questa semplificazione avviene già per le domande di riconoscimento delle fattorie didattiche e sociali, per i permessi a costruire in zona agricola, per l’esercizio dell’attività agrituristica e per il rilascio della attestazione Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).

Con l’aggiornamento normativo il ritardo accumulato nella concessione dei pozzi in esercizio, che sebbene presentate nei termini previsti (dal 1999 al 2006) non hanno ancora dato luogo ad alcun provvedimento, può sicuramente risolto con una stretta collaborazione tra uffici regionali e i Caa riconosciuti.

“E’ un importante ampliamento delle procedure affidate al “SuperCaa” – conclude Coldiretti Veneto – essendo la questione delle concessioni dei pozzi un ambito molto sensibile, anche per la maggiore attenzione posta a livello comunitario rispetto al tema dell’irrigazione e delle sue modalità”.

 

LOMBARDIA, ESTATE: ARRIVANO GLI “AGRI GREST” IN FATTORIA

Dalla cura degli animali e dell’orto ai laboratori di riciclo, ma anche percorsi di orientamento nel bosco e lezioni di inglese sulla vita in campagna: con la fine della scuola arrivano gli “agri-grest”, i campi estivi in fattoria per bambini e ragazzi. Un’opportunità per i più piccoli di stare a contatto con la natura – spiega la Coldiretti Lombardia – e un servizio importante per quei genitori lavoratori che non sanno a chi lasciare i propri figli.

In provincia di Brescia si impara ad andare a cavallo. Tiziana Porteri, presidente Terranostra Brescia, titolare dell’agriturismo Roccolo e Bedizzole, da oltre 6 anni organizza settimane di agri-grest sportivo nel maneggio gestito dal fratello Cristian. “Assecondiamo le esigenze delle famiglie – interviene Tiziana –   organizzando orari e settimane in base alle necessità, ospitiamo in media gruppi di 15/20 ragazzi tra i 4 e i 18 anni che, durante la giornata si occupano della vita del cavallo in tutte le sue sfumature”. Il campus è operativo tutto il periodo estivo ed è organizzato per l’intera giornata, la mattina si svolge attività di scuderia e, in base all’età dei ragazzi, vengono affidati compiti diversi; pulizia, alimentazione, passeggiata alla longhina. 

Il pranzo, rigorosamente con prodotto del territorio, sano e leggero, si svolge all’interno dell’agriturismo e subito dopo attività di relax: chi fa i compiti, chi disegna e gioca e chi invece pensa bene di fare un pisolino. “Solo nel tardo pomeriggio – specifica Cristian coadiuvante aziendale e istruttore di equitazione – per evitare il caldo afoso delle giornate estive, insegniamo ai ragazzi ad andare a cavallo o affiniamo le tecniche per chi già è pratico”. Oltre all’attività di equitazione, a giorni alterni i ragazzi si occupano dell’orto dell’azienda, degli animali di bassa corte o possono passeggiare sul fiume Chiese alla scoperta della natura spontanea”.

Tra i pionieri degli agri-grest – spiega la Coldiretti regionale – c’è Marcella Canegallo, che, ormai da dieci anni, durante l’estate ospita nel suo agriturismo a Montalto Pavese (Pavia) ragazzi tra gli 8 e i 13 anni. “Accogliamo una sessantina di bambini, suddivisi in gruppi di otto a settimana – spiega – Arrivano da noi con la loro valigia e si fermano a dormire da soli per una settimana. La mattina diamo da mangiare agli animali, raccogliamo la verdura e sistemiamo i fiori. Nel pomeriggio invece ci sono varie attività, dal laboratorio con l’argilla a quello di dipinti su stoffa fino all’orientamento nel bosco. La sera, poi, niente giochi elettronici ma caccia al tesoro e ruba bandiera”.

A Milano città – continua la Coldiretti regionale – stanno nascendo proposte innovative come quella di Cesare e Cristiana Fedeli della Cascina Battivacco: “Quest’anno lanciamo la novità del gemellaggio con una scuola di inglese, che permetterà ai bambini di imparare in lingua straniera i termini che si riferiscono agli animali e alla vita in campagna. Il campus estivo è aperto per 4 settimane, dal 18 giugno fino al 13 luglio, durante le quali ci saranno anche passeggiate alla scoperta delle risaie e del paesaggio e laboratori per realizzare quadri con gli elementi raccolti in natura”.  Poco lontano dal capoluogo lombardo, a Basiglio, Laura Forni di Vivai Natura propone invece laboratori sul cibo del territorio per insegnare ai bambini il percorso dal campo alla tavola e attività dedicate al riciclo, in particolare della carta.

In Brianza Cinzia Dolci dell’Asinoteca di Ornago (Monza-Brianza) accoglie i bambini da giugno a settembre impegnandoli nella cura degli animali e nei laboratori manuali: “Faremo solo una pausa a metà agosto – spiega – Ci sono ragazzi che verranno per una o più settimane, ma accettiamo anche chi viene per un giorno solo, cercando di assecondare le esigenze di ognuno”. Nella Bergamasca Paolo Rotoli di Clusone (Bergamo) ha deciso di continuare le attività anche alla ripresa del nuovo anno scolastico: “Le nostre settimane verdi iniziano subito dopo la fine delle lezioni e proseguono fino a luglio – spiega il titolare di Cascina Lama –. In ogni turno ospitiamo circa una decina di bambini che partecipano alle attività della giornata, come la cura degli animali e la raccolta delle uova, oltre che a laboratori tematici dedicati al latte, ai piccoli frutti ad altre filiere. A settembre, con la ripresa delle attività scolastiche, proporremo momenti di doposcuola”.   

In provincia di Cremona, la fattoria didattica Apiflor di Pescarolo ed Uniti (Cremona) propone campi estivi da sei anni: “Ogni settimana è dedicata a un tema diverso – spiega Irene Pavesi – scelto tra i prodotti di stagione e le tradizioni contadine. Quest’anno inizieremo le attività il 2 luglio per proseguire fino al 3 agosto”. Nel Lecchese Giulia Codara della fattoria didattica ‘Amici Cavalli’ di Brivio (Lecco) ha inaugurato l’agri-grest per andare incontro alle necessità dei bimbi del paese e, dalla prima edizione di cinque anni fa, il successo è stato crescente. Le attività sono concentrate nelle quattro settimane di luglio per i bimbi della scuola primaria, per i più grandi la prima di agosto. “Ogni giorno – spiega Giulia –, sono in programma attività diverse: si parte il lunedì con le attività agricole di base; il martedì i bimbi diventano esploratori, passeggiando lungo il fiume Adda. Il mercoledì e il giovedì sono dedicati alle attività manuali e al rapporto con gli animali, mentre il venerdì scegliamo insieme un’attività o una sfida da affrontare”.

 

UMBRIA, NEL 2017 CRESCE LA SPESA MEDIA MENSILE FAMILIARE (+3,7%)

Nel 2017 le famiglie umbre hanno speso in media al mese 2333,22 euro, il 3,7 per cento in più rispetto all’anno precedente. È la fotografia scattata dall’analisi Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi ai consumi, con la nostra regione che si colloca al di sotto del trend nazionale, dove la media è stata di 2563,94 euro a famiglia con una crescita però dell’1,6% sul 2016. Se la spesa per la tavola è calata (da 487,83 a 434,23 euro), è aumentata quella per l’abitazione da 760,87 euro a 817,99, con segno meno anche per servizi sanitari e spese per la salute (da 127,99 a 91,79 euro) e per bevande alcoliche e tabacchi (da 47,12 a 39,02 euro). Si è speso di più per trasporti, ricreazione, spettacoli e cultura, così come per l’istruzione, per abbigliamento e calzature e servizi ricettivi e di ristorazione (da 73,09 a 110,12 euro).

Occorre ora, secondo Coldiretti, incrementare gli sforzi affinché le famiglie continuino a recuperare potere di acquisto, puntando sulle filiere corte come la rete di Campagna Amica e valorizzando le attività sul territorio, anche per non far venire meno prodotti alimentari garanti della salute dei cittadini. 

 

 LA SPESA DELLE FAMIGLIE UMBRE

Tipo di spesa

Spesa 2016

in euro

Spesa 2017

in euro

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

487,83

434,23

Bevande alcoliche e tabacchi

47,12

39,02

Abbigliamento e calzature

80,76

91,75

Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili

760,87

817,99

Mobili, articoli e servizi per la casa

99,11

91,82

Servizi sanitari e spese per la salute

127,99

91,79

Trasporti

262,97

290,76

Comunicazioni

58,44

60,11

Ricreazione, spettacoli e cultura

85,39

127,67

Istruzione

5,72

9,85

Servizi ricettivi e di ristorazione

73,09

110,12

Altri beni e servizi (cura persona, assicurazioni, ecc.)

160,77

168,13

Totale Umbria

2250,05

2333,22

Totale Italia                                               

2524,38

2563,94

   Fonte: analisi Coldiretti Umbria su dati Istat

VENEZIA, DIEGO SCARAMUZZA CONFERMATO PRESIDENTE DEGLI AGRITURISMI VENEZIANI

 

Si è svolto stamani il consiglio direttivo di Terranostra Venezia, l’associazione che rappresenta gli agriturismi di Coldiretti Campagna Amica, durante il quale Diego Scaramuzza è stato confermato Presidente.

Diego Scaramuzza titolare de “La Cascina” a Mestre, classe 1970 e un passato da chef nei ristoranti top di Venezia, ha saputo cogliere le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura, cambiando vita e convertendo negli anni Novanta l’azienda agricola di famiglia in agriturismo. Ha ideato durante l’Expo la figura dell’Agrichef che incarna per la sua capacità di interpretare con eleganza e maestria la cucina tradizionale delle aree rurali, rendendo la sua offerta rispondente alle richieste dei consumatori esigenti e moderni. L’agrichef è un simbolo che evoca i valori della sostenibilità e della distintività oggi fortemente apprezzati dal consumatore e dalla società, ed è così che ha lanciato una sfida al sistema scolastico portando a compimento due corsi di formazione di oltre 100 ore nella nostra provincia e molti in apertura in tutte le regioni d’Italia. 

Ne è nata una nuova figura professionale il “contadino ai fornelli” che sa coltivare, allevare ed anche cucinare e ad oggi sono oltre 500 gli agrichef in tutta Italia. Ora una nuova sfida: “Sono entusiasta  di poter ancora rappresentare gli imprenditori agrituristici veneziani: in un periodo storico in cui la percezione del cibo da parte del consumatore è altissima, il mio obiettivo è quello di portare le aziende a fare rete tra loro creando dei veri e propri pacchetti di offerta agrituristica capaci di esaltare le diverse peculiarità delle aziende e allo stesso tempo la ricchezza dell’entroterra veneziano, realtà che sempre più il turista consumatore ama conoscere e vivere.” Presenti al consiglio anche il direttore di Coldiretti Venezia Giovanni Pasquali e il presidente Andrea Colla che augurando un buon lavoro al nuovo direttivo ha affermato: “l’agriturismo ha un grande valore aggiunto perché oltre a far lavorare un territorio gli dà respiro e lo racconta. Sia nell’ospitalità ma ancor più nella ristorazione, l’imprenditore agricolo non prepara cibo ma esalta al massimo i sapori della terra di cui è custode prezioso.”

Il nuovo consiglio è composto da sette agrituristi: Presidente Diego Scaramuzza agriturismo La Cascina di Mestre, Vicepresidente Tiziana Favaretto agriturismo Ai Laghetti di Meolo, consiglieri: Patrizia Grassetto agriturismo Corte Giove Campagna Lupia, Tania Pasin agriturismo Ai Carpini di Marcon, Loris Antoniazzi agriturismo Cavetta di Jesolo, Elisa Zanotto agriturismo Colombera di Quarto d’Altino e Roberto Canevarolo agriturismo Casanovaresort San Michele al Tagliamento. Il coordinamento dell’associazione sarà seguito da Calogero Sciarratta di Coldiretti Venezia.

 

VICENZA, UN’ASSOCIAZIONE SEMPRE PIÙ VICINA AI CONSUMATORI ED INNOVATIVA

“Abbiamo fatto un gran lavoro. Non intendiamo essere autoreferenziali, ma è innegabile che la riorganizzazione di Arav, con un’attenta progettualità, ha portato ad importanti risultati, tra cui il rinnovo delle macchine del laboratorio, dando alle aziende in tempo reale i dati dei controlli funzionali, mettendo in rete le stalle venete in controllo funzionale, sburocratizzando l’anagrafe zootecnica ed il modello 4 elettronico. E, tra poco, ci auguriamo arrivi anche la ricetta elettronica”.

Con queste parole il presidente dell’Associazione regionale allevatori del Veneto, Floriano De Franceschi, ha aperto l’assemblea generale dell’Associazione, questa mattina nella sede associativa di Vicenza, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, dei delegati di Arav e del presidente Coldiretti Veneto e Vicenza, Martino Cerantola, del direttore di Unicarve, Giuliano Marchesin, evidenziando la collaborazione della Regione Veneto in tutti i passaggi di riorganizzazione e riqualificazione. Tra le priorità evidenziate, il benessere degli animali, un’equilibrata sostenibilità ambientale, la maggior tracciabilità delle produzioni e la tutela della biodiversità, nonché un rapporto sempre più prossimo tra l’allevatore ed il cittadino consumatore. All’assemblea l’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan è stato molto chiaro: “la Regione Veneto sarà sempre al fianco dell’Arav riorganizzata ed innovativa, perchè il lavoro fatto ed in corso è fondamentale per le stalle venete. L’impegno profuso per le aziende di montagna, dove il bosco non curato è aumentato del 45% rispetto ai prati è un’innegabile evidenza”. Sollecitato dall’assemblea da alcuni rappresentanti degli avicoli, per i quali da quest’anno il Ministero ha riconosciuto il registro anagrafico, sul fatto che il 30 giugno prossimo scadrà la deroga alle prescrizioni per la aviaria, Pan ha evidenziato che “proprio giovedì prossimo è prevista una riunione per decidere il da farsi alla scadenza della deroga”.

Il quadro generale. “Pur con il taglio del 50% dei finanziamenti pubblici, mantenendo quasi le stesse vacche in controllo rispetto allo storico – aggiunge il presidente De Franceschi – grazie al software SI@lleva e ad un’attenta gestione della forza lavoro, siamo in grado di dare una mano concreta alla zootecnia veneta. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo lavorando per innovare il sistema zootecnico veneto e portarlo nelle condizioni di dare una risposta alle mutate esigenze dei consumatori, orientati verso un’etica eco-sostenibile delle produzioni, nel rispetto del benessere degli animali e dell’equilibrio ambientale”.

L’innovazione. Arav conta su un laboratorio in costante ammodernamento, per dare la massima risposta alle stalle ed alle Latterie venete. È stato avviato un tavolo con Veneto Agricoltura per ricercare la strategia migliore tra i due laboratori e dare risposte tempestive, efficaci ed economiche alle analisi richieste. L’ultimo acquisto fatto per il laboratorio di Arav, la macchina per analizzare le cellule somatiche differenziali, è indispensabile per ridurre le mastiti e l’uso di farmaci nelle stalle.

Problematiche del lupo. “I predatori rappresentano un pericolo non di poco conto – aggiunge il presidente De Franceschi – ed il lupo minaccia il bestiame degli allevatori, costantemente in apprensione. Arav si è attivata da subito per facilitare i soci nel quantificare il danno dell’animale colpito, ma soprattutto per sensibilizzare la Regione Veneto sulla necessità di contenere la presenza del predatore nelle aree di alpeggio, poiché la prevenzione è stata in tante aree impraticabile ed in altre inefficiente. Collaboriamo con Coldiretti per aiutare la Regione Veneto ad approvare un provvedimento di carattere strutturale e risolutivo”. L’assessore Pan, nel merito ha concluso: “la Regione Veneto sta lavorando, d’accordo con Comunità montane, Comuni ed Associazioni per la prevenzione ed il contenimento dei fenomeni”.

Bilancio consuntivo 2017. L’Assemblea ha deliberato sul bilancio consuntivo approvandolo all’unanimità con grande soddisfazione, dato che si è raggiunto il pareggio, dopo anni di sacrifici e difficoltà.

L’attività di Arav. Sono molte le attività intraprese da Arav e le progettualità realizzate in collaborazione con Aia.

Il progetto Leo. E’ un progetto presentato al Mipaaf da Aia per realizzare un database innovativo per la conservazione e gestione delle nuove informazioni zootecniche. I dati raccolti dal progetto Leo ed i prodotti che da esso permetteranno di salvaguardia la biodiversità zootecnica, di promuovere un modello innovativo integrato di supporto al miglioramento e mantenimento del patrimonio zootecnico, di preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura ed alla silvicoltura.

Progetto “Stalla 4.0”. È un progetto presentato da Arav ed Università di Padova, con la collaborazione di 14 stalle socie Arav in controllo funzionale e di tre Latterie venete (Lattebusche, Latteria Soligo e Latterie Vicentine), Coldiretti Veneto ed Impresa Verde Vicenza srl. La soluzione innovativa del progetto è la realizzazione di uno strumento gestionale Smart per la stalla da latte, che permetta una valutazione in tempo reale delle prestazioni economiche, ambientali e di benessere degli animali accessibile ad una vasta platea di aziende.

Progetto “Fitoche”. Realizzato con l’Università di Padova, vede Arav di supporto a cinque Latterie della montagna veneta (Latteria Pennar, Latteria di Livinallongo e Latteria Cansiglio, Latteria Agricansiglio e Latteria Ca’ Verde Bio). Il progetto, della durata di anni uno, si è concluso il 20 aprile scorso con la presentazione di una proposta che prevede di legare i pascoli di montagna ad un prodotto caratteristico regolamentato da uno specifico disciplinare.

Progetto meetBull. Vede capofila Arav, come partner Aia, Università di Padova, Unicarve ed Azove. Ha l’obiettivo di individuare le condizioni per potenziare la disponibilità di carne italiana attraverso un’azione sinergica nelle stalle da latte per liberare quota di rimonta da destinare al meticciamento proponendo l’uso di seme sessato e contemporaneamente verificando le attitudini produttive dei soggetti meticci prodotti con razze da carne.

Progetto Ager. Vede coinvolti Arap, Università di Padova, Università di Torino, Università di Parma, Università di Bolzano, Cnr di Padova, Aras, Arav ed ha l’obiettivo di sviluppare le tecnologie ad oggi presenti nei laboratori latte qualità, per l’incremento dell’efficienza e della redditività della filiera stessa. Arav partecipa attivamente al progetto.

Progetto BHB. Realizzato in collaborazione con Arav, prof. Massimo De Marchi (Dafnae) e laboratorio delle latterie di Bolzano, il progetto ha l’obiettivo di studiare la possibilità di predire la vacca in chetosi sub-clinica attraverso lo spettro del latte.

Il controllo funzionale salvagente per le stalle. Arav nel 2017 ha visto la diminuzione di 48 stalle da latte in controllo funzionale, rispetto alle 148 che sono il totale delle stalle da latte che hanno chiuso in Veneto. Le stalle in controllo funzionale nel 2017 sono state il 41,9% del totale delle stalle venete, mentre i capi controllati sono stati il 73,2% del totale Veneto, con il 64% del latte Veneto controllato.

Mostre, manifestazioni e convegni. “Sono uno strumento di coinvolgimento degli allevatori dove si valorizzano ed evidenziano i miglioramenti genetici delle varie razze bovine ed equine – sottolinea il presidente De Franceschi – ma oggi assumono un valore sempre più importante anche per coinvolgere il cittadino consumatore sui valori delle nostre produzioni e del nostro lavoro”. Ecco i principali eventi realizzati nel 2017:

A Vicenza il 4 marzo 2017, in occasione della Mostra regionale delle razze bovine, si è parlato della “Stalla del futuro, rispondere al mercato, benessere degli animali e sostenibilità”. Per la prima volta in Veneto, il prof. Riccardo Negrini, direttore tecnico di Aia, ha presentato il valore economico del controllo funzionale nelle stalle venete ed il prof. Samuele Trestini (Tesaf – Università di Padova), il progetto della stalla sostenibile 4.0.

A Bressanvido il 30 settembre 2017 “Il valore del latte e derivati, mettere al centro sostenibilità, benessere dell’animale e salute dell’uomo”, dove per la prima volta, oltre al benessere degli animali e la sostenibilità degli allevamenti, con il dott. Ivo Bianchi Arav ha valorizzato il latte nell’alimentazione umana.

A Padova il 20 ottobre 2017 “Bovino da carne: allevare in salute”, convegno organizzato con Aia, in cui si è parlato della riduzione dell’uso dell’antibiotico nei bovini da carne e di come allevare bovini in “antibiotico free”.

Da segnalare il convegno organizzato ad Agrimont a Longarone per la valorizzazione della Pezzata Rossa Italiana e del territorio montano.

Per il settore suinicolo Arav ha organizzato un convegno su benessere dell’animale, riduzione nell’uso degli antibiotici ed accreditamento nell’Unione Europea nei confronti della malattia Aujesky.

Nel mese di febbraio, nell’ambito della Mostra regionale zootecnica delle razze Frisona, Bruna e Rendena, e di AgriVicenza, è stata organizzata la prima edizione di “Passione Veneta, formaggi dai nostri allevamenti in cucina”, fortemente voluta dagli allevatori, che ha visto protagonisti oltre ad Arav ed Aia, con il progetto “Leo”, le quattro maggiori latterie cooperative del Veneto: Lattebusche, Caseificio Sociale Ponte di Barbarano, Latteria Soligo e Latterie Vicentine, i Consorzi di tutela Grana Padano, Asiago, Piave e Casatella e Campagna Amica Vicenza, con la supervisione organizzativa della società Guru del Gusto srl, della Camera di Commercio di Vicenza che ha dato il contributo ed il patrocinio, della Regione Veneto e del Comune di Vicenza, che hanno patrocinato l’evento. È la prima volta che sono stati coinvolti assieme: il mondo degli allevatori, con Mostre zootecniche, le latterie cooperative venete, con la possibilità di vendere i loro formaggi Dop e tradizionali, abbinati in cucina con ricette tradizionali venete, i cittadini-consumatori con la possibilità di toccare con mano e gustare, anche in cucina, i formaggi Dop Veneti, vedere gli animali migliori del Veneto nella Vetrina di Italialleva e per coloro che hanno interesse a formarsi e capire il valore del formaggio nell’alimentazione umana lo si è potuto fare nei Laboratori guidati (con Campagna Amica Vicenza), all’interno della cena di gala e del convegno dove il Medico prof. Ivo Bianchi ha presentato l’opuscolo “Formaggio e Burro, Bontà e Benessere nelle eccellenze Venete”.

 

 

Appuntamenti

 

VENETO: DIECI ANNI DI BIOGAS IN VENETO, VERSO LA DECARBONIZZAZIONE DEL PAESE

Mercoledì 20 giugno

Per annunciare il convegno “10 anni di biogas in Veneto” in programma domani, mercoledì 20 giugno alle ore 9.30 in Villa Borromeo a Sarmeola di Rubano, occorre precisare che in un decennio la produzione di energia elettrica da impianti di biogas rappresenta una delle realtà più interessanti del settore agro-energetico a livello regionale. Lo rileva Coldiretti che aggiunge che gli impianti di tipo agricolo si concentrano prevalentemente nell’area padana con Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e tutti insieme coprono più del 60 % della produzione italiana in termini di MW. Secondo gli ultimi censimenti, sono oltre 200 le realtà che hanno optato per questa soluzione che permette alle aziende di usare fertilizzanti naturali grazie al digestato e biometano per autotrazione.

Si tratta di dati interessanti in riferimento al decreto ministeriale del marzo scorso che detta regole al sistema di incentivazione. La norma tanto attesa dagli imprenditori permetterà sicuramente di raggiungere il traguardo dell’utilizzo del 10% di energia rinnovabile nei trasporti fissato al 2020, con la produzione di un biocarburante al 100% made in Italy. Secondo quanto riportato nella Strategia energetica nazionale, il biometano da sole matrici agricole, ha un potenziale produttivo di 8 mld di m3 al 2030, e insieme al gas naturale, assume un ruolo strategico nel percorso di decarbonizzazione del nostro Paese.

Per questo Coldiretti, il Centro Studi di Economia e Tecnica dell’Energia Giorgio Levi Cases, l’Università degli Studi di Padova con il patrocinio della Regione Veneto hanno inteso fare il punto della situazione con le relazioni di Raffaele Cavalli direttore del Dipartimento Territorio, Sistemi Agroforestali, quella di Andrea Comacchio della Direzione regionale Area Agroambiente e di Donatella Banzato del Centro interdipartimentale di ricerca Levi Cases.

A corredo seguiranno gli interventi di Claudio Fabbri del Servizio ricerche produzioni animali Crpa Spa con Emanuele Gesù Head Small Scale LNG Snam Spa. Non mancheranno le testimonianze di imprenditori zootecnici che hanno intrapreso questa scelta con successo. A seguire una tavola rotonda a cui parteciperanno i rappresentanti di Veneto Agricoltura e gli assessori competenti Roberto Marcato per lo sviluppo economico e Giuseppe Pan per l’agricoltura caccia e pesca oltre che Fabiano Barbisan anche numero uno di Unicarve oltre che consigliere regionale. I lavori saranno moderati da Piero Gatton del Consorzio Italiano Biogas.

 

RAVENNA: DEBUTTA AD ALFONSINE IL PRIMO FESTIVAL ITINERANTE DEL CIBO CONTADINO

Mercoledì 20 giugno

Dal campo alla tavola… a metri zero! Questo lo slogan del primo “Festival itinerante del Cibo contadino”, un viaggio a tappe in poderi, cantine, fattorie e agriturismi per gustare – tra stelle, lucciole e atmosfere a tema – le eccellenze gastronomiche dell’agricoltura ravennate preparate secondo le ricette tradizionali dei cuochi contadini. Promosso da Coldiretti Ravenna e Campagna Amica, il Festival in 5 tappe debutta domani sera, 20 giugno, dal Labirinto effimero dell’Azienda agricola Galassi Carlo di Alfonsine (via Roma, 111 Alfonsine). Dalle ore 20 sarà possibile riscoprire la genuinità del cibo 100% contadino con un menù a filiera corta dedicato alla Mora Romagnola certificata dell’azienda Cà ad Là di Brisighella. L’agrimenù della serata prevede: affettati di Mora e formaggi del Boschetto Vecchio, grigliata di Mora e il gelato artigianale della gelateria ‘Panna&Fragola’ di Ravenna. Da non perdere anche i vini autoctoni dell’azienda Ravagli di Ragone e le birre artigianali de La Mata di Solarolo. Costo della serata, comprensivo di cena e ingresso al labirinto di mais, il labirinto effimero più grande d’Europa, 25 euro. Ad animare l’evento le dolci note d’arpa di Marta Celli, l’angolo relax con i massaggi di riflessologia dello Studio Casalini e l’immancabile mercato della spesa contadina e dell’artigianato tipico. Per partecipare prenotarsi al 335 8335233. Menù bimbi 0-5 anni gratuito, dai 6 ai 10 anni euro 10. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla pagina Facebook Campagna Amica Ravenna.

 

TREVISO: A MONIGO LA FESTA DEL GRANO FIRMATA CAMPAGNA AMICA

Mercoledì 20 giugno

La Festa del Grano domani esploderà in tutti i suoi profumi e colori al mercato di Campagna Amica di Monigo di viale Olimpia (dietro lo stadio di rugby) dove i produttori di Coldiretti Treviso incontrano i consumatori ogni mercoledì mattina, dalle ore 8,00 alle ore 12,30. Sarà l’occasione per fare un tuffo nella stagionalità che propone la trebbiatura di vari cereali. I consumatori oltre a trovare le consuete aziende agricole che vendono direttamente i loro prodotti, dall’ortofrutta ai formaggi, dalle carni al vino e fiori, potranno conoscere i segreti della panificazione grazie all’intervento del fornaio Luca Vidorin di Falzè di Trevignano che spiegherà l’importanza della scelta delle farine, come avviene un buon impasto e lo svolgimento della lievitazione. La Festa del Grano porterà con sé anche un rinfresco finale per i presenti a base di prodotti realizzati con farine a km zero e cioè pane, dolci e biscotti. L’appuntamento è alle 9,30.  

 

ALESSANDRIA: A TORTONA GIORNATA DEDICATA AL “BUON CIBO E ALLE COSE BUONE”

Domenica 24 giugno 

L’inizio dell’estate è l’occasione giusta per festeggiare l’ottavo compleanno del mercato di Campagna Amica che ogni martedì mattina costituisce un appuntamento fisso nel centro di Tortona, in piazza Gavino Lugano. E quest’anno si è pensato di fare di più, una giornata dedicata al buon cibo e alle cose buone con la possibilità di gustare piatti della tradizione preparati con i prodotti del territorio di Campagna Amica. Dalle 9 alle 16 non solo Agrimercato e degustazioni ma anche tanta buona musica con il maestro jazz Mario Zara.

Un mercato cresciuto nei numeri e nelle idee diventato un punto di riferimento per tutti i consumatori che hanno fatto del “km.0” una vera e propria cultura e uno stile di vita, un luogo dove è possibile trovare tutto ciò che occorre per una vera spesa di qualità e stagionalità, degustare e acquistare prodotti freschi, tipici e tradizionali provenienti da tutta la provincia alessandrina, in grado di offrire le migliori garanzie in termini di qualità, di sicurezza e di un legame stretto con il territorio e le tradizioni locali.

“Un appuntamento consolidato, entrato nelle abitudini dei cittadini dove l’attenzione ai prodotti locali è un riconoscimento all’impegno degli imprenditori italiani nel garantire la leadership qualitativa nella produzione agricola. – afferma il presidente della Coldiretti alessandrina Mauro Bianco – Non dobbiamo mai dimenticare che le produzioni italiane hanno il primato della sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge”.

L’Agrimercato di Campagna Amica di Tortona è reso possibile grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale che ha concesso il patrocinio per questa iniziativa, con lo scopo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza. Domenica sarà un momento per fare la spesa, ma anche un’occasione di incontro e un’opportunità per vivere la città attraverso i ritmi rassicuranti della campagna.

 

MANTOVA: ASSEMBLEA PROVINCIALE DI COLDIRETTI APERTA DAL SINDACO PALAZZI

Lunedì 25 giugno

È stata convocata per lunedì 25 giugno alle ore 19:45 nella sede del Consorzio Virgilio (viale della Favorita, 19, Mantova) l’assemblea di Coldiretti Mantova, che sarà aperta dagli interventi del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del presidente della Provincia Beniamino Morselli e dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia Fabio Rolfi. Dopo la relazione del presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra, è prevista l’approvazione del bilancio consuntivo 2017 e del preventivo 2018.

La Federazione di Coldiretti Mantova associa 5.464 agricoltori e offre un’assistenza capillare sul territorio, grazie a 12 sedi su tutta la provincia. Per Coldiretti numeri che la consacrano di gran lunga al primo posto nel panorama agricolo provinciale, con 3.683 domande Pac (Politica agricola comune) depositate nel 2017, 3.816 pratiche Uma (Utenti motori agricoli), 16.557 pratiche previdenziali, 2.826 Pai (Piani assicurativi individuali), 15.820 dichiarazioni 730 e redditi presentati al Caf.

 

REGGIO EMILIA: CREDITO PER SVILUPPO IN AGRICOLTURA, OPPORTUNITA’ DI ACCESSO

Mercoledì 20 giugno

Dalla sinergia tra CreditAgriItalia, Coldiretti Reggio Emilia ed Emilbanca è scaturita l’idea di un incontro dibattito per affrontare le attuali necessità di accesso al credito delle aziende agricole e far emergere dal confronto le nuove opportunità e i nuovi prodotti specifici per le esigenze di investimento e progetti innovativi di aziende agricole, caseifici e cantine sociali.

All’incontro interverranno Assuero Zampini direttore di Coldiretti, Fabio Mistrali di CrediAgriItalia, Vittoria San Pietro e Daniele Ravaglia di Emil Banca. Al termine aperitivo con degustazione dei prodotti agricoli e locali presso la Bottega Italiana.