COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 18 aprile 2019

18 Aprile 2019
News La Forza del Territorio del 18 aprile 2019

Primo piano

LIGURIA

RISPETTARE LA TRADIZIONE E’ FACILE CON IL PESCATO LIGURE

Dalle acciughe alle triglie, dai moscardini ai gamberi, dalle mostelle ai muscoli: in Liguria per il Venerdì Santo la scelta di quasi sette liguri su dieci (68%) ricade su piatti a base di pesce preparati con il pescato di stagione, interamente a miglio zero, sano e genuino.

 

È quanto riporta Coldiretti Liguria, specificando che in questa occasione è soprattutto il pesce azzurro, e in particolar modo le acciughe a farla da padrone. Per l’acciuga la stagione di pesca è iniziata a fine marzo, con la partenza da tutti i porti regionali delle lampare che, con i circa 100 membri degli equipaggi, saranno impegnate per i prossimi mesi in questo lavoro fondamentale per l’economia delle imprese ittiche locali. L’usanza di consumare pesce nel venerdì che precede la Pasqua, rientra in quel bagaglio di tradizioni religiose e culturali che caratterizzano la nostra storia, dove il consumare pesce dai costi contenuti rispecchia i criteri di sobrietà richiesti dalla ricorrenza, senza tuttavia rinunciare al gusto e alla salute. La “legge” dell’astinenza non proibisce, infatti, di consumare pesce, uova e latticini, ma mette al bando cibi e bevande particolarmente ricercati o costosi.

E anche tra i piatti di pesce del Venerdì Santo la Liguria esprime una tradizione locale legata a ricette tipiche semplici nel rispetto della giornata di riflessione, tra cui le tradizionali zuppe di pesce, polpo e patate e, con le immancabili acciughe non possono mancare il tortino con patate, il Bagnun, famosissima zuppa dei pescatori genovesi, e le Acciughe alla Ligure, cotte al forno con patate e pomodoro. 

“Anche durante le festività – afferma la Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca, Daniela Borriello – che si cucini a casa o si gusti al ristorante, è sempre meglio scegliere pesce locale, che segue la stagionalità del nostro mare e che non ha dovuto percorrere numerose miglia per raggiungere le nostre tavole. La qualità di una ricetta è determinata dalla caratteristiche delle materie prime utilizzate, a maggior ragione quando si tratta di piatti a base di pesce. E’ per questo che è bene saper sempre riconoscere il pesce fresco che tra le caratteristiche deve avere una carne dalla consistenza soda ed elastica, branchie di colore rosso o rosato e umide e occhi non secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole. Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso”.

“Il pesce è un valido alleato – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa –  per la nostra salute e per avere una corretta alimentazione. Utilizzare pesce locale per le proprie ricette ha un duplice aspetto positivo, perché da una parte si è sicuri della provenienza e della sua qualità e dall’atra si contribuisce a sostenere l’economia delle imprese ittiche della nostra regione che con il loro lavoro valorizzano e tutelano il nostro ambiente marino.

Per fare ciò e aiutare l’economia locale è fondamentale che venga introdotta per tutti i tipi di pesce, dalla grande distribuzione ai dettaglianti fino ai ristoratori un’etichettatura chiara e obbligatoria, per tracciare la provenienza del prodotto e garantirne la qualità, in modo da qualificare e valorizzare anche uno dei settori di punta dell’economia Ligure. Quando questo non è possibile è comunque sempre assolutamente necessario assicurarsi che il pesce sia fresco, per questo invitiamo tutti i consumatori a richiedere la data di pesca nel momento dell’acquisto di una qualsiasi specie ittica: la qualità e la bontà del pesce sono imprescindibili dalla sua freschezza”.

 

 

Dal territorio

 

LOMBARDIA, CAMBIO AL VERTICE: PAOLO VOLTINI ELETTO PRESIDENTE REGIONALE

E’ Paolo Voltini il nuovo Presidente di Coldiretti Lombardia, la principale associazione di rappresentanza agricola regionale. E’ stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei delegati lombardi che si è tenuta presso la sede di via Fabio Filzi 27 a Milano alla presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi.

Paolo Voltini, 46 anni, succede nell’incarico a Ettore Prandini, chiamato dal novembre scorso al vertice della Coldiretti nazionale. “Sono molto orgoglioso di far parte di Coldiretti e di poterla rappresentare a livello regionale – dichiara il Presidente Voltini – Continuerò il percorso fatto fin qui dal Presidente Prandini, mettendo al centro il rapporto con i nostri soci per affrontare al meglio le sfide che abbiamo davanti, nell’interesse dell’agricoltura lombarda e del Made in Italy agroalimentare”.

Il neo Presidente regionale – spiega Coldiretti Lombardia – è originario di Torricella del Pizzo, nella zona del Casalasco, in provincia di Cremona, dove è titolare di un’azienda agricola che produce pomodoro. Alla guida della Federazione provinciale Coldiretti di Cremona dal 2014 e Vice Presidente di quella regionale lombarda dallo scorso anno, Voltini è inoltre Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro e del Consorzio Agrario di Cremona, oltre che Presidente di Uecoop Lombardia.

Con Paolo Voltini fanno parte del Consiglio della Federazione Coldiretti Lombardia: Paolo Carra (Mantova, Vice Presidente regionale), Ettore Prandini (Brescia), Alberto Brivio (Bergamo), Alessandro Rota (Milano, Lodi, Monza Brianza), Fortunato Trezzi (Como, Lecco), Fernando Fiori (Varese), Silvia Marchesini (Sondrio), Stefano Greppi (Pavia), Enrico Bettoni (Brescia), Simone Minelli (Mantova), Alberto Lucotti (Pavia), Wilma Pirola (Donne Impresa), Franca Sertori (Pensionati), Carlo Maria Recchia (Giovani).

 

PUGLIA, XYLELLA: AL VIA BUONE PRATICHE DEL DEMANIO, LOTTA AL VETTORE NON STOP

Primo degli incontri richiesti da Coldiretti Puglia agli enti pubblici che devono occuparsi, al pari degli agricoltori, delle buone pratiche per contrastare la diffusione della Xylella. “Abbiamo incontrato il Direttore del Demanio, Vincenzo Capobianco e i responsabili per ogni area territoriale di Lecce/Brindisi, Taranto, Bari. Il Demanio ha appaltato le lavorazioni superficiali del terreno, trinciatura e interramento della vegetazione spontanea, le buone pratiche che partiranno nei prossimi giorni, perché serve un’attività congiunta privata e pubblica, perché non basta che gli agricoltori facciano doviziosamente arature e trinciature, se le stesse procedure non vengono attuate su ben più vaste aree pubbliche, troppo spesso in stato di abbandono”, riferisce il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“Almeno fino al 30 aprile 2019 – aggiunge il presidente Muraglia – nelle zone delimitate infetta, cuscinetto e di contenimento sono obbligatorie le buone pratiche per la lotta all’insetto vettore, la sputacchina, mentre nella zona indenne sono raccomandate. Per questo ad Andria abbiamo illustrato e distribuito l’opuscolo anti-Xylella, per la lotta obbligatoria ed il contenimento che in area infetta è già raccomandata”.

Il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi – aggiunge Coldiretti Puglia – lasciando un panorama spettrale e il danno del settore olivicolo è stato stimato per difetto in 1,2 miliardi di euro.

“La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena – aggiunge il vicepresidente di Coldiretti Andria, Agostino Tortora – impongono scelte e provvedimenti urgenti, anche in considerazione della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione. Non dobbiamo e possiamo permetterci di sottovalutare il problema, perché per gli anni persi e la irresponsabilità nella gestione regionale la Xylella è arrivata sino alla provincia di Bari”.

Secondo i dati di monitoraggio, diffusi dall’Osservatorio fitosanitario regionale utili alla valutazione della popolazione degli insetti e del loro stadio di sviluppo pubblicati il 3 aprile dall’osservatorio fitosanitario regionale, è stata registrata la presenza di forme giovanili di P. spumarius “sputacchina” nella maggior parte dei siti selezionati, con una densità di popolazione prevalente in areali incolti, caratterizzati da elevata biodiversità floristica e soggetti a minime lavorazioni.

L’Osservatorio ha individuato 40 siti rappresentativi di diverse condizioni pedoclimatiche e distribuiti nella zona infetta, zona contenimento, zona cuscinetto e zona indenne. I siti sono principalmente oliveti, ma anche mandorleti e ciliegeti, con differenti modalità di gestione del suolo e fitosanitaria e aree incolte.

 

PIEMONTE, RICETTE TIPICHE E AGRITURISMO, BINOMIO VINCENTE PER FESTIVITÀ PASQUALI

Sono quasi 1,8 milioni gli italiani che nel primo lungo ponte di primavera fra Pasqua, 25 Aprile e primo maggio passeranno qualche giorno di vacanza in campagna a contatto con la natura e alla ricerca del buon cibo. E’ quanto emerge dal sondaggio Coldiretti/Ixè sulle prossime festività che vedono una riscoperta dell’Italia dei piccoli borghi e delle specialità enogastronomiche. Nella scelta della meta del viaggio il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica e fra le esperienze più apprezzate ci sono, nell’ordine, la visita a un’azienda agricola (39%), di una cantina (31%) e di un caseificio (27%). Si tratta di un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale.

“In Piemonte i circa 300 agriturismi di Campagna Amica, diffusi in tutte le province, sono pronti ad accogliere gli ospiti con un’ampia offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, attività culturali che consentono di scoprire percorsi archeologici e naturalistici, trekking, lezioni di equitazione e tiro con l’arco, ma anche corsi in cucina o degustazioni – spiega Stefania Grandinetti presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte –. La tendenza è di prenotare un soggiorno di 2 o 3 giorni in cui viene unita allo svago la possibilità di apprezzare l’elevata qualità dell’offerta gastronomica. Gli agrichef, infatti, che hanno, oltretutto, da poco ultimato il corso di aggiornamento regionale, sanno sapientemente innovare la tipica cucina piemontese pasquale con ricette appetitose e presentazioni accattivanti”.

Dagli antipasti ai dolci sarà un trionfo di sapori ed eccellenze enogastronomiche Made in Piemonte: dalle uova alla torinese su letto di tomini al risotto con ristretto di coniglio, dalle ciambelle pasqualine fino ai biscotti pasquali Tirà, tipici della provincia di Vercelli e al salame del Papa. Quest’ultimo è tipico del Piemonte, soprattutto della zona di Alessandria e delle Langhe, e viene consumato nel periodo quaresimale e pasquale. Secondo una curiosa leggenda, infatti, nei secoli passati, durante la Quaresima, il consumo di dolci era proibito, così i cuochi inventarono questo singolare salame per soddisfare comunque il desiderio di dolcezza della propria clientela. L’impasto va preparato lavorando il burro morbido con zucchero a velo e poi aggiungendo cacao, uova, biscotti secchi sbriciolati, nocciole Piemonte Igp e rhum. Dopo avergli dato la forma di un salame, va fatto riposare in frigorifero per almeno mezza giornata e poi può essere gustato.

“La nostra regione sta diventando sempre più attraente per i turisti tanto che nel 2018 ci sono state oltre 15 milioni di presenze (+1,35%), arrivando a registrare più di 5 milioni e 200 mila arrivi (+1,86) – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Gli agriturismi in questo scenario giocano un ruolo fondamentale poiché sono promotori della cultura del territorio e del nostro paesaggio per questo sono sempre più scelti dai consumatori che vogliono vivere delle vere e proprie esperienze durante il loro soggiorno ed entrare a contatto con i produttori, acquistare direttamente i prodotti presso i punti vendita aziendali di Campagna Amica. Grande interesse è dimostrato anche da parte dei visitatori stranieri, provenienti soprattutto da Germania, BeNeLux e Francia, grazie proprio al patrimonio enogastronomico d’eccellenza che sa offrire la nostra Regione”.

 

VENEZIA, PASQUA: TRA LE METE PREFERITE L’AGRITURISMO (+15%)

La vera star del ponte di Pasqua e Pasquetta è l’agriturismo dove si prevedono tra italiani e stranieri almeno un milione di presenze a tavola con un aumento del 15%, rispetto allo scorso anno, spinto dalla voglia di stare all’aria aperta e alla ricerca del buon cibo. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti dalla quale si evidenzia che si tratta di una tendenza favorita anche dal calendario di una “Pasqua alta”, in primavera avanzata con il risveglio della natura che riguarda fiori e piante, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina.

Ma con l’80% degli italiani che secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ a Pasqua cerca la tradizione a tavola, alle basi del successo dell’agriturismo c’è anche la possibilità – sottolinea Coldiretti – di mangiare i piatti della cultura popolare locale, cucinati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda. Per la Pasqua – continua la Coldiretti – gli agriturismi rappresentano dunque l’alternativa più vicina alla cucina casalinga con la possibilità spesso di gustare ricette conservate da generazioni nelle campagne. In Veneto, il risotto è il piatto della festa.

“Oggi come un tempo il primo è a base di riso. La ricetta regionale è rimasta la stessa di una volta, quella di ogni ricorrenza importante servita anche ai matrimoni: chicchi di Vialone Nano Igp o Carnaroli con frattaglie del pollo (fegatini, duodeno, parti poco nobili). “Adesso però – commenta Scaramuzza – al posto della carne molto spesso si abbinano le erbette di campo, come i bruscandoli (luppolo selvatico), le rosoline, i carletti e altre piante spontanee raccolte in campagna. Parenti ed invitati sono molto più attenti alla dieta e le abitudini alimentari sono cambiate: sempre più spesso l’elenco dei vegetariani si allunga cosi come è inevitabile trovare in lista prenotazioni molti vegani. Gli asparagi fanno la loro parte bianchi o verdi, blasonati o no, sono il contorno perfetto per accompagnare le uova che, come vuole la tradizione della nonna, sono servite soprattutto sode colorate naturalmente di rosso se bollite nell’acqua con le bucce di cipolla, di verde se si impiega le foglie di ortica o gialle con lo zafferano”.

Sono oltre 23mila gli agriturismi presenti nella Penisola per un fenomeno che negli ultimi dieci anni ha visto un vero e proprio boom, con percentuali di crescita in doppia cifra, dal numero di aziende (+32%) a quello dei posti a tavola (+37%), dai posti letto (+40%) alle piazzole di sosta (+67%), fino allo stesso valore economico del settore, salito a 1,36 miliardi (+24%), secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è – precisa la Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è in continua crescita pero’ anche l’offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, trekking, lezioni di equitazione e tiro con l’arco, ma anche corsi in cucina o di orticoltura. Nonostante le grandi richieste la tendenza è ancora quella della prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it o Terrranotra.it dove è possibile confrontare le diverse offerte.

 

EMILIA-R., PASQUA: BOOM AGRITURISMI (+15%) COI MENU DELLA SALUTE DI TERRANOSTRA

Le presenze in agriturismo aumentano del 15% in Emilia Romagna nel ponte di Pasqua e Pasquetta e per chi sceglierà di trascorrere le vacanze in uno dei 140 agriturismi di Terranostra sarà anche l’occasione per scoprire menu che valorizzeranno ulteriormente le proprie caratteristiche salutari. Lo annuncia Coldiretti Emilia Romagna all’indomani dell’adesione di Terranostra regionale al progetto “Gins food – Gusto in salute”, voluto dalla regione Emilia Romagna per contrastare lo sviluppo delle malattie cronico-degenerative (diabete, malattie respiratorie, cardiovascolari, renali, epatiche…) anche attraverso la ristorazione.

Da un’analisi dei dati presentati durante l’incontro emerge come un terzo dei cittadini della regione, nella fascia d’età fra i 50 e i 69 anni, soffra di una malattia cronica e viene evidenziato come sovrappeso e obesità nel 59% dei casi riguardino persone che soffrono di patologie cardiovascolari croniche. Inoltre il 42% degli abitanti dell’Emilia Romagna ha problemi di peso.

Dallo studio di questi dati è nato il progetto Gins che mira a fare dei ristoratori un veicolo per un’alimentazione salutare anche per chi mangia fuori di casa. “Per vocazione – ha detto la presidente di Terranostra Emilia Romagna Roberta Gualtieri – i nostri agriturismi, con la loro attenzione alla qualità, alla provenienza e alla stagionalità dei prodotti, rispondono già ai parametri individuati dal progetto proposto dalla Regione. Iniziare questo percorso insieme è stato quindi del tutto naturale, per noi si tratta di una valorizzazione dei nostri menu”.

Gli agriturismi che aderiranno al progetto formuleranno un proprio specifico menu denominato “Ginsfood” e lo sottoporranno al controllo del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione). Una volta certificate le caratteristiche del menu, i ristoratori esporranno nei loro esercizi il logo e la locandina del progetto.

 

VERONA, ENOTURISMO IN VALPOLICELLA, OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL TERRITORIO

L’enoturismo in Valpolicella ha buone prospettive di crescita che potranno aumentare se gli attori coinvolti, tra pubblico e privato, sapranno collaborare e fare sistema per accogliere visitatori e turisti e se si investirà in attività di formazione specifiche per chi opera nel settore. Importante sarà intercettare e portare in Valpolicella almeno una parte dei milioni di turisti che visitano Verona e il Lago di Garda. A pochi giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto sull’enoturismo, ieri si è fatto il punto sulla tematica alla cantina di Negrar con un convegno dal titolo “Destinazione Valpolicella…l’enoturismo come opportunità di crescita”, organizzato da Valpolicella Benaco Banca, in collaborazione con Coldiretti Verona, Cantina Valpolicella Negrar, Consorzio Tutela Vino Valpolicella, Comitato Palio del Recioto e dell’Amarone e con il patrocinio del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona.

Dopo i saluti istituzionali di Renzo Bighignoli, presidente della cantina di Negrar, Gianmaria Tommasi, vice presidente della Valpolicella Benaco Banca, Olga Bussinello direttrice del Consorzio Tutela Vino Valpolicella, di Franca Castellani, vice presidente di Coldiretti Verona e Roberto Grison, sindaco di Negrar, si è svolta la tavola rotonda moderata dal giornalista Lucio Bussi.

Secondo alcune ricerche citate, in Italia l’enoturismo è un settore che vale 2,5 miliardi e muove 14 milioni di persone con 85 euro di spesa media a persona che diventano 160 con il pernottamento. Il 22,3% dei turisti italiani e il 29,9% degli stranieri sceglie l’esperienza enogastronomica, il 56% degli italiani nel 2018 ha visitato almeno una cantina.

Stefano Chiavegato, presidente provinciale di Terranostra e Davide Gaeta, professore di Politiche vitivinicole all’Università degli Studi di Verona hanno illustrato alcune particolarità del decreto relativo alle “Linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica”. Per Chiavegato il decreto è “un buon punto di partenza ma poi si dovrà attendere l’applicazione da parte delle Regioni che potrebbe essere anche più restrittiva”. Gaeta ha precisato che nel decreto ci sono “linee guida e standard minimi che garantiranno la qualità del servizio. In particolare, l’apertura settimanale o stagionale per almeno 3 giorni, l’obbligatorietà di avere un sito web, la preparazione del personale addetto all’accoglienza”.

Debora Viviani dell’Osservatorio sui Consumi dell’Università degli Studi di Verona ha spiegato che oggi è necessario coinvolgere il consumatore facendogli vivere un’esperienza e conoscere il territorio attraverso i prodotti. La docente ha ricordato che è bene tenere in osservazione i millennials, cioè i nati tra il 1980 e il 2000, perché è il tipo di consumatore da educare al turismo enogastronomico. “Questi sono i consumatori più propensi a scoprire nuove cose – ha detto – a utilizzare le nuove tecnologie e ad avvicinarsi al commercio elettronico, che vivono dando importanza al prodotto o a come viene imballato con una visione di benessere ed ecologia, aprendosi a un consumo consapevole”.

Simone Lavarini, vice direttore generale vicario di Valpolicella Benaco Banca, ha precisato l’impegno della banca a “finanziare le imprese del settore e l’attenzione a trovare soluzioni su misura, dati i diversi tipi di imprese”. Lavarini ha citato la piattaforma di shopping online della banca che dà possibilità di fare acquisti anche enogastronomici e con cui si può acquistare coupon per la visita in cantina da qualsiasi parte del mondo in anticipo nel proprio paese.

A supporto dell’enoturismo nascono nuove figure professionali, ambasciatori dei prodotti e del cibo di un territorio. Stefano Chiavegato ha precisato: “Abbiamo ideato, all’interno degli agriturismi, l’agrichef, il cosiddetto contadino ai fornelli che coltiva, alleva e cucina i propri prodotti con attenzione alle esigenze della clientela e alla presentazione del piatto. Una nuova figura professionale è l’agrioste, che conosce i vini locali e li abbina ai piatti. Nascerà l’agrihost per diventare un esperto di accoglienza e recettività”.

 

ALESSANDRIA, A PASQUA LA VERA STAR È L’AGRITURISMO: PRESENZE IN AUMENTO

Anche in provincia di Alessandria la vera star del ponte di Pasqua e Pasquetta è l’agriturismo. Una tendenza che favorita anche dal calendario di una “Pasqua alta”, in primavera avanzata con il risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina. Alle basi del successo dell’agriturismo la possibilità di mangiare i piatti della cultura popolare locale, cucinati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda. “Per la Pasqua – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – gli agriturismi rappresentano dunque l’alternativa più vicina alla cucina casalinga con la possibilità spesso di gustare ricette conservate da generazioni nelle campagne. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è la qualità più apprezzata”.

Nonostante le grandi richieste la tendenza è ancora quella della prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it o Terrranostra.it dove è possibile confrontare le diverse offerte.

“In Alessandria i circa 70 agriturismi di Campagna Amica, diffusi su tutto il territorio provinciale, sono pronti ad accogliere gli ospiti con un’ampia offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, attività culturali che consentono di scoprire percorsi archeologici e naturalistici, trekking, lezioni di equitazione e tiro con l’arco, ma anche corsi in cucina o degustazioni – spiega Stefania Grandinetti presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte e di Alessandria –. La tendenza è di prenotare un breve soggiorno in cui viene unita allo svago la possibilità di apprezzare l’elevata qualità dell’offerta gastronomica”.

“A privilegiare le vacanze nel verde sono, oltre ai gruppi familiari, in misura sempre più crescente anche i giovani con la scelta del luogo che ultimamente avviene soprattutto attraverso internet, o usando l’App di Terranostra, scaricabile gratuitamente, che fornisce tutte le informazioni sull’agriturismo scelto. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – Gli agriturismi giocano un ruolo fondamentale poiché sono promotori della cultura del territorio e del paesaggio, per questo sono scelti sempre più dai consumatori che vogliono vivere delle vere e proprie esperienze durante il loro soggiorno ed entrare a contatto con i produttori e acquistare direttamente i prodotti nei punti vendita aziendali di Campagna Amica”.

 

CUNEO, VACANZE CUNEESI ALL’INSEGNA DEL BUON CIBO E DELLA NATURA CON C.A.

1,8 milioni. Tanti saranno gli italiani che, approfittando del lungo ponte di primavera fra Pasqua, 25 Aprile e 1° maggio, passeranno qualche giorno di vacanza in campagna a contatto con la natura e alla riscoperta dei sapori antichi. È quanto emerge dal sondaggio Coldiretti/Ixè sulle prossime festività che vedono una riscoperta dell’Italia dei piccoli borghi e delle specialità enogastronomiche locali.

Una tendenza che coinvolge anche il nostro territorio: “Un numero sempre maggiore di turisti sceglie il Piemonte, tanto che nel 2018 ci sono state oltre 15 milioni di presenze con più di 5 milioni e 200.000 arrivi. In questo scenario – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – gli agriturismi cuneesi di Campagna Amica, tra colline patrimonio dell’Unesco e suggestive vallate alpine, giocano un ruolo fondamentale, in quanto promotori della cultura locale, del nostro paesaggio e di un patrimonio enogastronomico d’eccellenza, molto apprezzato dai visitatori italiani e stranieri”.

Come rilevato dall’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico 2019, nella scelta della meta del viaggio il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica e fra le esperienze più apprezzate ci sono, nell’ordine, la visita di un’azienda agricola (39%), di una cantina (31%) e di un caseificio (27%).

In provincia di Cuneo sono oltre settanta le strutture aderenti al circuito Agriturismi di Campagna Amica e una quindicina i cuochi contadini diplomati “agrichef” che hanno già raccolto la sfida, offrendo, oltre a soggiorni nella natura e tipicità a Km zero, esperienze uniche di “racconto” del cibo, di avvicinamento alle produzioni agricole di qualità e alle tradizioni locali.

“Siamo pronti ad accogliere i visitatori con un’ampia offerta di servizi, tra ospitalità autentica, degustazioni e attività ricreative per le famiglie, come passeggiate in bicicletta, trekking, percorsi culturali e naturalistici” dichiara Giuseppe Buttieri, Presidente degli Agriturismi di Campagna Amica Cuneo. Su www.campagnamica.it sono visionabili tutti gli agriturismi e gli agrichef della rete Campagna Amica.

 

SICILIA, PASQUA: CIBO, CULTURA, RELAX, IL TRIDENTE PERFETTO DEGLI AGRITURISMI

Anche quest’anno gli agriturismi dell’Isola rappresentano una delle mete preferite degli italiani e stranieri. Lo afferma Coldiretti Sicilia alla vigilia del ponte aprile – maggio che rileva anche come il boom di prenotazione riguardi soprattutto alcune aree montane dove però il mare è facilmente raggiungibile, dato supportato anche dalle previsioni di arrivi negli aeroporti che rispetto allo scorso anno è in aumento.

Non solo cibo. Per Coldiretti Sicilia, la forza degli agriturismi isolani è rappresentata anche dall’offerta culturale che va dai siti archeologici alla storia delle città vicine ai luoghi prescelti e dall’assoluto relax. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ a Pasqua cerca la tradizione a tavola, alle basi del successo dell’agriturismo c’è anche la possibilità di mangiare i piatti della cultura popolare locale, cucinati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda.

Tra le ricette più gettonate ci sono quelle a base di carne di agnello che è immancabile nei menu dei 51% degli italiani secondo Coldiretti/Ixe’, e continua ad essere la tradizione culinaria più significativa in tutta l’Isola. Rilevante anche il consumo di formaggi. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è – secondo Coldiretti Sicilia– la qualità più apprezzata dagli ospiti dove è in continua crescita però anche l’offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, trekking, lezioni di equitazione e tiro con l’arco, ma anche corsi in cucina o di orticoltura. Nonostante le grandi richieste la tendenza è ancora quella della prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio – conclude la Coldiretti regionale– è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it o Terrranotra.it dove è possibile confrontare le diverse offerte.

 

BERGAMO, FONDO LATTE: IN ARRIVO ALLE AZIENDE AGRICOLE IL SALDO DEI PAGAMENTI

Sta arrivando in questi giorni il saldo dei pagamenti relativi alle domande presentate nel 2017 dai produttori di latte e dagli allevatori di suini per accedere alla misura del “Fondo latte” destinata alla copertura dei costi sostenuti per gli interessi maturati sui mutui bancari negli anni 2015 e 2016. Lo rende noto Coldiretti Bergamo nel sottolineare che il provvedimento era stato emanato con lo scopo di sostenere la ripresa economica dei settori dell’allevamento bovino da latte e dell’allevamento suino messi in ginocchio da una grave crisi strutturale.

“E’ una boccata di ossigeno importante e molto attesa – afferma il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio -; per quanto riguarda la realtà che fa riferimento alla nostra Organizzazione, sul totale di 989.740 euro di finanziamento richiesto dalle 102 aziende nostre associate, il totale erogato è stato di 830.996 euro. Siamo soddisfatti per questo risultato che consentirà al settore di fronteggiare con maggiore solidità le sfide del mercato”.

 

CALABRIA, COLDIRETTI CONDANNA VILE ATTO CRIMINALE AD “ECOTOURING COSTA VIOLA”

La Coldiretti Calabria condanna il vile e criminale atto subito dalla società “Ecotouring Costa Viola” alla quale sono stati bruciati due pulmini a Villa San Giovanni (RC) ed esprime solidarietà e vicinanza a tutti i soci. “E’ una azione intimidatoria gravissima, inaccettabile e intollerabile – dichiara Francesco Cosentini direttore di Coldiretti Calabria –  che colpisce una società con la quale tra l’altro collabora il dott. Rosario Previtera, un professionista stimato, agronomo ed esperto di sviluppo locale fortemente impegnato nel territorio in particolare a promuovere la Costa Viola, caratterizzata dal tipico paesaggio viticolo-terrazzato tra Palmi, Seminara, Bagnara Calabra, Scilla, Villa San Giovanni, dove si pratica ancora la storica “viticoltura eroica” che consente la manutenzione dei secolari muri a secco in pietra, che ne determinano l’assetto idrogeologico e ne rendono le pendici stabili.

Previtera è anche presidente della rete “Lykion” per la filiera multiregionale del Goji Italiano che produce e distribuisce le preziose bacche rosse fresche e bio. L’attività della società che si dedica al turismo sostenibile – aggiunge – si riversa anche sul tessuto imprenditoriale e sull’economia del territorio.”. Chi compie questi crimini – conclude Coldiretti – deve essere isolato da tutti perché oltre a compromettere iniziative, progetti e studi che mirano a sensibilizzare le comunità locali a una progettualità condivisa per attrarre turisti e creare sviluppo e crescita produce un indubbio e pericoloso vulnus ad una intera regione cosa – è l’amaro commento – di cui non abbiamo proprio bisogno!

 

REGGIO EMILIA, COLDIRETTI APRE IL CONFRONTO CON I CANDIDATI SINDACO 

Coldiretti Reggio Emilia ha invitato al confronto i candidati e le forze politiche, protagonisti del prossimo imminente appuntamento elettorale del 26 Maggio per il comune di Reggio Emilia per fare il punto su cosa l’agricoltura può fare per l’economia, l’ambiente e la società reggiana avendo chiaro che il ruolo dell’agricoltura, così come la intende Coldiretti, è quella di ‘forza sociale amica del Paese’.

“Sono momenti importanti di discussione e confronto – dichiara Assuero Zampini, direttore della Coldiretti Reggio Emilia. Abbiamo messo a punto, accogliendo le istanze delle nostre aziende, un documento per un Governo Sostenibile che presenteremo ai tutti i candidati Sindaco che accoglieranno il nostro invito. È un importante riferimento per anche per calibrare i programmi concluse le elezioni accogliendo le risorse e le opportunità che arrivano dal mondo agricolo”.

L’invito di Coldiretti è esteso ai cinque candidati di queste elezioni amministrative a Reggio Emilia, Daniele Codeluppi – Reggio Emilia in Comune, Rossella Ognibene – Movimento 5 Stelle, Cinzia Rubertelli – Alleanza Civica, Roberto Salati – Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Luca Vecchi – Partito Democratico, +Europa, Fare, Reggio È, Immagina Reggio, Possibile.

“Auspichiamo che il nostro invito sia colto da tutti i candidati – conclude Zampini. È nostro interesse mostrare la vera agricoltura con tutte le sue funzioni, con le relative esigenze ed opportunità per l’intero territorio. Dalla principale funzione che continua ad essere quella della produzione di alimenti di alta qualità a quella di difesa di una identità e distintività territoriale, dalla riduzione dei rifiuti alla produzione di energia pulita, dalla salvaguardia del territorio e del paesaggio alla creazione di servizi sociali in aree rurali”.

 

 

Appuntamenti

 

VICENZA: A PASQUA TRADIZIONE CONTADINA E DESIDERIO DI STARE ALL’ARIA APERTA

Sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 aprile 

Sarà un weekend di Pasqua ricco di eventi a Vicenza ed in provincia, dove i protagonisti saranno i prodotti di stagione, ma anche piante e fiori, dato che è il momento di pensare a rimettere in ordine giardini e balconi. Sabato, domenica e lunedì, infatti, al mercato coperto di Campagna Amica in contra’ Cordenons n. 4 a Vicenza, la primavera esploderà, in occasione del fine settimana più colorato dell’anno, quello della Santa Pasqua.

Sabato 20 aprile dalle 9.00 alle 12.30 il tema sarà “Orto e Giardino da asporto” con l’azienda Agrifloor. A seguire i “Profumi di lavanda” con azienda Le Poscole, quindi una straordinaria “Caccia all’uovo: nei dintorni di Corso Fogazzaro”, alla ricerca di indovinelli per una dolce sorpresa. Ed alle 11 la tombola pasquale. Domenica 21 e lunedì 22 il mercato proposto proporrà una esposizione di piante da orto e da giardino all’ingresso di Corso Fogazzaro.

“Abbellire il proprio giardino o balcone è fondamentale per mantenere curata la propria casa – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – e per dare un senso di accoglienza e colore diversi. Inoltre, con le opportunità offerte a livello fiscale è anche possibile portare in detrazione parte delle spese sostenute”.

Con il ritorno del sole e della voglia di stare all’aria aperta, anche il giardinaggio torna in voga, così come la ricerca di una pianta nuova per abbellire il proprio giardino, di fiori con un colore di tendenza per la propria terrazza, di un’idea originale per il proprio balcone, di un ortaggio sfizioso per il proprio orto. A tutti questi appassionati ed agli amministratori condominiali, Coldiretti ricorda che anche per il 2019 è attivo il Bonus Verde. È possibile, infatti, richiedere la detrazione fiscale per la sistemazione di giardini e terrazzi. L’importo del bonus riconosciuto è pari al 36% e sarà possibile detrarre fino ad un massimo di 5.000 euro di spesa. Il Bonus Verde spetta anche per le spese sostenute per realizzare coperture a verde e giardini pensili. È fondamentale che i pagamenti per le spese sostenute dal 1 gennaio siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni.

Gli eventi pasquali, però, non si fermano alla città. Il giorno di Pasquetta, infatti, avrà luogo la Festa dell’Asparago Bianco di Bassano Dop a Bassano del Grappa in Piazza Libertà, dove oltre all’Asparago Bianco di Bassano Dop le aziende di Campagna Amica animeranno la piazza con i migliori prodotti del territorio.

Per il pranzo di Pasqua vince la tradizione, a casa e negli agriturismi di Campagna Amica. Risotto con erbette di campo e uova sode colorate sono alcuni dei piatti che non possono mancare sulla tavola dei vicentini.

“Oggi come un tempo il primo è a base di riso. E la ricetta è quella tradizionale: chicchi di Vialone Nano Igp o Carnaroli con frattaglie del pollo o, in alternativa alla carne – aggiungono Cerantola e Palù – le erbette di campo, come i bruscandoli (luppolo selvatico), le rosoline, i carletti o, naturalmente, il nostro meraviglioso Asparago Bianco di Bassano Dop. Asparago che sarà anche il contorno perfetto per accompagnare le uova che, come vuole la tradizione della nonna, sono servite soprattutto sode colorate naturalmente di rosso se bollite nell’acqua con le bucce di cipolla, di verde se si impiegano le foglie di ortica o gialle con lo zafferano”.

Il dolce non potrà che essere la “fugassa”, realizzata con il tradizionale impasto di zucchero, farina, acqua, uova e, volendo, canditi, uvette o mandorle.

Ricordiamo che il mercato coperto di Campagna Amica Vicenza sarà operativo sabato dalle 8.30 alle 13.30 e domenica dalle 9.00 alle 13, pertanto i visitatori potranno testare personalmente la qualità dei prodotti e misurarsi con le ricette che i produttori sapranno consigliare per utilizzare al meglio le eccellenze vicentine. Sabato sarà anche possibile usufruire della consegna della spesa al domicilio, un servizio comodo e che molti cittadini stanno da tempo sfruttando, per scegliere in comodità ciò che si vuole mettere in dispensa e vederselo consegnato direttamente a casa propria.

 

LIGURIA: LE DONNE DELLA VAL D’AVETO A SOSTEGNO DI “COLTIVIAMO IL CUORE”

Domenica 21, lunedì 22 e domenica 28 aprile

Agricoltura e solidarietà si incontrano in Val d’Aveto grazie dalle donne che nel lungo Ponte di Primavera, scenderanno in piazza per portare avanti la raccolta fondi “Coltiviamo il Cuore” destinati all’Istituto G.Gaslini di Genova e la mobilitazione contro il falso Made in Liguria. Lo rende noto Coldiretti Genova nell’annunciare che, il Giorno di Pasqua e Pasquetta a Rezzoaglio e il 28 aprile a Santo Stefano d’Aveto le donne agricoltrici della zona, grazie anche all’aiuto del gruppo del “piccolo coro di Sa Razan”, si impegneranno nella raccolta di beneficenza del progetto Coltiviamo il Cuore, ideato da Coldiretti Donne Impresa Liguria, un progetto che mostra il valore sociale dell’agricoltura ligure: i fondi ricavati attraverso la vendita di piantine donate dalle aziende floricole della Piana di Albenga permetteranno l’acquisto di attrezzature necessarie per il reparto di Chirurgia Pediatrica delll’Istituto G.Gaslini di Genova.  

Ma non solo di solidarietà si parla negli eventi della Val d’Aveto, ma anche di valorizzazione dei prodotti locali e sensibilizzazione al loro consumo consapevole nonché all’importanza dell’etichettatura obbligatoria di tutti gli alimenti. In quest’ultimo frangente la cittadinanza potrà dare il suo prezioso contributo firmando #Eat Original, petizione con la quale Coldiretti chiede all’Europa di rendere obbligatoria l’etichettatura di tutti i prodotti, per essere sempre sicuri di avere tra le mani un alimento tracciabile e garantito, in modo da tutelare l’intero settore agroalimentare e soprattutto il consumatore.

“Coltiviamo il Cuore – spiega la Responsabile di Coldiretti Donne Impresa Genova Giulia Arvigo – parte dalla voglia di fare e aiutare del gruppo Donne Impresa, che da quest’anno ha trovato anche il valido aiuto dei Giovani e Agrichef di Campagna Amica Liguria. In quest’occasione ha raggiunto una delle zone più rurali della nostra regione, la Val d’Aveto dove si va dall’allevamento alla coltivazione di piccoli frutti e orticole di pregio; una zona difficile ma che richiama sempre più visitatori per le sue bellezze paesaggistiche e agricole. Attraverso questa iniziativa solidale portata avanti dalle donne tutta la regione è già stato possibile negli scorsi anni, acquistare macchinari, quali un cistoscopio neonatale e monitor per il controllo non invasivo dei parametri vitali, destinati alla diagnosi e cura dei piccoli pazienti dell’Istituto pediatrico “Giovannina Gaslini” di Genova: con l’aiuto di tutte anche l’obiettivo di quest’anno sarà pienamente raggiunto”.

“La collaborazione territoriale e il sostegno avuto dalle imprenditrici – affermano il Presidente di Coldiretti Genova Valerio Sala e il Direttore Provinciale Francesco Goffredo – è di fondamentale importanza per la buona riuscita di ogni iniziativa. Che si parli di solidarietà o di movimentazione le nostre imprenditrici non si tirano mai indietro e oltre ad aver dimostrato di saper farsi largo sul mercato conducendo imprese di successo, tutelando e valorizzando i prodotti del nostro territorio, così facendo si riescono a contraddistinguere per la grande sensibilità ai temi sociali. Vogliamo ringraziare la società agricola Casaleggi, az.agr. Cella Andrea, az.agr. il Bucaneve, az.agr. Guardincerri Paola, az. agr. Carpanese per l’aiuto che danno alla causa e il “piccolo coro di Sa Razan” che collabora all’iniziativa per aiutare bambini e ragazzi come loro”.

 

MANTOVA: AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA SUL LUNGORIO LA FESTA DI PASQUA

Sabato 20 aprile

Sabato 20 aprile festa di Pasqua al mercato di Campagna Amica sul Lungorio. I bambini potranno decorare le uova con i tutor di Coldiretti Mantova (dalle 10 alle 12) e riceveranno una sacca di Campagna Amica in omaggio. “Coldiretti Mantova e Campagna Amica sono da sempre attenti all’educazione alimentare, consapevoli che sia un’attività formativa e che debba essere rivolta tanto agli adulti quanto ai più piccoli – commenta Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Mantova -. Alla vigilia di Pasqua abbiamo pensato di coniugare gli aspetti educativi con quelli più strettamente ludici e in tema con una festa importante per la tradizione cristiana”.

Inoltre, al mercato sarà allestita un’esposizione di uova di struzzo decorate, elemento di attrazione nei confronti di un animale particolarmente versatile sia nella produzione di carne che di uova.

La carne di struzzo, in particolare, è del tutto simile nell’aspetto al filetto di bovino, ed è caratterizzata da un sapore delicato, con retrogusto dolce. Tra le caratteristiche principali spiccano la sua magrezza e l’elevato quantitativo di proteine che la rendono facilmente adatta anche a regimi alimentari a ristretto introito calorico. È, inoltre, un alimento adatto a prevenire le carenze di ferro che possono manifestarsi durante la gravidanza, l’allattamento e l’adolescenza. La ridotta presenza di colesterolo e sodio fa inoltre sì che questa carne possa essere consumata anche da soggetti con problematiche cardiovascolari. La carne di struzzo è ricca di acidi grassi essenziali omega 3, importanti per prevenire e combattere condizioni come ipertensione e disturbi cardiocircolatori. Naturalmente la carne di struzzo è uno dei numerosi prodotti a km0 che i cittadini possono trovare al mercato di Campagna Amica sul Lungorio.

 

TREVISO: A FREGONA LA FESTA DELLA TOSATURA, LA PASQUETTA E’ CON LE PECORE

Lunedì 22 aprile 

L’eco della giornata del pastore celebrata a Padova rimbalza sulle Prealpi Trevigiane e la giovane pastora Katy Mastorci, presidente provinciale di Donne Impresa Coldiretti Treviso, si rimbocca le maniche e organizza in collaborazione con la Proloco di Fregona, il Comune e la Banca delle Prealpi e altre associazioni locali, la terza edizione della “Festa della tosatura”. L’appuntamento è per Lunedì 22 aprile ad Osigo in località Sas a Pont nella proprietà dell’azienda agricola Vitiotec.

Si inizia con la benedizione del gregge e degli operatori alle ore 10.00 e si continua con la tosatura dei capi fino a sera. Durante le fasi di lavorazione, c’è la possibilità di fare pic nic, passeggiate con gli alpaca, onoterapia con gli asinelli Sissi, Mattia e Spritz. I più piccoli saranno intrattenuti dalle agritate con i giochi di una volta e potranno partecipare ai laboratori didattici.

“Una prassi necessaria almeno due volte l’anno – spiega Katy Mastorci – che diventa occasione di conoscenza per cittadini e tutti coloro che vorranno comprendere il significato della pastorizia attraverso la conoscenza delle abitudini di chi la pratica. Togliere il vello agli ovini è prendersi cura del benessere animale, predisponendo cosi le pecore alla bella stagione e quindi al pascolo estivo – commenta Katy che rassicura che l’effetto è a prova di brivido visto lo strato di lanolina sulla pelle, dotazione naturale e impermeabile per protegge dal freddo, dalla pioggia”. Biologa, ex ricercatrice oncologica, Katy Mastorci ora sa tutto di allevamento, di viticoltura e agronomia. Ha lasciato i reparti dell’Ospedale di Aviano per dedicarsi all’agricoltura ed è alla guida delle imprenditrici agricole di Coldiretti Treviso. “Nel novembre scorso abbiamo depositato in Consiglio regionale una proposta di legge per ripristinare le vie dei pascoli e armonizzare l’impatto con le amministrazioni pubbliche causato dal transito del bestiame nei centri urbani – conclude Katy Mastorci – nell’anno in cui il Ministero delle Politiche Agricole ha chiesto all’Unesco di riconoscere la transumanza quale patrimonio immateriale possiamo esprimere anche in Veneto molti contenuti culturali. Per questo è importante condividere con la società questi riti ricchi di saggezza contadina affinchè nulla vada perduto, ma conservato, invece, nella memoria della gente”.

Katy Mastorci, 35 anni, di Vittorio Veneto, è responsabile provinciale di Donne Impresa Treviso, il movimento per l’imprenditoria femminile di Coldiretti Treviso. Laureata in Biotecnologie Mediche all’Università degli Studi di Padova, con Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Cliniche. Katy Mastorci ha lavorato per dieci anni nell’ambito della ricerca oncologica presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, e per un periodo anche all’estero. Ora è titolare dell’azienda agricola VitiOviTec, nata nel 2016 con sede a Fregona, un’azienda sia viticola che zootecnica. La neo responsabile di Donne Impresa Treviso infatti, alleva pecore di razza Alpagota per la produzione dell’Agnello dell’Alpago.