COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 13 settembre 2019

13 Settembre 2019
News La Forza del Territorio del 13 settembre 2019

Primo piano

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

GLI OSCAR GREEN DELL’AGRICOLTURA GIOVANE

Dalla bacca anti-invecchiamento ai semi di zucca al cioccolato; sei i progetti che Coldiretti Giovani Impresa Fvg ha premiato nell’edizione 2019 di Oscar Green.

 

Un habitat favorevole alla vespa samurai, l’antagonista della cimice asiatica. La riscoperta di piante “dimenticate” come l’antico mais di Illegio. Ma anche i semi di zucca ricoperti di cioccolato al latte, l’allevamento “etico”, la bacca Superfood che rallenta l’invecchiamento e protegge dal fumo, la fattoria didattica in malga. Sono i sei progetti che Coldiretti Giovani Impresa Fvg ha premiato nell’edizione 2019 di Oscar Green, la tredicesima del concorso promosso dalla Federazione nazionale e patrocinato dal ministero delle Politiche agricole che riconosce l’innovazione, valorizza i progetti dei giovani imprenditori e promuove l’agricoltura di qualità.

A ricevere il premio, nella sala Florio di Palazzo Florio dell’università di Udine, le aziende Semiverdi di Pocenia (Stefania De Giusti, categoria Impresa 4.Terra), Li.Re.Ste di Trivignano Udinese (Sara Livoni, Campagna Amica), 4 Principia Rerum di Lucinico (Luka Sanzin, Creatività), Betto Simone di Pocenia (Simone Betto, Fare Rete), Agriturismo Cortivo Pancotto di Caneva (Luca Pancotto, Noi per il sociale) e Il Vecjo Mulin di Illegio (Marco Zozzoli, Sostenibilità).

A riconoscere ai vincitori, emersi tra una trentina di partecipanti in Fvg, lo slancio innovativo, green e multifunzionale che hanno saputo dare alle loro imprese, assieme ai presidenti provinciali Coldiretti, ai delegati di Giovani Impresa, al direttore regionale Danilo Merz, anche il presidente di Coldiretti regionale Michele Pavan che ribadisce la sinergia tra tradizione e innovazione: «Oscar Green è una fotografia di come si possa promuovere l’agricoltura sana ed ecosostenibile sul territorio, nel rispetto delle regole e con uno sguardo rivolto al futuro». «Questo concorso è una vetrina per tutti i giovani che valorizzano il nostro territorio – aggiunge la presidente regionale di Giovani Impresa Anna Turato –, prendiamone ispirazione».

I progetti premiati nelle 6 categorie

Impresa 4.Terra

Progetti che valorizzano tecnologia, innovazione e comunicazione.

Stefania De Giusti – Azienda Agricola Semiverdi di Pocenia

Prima azienda italiana che propone un uso alternativo della zucca raccogliendo solo i semi (naturalmente decorticati) per consumarli tali e quali, come dragée (semi di zucca ricoperti di cioccolato al latte, fondente o cacao) o attraverso la spremitura degli stessi (olio). L’inserimento della zucca nella rotazione colturale permette di sostenere la produzione lorda con una coltivazione che non richiede né particolari attenzioni né attrezzature dedicate e contribuisce a incrementare la biodiversità ambientale, riducendo il diffondersi di antagonisti specializzati.

Campagna Amica

Promozione e valorizzazione del Made in Italy attraverso forme di vendita e di consumo che favoriscono l’incontro tra impresa e cittadini.

Sara Livoni – Azienda Agricola Li.Re.Ste di Trivignano Udinese

Sara e la sorella Giulia allevano bovine di Pezzata Rossa Italiana, oltre a investire su percorsi di valorizzazione delle produzioni locali e di qualità per creare filiere agroalimentari 100% friulane. L’obiettivo è un allevamento “etico” attraverso l’utilizzo di metodi produttivi virtuosi, rispettosi degli animali e del territorio. Questo permette un incremento della biodiversità delle colture, sostenibilità dei terreni e un utilizzo esclusivo di prodotti naturali.

Creatività

Si premia la creatività dell’idea che ha apportato un’innovazione del prodotto e/o del processo.

Luka Sanzin – Società Agricola 4 Principia Rerum di Lucinico

Primo produttore in Italia di di Aronia Melanocarpa, bacca Superfood cacciatrice di radicali liberi, prima al mondo per contenuto di antiossidanti. Si tratta di un prodotto di nicchia con un alto valore aggiunto che rivolge lo sguardo verso il futuro: l’agricoltura sostenibile e l’attenzione per la biodiversità danno maggiore visibilità al territorio. La bacca dell’Aronia può essere consumata dai giovani, dagli adulti e dagli anziani in quanto rallenta l’invecchiamento, ma anche dai fumatori poiché contrasta gli effetti nocivi del fumo e dagli sportivi per sconfiggere i radicali liberi.

Fare Rete

Modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start-up in grado di creare reti sinergiche con i diversi soggetti della filiera.

Simone Betto – Azienda Agricola Betto Simone di Pocenia

Il progetto è volto ad aiutare le api a nutrirsi affinché si fortifichino attraverso la creazione di un habitat idoneo agli insetti pronubi, che favorisca la riproduzione dell’insetto antagonista, la vespa samurai, che contrasti la massiccia invasione della cimice asiatica. Tra le prospettive future a carattere sociale, in programma la donazione di miele alle persone bisognose.

Noi per il sociale

Una risposta ai bisogni della persona e della collettività

Luca Pancotto – Agriturismo Cortivo Pancotto di Caneva

La realizzazione di una fattoria didattica in malga ha lo scopo di permettere ai ragazzini di vivere un’esperienza particolare senza tv e cellulare, insegnando loro la manualità e la bellezza della fatica fisica. L’iniziativa si rivolge a ragazzini tra gli 8 e i 14 anni, agli stagisti dai 16 ai 18 anni e a tutti i turisti che amano la vita di malga. Ma lo scopo è anche quello di ridare vita ai luoghi abbandonati, tenendo puliti i boschi e rigogliosi i pascoli, con benefici per la montagna e per la natura.

Sostenibilità

Per la promozione di un modello di sviluppo sostenibile.

Marco Zozzoli – Azienda Agricola “Il Vecjo Mulin” di Illegio

La passione verso la riscoperta di varietà hanno portato Marco a recuperare da tutto il mondo piante “dimenticate” e condannate all’estinzioni, che possono però ancora stupire, attraverso la messa a dimora di semi antichi e varietà rare come la mandorla di terra o zigolo dolce, il mais gemma di vetro (con varie gradazioni di azzurro), rarissimo e simbolo di biodiversità noto anche come mais glass gem, e un’antica varietà di mais, detto mais di Illegio o mais di Dieç, tramandata da generazione in generazione e da cui si ricava la rinomata farina di Illegio. In questo modo viene preservato l’ambiente e il terreno con lavorazioni rispettose della natura.

 

Dal territorio

 

PUGLIA, VINO: EXPORT + 2,5% IN PRIMI 6 MESI 2019; TREND IN CONTINUA CRESCITA

Nei primi 6 mesi del 2019 ancora un segno positivo per l’export del vino di Puglia che registra un aumento del 2,5% delle esportazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con la vendemmia delle uve rosse entrata nel vivo da 3 settimane. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei dati Istat riferiti all’anno in corso, a conferma delle performance in crescita continua delle esportazioni dei vini pugliesi, con il Primitivo e il Negroamaro che si confermano rispettivamente al secondo e al quarto posto della top ten di gradimento degli italiani con una crescita del 21% e del 15% dei consumi.

Si stima – sottolinea la Coldiretti – a livello territoriale una produzione in aumento solo in Toscana (+10%), è stabile in Valle d’Aosta e Molise mentre cala in Puglia (-16%), Lombardia (-30%), Umbria (-24%), Emilia Romagna e Sicilia (-20%), Friuli Venezia Giulia (-18%), Veneto (-16%), Trentino Alto Adige, Lazio, Piemonte e Marche (-15%) Sardegna (-13%), Abruzzo (-11%), Liguria e Basilicata (-10%), Campania (-6%) e Calabria (-3%)

“Nelle vigne c’è stato un grande lavoro per contrastare il clima pazzo, per cui l’andamento della vendemmia continua ad essere nella norma e le previsioni 2019 sono ottime, con una produzione nella media e qualità straordinaria e una campagna che produrrà tra i 9 e i 10 milioni di ettolitri di vino. Nutriamo forti aspettative, considerato che l’export è cresciuto in valore di un ulteriore 6,7% nel 2018, con un aumento del 5% per i vini Doc, per le IGP del 4% e del 6% per gli spumanti”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La mappa provincia per provincia conferma l’annata vendemmiale positiva, con una produzione in calo tra il 15% e il 20 percento rispetto al 2018 in Valle d’Itria per l’andamento climatico anomalo, stima Coldiretti Puglia, in provincia di Foggia in linea con le medie storiche, in Salento nell’area del Negroamaro si stima un calo del 15% a causa del clima pazzo e degli sbalzi termici, fino al lieve calo nelle province di Bari e BAT che non dovrebbe superare il 5%.

Dopo una primavera più fredda del consueto, che ha influenzato germogliamento e fioritura, maggio e giugno con piovosità sopra la media, il maestrale e la tramontana perduranti da più di 30 giorni – aggiunge Coldiretti Puglia – hanno garantito finora una vendemmia di straordinaria qualità, ma con punte di calo del raccolto tra il 15 e il 20 per cento in Salento, mentre a Bari e Foggia le quantità sono assolutamente coerenti con la media storica.

La popolarità anche internazionale di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – continua Coldiretti Puglia – il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.

Grande exploit della Puglia dei rossi, degli spumanti e dei vini rosati che in 3 anni registrano un balzo record del + 122%, rappresentando il 40% della produzione nazionale totale dei rosati con oltre 1 milione di bottiglie l’anno. In sintesi quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese e sempre i rosati fanno registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, registra Coldiretti Puglia.

Sotto il profilo occupazionale, è la provincia di Foggia la seconda in Italia per ore di lavoro create nel settore del vino. Il Puglia Igt crea 16,5 milioni ore di lavoro all’anno, riferisce Coldiretti Puglia, subito dopo il Montepulciano d’Abruzzo DOC, riverisce Coldiretti Puglia che segnala il ruolo del settore vitivinicolo per l’economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia, con un altro vitigno pugliese al decimo posto della top ten nazionale, il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate nella provincia di Bari.

Grande successo anche del biologico, rimarca Coldiretti Puglia, dove 1 ettaro su 8 di vigneto è biologico in Puglia, la seconda regione italiana con 10900 ettari nel segmento del vino bio, con una spiccata attenzione anche all’ambiente, testimoniato dall’utilizzo del ‘tappo bio’, la chiusura innovativa “carbon neutral”, riciclabile al 100% e realizzata con materiali rinnovabili d’origine vegetale.

 

VENEZIA, INIZIA LA VENDEMMIA DEL PROSECCO

Anche nel veneziano è partita in questi giorni la vendemmia delle uve glera. Sono un migliaio gli ettari nella nostra provincia dedicati alla coltivazione di questa varietà, 300 aziende agricole concentrate per lo più nella Venezia Orientale senza trascurare un numero crescente di aziende nel miranese che hanno i diritti per l’impianto di queste uve. “Possiamo già esporci nel dire che la quantità di produzione è sicuramente inferiore di almeno un 15% rispetto le precedenti annate, dove la scorsa non fa sicuramente testo per i numeri da record. Purtroppo per alcuni nostri produttori colpiti dagli episodi di grandine di fine luglio e agosto la percentuale si abbassa fino ad un 50% in meno con gravi conseguenze economiche. Tuttavia la qualità delle uve quest’anno si attesta tra le migliori garantendo una produzione di grande eccellenza” dichiara il presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla.

Con un aumento del 17% delle esportazioni il Prosecco conquista nel 2019 il primato di vino italiano più consumato all’estero grazie all’alta qualità e capacità produttiva con le pregiate bollicine che – sottolinea la Coldiretti – sono protagoniste di un vero a proprio boom negli Usa ma anche in Francia. Si parla di un aumento del 50% delle vendite in Francia spingendo l’export del Prosecco al record storico di sempre sui mercati mondiali, per un valore complessivo di ben 458 milioni nel primo semestre del 2019. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat presentata in occasione del distacco del primo grappolo di uva Glera dell’anno per il Prosecco nella Tenuta Astoria a Refrontolo (TV), dopo l’avvenuta iscrizione del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO.

Il gradimento dei cugini d’Oltralpe è significativo del successo conquistato anche nei confronti della concorrenza dello champagne. A pesare sul successo mondiale del Prosecco – spiega la Coldiretti – è però il proliferare nei diversi continenti di falsi di ogni tipo con le imitazioni diffuse in tutti i Paesi, dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, ma è stata smascherata le vendita anche del Whitesecco e del Crisecco.

Occorre tutelare le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “oltre alla perdita economica, è soprattutto grave il danno di immagine che mette a rischio ulteriori e nuove opportunità di penetrazione dei mercati”.

Un riconoscimento che – sottolinea la Coldiretti – certifica l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.  La produzione del Prosecco – continua la Coldiretti – scenderà dunque quest’anno attorno alle 400 milioni di bottiglie con l’uva raccolta sugli oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

 

MOLISE, INFRASTRUTTURE: COLDIRETTI DENUNCIA PESSIME CONDIZIONI DELLA VIABILITA’

Coldiretti Molise torna a denunciare l’annoso problema della viabilità, specie interna, del territorio regionale. Facendo proprie le segnalazioni dei suoi associati che operano in agro di Pietracatella, l’Organizzazione ritorna sul problema della chiusura della strada “Fiumarella” che collega il centro abitato a varie aziende agricole e zootecniche. Già lo scorso giugno, infatti, Coldiretti aveva investito della questione le Istituzioni competenti, e in una missiva inviata al Governatore Donato Toma e agli assessori all’Agricoltura e ai Lavori Pubblici, Nicola Cavaliere e Vincenzo Niro, aveva chiesto un rapido intervento che potesse ripristinare definitivamente la viabilità nella zona, su cui insiste da oltre 20 anni un movimento franoso, in modo da consentire alle aziende che ivi operano di poter continuare la loro attività.

Purtroppo, però, al di là delle rassicurazioni e della disponibilità del mondo politico, ad oggi, ancora non è stato risolto il problema. Un problema che, suggeriscono gli imprenditori stessi, potrebbe risolversi, mettendo in sicurezza meno di due km di strada che dalla Fondovalle sale verso il paese, consentendo così di raggiungere le aziende salendo dalla statale. Perché, si chiedono gli imprenditori dell’area, pur essendo stati stanziati i fondi per la viabilità rurale ancora non vengono effettuati i lavori?

“Questo – spiega il Delegato Confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – è solo un esempio delle tante criticità che come Organizzazione ci troviamo ad affrontare quotidianamente nel nostro operato di sostegno alle aziende agricole e zootecniche. Ormai andiamo incontro all’autunno e la situazione delle strade con l’arrivo del maltempo non potrà che peggiorare”.

“Le pessime condizioni che spesso caratterizzano le nostre strade – aggiunge Spinelli – penalizzano fortemente l’attività imprenditoriale, limitando la circolazione delle persone, degli imprenditori e, non ultimo, dei mezzi tecnici e le loro produzioni, determinando, di fatto una condizione di grande svantaggio economico che, molto spesso, è causa della cessazione delle attività imprenditoriali e del progressivo spopolamento dei territori”.

“In questo stato di cose – conclude Spinelli – auspichiamo una rapida risoluzione del problema, ribadendo, come già sottolineato in passato, l’urgenza di attuare un efficace programma di interventi che garantiscano i giusti livelli di sicurezza, fornendo garanzie per coloro che intendono rimanere ed investire sul territorio”.

 

Appuntamenti

VICENZA: CONFERENZA STAMPA PETIZIONE EUROPEA “ICE STOP CIBO ANONIMO”

Domenica 15 ottobre

Per celebrare i dieci anni di attività del Mercato agricolo di Borgo Angarano a Bassano del Grappa, l’amministrazione comunale, di concerto con Coldiretti Vicenza, ha pensato di compiere un atto importante per l’economia locale e per la salvaguardia del made in Italy, attraverso la petizione europea “Ice stop cibo anonimo”, per dire basta ai prodotti diffusi in tutto il mondo e spacciati per italiani.

La conferenza stampa è indetta Domenica 15 ottobre alle 10.00 In Borgo Angarano a Bassano del Grappa (mercato agricolo)

Per celebrare l’importante traguardo dei primi dieci anni di attività del Mercato agricolo di Bassano del Grappa, l’intera amministrazione comunale sarà presente e Coldiretti Vicenza proporrà un allegro agri-aperitivo, che sarà seguito da un entusiasmante percorso di “Detective della spesa”, rivolto ai più piccoli, per promuovere i prodotti di stagione ed il mercato stesso.

Interverranno:

Pietro Guderzo, presidente di Zona della Coldiretti di Bassano del Grappa

Diego Minuzzo, vicepresidente di Campagna Amica Vicenza

L’amministrazione comunale di Bassano del Grappa

Don Adriano Preto Martini

 

LUCCA: IL BOOM DELLA FRUTTA A GUSCIO, UN CORSO GRATUITO PER GLI AGRICOLTORI

Giovedì 19 settembre 

Primo appuntamento giovedì 19 settembre: aperte le iscrizioni.

Sulle tavole degli italiani volano i consumi di frutta a guscio, dalle noci alle mandorle fino alle nocciole passando per le castagne con un aumento del 10% degli acquisti nell’ultimo anno. Il settore del frutto a guscio può rappresentante, soprattutto per le piccole aziende agricole locali, un ulteriore opportunità di crescita e diversificazione, anche alla luce delle misure del Piano di Sviluppo Rurale, e redditività recuperando alcune delle varietà che in Toscana hanno da sempre caratterizzato la presenza e l’attività dell’agricoltura. La frutta in guscio considerata in passato nemica della linea per l’apporto calorico è stata infatti rivalutata come preziosa alleata della salute ed i consumi sono dunque esplosi. La crescita dei consumi sta portando anche a un aumento dei terreni dedicati a queste coltivazioni con un +30% di noccioleti e mandorleti previsto nei prossimi 10 anni anche se rimane forte il flusso delle importazioni.

Un corso di formazione di Coldiretti, organizzato dal suo Centro di Formazione regionale, in programma a Castelnuovo Garfagnana (Lu), fornisce agli imprenditori e lavoratori agricoli gli strumenti per specializzarsi nella coltivazione e produzione del nocciolo, noce, castagna a mandorlo. Due i moduli: uno di 15 ore dedicato al nocciolo in agenda giovedì 19 settembre presso la sede di Coldiretti in via Valmaira, il 18 e successivamente il 25 settembre, 2 e 9 ottobre, ed uno di 5 ore dedicato mandorlo, castagno e noce in programma il 9 ottobre. Il corso rientra all’interno del progetto Coltiform – Piano Sviluppo Rurale sottomisura 1.1 formazione macroarea 1.1.A creazione e diffusione d’impresa. Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo a matteo.fazzi@coldiretti.it Relatori degli incontri sono docenti universitari ed agronomi.

Per informazioni www.toscana.coldiretti.it oppure pagina ufficiale Facebook

 

ORISTANO, CROSTACEI E I MITILI AL MERCATO CONTADINO DI VIA DEGLI ARTIGIANI

Sabato 14 e martedì 17 settembre

Il mercato di Campagna Amica di via Degli Artigiani si arricchisce di nuovi prodotti.

Da sabato 14 settembre, a partire dalle ore 8.00, il banco di pesci si arricchirà di mitili e crostacei a disposizione dei consumatori. 

Oltre ai pesci quali spigola, orate, sparlotte, triglie, sarago, cefalo, sardine, sgombro, mormora, ghiozzo, saranno presenti per la prima volta nuovi prodotti come gamberi grigi, granchi, cozze, vongole, ostriche, murici, cannolicchi e tartufi.

Un banco che si arricchisce di nuovi prodotti, per rispondere alle richieste dei consumatori – afferma il responsabile di Campagna Amica Oristano Serafino Mura – in futuro confidiamo di ampliare ulteriormente l’offerta con prodotti locali ben conosciuti ed apprezzati nelle mense oristanesi.

L’ apertura infrasettimanale nella mattinata di martedì 17 settembre vedrà l’avvio delle attività di promozione del cibo contadino dal titolo “La campagna in tavola”.

Due le azioni che verranno messe in campo. Una a beneficio dei consumatori: tutti i martedì quanti faranno la spesa al mercato (a prescindere dagli importi) potranno ritirare gratuitamente un prodotto offerto dai produttori di agri mercato, si inizia con le patate: 100 kg di patate, suddivisi in sacchetti da 1 Kg, saranno a disposizione dei consumatori. La seconda azione a beneficio delle scuole: i ragazzi potranno incontrare le aziende, gli agriturismo, i tecnici e gli esperti Coldiretti e partecipare a laboratori tematici di educazione alimentare che si concluderanno con l’assaggio del prodotto. Prima iniziativa un laboratorio sulle lavorazione delle mozzarelle. A cui seguiranno, tra gli altri, quelli sul miele, il pane, le paste, le piante officinali, gli agrumi, l’olio.

E’ importante una costante relazione tra i mondo della scuola e quello delle campagne – affermano i dirigenti provinciali di Coldiretti Oristano– dove l’importanza del cibo e delle scelte alimentari si affianca alla conoscenza del lavoro nei campi, al territorio e natura circostante e alle radici culturali di un popolo. Un aspetto quello della educazione alimentare che caratterizzerà il mercato contadino di via degli artigiani.

 

COMO-LECCO: LABORATORI, INIZIATIVE E PETIZIONE #STOPCIBOANONIMO

Domenica 15 settembre 

I prodotti a km zero, gli allevatori con i loro capi di bestiame, ma anche i laboratori per i più piccoli e l’occasione di riscoprire una tradizione millenaria, quella dell’allevamento caprino nel cuore del Triangolo Lariano: sono gli elementi che distinguono la partecipazione di Coldiretti Como Lecco e delle sue imprese associate alla Fiera delle Capre di Caslino d’Erba, in programma domenica prossima (15 settembre). La fiera è giunta al suo ventiduesimo anno, con rinnovato vigore grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e dell’Associazione con viene organizzata (Associazione in Alto i Corni).

Momento centrale sarà l’esposizione delle capre, alla quale aderiscono numerosi gli allevatori di Coldiretti: l’arrivo dei capi di bestiame è previsto alle ore 9, alle 10 il concorso e alle 11.30 la premiazione. Sempre al mattino, i produttori di Campagna Amica saranno presenti con i tradizionali “banchi gialli”, mentre sono rivolti ai più piccoli e alle loro famiglie i due laboratori organizzati da Coldiretti Donne Impresa: il primo (ore 10 e ore 14) sarà un gioco interattivo, “Indovina le erbe aromatiche” a cura dell’azienda agricola Cartolano di Lurate Caccivio; il secondo (ore 10.45 e 15) è invece dedicato a scoprire “Il mondo delle api”, con l’azienda Cà Dulza di Canzo.

Per Coldiretti Como Lecco la Fiera delle Capre di Caslino d’Erba è quindi un appuntamento strategico, che quest’anno si arricchisce della possibilità di sottoscrivere la raccolta firme #stopciboanonimo che, mentre l’estate si avvia a conclusione, ha ormai superato quota 840 mila firme. Si tratta di un’iniziativa internazionale (EatORIGINal – Unmask your food) intrapresa insieme ad altre nove organizzazioni e finalizzata a impegnare l’Unione Europea ad estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti: in occasione della presenza di Coldiretti Como-Lecco a Caslino d’Erba sarà allestita una postazione per la raccolta di firme, che prosegue anche in tutti gli uffici Coldiretti sul territorio lariano, presso i mercati di Campagna Amica e sul sito www.eatoriginal.eu.

“Rispetto ad altri Paesi, grazie al pressing di Coldiretti siamo all’avanguardia in Europa per la trasparenza delle informazioni sulle etichette degli alimenti, ma questo primato rischia di essere cancellato dall’entrata in vigore nell’aprile 2020 delle norme europee fortemente ingannevoli per i consumatori” sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi nell’invitare “tutti i consumatori a vivere la bella giornata di domenica prossima e a mettere la propria firma su questa nobile e importante azione”.