COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 16 maggio 2019

16 Maggio 2019
News La Forza del Territorio del 16 maggio 2019

Speciale maltempo

REGIONI VARIE

GLI AGRICOLTORI FANNO I CONTI CON I DANNI DA MALTEMPO

L’ondata di maltempo fuori stagione ha devastato le aziende agricole dove è andato perso un intero anno di lavoro per i danni causati alle produzioni stimati in oltre dieci milioni di euro, tanto che in molte regioni sono state avviate le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità, ma è importante anche la sospensione del pagamento delle imposte e dei contributi per assicurare la ripresa produttiva delle imprese e il ripristino delle strutture danneggiate.

 

LOMBARDIA, MILIONI DI DANNI NEI CAMPI: LA MAPPA REGIONALE

L’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Lombardia, ha provocato nelle campagne danni stimati per almeno 2,5 milioni di euro. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti regionale in base alle segnalazioni dei tecnici impegnati sui territori.

Tra i territori più colpiti la provincia di Brescia – precisa la Coldiretti Lombardia – dove pioggia e forte vento hanno allagato campi, sradicato alberi, compromesso terreni per l’alimentazione degli animali, scoperchiato stalle e strutture, mentre la grandine è caduta su vigneti, cereali e ortaggi con la perdita di decine di ettari di colture in pieno campo e in serra. Guai anche nel Bergamasco e in provincia di Cremona, dove sono stati colpiti mais, frumento, orzo e piante da vivaio, oltre a sollevare tetti degli allevamenti. Nel Mantovano danni sulle pere non protette dalla reti e sui meloni fuori serra, oltre che su zucche e fragole.

Nel Milanese, i chicchi di ghiaccio hanno tritato orzo, frumento, mais e ortaggi, mentre la furia del vento ha abbattuto numerosi alberi: la zona più colpita è quella a ovest del capoluogo. Tra Como, Lecco e Varese – continua la Coldiretti – centrati piccoli frutti, piantine da poco seminate e strutture in pieno campo, mentre a Pavia la tempesta ha interessato solo le aree rurali intorno alla città.

Le campagne sono state colpite in un momento particolarmente delicato – continua la Coldiretti – con le semine, gli ortaggi e le piante che iniziano a dare i primi frutti. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.

 

SICILIA, FRUTTA, GRANO, STRADE INTERNE: NELL’ISOLA I DANNI SONO GRAVISSIMI

Centinaia di chili di nespole spaccate e ancora non maturate a causa della pioggia e delle basse temperature. In alcune aziende del palermitano la perdita ha superato il 65%. Il grano nell’ennese, in piena fase di maturazione, abbattuto dall’acqua e dal vento nell’ennese. Lo rileva Coldiretti Sicilia che con i propri tecnici sta facendo una verifica dei danneggiamenti e solo nelle ultime ore si calcola che possano superare i centomila euro. Un bollettino di guerra che a macchia di leopardo sta interessando tutta l’Isola. Il dramma della viabilità interna con smottamenti, voragini riguarda invece tutta la Regione. Nell’agrigentino la grandine ha colpito i vigneti in alcune aree di Montallegro e non ha risparmiato le campagne del catanese.

L’ondata di maltempo fuori stagione è l’evidente conseguenza dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici – ricorda Coldiretti Sicilia – è ormai la norma, tanto da aver condizionato nell’ultimo decennio la redditività del settore agricolo, con le perdite di raccolti dovute a calamità naturali che hanno assunto un carattere ricorrente.

 

LAZIO, IL CLIMA PAZZO HA MESSO KO L’AGRICOLTURA

Piogge continue, grandinate, forte vento e temperature nettamente al di sotto della media, come nel caso della giornata di ieri: secondo le statistiche il 15 maggio più freddo degli ultimi 50 anni. Eventi atmosferici che nelle ultime settimane stanno provocando danni gravi all’agricoltura in tutta la regione con campi allagati, strutture rovinate e colture danneggiate, a partire da frutteti e vigneti. Situazione particolarmente difficile in provincia di Latina dove sono state devastate le piantagioni di kiwi e cocomeri, mentre a Viterbo ad essere colpiti sono stati soprattutto gli asparagi, danneggiati dai bruschi sbalzi di temperatura, ma si teme pure per nocciole e castagne. Criticità anche in provincia di Roma, ad esempio nella zona di Velletri, colpita domenica scorsa da una violenta grandinata.

“L’agricoltura laziale paga un prezzo sempre più caro ai cambiamenti climatici, in un territorio dove nell’85% dei Comuni ci sono zone a rischio idrogeologico – ha spiegato David Granieri, presidente Coldiretti Lazio – E’ necessario lavorare sulla prevenzione, fermare il consumo di suolo e investire su progetti infrastrutturali che possano portare a una corretta gestione delle risorse idriche che non dovrebbero essere disperse ma accumulate per l’estate. Secondo le previsioni la prossima settimana le temperature dovrebbero alzarsi molto, bisognerà verificare gli effetti di tali aumenti sulle colture”.

 

SALERNO, RITARDI IN PRODUZIONE FRUTTA E VERDURA. PREOCCUPATI PER FIORITURA

Preoccupa la “maledetta primavera” nelle campagne salernitane. Il colpo di coda dell’inverno, con il brusco abbassamento delle temperature di questi giorni, fa scattare l’allarme freddo sulle produzioni. “Il problema al momento riguarda i mercati che recepiscono pochissimi prodotti – conferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano – si registrano ritardi nella produzione di frutta e verdura di stagione come pomodori, peperoni, melanzane, meloni e angurie. Problemi anche per la cascola dei frutti, ossia quel fenomeno per cui, in condizioni di freddo eccessivo, gli alberi lasciano cadere i frutti immaturi. Stiamo monitorando la situazione. Tra le piante da frutto soffrono particolarmente le ciliegie che si presentano ancora molto piccole. Ridotta anche la disponibilità delle susine mentre ci saranno circa il 20% di albicocche in meno nei frutteti.

Anche per gli uliveti in alcune aree temiamo che le gemme possano essere bruciate dal gelo. Più in generale, ortaggi primaverili ed estivi per crescere hanno bisogno di sole, quindi per far ripartire le coltivazioni stiamo aspettando un miglioramento climatico”. Altro problema – evidenzia la Coldiretti Salerno – è il rallentamento della fioritura delle piante e la scarsa allegagione: “Praticamente un ritardo nella maturazione dei frutti – spiega Tropiano – nei casi più gravi la fioritura può essere del tutto assente e compromettere le future produzioni. Il sereno è atteso anche dalle api che non volano con la pioggia e il freddo e il risultato è un forte calo nella produzione di miele. Ovviamente le problematiche variano da zona a zona e molto diversa anche all’interno dei singoli comprensori, a seconda della cultivar, dell’esposizione e del microclima. Speriamo che la primavera riprenda il suo corso in tempi brevi”.

 

PIEMONTE, LA “MALEDETTA PRIMAVERA” HA COLPITO LE COLTURE MADE IN PIEMONTE

“Maledetta primavera” è il titolo di una famosa canzone interpretata da Loretta Goggi, perfettamente attribuibile a questi giorni dal punto di vista meteorologico. Maltempo, sconvolgimenti climatici, rischio alluvioni. Quest’anno la primavera non si è ancora manifestata, anzi ha causato danni alle produzioni in diverse regioni d’Italia, stimati in oltre dieci milioni di euro. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti in occasione della premiazione del primo concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, promosso da Coldiretti, Anbi (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) e Fondazione Univerde.

In Piemonte i chicchi di ghiaccio del diametro di tre centimetri hanno colpito il torinese e l’astigiano distruggendo le coltivazioni di orzo e grano e danneggiando i vigneti. Nel Monferrato, in particolare si arriva fino al 70% dei raccolti persi. Danni anche tra Novara e Vercelli dove sono stati colpiti mais e ortaggi. Il pericolo di alluvioni o frane interessa anche il Piemonte che si “ferma” al 94,7% rispetto ad altre regioni dove il rischio arriva al 100%.

“Dopo un inverno siccitoso, aspettavamo effettivamente l’acqua, ma ormai le precipitazioni arrivano violente, con pesanti grandinate – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si palesa con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni. Certo a gravare sulla condizione dei nostri territori è anche il consumo di suolo che in Piemonte è di circa 175.000 ettari pari quindi al 6,9% della superficie totale regionale che è di 2.540.000 ettari, dato ancora confortante rispetto ad altre regioni dove le percentuali sono più elevate. Alla luce di tutto ciò, ribadiamo quanto sia necessario un cambio di passo nell’attività di prevenzione evitando di dover costantemente rincorrere l’emergenza con interventi strutturali. Occorrono, quindi, opportuni interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque attraverso opere specifiche, oltre a prendere seriamente in considerazione il tema del consumo di suolo che è ancora fermo al palo”.

 

PUGLIA, 230 COMUNI A RISCHIO IDROGEOLOGICO. CLIMA PAZZO FA 2 MLN EURO DANNI

L’ondata di maltempo fuori stagione ha devastato le aziende agricole dove è andato perso un intero anno di lavoro per i danni causati alle produzioni stimati in oltre dieci milioni di euro, tanto che in molte regioni sono state avviate le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità, ma è importante anche la sospensione del pagamento delle imposte e dei contributi per assicurare la ripresa produttiva delle imprese e il ripristino delle strutture danneggiate. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti in occasione della premiazione del primo concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, promosso da Coldiretti, Anbi (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) e Fondazione Univerde, con la presenza del presidente Ettore Prandini e del ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Grandine con chicchi grandi come pietre anche in Puglia, soprattutto nelle province di Taranto, Bari e Lecce dove sono stati colpiti vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della varietà Bigarreau e Giorgia. Danni pesanti anche ad albicocche, uva e agli agrumi in fiore.

Bombe d’acqua, raffiche di vento fino a 120 chilometri orari e grandinate killer hanno spazzato le campagne di Puglia, danneggiando tendoni, teli, strutture e produzioni sono solo l’ultimo effetto della tropicalizzazione del clima che si abbatte su un territorio fragile, rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Rapporto Ispra.

“Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Anche il consumo del suolo è avvenuto per il 67,5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo le elaborazioni di Coldiretti Puglia sulla scorta dei dati Ispra.

La pulizia di fossi e canali, la gestione di dighe e degli impianti irrigui è un’attività assolutamente indispensabile che va garantita – denuncia Coldiretti Puglia – anche in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali. 

“Gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica – conclude il presidente Muraglia – sono evidenti sul territorio. Alberi nei canali di scolo e canneti, tombini nelle aziende agricole ostruiti, sono solo alcuni esempi di quanto rilevato nel corso dei sopralluoghi effettuati dalla squadra di tecnici di Coldiretti Puglia che si sta muovendo sul territorio per verificare che le opere siano realmente state realizzate”.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Quanto accaduto negli ultimi giorni è solo l’ultimo effetto del clima pazzo, dopo la bufera di vento nei giorni di Pasqua e Pasquetta che ha arrecato gravi danni ai vigneti in provincia di Bari, sempre ad aprile una grandinata di inusitata violenza in provincia di Taranto ha colpito oliveti e vigneti, compromettendone in alcuni casi i germogli – aggiunge Coldiretti Puglia – per non parlare della grandinata che ha danneggiato le produzioni e finanche le serre in provincia di Lecce con campi e strade praticamente imbiancati e pericolose lastre di ghiaccio che hanno reso impraticabili i percorsi nelle aree rurali.

 

Puglia

Popolazione a rischio residente in aree a pericolosità idraulica elevata

Popolazione a rischio elevato residente in aree a pericolosità idraulica media

Bari

15.585

28.440

BAT

7.263

14.748

Brindisi

5.323

8.436

Foggia

14.460

20.414

Lecce

11.805

19.560

Taranto

11.720

16.232

Totale

66.156

107.830

Elaborazioni Coldiretti Puglia su dati ISPRA

 

Puglia

Unità locali di Imprese a rischio in aree a pericolosità idraulica elevata

Unità locali di Imprese a rischio in aree a pericolosità idraulica media

Bari

953

2.036

BAT

687

1.134

Brindisi

406

580

Foggia

844

1.297

Lecce

730

1.368

Taranto

696

961

 

4316

7.376

 

 

 

Elaborazioni Coldiretti Puglia su dati ISPRA

 

BASILICATA, NUBIFRAGIO NEL METAPONTINO: COLDIRETTI CHIEDE SUBITO I RISARCIMENTI

Nonostante il maltempo continui a bersagliare il Metapontino, Coldiretti Basilicata ha organizzato un’assemblea popolare nei pressi dell’uscita Pantanello di Metaponto (Matera), lungo la strada statale jonica, all’indomani degli eccezionali eventi meteorici che, lo scorso 12 maggio, hanno purtroppo provocato milioni di euro di danni alle coltivazioni agricole nelle campagne di tutto l’arco jonico lucano in una stagione particolarmente delicata per tutte le colture del territorio. Presenti centinaia di agricoltori, molti dei quali giunti con i trattori.

“I dati della Protezione Civile parlano chiaro: dal 1921 al 1999 gli eventi idrologici estremi registrati in Basilicata sono stati 23 – ha evidenziato il presidente provinciale di Coldiretti, Gianfranco Romano – dal 2000 ad oggi invece ne sono stati registrati 19. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai evidenti. La politica si deve far carico di produrre soluzioni per mitigarne la portata e, laddove questo sia impossibile, quantomeno ristorare i danni provocati agli operatori economici e alle famiglie”. Il Metapontino in meno di un decennio è stato martoriato da numerosi eventi meteorici di portata eccezionale, a partire dalle precipitazioni estreme del marzo 2011 e l’alluvione disastrosa dell’autunno 2013 fino alle gelate degli inverni 2017 e 2018. “Questi eventi eccezionali, insieme ad altre evidenti criticità di natura economica e commerciale – ha continuato Romano – stanno mettendo a dura prova le capacità economiche di quello che è la punta di diamante dell’agricoltura lucana.

Al nuovo governo regionale chiediamo tre interventi immediati. In primis concludere definitivamente gli iter amministrativi a suo tempo avviati per ristorare i danni causati alle imprese dagli eventi meteorici eccezionali del 2013 e del 2017. La seconda richiesta è di avviare immediatamente le procedure previste dal Fondo di Solidarietà Nazionale di cui al D.Lgs. 102/2004 al fine di richiedere al MIPAAFT la dichiarazione del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi del 12 maggio. Da ultimo chiediamo di produrre un provvedimento speciale di carattere regionale per ristorare i danni subiti dalle colture, in primis gli agrumi, per le quali alla data del 12 maggio non era possibile attivare assicurazioni nell’ambito del Piano Assicurativo Agricolo Nazionale 2019.

Solo attivando immediatamente queste azioni combinate il governo regionale – ha concluso il presidente provinciale della confederazione agricola – potrà fornire risposte adeguate al settore primario e così alimentare la speranza nel futuro della nostra agricoltura ad alto valore aggiunto. Se così non fosse sarà l’ennesima occasione sprecata di rilanciare un territorio dalle enormi potenzialità che più volte è stato abbandonato a se stesso”.

Presenti all’assemblea anche tutti i vertici regionali di Coldiretti Basilicata, con il presidente Antonio Pessolani e il direttore, Aldo Mattia. “L’annata 2019 inizia nel peggiore dei modi, una bomba d’acqua mette in risalto tutta la fragilità del mondo agricolo – ha evidenziato nel suo intervento Pessolani – partiamo da Metaponto per innestare una piattaforma emergenziale con tutte le istituzioni per indennizzare gli agricoltori e non rischiare l’abbandono dei campi”. In rappresentanza della Regione Basilicata, è intervenuto il consigliere regionale Piergiorgio Quarto.

 

 

Dal territorio

 

CAMPANIA, ELEZIONI: COLDIRETTI AI CANDIDATI, ABOLIRE TARI PER AGRITURISMI

L’abolizione della tassa rifiuti a favore degli agriturismi entri a far parte degli impegni elettorali, un atto concreto per sostenere la multifunzionalità agricola nelle aree rurali. È l’appello di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania, ai candidati alle elezioni amministrative che si terranno in contemporanea con le europee il prossimo 26 maggio. L’equiparazione tra gli agriturismi e gli alberghi nel pagamento della tassa rifiuti è illegittima. Lo sostiene Coldiretti a seguito della pubblicazione di una sentenza del Consiglio di Stato che rappresenta una vittoria dopo lunghe battaglie dell’organizzazione agricola. La federazione regionale di Coldiretti, attraverso il presidente Masiello e il direttore Salvatore Loffreda, di concerto con le federazioni provinciali di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno e all’associazione Terranostra Campania, si sta attivando per chiedere ai sindaci e ai futuri sindaci di non applicare la stessa aliquota IUC/TARI per alberghi ed agriturismi, l’annullamento immediato della tariffa e un adeguamento normativo del regolamento.

La sentenza del Consiglio di Stato n. 1162 del 19 febbraio 2019 ha affermato un principio importante: l’attività agrituristica non può essere assimilata a quella alberghiera. Quindi anche la tariffa applicata con la Tari non può essere la stessa. La sentenza, confermando la pronuncia di primo grado (TAR Umbria, sentenza n. 77/2018), ha accolto in toto gli argomenti delle aziende ricorrenti.

“Il pronunciamento dell’ultimo grado della giustizia amministrativa – afferma Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti – accoglie una nostra battaglia e sancisce che alberghi e agriturismi sono attività diverse, che non generano la stessa quantità e tipologia di rifiuti e non possono quindi pagare la stessa tariffa. I giudici hanno ricordato come le attività di ricezione ed ospitalità esercitate da imprenditori agricoli siano connesse all’attività agricola principale, contrariamente agli alberghi. L’esercizio dell’impresa agricola – aggiunge – è unico e inscindibile dall’attività agrituristica che per nessuna ragione può essere scissa da quella agricola. Per tale ragione, in difetto di specifiche disposizioni, riteniamo si debbano applicare le norme previste per il settore agricolo. L’agriturismo, a differenza delle altre strutture, è soggetto a restrizioni e condizioni di esercizio uniche, tra cui un limite nei giorni di apertura e nel numero di pasti o presenze complessive annue, il che significa una diversa capacità contributiva rispetto agli alberghi. La stessa produzione di rifiuti è diversa: per le attività agricole si utilizzano imballaggi riutilizzabili, mentre per la ristorazione è obbligatorio l’utilizzo di esclusivo di prodotti propri o delle aziende del territorio, con una considerevole riduzione di rifiuti. I giudici hanno rilevato che i Comuni avrebbero dovuto formulare una tariffa realisticamente proporzionata alla connotazione specifica dell’attività ed all’effettiva capacità di produzione per quantità e qualità dei rifiuti. Per questi motivi chiediamo a chi si candida alle elezioni amministrative di inserire nei propri programmi l’immediato annullamento della IUC/TARI per le attività di agriturismo, regolandone successivamente l’esenzione definitiva. Questa agevolazione aiuta concretamente ad alzare l’asticella dei controlli per smascherare i falsi agriturismi”.

 

PIACENZA, AL POLISPORTIVO LA CARICA DEI BAMBINI PER CAMPAGNA AMICA 

L’entusiasmo dei bambini ha animato il Polisportivo, teatro della festa finale dei progetti di “Educazione alla Campagna Amica” portato nelle scuole da Coldiretti Piacenza per il 18esimo anno e di “Educhiamo al Valore dell’Acqua” del Consorzio di Bonifica. Oltre 3mila gli studenti delle scuole coinvolti nelle attività, di cui più di un migliaio presenti questa mattina, giovedì 16 maggio, al Centro Sportivo Comunale Franzanti, dove sono stati allestiti moltissimi laboratori didattici, grazie alla collaborazione dei partner.

Momento clou dell’evento le premiazioni degli elaborati realizzati dalle classi partecipanti. Vincitori del progetto di Coldiretti, quest’anno dedicato alla biodiversità, sono stati: la scuola dell’infanzia di Ziano; la scuola di Marsaglia; le classi 2C e 2F della scuola secondaria di Gossolengo, mentre alla scuola di Vernasca è andato il premio speciale “Creatività”.

I progetti della Bonifica hanno visto invece trionfare la scuola primaria di Pontenure con le classi 3D (prima classificata) e 3B (seconda classificata).

A fare gli onori di casa sono stati il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti, il direttore Giovanni Luigi Cremonesi e il presidente del Consorzio della Bonifica Fausto Zermani. E’ stata rimarcata la partnership con l’Ausl, per promuovere i comportamenti virtuosi a tavola.

Molte le autorità presenti: l’assessore comunale Paolo Mancioppi, il consigliere provinciale con delega all’agricoltura Romeo Gandolfi, la dottoressa Marilena Razza, viceprefetto di Piacenza, il Maggiore Stefano Bezzeccheri, comandante dei carabinieri della Compagnia di Piacenza e il commissario della Questura Vincenzo Minoia. Presenti anche Francesca Bertoli Merelli, responsabile di Coldiretti Donne Impresa e l’agrichef Claudia Anselmi di Coldidattica (con la vicepresente di Terranostra Elisabetta Azzalin), che hanno collaborato attivamente al progetto durante l’anno.

“Grazie a Cinzia Pastorelli e a Valerio Galli di Coldiretti, a tutta la struttura e a tutte le scuole che aderiscono a queste attività con la consapevolezza dell’importanza di far conoscere alle nuove generazioni la natura, il nostro territorio e il legame tra campo e tavola” ha ricordato il presidente Crotti.

“L’acqua è vita e senza acqua non può esserci cibo” sono state invece le parole del presidente Zermani.

 

AREZZO, FORMAGGI DE LE FABBRIE: LEGAME COL TERRITORIO IN PRODUZIONI DI QUALITA’

L’azienda agricola Le Fabbrie di Mesina Salvatore e Gianfranco si estende per circa 100 ettari a cavallo fra i comuni di Figline Valdarno e Cavriglia in prossimità del Lago di San Cipriano. L’attività principale è l’allevamento ovino con produzione di latte, formaggi pecorini freschi e stagionati, ricotta, raviggiolo e yogurt, carne e lana. I capi ovini presenti in azienda sono circa 500, tutti di razza sarda. Fin dal 1999 l’azienda Le Fabbrie produce con metodo biologico.

La storia dell’azienda agricola Le Fabbrie inizia in Valdarno alla fine degli anni novanta, quando i genitori di Gianfranco partiti dalla Sardegna, si stabilirono a San Donato in Avane, cittadina che oggi non esiste più per l’ampliamento del bacino lignitifero tra i comuni di Cavriglia e di Figline tra il 1977 ed il 1985.

“Ed è proprio da questa storia che è nata l’idea di creare il pecorino Ligneo – spiga Gianfranco Mesina titolare dell’azienda – un prodotto che nasce pensando all’antica tradizione mineraria di Cavriglia, tra i suoi ingredienti spicca il carbone vegetale, questo aspetto è un voluto richiamo alla miniera e all’estrazione della lignite, ho pensato in questa direzione per dare ulteriore forza ad uno dei nostri prodotti, legandolo in questo modo alla territorialità, il Ligneo che è creato con due forme quadrate che si attaccano e che stanno bene insieme diventando un corpo unico, ha una stagionatura media e la caratteristica di una pasta molto morbida che si scioglie in bocca”.

Gianfranco Mesina che da sempre ha creduto nei mercati di Campagna Amica, dal 2009 fa vendita diretta, oggi i suoi prodotti, formaggi e latticini, si possono trovare tutti i martedì al mercato di Campagna Amica di San Giovanni Valdarno, i mercoledì in piazza Giotto ad Arezzo e tutti i venerdì sempre ad Arezzo in via Spallanzani.

“Nei mercati troviamo la nostra forza, il contatto con i nostri clienti è continuo e costante, ad esempio, in questo periodo una delle nostre specialità è il pecorino affinato nei fiori d’acacia, L’Acacio appunto, i clienti che oramai sono affezionati mi telefonano affinché, una volta al mercato, possano trovare questo particolare prodotto, che è tipico di questo periodo dell’anno intorno al mese di maggio ed ha come caratteristica prevalente la dolcezza.  Siamo nati come allevatori – prosegue Mesina – poi nel 2006 abbiamo creato il caseificio e l’azienda si è così ingrandita, non è stato facile ma alla fine ce l’abbiamo fatta, ingrandendoci ed innovandoci. L’ultimo passo è stata l’apertura della Formaggeria a Figline Valdarno dove facciamo eventi, degustazioni e momenti di approfondimento dei nostri prodotti, il formaggio è molto particolare, con piccoli accorgimenti si possono creare tante varianti da gusti differenti e sorprendenti”.

E Gianfranco è maestro in questo, ha ricevuto nel tempo molti premi di riconoscimento come nell’ambito del “Premio Pienza 2015”, 3° Concorso Caseario riservato ai Pecorini delle Province di Siena Arezzo e Grosseto, dove si è classificato al primo posto nella categoria Pecorino Affinato.

“Il nostro è un lavoro molto faticoso, dove spesso ci troviamo a fare i conti con variabili non calcolabili, a cominciare dal meteo ma noi non abbiamo intenzione di fermarci, per il futuro svilupperemo ulteriormente l’azienda e studieremo nuovi metodi di lavorazione”.

 

ASTI, CASTAGNOLE LANZE: INAUGURATO IL NUOVO UFFICIO DI RECAPITO COLDIRETTI

Sono stati inaugurati ufficialmente questa mattina, giovedì 16 maggio, i nuovi uffici Coldiretti a Castagnole delle Lanze. Presenti il presidente e il direttore provinciali Coldiretti, Marco Reggio e Antonio Ciotta, il presidente di Zona, Carlo Gallo, e i presidenti di sezione Coldiretti di Castagnole e Coazzolo, Lorenzo Colombaro e Silvano Giachino, paesi a cui farà capo il nuovo ufficio.

Il recapito si trova ora in piazza Lucchini 3, in un’elegante palazzina di due piani, praticamente nel centro del paese basso. Alla presenza delle autorità locali, di molti associati e di alcuni scolari di Castagnole, don Lino Cane, parroco di San Pietro, ha benedetto i rinnovati locali e tutti coloro che li frequenteranno.

“Avere uffici più funzionali e con più postazioni di lavoro – ha dichiarato il presidente provinciale Coldiretti, Marco Reggio – era un’esigenza molto sentita, sia dal personale dipendente che dagli associati. Per altro Castagnole e Coazzolo rappresentano uno dei centri agricoli principali della nostra provincia, con un’agricoltura tutt’ora in espansione, grazie soprattutto alla viticoltura e alla corilicoltura, affiancate recentemente da un crescente interesse turistico”.

I nuovi e più accoglienti uffici, rispetto a quelli di via Tagliaferro da cui sono stati trasferiti, si trovano ora al piano terreno e ospitano, in tre ampi locali, tutti i servizi offerti da Coldiretti Asti attraverso la società Impresa Verde, il Centro Assistenza Fiscale, il Centro Assistenza Agricola e l’Epaca. Il recapito è sotto la responsabilità della Segretaria della Zona di Canelli, Sara Mazzolo, che sarà sempre presente negli orari di apertura coadiuvata dai colleghi: Massimiliano Delpiano e Lorella Mocco addetti fiscali, Miriam Ribaldone addetta Epaca, Piero Bosca tecnico viticolo, Andrea Musso tecnico tenuta registri di cantina, Valentina Sacco ufficio paghe. L’orario di apertura al pubblico è rimasto invariato dalle ore 9 alle 12 nei giorni di lunedì e giovedì.

 

IMPERIA, ELEZIONI 2019: COLDIRETTI PORTA IN PRIMO PIANO L’AGRICOLTURA

Dal recupero delle terre incolte al riordino dei consorzi di bonifica, dalla difesa delle eccellenze locali alla promozione del verde pubblico a km0: ecco alcuni punti del documento illustrato da Coldiretti Imperia ai candidati Sindaco per le prossime elezioni Amministrative di Sanremo.

Lo rende noto Coldiretti Imperia a seguito dell’incontro richiesto dai candidati Alberto Biancheri e Sergio Tommasini nel quale è stata portata in primo piano la situazione attuale e le opportunità da cogliere per supportare l’agricoltura del sanremese, vocata principalmente alla floricoltura, orticoltura, olivicoltura e viticoltura. In occasione dell’incontro c’è stato anche un momento di confronto importante con candidato alle elezioni Europee Gianni Berrino, al quale è stato illustrato il documento Confederale  per il sistema agrario e agroalimentare, che prevede nello specifico, tra gli altri punti, la necessità di difesa delle risorse economiche destinate all’agricoltura, l’etichettatura obbligatoria di tutti gli alimenti, la difesa degli agricoltori e consumatori dai falsi Made in Italy fino ad arrivare alla revisione degli accordi di libero scambio. Incontro che Coldiretti Imperia è pronta ad aprire a tutti i candidati sullo stesso tema, se richiesto dagli stessi.

“Riteniamo che i punti toccati con i candidati – affermano il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso – siano fondamentali per l’economia delle nostre imprese agricole, sia a livello locale sia sul piano più generale del mercato nazionale ed estero. I prossimi 5 anni saranno determinanti per impostare ed attuare strategie di cambiamento che permettano al settore dell’estremo ponente di modernizzarsi e rimanere vivo e vitale anche in futuro.

Puntare sulle eccellenze locali, come l’oliva taggiasca per la quale chiediamo di legarla indissolubilmente al nostro territorio attraverso il marchio della DOP, o ancora riconvertire aree abbandonate e dismesse in campi, migliorare le condizioni delle aziende, accelerare i pagamenti degli indennizzi per danni da fauna selvatica, nonché prevedere il corretto e funzionale utilizzo delle acque disponibili, sono solo alcune proposte da inserire, a nostro parere, nell’agenda della prossima Amministrazione.

E ancora incentivare il verde pubblico a km 0, valorizzare la floricoltura locale gestendo e potenziando i servizi del mercato dei fiori di Sanremo, favorire l’inserimento di prodotti locali nelle mense scolastiche e facilitare la fruizione di prodotti del territorio e favorirne l’acquisto attraverso l’individuazione di aree mercatali nel centro urbano è indispensabile, per valorizzare appieno i prodotti del vero Made in Liguria. A livello Europeo poi è importante porre l’attenzione sulla difesa dei nostri prodotti dai falsi Made in Italy e garantire al consumatore la tracciabilità di tutti gli alimenti attraverso l’inserimento dell’etichettatura obbligatoria. Tutti i candidati hanno voluto sottoscrivere il nostro documento, prendendosi così un impegno a supporto dell’agricoltura della nostra zona e delle sue imprese che con il loro lavoro custodiscono il territorio e supportano l’economia regionale”.

 

VERONA, OPPORTUNITÀ E PROSPETTIVE PER L’AGRICOLTURA SOCIALE SCALIGERA 

“Agricoltura Sociale: quali opportunità e prospettive nel territorio veronese” è il titolo dell’incontro organizzato da Donne Impresa Coldiretti Verona che si è svolto martedì 14 maggio alla Fattoria Sociale e Didattica Terre di Sprea in Località Meneghini n. 1, Sprea di Badia Calavena. L’incontro ha previsto, a partire dalle 18.00, gli interventi di Chiara Recchia, responsabile Donne Impresa Coldiretti Verona e di Stefania Barana, referente fattorie sociali di Coldiretti Verona, che presenteranno le opportunità, la rete e gli attori dell’agricoltura sociale.

Sono già molte le aziende agricole iscritte all’elenco Regionale come prevede la Legge Regionale 28 giugno 2013 n. 14 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale” che esercitano l’attività di agricoltura sociale offrendo servizi diversificati che spaziano dall’inserimento socio-lavorativo, percorsi abilitativi e riabilitativi, iniziative educative, assistenziali, formative e per il benessere personale e reinserimento e reintegrazione sociale di detenuti ed ex detenuti.

“Questo incontro fa parte di una serie di seminari che abbiamo voluto organizzare – spiega Chiara Recchia – per offrire nuove opportunità imprenditoriali alle nostre aziende. Nello specifico, nell’ambito dell’agricoltura sociale, c’è la doppia valenza, quella economico-produttiva e a ricaduta quella positiva sulla comunità che va a beneficiare dei servizi o dalle attività utili attivate dalle imprese agricole. In questo senso, la rete delle aziende agricole impegnate nel sociale che Coldiretti sta ampliando sempre più, rappresenta sicuramente un’opportunità per un territorio molto vasto. Dobbiamo sottolineare come l’agriwelfare italiano nasca per altro dall’innesto dei percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale in attività agricole tradizionali come la coltivazioni, l’allevamento, l’agriturismo, le fattorie didattiche e la vendite diretta”. “L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con la sostenibilità ambientale, la difesa della salute e della qualità della vita”, conclude Chiara Recchia. L’incontro era aperto a tutte le aziende agricole con interesse ad approfondire questa tematica.

 

CUNEO, DA GUERRA DAZI USA-CINA VANTAGGI PER VINO, CARNE E FRUTTA CUNEESI

Il vino di Langhe e Roero e prodotti come la carne, le marmellate e le pesche potrebbero avvantaggiarsi della guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina.È quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al primo mese dell’anno, divulgata in occasione dell’annuncio dei superdazi cinesi nei confronti di beni importati dagli Stati Uniti. Una risposta alla “mossa protezionistica” decisa dal presidente USA Donald Trump su merci cinesi per 200 milioni di dollari.

“La vendetta della Cina contro i dazi di Trump avrà ripercussioni tangibili sui mercati mondiali – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – e c’è il rischio che si inneschi una guerra planetaria, che va attentamente monitorata dall’Unione europea. Dall’Oriente abbiamo già raccolto segnali positivi riguardo ai prodotti agroalimentari Made in Cuneo, dalla frutta, kiwi in particolare, al vino fino al latte in polvere, grazie ad un mercato cinese sempre più attento alla qualità. Per quanto riguarda il vino, si è registrata una forte crescita a livello piemontese che si attesta sul 75% in Cina e sul 15% in Giappone”.

“Auspichiamo che l’accordo sulla Via della Seta possa rafforzare l’export delle nostre produzioni ed essere strategico per aprire ulteriori canali a nuovi prodotti e a dare stimoli al tessuto imprenditoriale del nostro territorio”, conclude Moncalvo.

 

ROVIGO, CANDIDATI ALLE AMMINISTRATIVE SOTTOSCRIVONO PETIZIONE STOP CIBO FALSO

Pomeriggio intenso per Coldiretti Rovigo quello di ieri (15 maggio). Su richiesta di alcuni candidati sindaco rodigini, che si presenteranno alle elezioni amministrative del 26 maggio, Coldiretti ha organizzato un incontro per presentare un documento con delle proposte relative al settore primario. Nella sede provinciale di via Alberto Mario, i vertici dell’associazione hanno accolto l’invito dei candidati, in ordine: Ezio Conchi appoggiato dalle liste Cambia Rovigo e Rovigo Futura; Silvia Menon supportata dall’omonima lista, da SiAmo Rovigo e RovigoPiù; Monica Gambardella candidata che unisce l’omonima lista, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Forza Rovigo, Obiettivo Rovigo; Edoardo Gaffeo sostenuto dall’omonima lista, dal Partito Democratico e da Forum dei cittadini. Si tratta di candidati che hanno chiesto di incontrare l’associazione di categoria.

L’introduzione. A fare gli onori di casa il presidente Carlo Salvan coadiuvato dal direttore Silvio Parizzi. “Coldiretti Rovigo ha quasi 5mila soci – ha esordito il presidente -, 2600 partite Iva, la presenza in crescita di conduttrici e titolari donne oltre che giovani che decidono di intraprendere questo percorso. Sono state 13 mila le giornate lavorate su 57 mila ettari.  Siamo una forza sociale, una forza sindacale, non siamo solo produttori. Il terreno è lo strumento per il nostro lavoro, ma è allo stesso tempo l’essenza di una azienda agricola. Affinché tutto possa coesistere, gli agricoltori chiedono di essere valutati come protettori della biodiversità e attenti al territorio”.

Il manifesto. Alcune delle proposte contenute nel manifesto sono a costo zero, altre chiedono lo sforzo politico di riservare riduzioni nelle tasse per il settore agricoltura o limitazioni. Ecco i principali temi: innanzitutto la tutela e difesa del territorio e del paesaggio non sottraendo più aree verdi o riservate all’agricoltura a favore di costruzioni e allargamenti urbanistici. Se si difendono le aree agricole si difendono anche la biodiversità e i prodotti locali che sempre più vengono apprezzati nei farmer’s market come dimostrano i mercati di Campagna Amica e le indagini sui consumi degli italiani. Coldiretti chiede che chi governa la città abbia la consapevolezza che i giovani sono il futuro di qualsiasi settore, pertanto è necessario incoraggiare i figli a seguire le tradizioni della famiglia portando avanti l’azienda agricola.

Lo sviluppo della multifunzionalità è il carburante per l’agricoltore del futuro; proprio per questo è stato chiesto il coinvolgimento delle aziende agricole per la manutenzione del verde pubblico e stradale, oltre che per le emergenze invernali di prevenzione e pulizie da ghiacciate e nevicate. Inoltre si è chiesto che vengano create o potenziate le condizioni per le altre attività affini alla vendita diretta, in azienda o nei mercati, alla ristorazione e al soggiorno in agriturismo, piuttosto per le fattorie didattiche o fattorie sociali. Attraverso questo scambio di esperienze l’agricoltura si integra nell’intero tessuto economico-sociale. Infine è stata trattata la questione della tassazione di competenza comunale e i rapporti con l’amministrazione pubblica che permettano una crescita a 360° delle nostre aziende. Durante i colloqui si è parlato anche di temi ambientali, ma anche di turismo e protezione delle fasce più deboli.

La firma della petizione. Tutti i candidati hanno sottoscritto la petizione “Stop cibo falso” condividendone il messaggio. I partecipanti hanno avuto occasione per mettere la firma sulla petizione “Stop cibo falso” con la quale si chiede all’Europa di proteggere la nostra salute e prevenire le frodi alimentari mettendo l’obbligo di indicare nelle etichette l’origine degli ingredienti. Questo servirà per prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia con il falso Made in Italy. Così facendo si cureranno di più i diritti dei consumatori che potranno conoscere il luogo di raccolta e trasformazione degli alimenti, l’origine degli ingredienti e maggiori informazioni sui metodi di produzione e di lavorazione dall’etichetta.

 

BRESCIA, IN ARRIVO IL BANDO PER LA BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI DI TACCHINI

Passi in avanti in tema di sicurezza negli allevamenti di tacchini. Il testo del bando di regione Lombardia che finanzia progetti di “biosicurezza” da parte delle aziende che allevano tacchini, per il controllo e la prevenzione della diffusione delle epizoozie negli avicoli, è alla scrittura finale, poi passerà alla firma e infine alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, che darà il via ai tempi di presentazione delle domande.

L’intervento è stato fortemente voluto dall’Assessore all’agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di  Regione Lombardia Fabio Rolfi ed è stato fin da subito sostenuto da Coldiretti: questo sostegno da parte della Regione è fondamentale per noi allevatori – interviene Tinti Alfredo allevatore di oltre 100.000 tacchini all’anno in soccida con tre allevamenti a Isorella, Nuvolera e Volta Mantovana – spesso le aziende conferenti di animali ci chiedono standard e adeguamenti aziendali importanti, con questo finanziamento riusciremo certamente ad adempiere alle richieste per garantire ancor più sicurezza e qualità nel lavoro che facciamo”.

Ogni intervento è finanziabile all’ 80% della spesa sostenuta e sono ammissibili a contributo: impianto fisso automatizzato e temporizzato per la disinfezione degli automezzi, impianto di ventilazione forzata, recinzione fissa delimitante l’area di allevamento, struttura idonea per il trasferimento pulcini da un capannone all’altro, fondo impermeabile nell’area di allevamento e impianto per caricamento silos dall’esterno dell’allevamento. È bene ricordare che il comparto avicolo a Brescia conta oltre 13,5 milioni di capi suddividi in oltre 500 allevamenti e rappresenta il 13.5% della PLV provinciale.

 

 

Appuntamenti

 

PUGLIA: XYLELLA, PRANDINI E CENTINAIO SORVOLANO AREA INFETTA

Lunedì 20 maggio

Il presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini ed il Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio sorvoleranno in elicottero l’area infetta da Xylella, per verificare dall’alto la strage di ulivi che ha cambiato il volto e il paesaggio del Salento.

Una iniziativa che fa immediato seguito alla valutazione dei rischi da Xylella fastidiosa per piante e colture dell’Unione europea pubblicata dall’Efsa, l’Autorità Alimentare Europea, con le nuove indicazioni per il controllo dei focolai infettivi e per prevenire una ulteriore diffusione nell’UE.

Il sopralluogo aereo partirà dall’aeroporto di Brindisi alle ore 10,45 e terminerà a Lecce, dove la delegazione di Coldiretti accompagnerà il Ministro Centinaio alla grande assemblea di agricoltori che si terrà in città alle ore 12,00 presso il Teatro Politeama Greco.

Dopo i gravi ritardi accumulati negli anni, l’iniziativa della Coldiretti segna l’importante cambio di passo che si avvia con l’approvazione del Decreto emergenze con interventi decisivi per tutelare l’ambiente, far ripartire l’attività produttiva e fermare il contagio, che si è esteso ad una velocità di due chilometri al mese.

 

BASILICATA: NUBIFRAGI, ASSEMBLEA POPOLARE PERMANENTE DI COLDIRETTI

Oggi

Nonostante il maltempo continui a bersagliare il Metapontino, decine di trattori e centinaia di agricoltori stanno raggiungendo l’uscita Pantanello di Metaponto (Matera), lungo la strada statale jonica, per prender parte ad una assemblea popolare permanente convocata in mattinata  da Coldiretti Basilicata all’indomani degli eccezionali eventi meteorici che, lo scorso 12 maggio, hanno purtroppo provocato milioni di euro di danni alle coltivazioni agricole nelle campagne di tutto l’arco jonico lucano in una stagione particolarmente delicata per tutte le colture del territorio.

“A tutela di un territorio ad alto indice produttivo e occupazionale – fa sapere Coldiretti Basilicata – la politica deve farsi carico del sostegno all’attività agricola che in meno di otto anni ha subito quattro calamità, quella del 2011, del 2013, del 2017 ed ultima in ordine di tempo quella di qualche giorno fa. Si tratta di una catastrofe produttiva, economica e sociale – conclude la confederazione agricola lucana – a cui la politica deve dare risposte altrettanto eccezionali e immediate”.

 

CUNEO: A QUINTESSENZA DI SAVIGLIANO LE PRELIBATEZZE DI CAMPAGNA AMICA

Domenica 19 maggio 

Domenica a Savigliano, in occasione di Quintessenza, una ventina di aziende agricole Campagna Amica di Coldiretti, piemontesi e liguri, porteranno nel centro cittadino autentiche prelibatezze a Km zero. Il mercato Campagna Amica quest’anno sarà in via Garibaldi, di fronte alla prestigiosa Sede universitaria, dove i visitatori potranno degustare e acquistare una grandissima varietà di prodotti: ortofrutta fresca, dagli asparagi alle fragole, trasformati ortofrutticoli, piante aromatiche, aglio di Caraglio, zafferano, salumi, formaggi di pecora e trasformati di pecora, nocciole in guscio, tostate e sgusciate, trasformati a base di nocciola, miele, riso, risotti, farrotti, legumi, cereali, farine, pasta, pane, dolci, prodotti da forno, acciughe, peperoncini e piante di peperoncino.

“Un tripudio di gusto e qualità – commenta Daniele Caffaro, Segretario Coldiretti di Savigliano – con l’assoluta garanzia di genuinità e tracciabilità che contraddistingue le aziende Campagna Amica. Si conferma così l’impegno di Coldiretti a promuovere un consumo sostenibile e responsabile, oltre che vantaggioso per le aziende agricole del territorio”.

Il mercato Campagna Amica sarà, inoltre, animato da alcune iniziative Coldiretti. I giovani agricoltori del movimento Giovani Impresa proporranno ai visitatori la raccolta firme “Eat Original – Scegli l’origine!” per affermare il principio della trasparenza e dell’informazione al consumatore, contro il cibo anonimo e il falso Made in Italy.

Al loro fianco, le imprenditrici di Donne Impresa Coldiretti saranno impegnate a promuovere il nuovo progetto “Il lavoro: la mia libertà” promosso dal Telefono Rosa Piemonte in collaborazione con Donne Impresa di Coldiretti Piemonte e Compagnia di San Paolo.

Si tratta di una raccolta fondi, attiva fino al 31 luglio 2019, finalizzata a realizzare almeno due borse lavoro per donne vittime di violenza maschile, che hanno la necessità di rendersi economicamente autonome. Ogni borsa lavoro, della durata di 6 mesi per un contratto part-time, ha un costo di 5.000 euro. Le donazioni si effettuano esclusivamente online sul sito web dedicato telefonorosa.starteed.eu.

 

BRESCIA: ENOTURISMO SUL LAGO DI GARDA, CONVEGNO A VILLA GALNICA DI PUEGNAGO

Sabato 18 maggio

Storie di agricoltura, vino e turismo si intrecciano in un paradiso naturale tra i più amati al mondo. Alla presenza, tra gli altri, del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del Presidente di Aipol Silvano Zanelli e dell’eurodeputata al Parlamento europeo Lara Comi, si affronteranno i temi legati alle nuove sfide dell’agroalimentare italiano. L’appuntamento è per sabato 18 maggio alle ore 10.30 in occasione dell’incontro “Turismo e agricoltura sul lago di Garda” a Villa Galnica di Puegnago del Garda.

 

VICENZA: CON COLDIRETTI LA PRIMAVERA IN CITTÀ CON UN WEEKEND RICCO DI EVENTI

Sabato 18 e domenica 19 maggio

Vicenza, 16 maggio 2019. È primavera! Guardando la colonnina di mercurio non si direbbe, ma la stagione è quella e, prima o poi, le temperature in linea con la stagione reale arriveranno. Così Coldiretti Vicenza, Terranostra, con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza ed il patrocinio del Comune capoluogo, presentano alla città un grande evento: “Campagna Amica primavera in città”, una festa per celebrare la stagione del sole e della crescita delle piante, quindi la stagione della vita.

“Siamo orgogliosi di aver organizzato questo evento – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – in quanto la primavera non è soltanto una festa per il mondo agricolo, ma un’occasione da celebrare per tutti i cittadini. L’alternarsi delle stagioni non sarà più quello di un tempo, ma esiste ancora, sebbene a volte possa sembrare zoppicante. Coldiretti vuol esserci e lo fa attraverso Campagna Amica, sempre in prima linea quando si tratta di celebrare i prodotti tipici ed il territorio”.

Con questo incipit, infatti, viene introdotto il weekend dedicato alla Primavera, che avrà luogo nello scenario di Piazza San Lorenzo, che Coldiretti, attraverso la nascita del mercato di Campagna Amica in contra’ Cordenons n. 4 ha contribuito a far rivivere.

Tra mercato, laboratori e momenti di gioco ed intrattenimento dedicati ai bambini, Coldiretti Vicenza porterà in città tanto colore, ma anche i profumi tipici della bella stagione, che introduce l’estate e la spinge a fare capolino. La campagna, quella vera, con i suoi prodotti, ma anche con le tradizioni rurali ed una cultura che va conservata e sostenuta, sarà a disposizione dei cittadini.

Così sabato 18 maggio, accanto al tradizionale mercato coperto di Campagna Amica, operativo con orario esteso dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 19, con un’area dedicata a ciliegia di Marostica Igp ed Asparago bianco di Bassano Dop, sarà anche possibile approfittare di una serie di interessanti attività. In Piazza San Lorenzo, infatti, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, saranno operativi vari laboratori didattici.

Per l’intera giornata saranno esposti in un’area dedicata della Piazza gli elaborati del progetto #adottaunalbero eseguiti dalle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Vicenza.

E, naturalmente, gli immancabili laboratori “Un angolo di Campagna Amica vicentina nel cuore della città” con un’area gioco sensoriale per bambini, i giochi di una volta per grandi e piccini, a cura de “Il mio piccolo mondo antico” con Giuseppe Bertuzzo. Alle ore 11 è previsto il momento clou della giornata, con la premiazione delle scuole partecipanti al Concorso #adottaunalbero, alla presenza del presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, del direttore Roberto Palù, del presidente di Campagna Amica Vicenza, Raffaele Cogo e dell’assessore alla Formazione del Comune di Vicenza, Cristina Tolio, alle 15 “La primavera in barattolo”: i segreti dell’essiccazione e della conservazione per portare la primavera in cucina tutto l’anno con la Fattoria didattica Giglio rosso di Susanna Miola, alle 16.30 “Frutta e verdura di stagione a merenda”: idee per frullati, estratti e macedonie con Mifrulla, alle 18 “Fantasia di agrichef per l’ora dell’aperitivo”: show cooking con Chiara Fanni dell’agriturismo Le Poscole, dalle 15 alle 19 lo Smart food: pillole di conoscenza sui benefici salutistici dei prodotti del territorio: consigli e laboratori pratici. Sarà prevista anche un’area pic-nic per una pausa agri-chic in centro storico.

Domenica 19 maggio, oltre al mercato coperto di Campagna Amica (dalle 9 alle 13), in Piazza San Lorenzo dalle 10 alle 13 saranno esposti gli elaborati del progetto #adottaunalbero eseguiti dalle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Vicenza. Dalle 10 alle 13 sarà la volta dei laboratori “Un angolo di Campagna Amica vicentina nel cuore della città” con un’area gioco sensoriale per bambini, i giochi di una volta per grandi e piccini, a cura de “Il mio piccolo mondo antico” con Giuseppe Bertuzzo. Alle 10.30 la “Ricarica salutare con il brunch energetico” a cura di Mifrulla e delle aziende del mercato coperto di Campagna Amica Vicenza, dalle 10.30 alle 13 lo Smart food: pillole di conoscenza sui benefici salutistici dei prodotti del territorio: consigli e laboratori pratici. Sarà prevista anche un’area pic-nic per una pausa agri-chic in centro storico. Sarà prevista anche un’area pic-nic per una pausa agri-chic in centro storico.

“L’offerta di eventi e prelibatezze è ricca – concludono Cerantola e Palù – non ci resta che sperare in un’interruzione delle piogge, così che i vicentini possano godersi questo weekend di primavera in città, per celebrare fino in fondo il territorio e le sue migliori produzioni”.

 

PADOVA: CUORI D’AUTORE AL MERCATO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA

Sabato 18 maggio

Al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova, in via Vicenza 23, vi aspetta Cristina Rossato, l’artista pronta a dipingere su misura il cuore che fa per te. A grande richiesta, la pittrice padovana sarà presente sabato 18 maggio nel punto vendita degli operatori agricoli di Coldiretti Padova dalle ore 10.00 alle 13.00 per colorare i pezzi di legno ricavati dai boschi atterrati di Vicenza e dare una speranza di ricostruzione alle montagne venete.

Reduce dai successi itineranti di mostre e rassegne organizzate da Donne Impresa in provincia e dintorni, Cristina Rossato professionista dei pennelli, ha abbracciato la causa delle imprenditrici agricole che continuano a raccogliere fondi per il progetto #adottaunbosco. “Sento che la mia passione si abbina ad uno scopo ancora più nobile – spiega – e sono lieta di poter dare il mio piccolo contributo”. I motivi che i cittadini richiedono sono tanti: dai fiori alle farfalle, oppure scritte e dediche, ma anche impronte di animali e disegni personalizzati. “Il tempo di esprimere un desiderio, fare la spesa e il souvenir dell’Altopiano è pronto – commenta Valentina Galesso presidente provinciale di Donne Impresa – stiamo già provvedendo ad un ricarico delle scorte già in esaurimento. In questo periodo riceviamo ordini dai singoli cittadini, dalle Pro Loco e da altri regioni d’Italia. Significa – conclude Galesso – che l’idea funziona e che la sensibilità dei cittadini verso le tematiche ambientali è sempre alta. Con l’inizio dell’estate saremo ad Asiago per la consegna dei lotti dove con i nostri sponsor pianteremo un giardino didattico per tutti”.

Sabato al Mercato Coperto in primo piano anche la frutta e la verdura di stagione per la dieta “a prova di costume” a base di macedonie, insalate, centrifughe, estratti. Il tutto con la “materia prima” fresca e a km zero degli agricoltori e consigli utili per rimettersi in forma in vista dell’arrivo dell’estate.

 

MACERATA: A SCUOLA NEI CAMPI: ECCO IL FESTIVAL DELLA CULTURA CONTADINA

Sabato 18 e domenica 19 maggio 

Avete fatto un cocktail con il vino cotto? O andati a campi e riconoscere erbe spontanee e asparagi selvatici? Tante attività in un unico evento: il Festival della cultura contadina, del mangiar sano e locale che si terrà sabato 18 e domenica 19 all’azienda agricola SiGi a Macerata. Un weekend per fare esperienze concrete con i produttori Coldiretti della zona. Nel weekend ci si potrà iscrivere a diversi laboratori: dal tirare la sfoglia per fare le tagliatelle all’apicoltura fino alla preparazione della galatina. E ancora: abbinamento cibo e vino, cocktail con il vino cotto. Il tutto dalle 10 alle 19.

A mettere in piedi il programma delle attività ci hanno pensato le imprenditrici di Donne Impresa Coldiretti Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata e la collaborazione dell’Anffas Macerata. Sarà presente anche un piccolo mercato di Campagna Amica all’interno del quale si potrà acquistare cibo di qualità e a km0. Sempre durante il festival sarà possibile firmare Eat original! Unmask your food, la petizione per chiedere all’Europa una legge che obblighi l’etichettatura di origine a tutto il cibo all’interno dei paesi europei. Raccolta firme che finora, in tutta la regione, ha raggiunto le 20mila sottoscrizioni.

Questo il programma: Sabato 18 – 10:00 – 11:00 – Le Api e l’apicoltore con Alvaro Caramanti e Laura Colò; 11:00 – 12:00 – Le tagliatelle marchigiane – Pasta di Celiano; 12:00 – 13:00 – La galantina come ‘na orda – Angeletti Carne; 15:00 – 16:00 – La raccolta delle Erbe Spontanee – Rugni, Speragne, Crespigne e Asparago Selvatico; 16:00 – 17:00 – L’olio evo di Cinzia Anibaldi e le diverse varietà. Domenica 19 – 10:00 – 11:00 – La lonza vestita di Francesco Fucili; 11:00 – 12:00 – La Vernaccia di Dante. Abbinamento cibo-vino; 17:00 – 18:00 – Cocktails di Vino Cotto con Emanuela.

 

TREVISO: UNA MOSTRA DI FALSO CIBO MADE IN ITALY DA TUTTO IL MONDO

Da venerdì 17 a domenica 19 maggio

Pezzi purtroppo non rari scovati in tutto il mondo. Saranno in mostra per la prima volta a Treviso grazie all’iniziativa di Coldiretti Treviso che, in occasione della Fiera 4 passi, che si terrà da venerdì al Sant’Artemio, presenta la Mostra del cibo falso.

“E’ salito ad oltre 100 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo con un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio ed oggi due prodotti di tipo italiano su tre venduti nel mondo sono falsi con il fenomeno del cosiddetto italian sounding che colpisce in misura diversa tutti i prodotti, dai salumi alle conserve, dal vino ai formaggi ma anche extravergine, sughi o pasta e riguarda tutti i continenti – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso –  A far esplodere il falso è stata paradossalmente la “fame” di Italia all’estero con la proliferazione di imitazioni low cost. A Treviso lanceremo ancora una volta il messaggio Stop Cibo anonimo!”.

Coldiretti Treviso avrà uno stand dedicato alla Fiera 4 Passi che diventerà una vera e propria Fattoria Didattica dove nei tre giorni di fiera, dal 17 al 19 maggio, si svolgeranno anche iniziative e giochi dedicate ai più piccoli, oltre a laboratori dedicati. Venerdì 17 maggio ad esempio, dopo l’apertura della Mostra Stop Cibo Anonimo alle ore 15,00, si svolgeranno vari appuntamenti: i giochi di una volta che non costano nulla (ore 16,00), i Sigilli di Campagna Amica con i prodotti della biodiversità agricola (ore 17,00) e la caccia al S-tesoro e cioè la caccia dalla tavola ai prodotti che npon sono di stagione e non sostenibili. Sabato 18 maggio si segnalano il laboratorio didattico dalla farina al pane (ore 11,00) e le creazioni di Agnese con i cartocci del mais. Domenica prossima, invece, spazio alla cultura del non si butta via niente (ore 13,009 e la Cucina con gli avanzi 8ore 18,00).

 

FORLI’, IL PRIMO AGRI-WORKSHOP DEDICATO ALLA FERMENTAZIONE DI CIBI E VERDURE

Giovedì 23 maggio

I cibi fermentati fanno parte della nostra cultura gastronomica da sempre, anche se con il tempo si è perso il valore nutrizionale legato alla loro produzione artigianale. Negli ultimissimi anni c’è stata però una riscoperta di questi alimenti e delle relative tecniche di fermentazione, grazie anche alla volontà di staccarsi dalle produzioni di massa, in seguito ad un maggior interesse legato alla sostenibilità ambientale, alla diffusione dei cibi a km0 e ad una maggior attenzione per la salute attraverso la cura di se stessi.

Al fine di recuperare e diffondere queste sane lavorazioni e queste antiche tecniche culinarie, veramente alla portata di tutti coloro che amano cucinare, Campagna Amica Forlì promuove per giovedì 23 maggio, a partire dalle ore 19.30, il primo evento formativo presso il Mercato di viale Bologna 75. La chef Giulia Pieri, specializzata in cucina vegetale integrale e probiotica, introdurrà i partecipanti al mondo della fermentazione con un laboratorio pratico cui seguirà una degustazione. Vedremo come autoprodurre in sicurezza le verdure fermentate di stagione con il metodo della salatura a secco e il metodo della salamoia. Il Mercato fornirà ai partecipanti verdure fresche, a km0 e sale di Cervia.

Si richiede ad ogni iscritto di portare da casa un coltello, un tagliere, 3 vasetti di vetro con coperchio (200-300 ml) e una ciotola capiente. Al termine del workshop sono previsti assaggi e i partecipanti potranno portarsi a casa le prime verdure fermentate autoprodotte durante il corso. Quota di partecipazione 30 euro. Necessaria prenotazione. Per info e iscrizioni: 0543 718311 (Monica) oppure 328 3383931 (Lisa). 

 

NORD SARDEGNA: A SASSARI LE PREMIAZIONI DEI MIGLIORI OLI EXTRAVERGINE SARDI

Venerdì 17 maggio

Ozzu sardu, orgoglio della nostra regione. E’ il titolo del convegno che si terrà domani a Sassari, a partire dalle 9,30 nella sala convegni della Camera di Commercio di Sassari. Si terrà all’interno delle premiazioni della quarta edizione del premio “Ozzu sardo”.

Il convegno, moderato dal giornalista Pasquale Porcu e aperto dai saluti del sindaco di Sassari Nicola Sanna e del presidente della Camera di Commercio Nord Sardegna Gavino Sini, prevede gli interventi del docente dell’università di Sassari Maurizio Servili che parlerà della “Innovazione di processo e biodiversità degli oli extra vergine di oliva italiani”,  del direttore di Unaprol Pietro Sandali, che approfondirà “La promozione nel mercato dell’olio extravergine di oliva”, del Capo Panel della Camera di Commercio Nord Sardegna Giuseppe Izza, che si soffermerà sulle “Caratteristiche organolettiche degli oli del concorso “Ozzu Sardu 2019”, mentre Michele di Tullio, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Sassari, spiegherà “Gli adempimenti di prevenzione incendi negli oleifici”. Chiuderà il convegno il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.

Durante la mattinata saranno premiati i vincitori del concorso Ozzu sardu riservato agli oli extra vergine di oliva regionali e promosso per il quarto anno consecutivo da Coldiretti Nord Sardegna con il patrocinio del Comune di Sassari e in collaborazione con la Camera di Commercio di Sassari e l’APPOS. Saranno premiati i vincitori della quattro sezioni: Aziende, Hobbisti, Miglior olio biologico e Miglior olio monocultivar Bosana.

 

BRESCIA: LONATO DEL GARDA SI TINGE DI GIALLO, APRE IL MERCATO SETTIMANALE DI C.A.

Sabato 18 maggio

Prende avvio in Piazza Martiri della Libertà a Lonato del Garda – sabato 18 maggio – il mercato agricolo settimanale di Campagna Amica che si ripeterò ogni sabato mattina dalle 8.00 alle 13.00. Protagonisti oltre dieci imprenditori agricoli del territorio gardesano e bresciano che racconteranno le tradizioni contadine e faranno conoscere le eccellenze agroalimentari locali: formaggi vaccini, caprini marmellate, miele, piante e fiori, frutta e verdura, salumi bresciani.

Durante l’anno la piazza ospiterà varie attività realizzate dal gruppo Campagna Amica: come show cooking, degustazioni, laboratori per bambini, attività didattiche e sensoriali e momento di confronto e di approfondimento delle tematiche agroalimentari,

“Nei mercati di Campagna Amica – interviene Elvira Lazzari imprenditrice agricola di Bedizzole e presidente di Agrimercato Brescia- i rigorosi controlli effettuati da tecnici esperti, permettono di garantire la sicurezza, le genuinità e la tracciabilità del prodotto per la tranquillità dei consumatori garantendo cibi sani e di alta qualità”.

Questo l’elenco dei mercati settimanali di Campagna Amica: Lunedì –  Mompiano (Brescia) – Piazza Vivanti; Martedì –  Erbusco parcheggio via Verdi; Martedì –  Passirano Piazza Europa; Mercoledì –  Rovato Piazza Palestro; Giovedì –  Gussago Piazza Vittorio Veneto; Venerdì –  Palazzolo sull’Oglio Piazza Zamara; Sabato –  Sale Marasino, Largo Marinai; Sabato –   Brescia presso la sede provinciale di Coldiretti via San Zeno 69; Sabato –  Lonato del Garda Piazza Martiri della Libertà.

 

PUGLIA: A BARI SIGILLI ITALIANI DI C.A. TESTIMONIAL FINALI STUDENTESCHE PALLAVOLO

Venerdì 17 maggio 

Sarà un festival dei Sigilli di Campagna Amica, i prodotti della biodiversità agricola italiana, a dare il benvenuto a Bari alle migliori squadre delle scuole secondarie di secondo grado d’Italia che si sfideranno domani, venerdì 17 maggio 2019, a partire dalle ore 15,00, presso il Palaflorio, in occasione delle finali nazionali dei campionati studenteschi di pallavolo 2018/2019. Saranno otre 560 gli studenti provenienti da tutta Italia che si sfideranno in gare al meglio dei due set su tre sul parquet della struttura sportivo-culturale del capoluogo pugliese per conquistare l’ambito titolo nazionale.

“Gli eventi sportivi destinati alle giovani generazioni divengono una straordinaria occasione per Coldiretti e Campagna di promuovere e sensibilizzare circa l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per formare consumatori maturi per vivere meglio e più a lungo”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Per questo è nata la raccolta dei “Sigilli” di Campagna Amica, i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione, un apposito atlante grazie ai contributi di accademici e studiosi. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. Nel corso di questo primo studio sono risultati 369 “agricoltori custodi”, di cui il 25% sotto i 40 anni.

L’obiettivo di Coldiretti e Campagna Amica è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti.

“Da ciò l’impegno della Coldiretti, attraverso il progetto di Educazione alla Campagna Amica, di offrire agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e, più in generale, ai consumatori una visione concreta e reale del cibo sano e genuino. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare – spiega Coldiretti – da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori e in Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole.

Di ‘inestimabile’ valore ‘biodiverso’ l’elenco dei Sigilli inviati dalla Rete di Campagna Amica attiva in tutta Italia a Bari, dal Lazio i legumi della Tuscia e le nocciole dei Monti Cimini, dalla Basilicata le lenticchie di Potenza e melanzana sottolio di Rotonda, dall’Emilia Romagna il farro Dicocco, il suino nero di Parma, il Parmigiano di vacche rosse, il suino mora romagnola, dalla Liguria il basilico Genovese DOC e la rosa della Valle Scrivia, dal Molise il caciocavallo e il fagiolo bianco, dal Piemonte il cece della Merella, il riso DOP di Baraggia, dalla Sardegna la Pompia una varietà di limone molto rara, il pecorino di Osilo e l’arancia tardiva, dalla Sicilia la mandorla di Avola e le lenticchie di Ustica, dalla Lombardia il Fatulì un formaggio della tradizione bresciana di latte di capra bionda, la granella di mias corvino, dal Friuli Venezia Giulia la Pitina una polpetta di carne del nord di Pordenone, il ‘formadi Frant’ unione di formaggi di malga ‘difettosi’, dalle Marche la cicerchia dei Monti Sibillini, il carciofo di Montelupone, dalla Campania i fagioli della Campania, dall’Umbria il farro di Monteleone di Spoleto, dalla Calabria la Nduja di Spilinga e il caciocavallo Silano, dal Trentino Alto Adige il teroldego Rotaliano  vino di uve rosse e il Kiwi Arguta, dal Veneto l’asparago del Sile, la farina di mais Biancoperla, la farina di mais Marano e il miele di Barena, dall’Abruzzo il fagiolo tondino del Tavo e l’oliva intosso, dalla Toscana la salsa del pomodoro Pisanello, il fagiolo zolfino, dalla Valle d’Aosta il pane nero di segale, il Ginepro di Dzenevra e la Stella Alpina. E non può mancare la Puglia con le cicorie di Galatina, il fungo cardoncello, i caciocavalli, le olive Bella della Daunia, le lenticchie di Altamura IGP e l’olio extravergine di oliva DOP.

“La Puglia può contare, tra l’altro, su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali – del Gargano e dell’Alta Murgia – e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie”, dice il presidente regionale di Coldiretti, Savino Muraglia. “Va rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori – conclude Muraglia –  perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile”.