COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 13 novembre 2019

14 Novembre 2019
News La Forza del Territorio del 13 novembre 2019

Primo piano

CAMPANIA

ZOOTECNIA: SPORTELLI INFORMATIVI COLDIRETTI/IZSM

Accordo con Istituto Zooprofilattico per prevenzione e controllo 

Nasce la prima rete regionale di sportelli informativi per prevenzione e controllo delle filiere zootecniche della Campania, in particolare quella bufalina. Un nuovo approccio che scaturisce dalla collaborazione tra Coldiretti Campania e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici. Ieri l’intesa alla presenza di Antonio Limone, direttore generale di IZSM, Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, Napoli e Avellino, Gerardo Dell’Orto, direttore di Coldiretti Benevento, Giuseppe Miselli, direttore di Coldiretti Caserta, ed Enzo Tropiano, direttore di Coldiretti Salerno.

Il protocollo d’intesa prevede la nascita di punti informativi in tutti gli uffici della Coldiretti sul territorio regionale. Gli allevatori potranno rivolgersi agli sportelli dove gli operatori Coldiretti raccoglieranno le richieste di approfondimento e le segnalazioni, trasferendole all’Istituto Zooprofilattico che potrà inviare risposte ai quesiti o programmare verifiche sul campo. L’obiettivo è contrastare la disinformazione e migliorare l’assistenza tecnica nelle stalle.

“La collaborazione con l’Istituto Zooprofilatico – evidenzia Salvatore Loffreda, direttore regionale di Coldiretti – è un importante segnale verso uno dei comparti più importanti del sistema agricolo campano. Coldiretti ha voluto fortemente offrire la propria disponibilità, in maniera gratuita, per migliorare e velocizzare il trasferimento delle informazioni. Siamo consapevoli del valore aggiunto che gli allevatori sono in grado di offrire a tutto il territorio, dando impulso a produzioni che rappresentano la Campania e l’Italia nel mondo, in primis la mozzarella di bufala. Ed è con questa consapevolezza che intendiamo sostenerne uno sviluppo sano e competitivo”.

“Abbiamo accolto con soddisfazione questa collaborazione – spiega Antonio Limone, direttore dell’IZSM – per proseguire con ogni azione utile il nostro operato a tutela del comparto zootecnico regionale. Siamo consapevoli del valore di pregio delle nostre produzioni e, proprio per questo, vogliamo essere al fianco di quanti operano nel rispetto delle norme fornendo supporto costante e garantendo informazione e formazione agli allevatori. Al contempo, proseguiamo nel tutelare i consumatori garantendo la salubrità dei prodotti con controlli in campo e con azioni a tutela della tracciabilità”.

 

Dal territorio

 

PUGLIA, MALTEMPO: SRADICATI ALBERI A BRINDISI; DANNI REIMPIANTI DI ULIVI A LECCE 

Trombe d’aria e bombe d’acqua hanno colpito duramente la Puglia, con un inferno di acqua e raffiche di vento che hanno asfissiato le campagne con gravi danni alla produzione di ortaggi invernali, hanno spazzato via le olive e abbattuto alberi, serre e tendoni. “Sono decine gli alberi, anche ulivi secolari strappati dal vento, sradicati o spaccati in due, strutture e muretti ridotti in pezzi, canali esondati e distrutti dalla violenza dell’acqua e del vento, serre e impianti fotovoltaici abbattuti, tendoni demoliti, ortaggi in asfissia”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. 

In provincia di Lecce danni in campagna nei campi dove gli agricoltori – denuncia Coldiretti Puglia – avevano già piantumato le piantine di ulivo resistenti. “Il vento fortissimo ha sferzato le piantine di FS17 appena impiantate ad Ugento. Ingenti i danni perché molti ulivi sono stati piegati dalla forza del vento, mentre altri risultano addirittura sradicati. Ora gli olivicoltori dovranno rifare tutto daccapo, sperando che le piante non risultino irrimediabilmente danneggiate e attecchiscano”, lamenta Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.

Danni agli ulivi monumentali in provincia di Brindisi, dove oltre ai rami spezzati, molti alberi risultano addirittura sradicati, aggiunge Coldiretti Puglia.  “Vedere alberi di dimensioni notevoli sradicati e le campagne coperte da un manto di olive è avvilente. E’ un disastro naturale – insiste Filippo De Miccolis, presidente di Coldiretti Brindisi – che ha colpito principalmente Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Ceglie Messapica, per cui i nostri uffici si sono immediatamente attivati per le verifiche in campo. Con una mappatura completa, chiederemo all’Assessorato regionale all’Agricoltura di attivare le procedure per l’accertamento del danno di inusitata gravità e richiedere lo stato di calamità naturale, sburocratizzando il più possibile le procedure per ristorare tempestivamente gli agricoltori”.

L’assoluta mancanza di liquidità e le gravi situazioni debitorie che ne conseguiranno necessitano di interventi non riconducibili alle calamità ordinarie – denuncia Coldiretti Puglia – bensì a strumenti straordinari che, oltre a dare sollievo economico alle imprese agricole, di cui in alcuni casi non si riconoscono più neppure i confini aziendali per i fiumi di acqua e fango, dovranno prevedere urgenti opere di manutenzione per ripristinare il patrimonio produttivo, ricostruire le strutture aziendali e riprendere l’attività agricola.

Dal 1° agosto ad oggi si sono verificati 36 eventi estremi, nel dettaglio 16 nubifragi a Monte Sant’Angelo, San Severo e a Foggia, a Toritto, Ruvo di Puglia e a Gravina in Puglia, a Martina Franca, a Francavilla Fontana e Villa Castelli, a Leverano, Lizzanello, 2 a Nardò, Galatina, Casarano e Ruffano, 2 trombe d’aria a Ruvo di Puglia e a Nardò, 8 tornado di cui 1 a Galatina, 2 a Castrignano del Capo e 2, a Porto Cesareo, Melendugno, Otranto e Lizzano e 10 grandinate a Martina Franca, Castellaneta, Palagianello, Manduria, Melendugno, Bitritto, Binetto, Palo del Colle, Grumo Appula e Bari, a cui vanno ad aggiungersi i fenomeni che si stanno registrando in queste ore, conclude Coldiretti Puglia, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD.

 

SALERNO, MALTEMPO: AGRO NOCERINO SOTT’ACQUA. CENTINAIA DI AZIENDE ALLAGATE 

Agro nocerino sarnese sott’acqua, con decine di aziende con i terreni allagati dalla violente precipitazioni della notte, che hanno provocato lo straripamento del Rio San Marino. Migliaia di ettari di terreno nei comuni di Sarno, San Valentino, san Marzano, Agri, Scafati fino a Castellamare di Stabia sono finiti sott’acqua, provocando danni alle coltivazioni invernali in pieno campo e sotto serra, in particolare cipollotti, insalate, broccoli, cavolfiori e finocchi. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti Salerno che sta ricevendo nelle ultime ore decine di segnalazioni di agricoltori danneggiati dall’ondata di forte vento e pioggia che ha colpito la provincia di Salerno. “Allagamenti si registrano un po’ in tutte le aree interessate dalle perturbazioni – spiega il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano – la situazione più critica si registra nell’agro sarnese nocerino con danni ai campi coltivati ad ortaggi invernali.  L’acqua e il forte vento hanno creato problemi anche alle serre in varie zone della provincia. A preoccupare per la pioggia incessante sono anche le frane e gli smottamenti sulle strade secondarie. Le nostre strutture Coldiretti sono impegnate nel monitoraggio delle richieste di assistenza e nella valutazione dei danni”.

 

CALABRIA, TROMBA D’ARIA A CARIATI(CS): DISTRUTTI 6 ETTARI DI SERRE 

Una tromba d’aria che si è abbattuta nel primo pomeriggio nel comune di Cariati (CS) – comunica Coldiretti Calabria –   ha scoperchiato e distrutto 6 ettari di serre coltivate ad ortaggi in particolare fragole. Un danno rilevante per l’azienda agricola che è stata colpita. Coldiretti esprime forti preoccupazioni anche per i violenti nubifragi che hanno interessato la Calabria in particolare la fascia jonica che secondo alcune prime stime potrebbero aver causato danni all’olivicoltura proprio nel periodo di raccolta.

 

PIEMONTE, PSR 2014/2020: UTILIZZARE RISORSE RESIDUE PER LE IMPRESE AGRICOLE 

Al centro dell’attenzione, in questa delicata fase riguardante l’ultima parte del periodo di attuazione del PSR 2014-2020, devono essere messe le imprese agricole, in modo tale che le risorse residue e le eventuali economie possano essere utilizzate in modo efficace, anche in risposta alle esigenze di qualità e salubrità delle produzioni e di mantenimento e preservazione dell’ambiente e del territorio espresse dall’intera collettività. E’ quanto sostiene Coldiretti Piemonte a seguito dell’incontro che si è svolto in Regione alla presenza del presidente, Alberto Cirio.

“Ci sono priorità sulle quali non possiamo temporeggiare – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa -. In primis, per quanto riguarda il bando relativo all’insediamento giovani è indispensabile che vengano individuate le risorse utili a finanziare tutte le neo imprese che hanno presentato una domanda ritenuta ammissibile. L’imprenditoria giovanile, così come i progetti di sviluppo collegati al miglioramento aziendale sono gli interventi che consentono alla nostra agricoltura di essere la più green d’Europa e di dare nuovi impulsi economici ai nostri territori. Ad oggi, ancora nessuno stanziamento per il 2020 circa le misure agroambientali, nello specifico per l’agricoltura integrata, quella biologica e l’indennità compensativa; azioni imprescindibili per mantenere, anche in aree montane, l’attività produttiva e contrastare l’abbandono delle zone rurali. Particolarmente importante anche la questione relativa alla consulenza aziendale che rappresenta uno strumento fondamentale per la crescita del settore agricolo soprattutto in termini di prospettiva, pertanto è urgente attivare l’unico bando previsto e non tagliare ulteriormente le risorse a disposizione, oltre a superare le criticità che, in modo assurdo, pongono il Piemonte come unica regione in contrasto con la normativa nazionale. Questi sono solo alcuni dei punti fondamentali, senza tralasciare la misura della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, rispetto alla quale occorre ridare centralità alle produzioni locali, in un’ottica di filiera integrata e di giusto prezzo per le imprese agricole. La corretta assegnazione delle risorse, oltretutto, è fondamentale come punto di partenza per il prossimo periodo di programmazione 2021-2027 a fronte anche dei possibili tagli alla Pac per l’annualità 2021, previsti dalla proposta della Commissione europea, per cui la nostra Regione potrebbe perdere oltre 25 milioni di euro. Inaccettabile visto il ruolo che l’agricoltura rappresenta essendo il motore di sviluppo sostenibile per l’economia del territorio, salvaguardando l’ambiente, creando occupazione e preservando la biodiversità”.

 

VENEZIA, L’ISOLA DELLE VIGNOLE SOTT’ACQUA 

Paura e rassegnazione di fronte all’evento straordinario che ha colpito ieri Venezia e Isole, in particolare Le Vignole che sono letteralmente finite sott’acqua.

Il momento peggiore è avvenuto intorno alle ore 23 di ieri sera, quando nell’Isola l’acqua ha superato abbondantemente il metro sopra il livello dei campi mandando a fondi tutte le colture invernali a pieno campo. Acqua salsa ovunque anche dentro i capannoni dove erano parcheggiati motocoltivatori, motoseghe e attrezzatura varia che ora è inutilizzabile, da buttare via. Migliaia di euro di danni uniti al timore che anche i frutteti, oltre 400 piante da frutto abbiano subito danni irreparabili a causa della salsedine visto che ancora questa mattina l’acqua è ad un livello altissimo. Alberi di prugne, pere, mele, fichi che rischiano di non fare più frutto.

“E’ un anno da dimenticare” ha dichiarato Carlo Zangrando che a Luglio scorso aveva perso tutto il raccolto con una grandinata e maltempo di una violenza senza precedenti.  Gli agricoltori dell’Isola avevano passato l’intera giornata di ieri a vuotare e pulire fossati per far fronte al maltempo che era annunciato da giorni. “Del resto” – denunciano dall’isola – “tre su dieci chiuse dei canali di scolo sono completamente rotte e le altre sette malfunzionanti, senza contare le condizioni degli argini dell’isola che non sono messi in sicurezza nonostante le comunicazioni al Magistrato delle Acque che non è intervenuto per la corretta manutenzione”. Anche nell’Isola di Sant’Erasmo ci sono stati momenti di paura in particolare verso Punta Vela dove le raffiche di vento erano violentissime ma fortunatamente non ci sono stati danni rilevanti nelle aziende.

“Purtroppo questi eventi sono devastanti” afferma il presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla “Lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali, infatti, impone una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia che ha effetti sulle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.

Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono – afferma la Coldiretti – anche su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con più di nove comuni su dieci in Italia a rischio per frane o alluvioni. Il settore agricolo – sottolinea la Coldiretti – è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici ma anche quello più colpito con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e alle infrastrutture nelle campagne. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con i cambiamenti climatici che spaventano 3 italiani su 4 (75%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

 

ABRUZZO, ALLARME PESCE AZZURRO IN ADRIATICO 

E’ stato di crisi per il pesce azzurro in Adriatico. A lanciarlo sono un gruppo di pescatori abruzzesi che si sono rivolti a Coldiretti Impresa Pesca per illustrare le condizioni in cui versa il settore della pesca di piccoli pelagici, ossia sarde ed alici, che soffrono la diminuzione delle imbarcazioni a causa della difficoltà di fare reddito.

Secondo i pescatori “nonostante il proliferare di normative nazionali orientate a fronteggiare la crisi delle catture e la diminuzione del cosiddetto pesce azzurro, l’attività di pesca di piccoli pelagici sta registrando un notevole decremento del numero delle imbarcazioni a causa della difficoltà di fare reddito, tanto che sono ormai poche in Abruzzo le imbarcazioni abruzzesi che effettuato questo tipo di attività”. In sostanza, il problema è nella drastica riduzione delle giornate di pesca per il fermo biologico che, per sarde e alici, prevede venti giornate mensili senza eccedere le 180 nell’anno solare. “Riduzione che – sottolinea Coldiretti Impresa Pesca – non è supportata, come accaduto in altre regioni, da un intervento in regime de minimis alle imprese”. Secondo i pescatori, che appartengono alla cooperativa Abruzzo Pesca, ad aggravare la situazione è anche il proliferare in Adriatico dei tonni rossi che, soggetti al sistema di quote, non possono essere pescati ma generano, di contro, gravi danni alle reti dei pescherecci in cui inevitabilmente si impigliano.

“Il risultato – spiega Coldiretti Impresa Pesca – è una condizione di sofferenza che potrebbe portare alla scomparsa di questo tipo di attività, ormai scarsamente redditizia e fortemente penalizzata. E’ necessario valutare tale difficile situazione e prendere provvedimenti valutando prima di tutto la possibilità di attivare aiuti in de minimis e promuovere, nelle sedi nazionali, una rivisitazione delle quote previste per il tonno aumentando magari le quote di rispetto alle unità ittiche che fanno capo alle organizzazioni di produttori. Oggi più che mai è necessario porre egual attenzione su tutti i settori della produzione ittica regionale”. 

 

MANTOVA, PROROGARE BONUS VERDE. SUL TERRITORIO INVESTITI 2,1 MILIONI

Ammontano a 2,1 milioni di euro gli investimenti effettuati nel 2018 in provincia di Mantova legati al bonus verde, secondo le stime della Federazione provinciale di Coldiretti, che ha fortemente voluto l’adozione della misura fin dalla Legge di Bilancio 2018 e che è stata prorogata anche nel 2019.

Il provvedimento del bonus verde, assolutamente innovativo, ha permesso di favorire con le detrazioni fiscali la diffusione di giardini e terrazzi in città, nelle aree urbane e periferiche, che hanno contribuito a catturare le polveri e a ridurre il livello di inquinamento.

Il settore florovivaistico mantovano ne ha beneficiato e – in base alle stime di Coldiretti Mantova – gli investimenti attivati grazie al bonus verde hanno incontrato il favore degli operatori e generato un fatturato, come detto, superiore ai due milioni.

Se non verrà rinnovato, il bonus verde scadrà a fine anno. Coldiretti sta lavorando affinché, in un’ottica di rilancio green dell’economia, venga confermato un provvedimento utile alle imprese e all’ambiente.

La norma – ricorda Coldiretti – prevede attualmente una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.

“È stato un modo per rilanciare il verde come elemento vitale per l’ambiente – spiega Matteo Principe di Roverbella, titolare di un’azienda che opera in rete nei servizi per il giardinaggio, fornitura piante, manodopera, cura giardini, aree verde, installazioni, manutenzione, irrigazione -. Sarebbe utile innalzare la soglia del bonus verde a 10.000 euro, magari anche con detrazione al 50% in 2-3 anni, anziché in dieci”.

Inoltre, gli operatori del settore sottolineano i vantaggi di un pagamento tramite bonifico bancario, che si traduce in pagamenti rapidi e sicuri, aspetti troppo spesso sottovalutati, ma che per le imprese fanno la differenza.

 

VENETO, ACQUA ALTA E MAREGGIATE LUNGO LA COSTA. DANNI A ORTAGGI E FRUTTETI 

Coldiretti Veneto esprime solidarietà ai veneziani in queste ore alle prese coi disagi e la conta dei danni causati dall’alta marea che ha colpito la città nella giornata di ieri. L’associazione di categoria registra nel contempo le segnalazioni degli agricoltori delle isole della laguna, prima tra tutte quelle in arrivo da Le Vignole, dove l’acqua salata ha invaso i campi coltivati e i frutteti compromettendo il raccolto di verdure di stagione a pieno campo e della frutta con le piante stagnanti nella salsedine. Rovinate anche le attrezzature negli annessi rustici. Pressoché inutili le buone prassi agricole perpetuate dagli agricoltori quotidianamente: l’incuria e la mancata sicurezza hanno compromesso argini e le chiuse dei canali di scolo rendendo vano qualsiasi intervento utilizzando un semplice badile. A Sant’ Erasmo le raffiche di vento hanno fatto volare le serre mentre a Torcello la Palude della Rosa è un tutt’uno con barene e giardini delle proprietà dei pochi residenti.

Coldiretti rileva le difficoltà dei pescatori della Sacca degli Scardovari le cui cavane, da poco sistemate, i pontili e le imbarcazioni sono alla deriva o divelte. Gli uffici stanno monitorando il territorio tenendo conto certamente della fatalità valutando la dichiarazione dello stato di calamità, ma soprattutto considerando i cambiamenti climatici che insieme alla cementificazione, all’abbandono mettono in allarme per dissesto idrogeologico ben 7.275 comuni in Italia.

 

BASILICATA, MALTEMPO: COLDIRETTI INDICA LA STRADA 

All’indomani degli eventi meteorici estremi, quali piogge violente ed intense accompagnate da venti fortissimi, che hanno superato i cento chilometri orari, che hanno messo in ginocchio l’agricoltura, e non solo, di quasi tutta la provincia di Matera, compreso lo steso capoluogo, pur apprezzando l’attivazione immediata delle procedura di verifica e quantificazione dei danni, “e’ inderogabile  agire con tutte le procedure d’urgenza applicabili e con tutti gli atti conseguenti necessari a dare risposte coerenti con la gravità della situazione”. E’ quanto scrive il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, in una lettera inviata all’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli. “E proprio a tutela di un territorio ad alto indice produttivo e occupazionale che proponiamo alcune ipotesi di lavoro, consapevoli che tutto comunque può e deve essere ricondotto e gestito da uno specifico Tavolo di crisi, capace di programmare gli interventi e dettare i tempi per la loro realizzazione. A tal fine Coldiretti Basilicata è disponibile a dare il proprio contributo fin da subito”.  In particolare, evidenzia Pessolani è necessario “ emanare immediatamente un nuovo Bando sottomisura 5.2 del PSR Basilicata (Sostegno per investimenti per il ripristino di terreni agricoli e del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali) in relazione agli eventi meteorici eccezionali del maggio e novembre 2019; completare l’istruttoria e l’erogazione dei contributi relativi al Bando sottomisura 5.2 del PSR Basilicata, considerando validi anche i cosiddetti ‘lavori in economia’; accelerare le procedure di correzione delle anomalie presenti sulle misure a superficie del PSR (biologico, integrato, semina su sodo, etc.), mediante una positiva collaborazione tra gli uffici Ueca, l’Agea ed i Caa, riproponendo quanto già richiesto in occasione del Tavolo Verde del 30 settembre 2019 e ribadita con una  nostra nota, onde evitare il disimpegno finanziario delle risorse”. Infine, a parere di Pessolani “è quanto mai necessario emanare immediatamente una provvedimento regionale speciale per indennizzare i produttori di colture che, al momento dell’evento meteorico eccezionale, non risultavano assicurabili e che come gli agrumi rappresentano un patrimonio distintivo dell’intero Metapontino”.

 

SALERNO, EMERGENZA CINGHIALI: ATTACCO AZIENDA AGRICOLA DANNI DA 8MILA EURO 

Non c’è tregua per gli agricoltori salernitani, ancora alle prese con i danni provocati dai cinghiali. Questa volta si sono spinti fino a Pontecagnano, in un’azienda agricola in località Sontrafata, devastando un campo di spinacino sotto serra: danni stimati per 8mila euro. “La segnalazione dell’ennesima devastazione da cinghiali arriva a poche ore dall’approvazione in Giunta regionale del programma di “Prelievo selettivo del cinghiale nelle aree non vocate della Regione Campania” – rivela il presidente di Coldiretti Salerno Vito Busillo – redatto dal centro di Riferimento Regionale di Igiene Urbana Veterinaria e volta ad un prelievo mirato e alla riduzione degli impatti causati dalla specie nelle aree critiche individuate nella regione. E’ un primo passo per la semplificazione e la sburocratizzazione del sistema, per abbassare il numero di questi animali e mantenere le quote sotto controllo”. “Il cinghiale è un problema per i campi e per l’incolumità delle persone – fa eco il direttore Enzo Tropiano – chi fa questo lavoro mette in conto che una parte del raccolto possa anche andare perduta a causa della fauna selvatica, ma così è troppo. L’episodio di questa notte a Pontecagnano è un campanello d’allarme molto grave: i cinghiali non si limitano solo alle scorribande nelle aree agricole, distruggendo coltivazioni e piante di ogni sorta ma si spingono fino ai confini delle città”.

 

LOMBARDIA, AGRITURISMI: TERZA REGIONE IN ITALIA; PRIMA CARTA VINI DI TERRANOSTRA 

Con oltre 1600 strutture la Lombardia è terza in Italia per numero di agriturismi, alle spalle solo di Toscana e Trentino Alto Adige. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia sugli ultimi dati Istat, nell’annunciare l’arrivo negli agriturismi regionali di Campagna Amica della prima carta dei vini lombardi promossa da Terranostra, per valorizzare i prodotti di qualità del territorio. La carta – spiega la Coldiretti – è stata presentata in occasione del workshop su vino e turismo che si è svolto a Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano.

“L’iniziativa – spiega Massimo Grignani, Presidente di Terranostra Lombardia, l’associazione agrituristica promossa da Coldiretti – ha fatto incontrare aziende agrituristiche e produttori di vino provenienti da tutta la regione, dando spazio anche alle piccole realtà che propongono prodotti di alta qualità. L’obiettivo è quello di creare nuove sinergie per introdurre nei menù degli agriturismi un’offerta enologica che faccia conoscere sempre più ai consumatori e ai turisti le tipicità dei nostri territori, così come previsto dalle nuove norme”.

Infatti – spiega la Coldiretti Lombardia – secondo le recenti modifiche alla legge regionale sull’agricoltura, almeno 4 prodotti agricoli su 5 serviti negli agriturismi (pari all’80%) devono essere made in Lombardia. Tra questi anche il vino. “In questo contesto – continua Massimo Grignani – si inserisce la carta dei vini di Lombardia ideata da Terranostra. Per le strutture che la proporranno, significa avere a disposizione uno strumento per suggerire agli ospiti il giusto abbinamento tra calice e piatto della tradizione. Sarà un po’ come fare il giro della Lombardia attraverso i suoi vini”.

In Lombardia gli agriturismi continuano a crescere – spiega la Coldiretti regionale – tanto che in un decennio il loro numero è aumentato del 48%. In base agli ultimi dati Istat – conclude la Coldiretti – la maggior parte degli agriturismi lombardi si trova in pianura (37,9%), seguita dalla collina (32%) e dalla montagna (30,1%). In più di due strutture su tre si può mangiare, mentre più della metà offre la possibilità di alloggiare. Non mancano poi servizi ricreativi come l’equitazione, l’escursionismo, il trekking e attività culturali come la fattoria didattica e le osservazioni naturalistiche.

 

ROVIGO, MALTEMPO: I CAPANNI DEI PESCATORI AFFOGATI TRA LE ONDE 

Il maltempo arrivato nella notte tra il 12 e il 13 novembre ha portato seri danni a Porto Tolle, più precisamente nella frazione di Scardovari, come dimostrano le foto allegate. Acqua alta, raffiche di vento e pioggia hanno colpito duramente la via della Sacca degli Scardovari dove si trovano i capanni dei pescatori.

Il presidente Carlo Salvan e il direttore Silvio Parizzi di Coldiretti Rovigo si sono recati in mattinata sulla zona colpita constatando l’entità dei danni. “Da tempo la Coldiretti denuncia che siamo nel mezzo di un vero cambiamento climatico – affermato Salvan e Parizzi – e i fenomeni cosiddetti estremi si fanno sempre più frequenti e violenti. La preoccupazione non si ferma solo ai danni visibili oggi sul litorale, perché la conta non è ancora finita. A causa delle condizioni meteo avverse non si può ancora verificare la situazione della semina delle vongole e degli impianti delle cozze. Proprio in questo periodo i nostri molluschicoltori si stavano preparando per le forniture natalizie, perché proprio a dicembre c’è il clou delle vendite. Questa ondata di maltempo sta mettendo in serie difficoltà il comparto”.

Da un primo bilancio la zona più colpita è quella della Sacca degli Scardovari, ma numerosi danni si sono verificati anche nella zona di pesca di Rosolina e Porto Caleri. Durante la notte più fenomeni si sono uniti nello stesso momento: l’alta marea con onde altissime, il vento forte e la pioggia battente hanno dato all’acqua la potenza e prepotenza di abbattere i ricoveri dei pescatori chiamati in gergo ‘cavane’. Oltre alle strutture sono state colpite anche le imbarcazioni e gli strumenti di lavoro dei pescatori.

“Purtroppo non è la prima volta che succede – commenta Alessandro Faccioli, responsabile Coldiretti impresa pesca Rovigo –, anche lo scorso anno la mareggiata ha colpito la stessa zona, ma stavolta la forza del fenomeno climatico è stata ancora più devastante. Ogni volta che accade qualcosa del genere si raggiunge un picco massimo mai visto prima. La pesca e i suoi lavoratori hanno bisogno di tutela e in questo caso di aiuti per ricostruire, perché si tratta per alcuni di ripartire da zero. Siamo in contatto con l’amministrazione locale e al fianco dei pescatori per trovare una soluzione per riportare la situazione lavorativa come prima del maltempo”.

 

BERGAMO, LA CINA SORRIDE AL VINO, AZIENDA BERGAMASCA CONQUISTA GLI ASIATICI 

Aumenta l’interesse dei cinesi verso il vino italiano e anche il vino bergamasco ha i suoi estimatori nel Paese del Dragone. A raccontarlo è Manuele Biava, titolare dell’azienda vitivinicola Biava di Scanzorosciate, appena tornato da un viaggio in Cina, dove ha raccolto molti apprezzamenti per i suoi vini, a partire dal Moscato di Scanzo, un vino passito rosso unico nel suo genere, conosciuto anche perché è la più piccola DOCG d’Italia.

L’occasione è stata una cena per vip organizzata da Umberto Bombana, lo chef bergamasco con ben 7 stelle Michelin, che nel suo ristorante Otto e Mezzo di Shanghai ha dato vita a un evento di altissimo livello, con i vini di Biava che hanno accompagnato ogni portata: dal Secco Moscato Rosso al Guelfo, dal Guelfonero Magnum all’Exenthia Passito, fino al Moscato di Scanzo. 

“Per la mia azienda è stata un’occasione molto importante, oltre che un motivo di grande soddisfazione personale – racconta Biava -; esporto già da alcuni anni i miei vini in Cina, anche se non grossi quantitativi perché la mia è una produzione di nicchia, spero però di consolidare ulteriormente la presenza della mia azienda sul mercato cinese. Le mie bottiglie sono acquistate soprattutto dalle enoteche e poi finiscono nelle cantine di collezionisti”.

E’ risaputo che i cinesi apprezzano in modo particolare tutto ciò che arriva dal nostro Paese, ma negli ultimi tempi sono diventati dei veri fan del vino italiano.

“Ho toccato con mano questo passione anche durante la cena da Bombana – prosegue Biava -; ho accompagnato i miei vini con il racconto di come si producono e con le immagini delle mie vigne e del territorio bergamasco, un insieme che è piaciuto moltissimo. Anche se non è da molto che i cinesi hanno iniziato a coltivare la passione per i vini, sono molto competenti dal punto di vista enologico e le cantine fornite con i vini più prestigiosi stanno diventando un vero e proprio status symbol. Ho avuto la fortuna di condividere una bottiglia del mio Moscato di Scanzo anche con il sindaco di Shanghai, che ne è rimasto conquistato”. 

L’amore dei cinesi per il vino Made in Italy è confermato anche dai numeri. Il settore vitivinicolo italiano infatti nel 2019 ha fatto segnare un incremento generale dell’11% delle esportazioni verso Pechino.

L’aumento delle vendite sul mercato cinese è – sottolinea Coldiretti Bergamo – il segnale di uno spostamento ad est della mappa dei consumi del nettare di Bacco. Per effetto di una crescita ininterrotta nei consumi la Cina è, infatti, entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano più vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. Si tratta dunque di un mercato strategico per l’Italia – evidenzia Coldiretti Bergamo – e anche i vini bergamaschi si devono preparare in modo adeguato per cogliere questa opportunità.

 

VENETO, DAZI: COLPITO 1 PIATTO MADE IN ITALY SU 10, SERVE PIANO UE 

E’ stato colpito in Usa piu’ di 1 piatto Made in Italy su 10 per un valore delle esportazioni di circa mezzo miliardo di euro negli Usa e occorre quindi far scattare subito un piano di aiuti straordinari europei per compensare i danni provocati nel settore agroalimentare ingiustamente coinvolto nella guerra commerciale con gli Stati Uniti nell’ambito nella disputa sugli aiuti a Boeing e Airbus. E’ quanto afferma Coldiretti dopo il summit a Bruxelles con i parlamentari europei ed i vertici UE, da Janusz Wojciechowski, Commissario UE designato per l’agricoltura a Paolo Gentiloni Commissario UE designato per l’economia fino al Presidente del Parlamento UE David Sassoli, per discutere delle super tariffe punitive applicate da Trump sul molti prodotti italiani ed europei, delle conseguenze della Brexit e del futuro della Politica agricola comune (Pac).

Lo stesso Donald Trump, in occasione della guerra commerciale con la Cina –spiega Coldiretti – ha varato un piano da 16 miliardi di dollari per sostenere i farmers, gli agricoltori americani colpiti dagli effetti dei dazi. Una situazione che è destinata ad avere effetti sugli equilibri commerciali internazionali e va quindi considerata dall’Unione Europea impegnata nel definire la riforma della Politica agricola comune.

La dotazione finanziaria del fondo europeo straordinario per compensare i danni dei dazi ad imprese e cooperative – secondo Coldiretti – deve essere alimentata da risorse al di fuori del bilancio agricolo e ponderata rispetto agli effetti subiti dai diversi comparti e Paesi a seguito dell’introduzione delle tariffe punitive americane. Gli agricoltori rischiano di subire gli effetti di una tempesta perfetta tra dazi Usa e Brexit, dopo aver subito fino ad ora la perdita di un miliardo di euro negli ultimi cinque anni per l’embargo totale della Russia.

E’ necessario garantire all’agricoltura le risorse necessarie per continuare a rappresentare un motore di sviluppo sostenibile per l’Italia e l’Europa infatti – evidenzia Daniele Salvagno che sabato prossimo interverrà al convegno organizzato a San Donà sulle politiche agricole comunitarie – indebolire l’agricoltura, l’unico settore realmente integrato dell’Unione, significa minare le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro.

Per questo – aggiunge Salvagno in riferimento alla riduzione del budget per la Politica agricola comune (Pac) dal 2020 al 2021 – è inaccettabile un taglio di 370 milioni di euro all’agricoltura italiana che in Veneto corrisponde a 28 milioni di euro nei confronti delle aziende che devono sopportare anche i danni provocati dai cambiamenti climatici verso i quali servono forme innovative di intervento.

Di fronte a questi scenari è quindi necessario salvaguardare le risorse finanziare e realizzare anche una riforma della Politica Agricola Comune (Pac) che “riequilibri” la spesa facendole recuperare con forza il suo antico ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola per salvaguardare – conclude il Presidente – un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare in un momento in cui il cibo è tornato strategico nelle relazioni internazionali dagli accordi di libero scambio all’embargo con la Russia, dai dazi di Trump alla Brexit.

 

ABRUZZO, TERAMO, PREOCCUPAZIONE PER CENTRO TRATTAMENTO RIFIUTI A NERETO 

Coldiretti Teramo esprime preoccupazione in merito alla questione del “centro di trattamento di rifiuti liquidi speciali non pericolosi” con scarico nel torrente Vibrata, nel Comune di Nereto, di cui si parlerà nella Conferenza dei servizi previsti il prossimo 26 novembre e che sta allarmando non solo cittadini ma anche numerose aziende agricole.

Coldiretti chiede infatti alle istituzioni competenti che “la situazione venga valutata con molta attenzione e con uno sguardo di insieme, per evitare che vengano prese decisioni irreversibili e fortemente penalizzanti per l’ambiente e l’economia locale che vive di produzioni di eccellenza”. Per Coldiretti Teramo è infatti necessario “non fare passi azzardati e prendere in considerazione il grido di allarme che arriva dalle comunità locali”.

“Ci auguriamo pertanto – dice Coldiretti Teramo – che gli enti competenti valutino la situazione sotto ogni aspetto e, vista la natura fortemente agricola dell’area, evitino l’insediamento di un impianto che potrebbe avere un impatto ambientale altissimo a danno di chi, da sempre, coltiva con impegno e serietà e si impegna in prima persona per la custodia e la salvaguardia territoriale attraverso produzioni di qualità fortemente distintive quali ortaggi, cereali e colture olivicole e vitivinicole”.

 

VAL D’AOSTA, VENDEMMIE: MENO QUANTITA’ MA MIGLIORE QUALITA’ 

Con l’arrivo del maltempo si è conclusa la vendemmia 2019 che, per effetto del clima anomalo, registra in Italia un taglio della produzione del 20% rispetto allo scorso anno: addio quindi ad una bottiglia di vino Made in Italy su cinque, anche se l’Italia mantiene comunque il primato mondiale tra i produttori. È quanto emerge dal bilancio della Coldiretti, presentato per la Giornata del Ringraziamento, festeggiata a partire dal weekend di San Martino dell’11 novembre e promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per ringraziare per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sulla nuova annata.

Si è dunque conclusa un’annata di buona/ottima qualità con una stima di circa 44,3 milioni di ettolitri di produzione Made in Italy destinata – precisa la Coldiretti – per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia, e il restante 30 per cento per i vini da tavola.

Anche la Valle d’Aosta, con una produzione stimata di oltre 1.5 milioni di bottiglie, conferma il trend nazionale, che ha fatto registrare un calo nella quantità ma con uve di qualità migliore: “Dal punto di vista climatico è stata un’annata abbastanza buona e, per quanto riguarda le malattie, non ci sono stati particolari problemi – ha commentato Elio Ottin della commissione viticoltura di Coldiretti Valle d’Aosta. C’è stato sicuramente un calo a livello quantitativo ma abbiamo avuto uve molto sane ed equilibrate sotto il profilo della maturazione e la qualità ne ha guadagnato”.

La situazione è confermata da Stefano Celi, presidente della Vival, associazione che rappresenta 32 aziende di cui 6 cooperative che contano insieme l’85% della produzione vitivinicola Valdostana: “Il calo produttivo non ha inciso sulla qualità delle uve raccolte, il che consentirà di avere una produzione di vino Doc Valle d’Aosta – Vallée d’Aoste nelle sue diverse sotto denominazioni, con caratteristiche organolettiche di assoluto pregio”.

Con la fine delle operazioni vendemmiali l’Italia festeggia anche il record storico delle esportazioni di vino Made in Italy che nei primi sette mesi del 2019 fanno registrare un aumento in valore del 4% rispetto allo scorso anno. Lo spumante è stato il prodotto che ha fatto registrare la migliore performance di crescita all’estero con le esportazioni in aumento del 11% rispetto all’anno precedente.

 

SARDEGNA, PESTE SUINA. BASTA RINVII 

“Confidavamo in una maggiore apertura del Commissario alla possibilità di riconoscere il grande lavoro e gli enormi progressi effettuati negli ultimi anni amche grazie a importanti sforzi e sacrifici e scelte difficili. Traguardi raggiunti anche grazie alla collaborazione di aziende serie e motivate che tanto hanno investito in questi anni a favore di qualità e sanità animale”. E’ il commento di Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna che oggi insieme all’allevatore Pierluigi Mamusa ha incontrato Vytenis Andriukaitis. “Speravamo in una presa d’atto più significativa – continua Cualbu – perché i tempi sono effettivamente maturi per liberare la Sardegna dal balzello che tiene il comparto con il freno a mano tirato da una sacco di tempo. E invece il commissario ha chiesto altri pochi mesi per questa decisione che stiamo aspettando da quarant’anni. Abbiamo ribadito che siamo consapevoli che occorre percorrere l’ultimo miglio con la stessa determinazione degli ultimi anni, senza abbassare la guardia, ma allo stesso tempo, pur ribadendo che una apertura, soprattutto alle aziende in regola, avrebbe aiutato in questo momento questo percorso, abbiamo chiesto al Commissario che al prossimo incontro, se gli impegni sono stati mantenuti, non ci siano ulteriori rinvii”.

 

SALERNO, NASCE IL DISTRETTO AGROALIMENTARE SELE PICENTINI 

Nasce il Distretto agroalimentare di qualità Sele Picentini. Al Crea di Pontecagnano si è svolto il primo incontro di animazione territoriale organizzato da Coldiretti Salerno, in qualità di Soggetto Capofila del comitato promotore, che porterà alla candidatura di riconoscimento del Distretto attorno al suo prodotto di “punta”, la rucola ormai prossima alla certificazione Igp.  “Il Distretto Agroalimentare di Qualità Sele Picentini – spiega il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano – nasce dall’esigenza di valorizzare al massimo le vocazioni territoriali, candidando quest’area all’acquisizione di risorse europee, incoraggiando nuovi investimenti di imprese agricole ed agroalimentari espressione di un territorio accomunato da identità produttive, come quello della rucola e degli ortaggi. Sarà un Distretto caratterizzato da un’antica tradizione di produzioni agroalimentari di grande qualità e da un solido patrimonio di conoscenze”. “Abbiamo deciso di avviare un nuovo percorso programmatico per mettere al centro le filiere agroalimentari presenti in provincia di Salerno – annuncia il presidente di Coldiretti Salerno Vito Busillo – le nostre imprese hanno un forte dinamismo e una grande capacità di innovare lavorando insieme. Con i Distretti vogliamo dare alle aziende agricole del Sele Picentini un’ulteriore opportunità per favorire la competitività del comparto anche attraverso risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali per la realizzazione dei progetti”.

 

COMO-LECCO, MARMELLATE: CONSERVE 100% AGRICOLE: BOOM “PROVVISTE INVERNALI”                                                                                                                            

Marmellate di frutta, verdure sott’olio, composte di zucca e conserve: nelle province di Coldiretti è grande ritorno del fai da te in cucina che, a livello nazionale, ha coinvolto milioni di italiani i quali hanno deciso di seguire i consigli dei nonni e mettersi al lavoro tra matterelli, pentole e vasetti nella preparazione di conserve fatte in casa per garantirsi una alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale, facendo al contempo buone “provviste” per l’inverno

E’ dunque boom di acquisti negli AgriMercati di Campagna Amica che in queste settimane offrono i prodotti del nuovo raccolto che sempre più cittadini trasformano in prelibate preparazioni in vista della stagione fredda. Non solo: chi vuol risparmiarsi la fatica della preparazione (o ha dimenticato i “buoni consigli della nonna”) può trovare, sempre presso i “farmer’s market”, i vasetti già pronti, preparati dagli stessi imprenditori agricoli.

Tradizione e creatività si uniscono: si va dalla tradizionale conserva di pomodori (perini e cuor di bue, in una miscela sfiziosa) creata di Ettore Toso (az. agr. Molino Tibis, Rodero) alle confetture e marmellate creative di Chiara Canclini (az. agr. Botton d’Oro, Stazzona): dalla composta di uva fragola a quella Rara e insolita è anche la composta di rabarbaro prodotta da Giovanni Mazzucotelli (az. agr. Res Naturae, Introbio).

Nelle nostre province si usa, fin dai tempi antichi, mettere sotto vetro fiumi e monti, boschi e pianure, fino ai prodotti di lago che finiscono nel tradizionale “carpione”, una preparazione diffusa in tutti i laghi lombardi che si affianca alla tecnica di preparazione dei “missoltini” (gli agoni del Lario che vengono pescati, salati ed essiccati al sole).

Dai funghi alle castagne, dalla composta di marroni e marron glacé, dalla mostarda di mele e mostarda d’uva agli asparagi fino ai peperoni sottaceto, dalla confettura di sambuco alla conserva di petali di rosa canina, senza dimenticare la preparazioni di zucca che quest’anno sta registrando un autentico boom ed + declinata anche in più versioni (marinata, in salsa o in composta secondo tradizione).

“Da parte dei cittadini, c’è sempre più attenzione alle tradizioni e sensibilità nel voler portare in tavola davvero prodotti genuini ed evitare di consumare, soprattutto durante l’inverno, cibi surgelati o provenienti dall’estero che hanno dovuto percorrere migliaia di chilometri per raggiungere le nostre case” commenta Fortunato Trezzi presidente di Coldiretti Como Lecco. “E’ fondamentale, però, portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine su tutti quegli alimenti ancora anonimi, a partire proprio dai trasformati. I consumatori fanno sempre più caso ed è corretto dar loro la possibilità di scegliere in maniera consapevole. Per chi non è molto avvezzo alle preparazioni casalinghe, può trovare gustosi prodotti e conserve nei punti vendita aziendali e nei mercati di Campagna Amica, diffusi nelle due province lariane”.

 

PADOVA, AGRICOLTORI A SCUOLA DI TURISMO RURALE 

Elisabetta Montesissa, direttore di Terranostra l’associazione di Coldiretti che raggruppa tutti gli operatori agrituristici, è intervenuta alla prima lezione del corso sul turismo rurale innovativo organizzato dal sistema Coldiretti con il sostegno della Regione del Veneto. Nell’azienda “Bacco&Arianna“ a Vò sui Colli Euganei insieme al presidente nazionale Diego Scaramuzza hanno illustrato alla classe gli aspetti teorico pratici legati al patrimonio agroalimentare italiano e alle nuove competenze che interessano il primario. “Proprio l’ospitalità in campagna, la ristorazione di qualità e l’accoglienza possono giocare un ruolo strategico per l’incremento del turismo a livello regionale” – hanno detto entrambi agli imprenditori allievi presenti.

Da non sottovalutare l’offerta didattica di molte fattorie insieme ai servizi legati all’attività sportiva all’aria aperta. Non ultimo la pratica dello sport di massa verso il quale proprio Terranostra guarda con l’avvio dei primi accordi sul territorio con società dedicate. “Riflettere sulle emergenti modalità di vivere il paesaggio secondo approcci esperienziali ed emozionali – ha spiegato l’agrichef Diego Scaramuzza – è uno spunto per costruire mappe e percorsi alternativi, sviluppando prospettive diverse. In questo senso l’operatore agrituristico diventa animatore della bellezza naturale fatta anche dell’arte minore inserita nei contesti marginali”.

 

MARCHE, VENDEMMIA AL TERMINE: QUALITÀ CHE VALE 200 MILIONI 

Bianchi eccezionali, ottimi rossi. La vendemmia 2019, pur in calo come quantità nelle Marche, circa un 15% in meno rispetto allo scorso anno ha dato grandi soddisfazioni ai produttori regionali. Soprattutto quelli dei bianchi. Verdicchio, Bianchello, Pecorino e Passerina 2019 saranno star in bottiglia. È quanto afferma Coldiretti Marche in concomitanza con la conclusione della raccolta che, per l’80% andrà per la produzione delle 21 tra Docg, Doc e Igt, capaci di generare circa 200 milioni di valore. “La viticoltura – è il commento della presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni – continua a rappresentare nel migliore dei modi il valore del territorio agricolo marchigiano. La quasi totalità delle uve coltivate e dei vini ottenuti rientrano nei rigidi canoni dei disciplinari di produzioni certificate e questo sta a testimoniare la qualità della tecnica che i viticoltori migliorano di anno in anno e che applicano in ogni fase del processo, dalla cura delle viti in campo fino alla trasformazione in cantina. Un’eccellenza da valorizzare, soprattutto sui mercati esteri dove la distintività di questo nostro settore può ancora raggiungere alti livelli di soddisfazione”. Qualità che passa anche attraverso la tutela dell’ambiente con più di un terreno su tre coltivato a biologico. I vigneti bio sono arrivati a coprire oltre 5.600 ettari, aumentando del 7% in un anno. Vini di qualità che continuano a essere apprezzati anche nei mercati esteri con oltre 27 milioni di euro di valore raggiunti nei primi sei mesi dell’anno. Lo scorso anno il comparto arrivò a un valore delle esportazioni di sopra i 57 milioni di euro.

 

NOVARA–VCO, LINEA VERDE: “SPOT” SUL GRANO CANADESE OFFENDE IL MADE IN ITALY 

Anche a livello provinciale non si placano le polemiche dopo quanto mandato in onda da RaiUno domenica scorsa durante la trasmissione Linea Verde in cui è stata mostrata pasta svizzera fatta con grano canadese. Anche Coldiretti Novara – Vco e Vercelli – Biella si uniscono alla denuncia per la puntata di Linea Verde andata in onda domenica 10 novembre dalla Valposchiavo, che tradisce l’impegno quotidiano e le tante battaglie portati avanti dalla Rai e dalla Rete ammiraglia in favore della produzioni Made in Italy.

“E’ inaccettabile che una trasmissione del servizio pubblico Rai dedicata all’agricoltura e al cibo italiani si trasformi in uno “spot” a favore di questi prodotti. Ricordiamo che in Canada il grano può essere trattato con l’erbicida glifosato prima della raccolta, modalità in Italia è esplicitamente vietata”, spiegano Sara Baudo e Paolo Dellarole, rispettivamente presidenti di Coldiretti Novara – Vco e Vercelli – Biella. “Uno dei servizi della trasmissione dedicato a un mulino industriale ha finito per rappresentare una vera e propria campagna promozionale per un tipo particolare di pasta fatta in Svizzera con grano importato dal Canada, per ammissione del titolare dello stabilimento. Un insulto al prodotto simbolo del Made in Italy, giustificato nel servizio addirittura dalla falsa pretesa che il grano straniero sarebbe di maggiore qualità. Occorre difendere e promuovere le realtà produttive nazionali e locali, in una situazione in cui negli ultimi dieci anni – continuano i due presidenti – è scomparso in Italia un campo di grano su cinque con la perdita di posti di lavoro e il rischio concreto della desertificazione, che lascia il campo libero al degrado e al dissesto idrogeologico”.

 

LUCCA, PROGETTO “ARIA DI RICERCA IN VALLE DEL SERCHIO”

Coldiretti aderisce al progetto “Aria di Ricerca in Valle del Serchio” per favorire la realizzazione di un’indagine epidemiologica partecipata che produrrà dati sulla salute in relazione all’inquinamento, favorirà la costruzione di una rete di monitoraggio ambientale, e recupererà e valorizzerà la conoscenza locale sugli aspetti economici e sociali della storia della zona. Il questionario, rivolto agli abitanti della Valle del Serchio, sarà a disposizione anche nella sede di Coldiretti a Castelnuovo Garfagnana (via Valmaira, 26). I questionari sono semplici, anonimi e non richiedono dati personali. La compilazione richiede pochi minuti e può anche essere eseguita in sede e riconsegnata. “Coldiretti – spiega Francesca Buonagurelli, Presidente Terranostra Lucca ed agrichef – vuole collaborare attivamente al monitoraggio e allo studio epidemiologico. La salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità è una condizione essenziale per l’agricoltura e la sua distintività che dobbiamo tutti insieme proteggere e valorizzare. La Valle del Serchio è una terra di grandi contraddizioni con porzioni del territorio di enorme pregio agricolo e naturalistico, ed altre caratterizzate dalla presenza di un’economia molto invasiva che fanno temere una correlazione con l’innalzamento dei tassi di mortalità. Il questionario ci permetterà di comprendere meglio quale è lo stato di salute della terra dove siamo nati, che amiamo ed in cui vogliamo continuare a vivere. Io sarò personalmente a disposizione – conclude la Buonagurelli – dei cittadini per qualsiasi informazione. Coldiretti da sempre lotta per la trasparenza non solo dei nostri prodotti agroalimentari…”.

 

CALABRIA, CONSORZIATI ALLE URNE: SI VOTA AL CONSORZIO BONIFICA DI LAMEZIA TERME 

Prosegue la tornata elettorale nei Consorzi di Bonifica. Domenica 17 novembre p.v., informa la Coldiretti, i consorziati dell’Ente di Bonifica lametino, in regola con il pagamento dei tributi, si recheranno alle urne per eleggere i 15 componenti del Consiglio dei Delegati, per il quinquennio 2019-2024, che successivamente eleggeranno gli organi del Consorzio (Presidente e Deputazione Amministrativa). Per esprimere il voto ci si potrà recare negli otto seggi allestiti nel comprensorio consortile che resteranno aperti dalle ore 7:00 alle 22:00.   A Curinga sede Delegazione Comunale voteranno i consorziati dei comuni di: Acconia, Curinga, San Pietro a Maida, Filadelfia,Francavilla Angitola e Pizzo. Maida auditorium: Maida, Jacurso, Girifalco e Cortale, A Nocera Terinese, Centro Anziani-Chiesa i comuni di:Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, San Mango d’Aquino.  Ad Amantea nel Casello di Guardia-loc. Principessa i comuni di: Amantea e Cleto. A Lamezia Terme nella sede del Consorzio: Lamezia Terme, Platania, Serrastretta, Decollatura e i non residenti. A Martirano, Sala Comunale voteranno i consorziati di: Martirano, Martirano Lombardo, Conflenti, Motta Santa Lucia. A Marcellinara Sala Comunale i comuni di: Marcellinara, Amato, Tiriolo e Miglierina. A Pianopoli Sala Consiglio Comunale, i consorziati di Feroleto Antico e Pianopoli.  La Coldiretti ha presentato liste nelle tre sezioni di contribuenza. La Coldiretti invita tutti i consorziati a recarsi alle urne per rafforzare il sistema delle bonifiche, snodo essenziale per agricoltura, ambiente e governo del territorio. “L’impegno dei candidati – commenta Fabio Borrello presidente Interprovinciale Coldiretti – è di portare avanti un programma di interventi di manutenzione del reticolo idraulico e di lotta al dissesto idrogeologico che saranno sempre più indispensabili anche alla luce dei cambiamenti climatici. La gestione delle acque, soprattutto in un territorio importante dal punto di vista agricolo quale è il lametino, sarà sempre più centrale per la nostra sicurezza e la nostra qualità della vita, così come la progressiva introduzione della tecnologia ed l’impiego di rinnovabili. Il nostro obiettivo – conclude –  è garantire partecipazione ed esperienza consolidando l’autogoverno degli agricoltori”.

 

AREZZO, CINGHIALI: A SESTINO LA SITUAZIONE E’ DA BOLLETTINO DI GUERRA 

Un incontro con tutta la cittadinanza, quello promosso dal sindaco di Sestino, Franco Dori e che ha visto la presenza della Coldiretti aretina ieri sera presso la Sala consiliare.

All’ordine del giorno, un solo e annoso punto, quello delle problematiche legate ai lupi, ai cinghiali e a tutta la fauna selvatica, perché la cittadina è una delle zone più colpite del territorio provinciale.

La riunione ha visto la presenza del Presidente della Coldiretti di Arezzo Lidia Castellucci, del Direttore Raffaello Betti e del Segretario della Zona Valtiberina Patrizio Pecorari.

Il primo cittadino Dori, che nei giorni scorsi ha preso parte alla manifestazione organizzata da Coldiretti a Montecitorio, aveva anticipato la necessità di questo momento di confronto perché nel territorio comunale, la situazione è diventata da bollettino di guerra, con attacchi continui alle aziende agricole che si trovano a fronteggiare una situazione non più sostenibile, tematica che colpisce anche i cittadini, che temono per la propria incolumità. Lo stato di disagio nel quale il comune vive, il Sindaco nei mesi scorsi, lo ha riassunto in alcune lettere indirizzate più volte alla Regione Toscana e ai Carabinieri Forestali.

“Nella dorsale appenninica le popolazioni di cinghiali guadagnano terreno rispetto alla presenza umana – ha spiegato il Presidente Castellucci – con una concentrazione media di un animale ogni cinque abitanti, in una fascia territoriale segnata già dalla tendenza allo spopolamento per l’indebolimento delle attività tradizionali. Dietro questa problematica emergono tre concetti chiave che non ci possono lasciare indifferenti – ha proseguito poi il Presidente – e sono la salute, la sicurezza delle persone e la tutela delle imprese agricole e quindi del territorio, questi sono aspetti che non possono lasciare indifferenti le istituzioni così come abbiamo ribadito nei giorni scorsi a Roma quando abbiamo denunciato la situazione drammatica che vivono le nostre campagne”.

A rendere la situazione ancora di più incancrenita in una condizione di stallo, la sospensione dei prelievi selettivi di cui all’art. 37 della legge regionale, disposta a seguito di un infortunio.

Senza alcuna azione di limitazione le problematicità andranno a cicatrizzarsi nel profondo, in un luogo enormemente ferito e lacerato con gli agricoltori e gli allevatori che ogni giorno si chiedono se andare avanti con la propria attività o se chiudere tutto e abbandonare una zona, quella montana, già disagiata e marginale.

 

PADOVA, NUOVI ACCORDI EPACA CON DUE POLIAMBULATORI A CAMPOSAMPIERO 

Due strutture che erogano prestazioni sanitarie nell’Alta Padovana saranno ora convenzionate con Epaca Coldiretti. Si tratta dei Poliambulatori Punto Medico e Chinesi che si trovano entrambi a Camposampiero e che saranno accessibili, grazie alla convenzione sottoscritta, ai cittadini che si rivolgono agli sportelli EPACA e ai soci e familiari Coldiretti.

Il Poliambulatorio Specialistico Punto Medico, nel quale vengono erogate prestazioni afferenti a numerose branche sanitarie specialistiche, con la direzione sanitaria del Dr. Giorgio Giovannoni, ha iniziato la sua attività nel 1980 a Borgoricco per poi trasferirsi, incrementando il numero di ambulatori, realizzando un ambulatorio chirurgico con sala chirurgica e attivando il servizio di medicina del lavoro, nell’attuale sede di Camposampiero, ove tuttora svolge la sua attività.

Il Poliambulatorio Specialistico Chinesi ha invece iniziato la sua attività a Loreggia nel 1991, per poi trasferirsi nell’attuale sede di Camposampiero, con la direzione sanitaria del Dr. Giorgio Giovannoni, offre prestazioni di fisioterapia e riabilitazione, visite specialistiche e diagnostica per immagini: radiologia tradizionale digitale, risonanza magnetica osteoarticolare, ecografia, eco-color doppler e mammografia digitale 3D con tomosintesi.

L’intesa prevede che l’utenza di EPACA e di Coldiretti Padova, possa accedere a tutti i servizi offerti dalle strutture sanitarie convenzionate. EPACA, Ente promosso da Coldiretti fin dal 1954 e riconosciuto dallo Stato, è aperto a tutti i cittadini e svolge un servizio di pubblica utilità tutelando i cittadini per il conseguimento, tra l’altro, delle prestazioni di carattere socio-assistenziale, di diritti alle varie forme di previdenza e accesso alla pensione, delle prestazioni inerenti la tutela infortunistica e le malattie professionali. Compito di EPACA è facilitare lo sviluppo dei rapporti e la gestione delle pratiche con le pubbliche amministrazioni e con gli istituti pubblici e privati, offrire assistenza per il conseguimento di benefici contemplati dagli ordinamenti amministrativi, ma anche svolgere ogni altro compito che sia attribuito nell’ambito della previdenza e del riconoscimento dei diritti legati alle malattie professionali e agli infortuni legati all’attività lavorativa.

“La convenzione con i Poliambulatori Punto Medico e Chinesi, – spiega Paolo Casaro, responsabile provinciale di Epaca Padova, – vuole essere un punto di riferimento per i cittadini del territorio dell’Alta Padovana che devono eseguire accertamenti diagnostici e terapie. Ci rendiamo conto, prosegue Casaro, che tra i lavoratori autonomi le malattie professionali sono molto diffuse ma poco conosciute, risulta quindi importante poter contare su centri sanitari di riferimento, anche a supporto dei medici convenzionati EPACA”.

Il Presidente di Coldiretti Padova, Massimo Bressan, evidenzia infine come questa convenzione possa rappresentare “un passo fondamentale per la prevenzione primaria attraverso visite periodiche, screening specifici e dedicati, che risultano importanti per tutti i cittadini, ma ancor più per i lavoratori agricoli che sono esposti ad attività manuali impegnative ed intense”.

 

Appuntamenti

 

SICILIA, MIGLIAIA DI AGRICOLTORI A PALERMO PER MANIFESTAZIONE COLDIRETTI SICILIA

Giovedì 14 Novembre

Domani, giovedì 14 novembre a Palermo manifestazione Coldiretti Sicilia. Il raggruppamento è dalle 9.00 a Piazza Marina da dove partirà il corteo fino a Piazza Indipendenza, davanti alla Presidenza della Regione. Con il presidente nazionale Ettore Prandini e il Segretario generale, Vincenzo Gesmundo ci saranno le responsabili nazionali di Donne e Giovani Impresa, Floriana Fanizza e Veronica Barbati.

Gli agricoltori con Francesco Ferreri, presidente Coldiretti Sicilia, arriveranno da tutta l’Isola contro il fallimento delle politiche agricole giovanili regionali, i ritardi burocratici, la mancanza di una strategia di sviluppo, la crisi dei comparti vitali produttivi.

 

MANTOVA: ALLE GRAZIE LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO DI COLDIRETTI MANTOVA

Domenica 17 Novembre 

È in programma domenica 17 novembre la 69ª Festa del Ringraziamento di Coldiretti Mantova al Santuario della Beata Vergine delle Grazie, con ritrovo alle 10:15 nel piazzale antistante la chiesa. “È il momento più importante della nostra annata agraria – afferma il presidente Paolo Carra – perché permette agli agricoltori di fare un bilancio della stagione appena trascorsa e della campagna che si sta aprendo, che cerchiamo di vivere con fiducia e impegno e con la consapevolezza del ruolo che noi imprenditori agricoli abbiamo nei confronti della società”.

Domenica alle 11 è prevista la santa messa di Ringraziamento celebrata da mons. Marco Busca, vescovo di Mantova, con offerta all’altare dei frutti della terra.

Alle 11:45 la benedizione dei lavoratori agricoli e dei loro strumenti di lavoro, cui faranno seguito gli interventi delle autorità.

Alle ore 12:15 l’agribuffet con la chiusura della 69ª Festa del Ringraziamento.

 

ANCONA, LA SALAMORA DI BELVEDERE: UN INCONTRO PER RISCOPRIRE QUESTA TIPICITÀ

Da giovedì 14 a domenica 17 novembre 

Un viaggio alla scoperta del gusto per riconoscere l’olio extravergine di qualità ma soprattutto per riscoprire la Salamora di Belvedere, un condimento a base di olio aromatizzato, tradizionale per la zona e che può rappresentare una grossa opportunità per le aziende agricole. L’occasione è data da Vecchi Sapori d’Autunno, la manifestazione che prenderà il via giovedì 14 novembre a Belvedere Ostrense, fino a domenica 17. Nelle 14 osterie allestite per l’evento si potrà assaggiare la Salamora su carni e altre ricette tipiche mentre Coldiretti Ancona ha organizzato nelle cantine dell’ex convento delle Clarisse due incontri ad hoc. Venerdì 15, dalle 18, riflettori puntati sulla Salamora con gli interventi di Tommaso Lucchetti, docente ed esperto di storia e cultura dell’alimentazione, dell’agrichef Giovanni Togni (prendere appunti per i consigli in cucina) e Pierluca Federici, imprenditore agricolo che parlerà di opportunità imprenditoriali legate a questa tipicità. Sabato 16, invece, dalle 17, Giorgio Panzini dell’Aprol Marche terrà un mini corso di avvicinamento all’olio EVO: dall’assaggio all’esame organolettico fino all’abbinamento con i cibi. L’intera manifestazione vede anche la partecipazione degli agricoltori di Campagna Amica con la vendita diretta dei prodotti del territorio. 

 

CUNEO, AD ALBA AL CAMPAGNA AMICA DAY LEZIONI DI CUCINA E CURA DELL’ORTO

Domenica 17 novembre

 Domenica 17 novembre ad Alba, in piazza Risorgimento, coinvolgenti attività per bambini e famiglie. I laboratori sono gratuiti, su prenotazione

Un viaggio esperienziale alla scoperta dei prodotti della terra e del buon cibo locale. È quello che le fattorie didattiche Coldiretti del circuito Educazione alla Campagna Amica proporranno ai bambini questa domenica ad Alba.

In occasione del Campagna Amica Day la campagna si prepara ad arrivare nel cuore della città per un weekend di gusto, sorprese e divertimento per tutta la famiglia. Oltre agli spettacoli culinari degli agrichef e al grande mercato dei produttori agricoli Campagna Amica, Coldiretti ha in serbo coinvolgenti attività per i più piccoli, a tu per tu con il mondo agricolo.

Due gli appuntamenti a misura di bimbo domenica 17 novembre in piazza Risorgimento, nel padiglione del gusto ai piedi del Duomo.

Alle ore 11.00 la fattoria didattica Cascina Gabutti di Monforte d’Alba proporrà un laboratorio pratico dedicato alla pasta in cui i bimbi scopriranno l’origine di uno dei prodotti agroalimentari distintivi della nostra cucina e impareranno a fare i tradizionali tajarin piemontesi.

Alle ore 15.00, guidati dalla fattoria didattica Marchisio di Boves, i bambini si cimenteranno con la cura dell’orto, affinando pazienza e abilità manuali, e conosceranno la stagionalità delle colture.

“Dopo il successo degli scorsi anni, torna al Campagna Amica Day il progetto ‘Educazione alla Campagna Amica’ promosso da Coldiretti Donne Impresa, che offre occasioni di divertimento e riflessione ai consumatori di domani e li incuriosisce con percorsi capaci di guidarli verso scelte alimentari sane e consapevoli, rispettose dell’ambiente e del territorio” dichiara Monia Rullo, Responsabile provinciale Donne Impresa, da anni impegnata nelle attività di fattoria didattica con la sua Cascina Gabutti.

I bambini possono partecipare ai laboratori su prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ai numeri 0173 292804 oppure 334 5386658.

 

UDINE, CELEBRA LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
Sabato 16 Novembre 

Coldiretti Udine celebra la sessantanovesima Giornata del Ringraziamento, l’evento di origini antiche riscoperto dalla Federazione a partire dal 1951 e dal 1974 inserito nel calendario liturgico nazionale. L’appuntamento provinciale di quest’anno è in programma a Udine, sabato 16 novembre alle 19 nella Basilica della Grazie.

La liturgia sarà presieduta da monsignor Guido Genero, vicario generale dell’Arcidiocesi, in rappresentanza dell’Arcivescovo. A concelebrare il consigliere ecclesiastico don Gianni Molinari. La santa Messa verrà accompagnata dal gruppo corale “La Colone” di Castions di Strada, diretto dal maestro Giuseppe Tirelli. Per Coldiretti sarà presente il presidente regionale Michele Pavan. Per la Regione l’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier. «Come tradizione la Giornata del Ringraziamento sarà l’occasione per tracciare il bilancio dell’annata agraria – commenta il presidente provinciale Gino Vendrame –. Nonostante le difficoltà del lavoro e del mercato, le imprese guardano al futuro con speranza, consapevoli del ruolo che l’agricoltura può svolgere per la ripresa del territorio in termini economici e occupazionali anche per le giovani generazioni».

 

MILANO, AL FARMERS’ MARKET BIODIVERSITÀ E SEGRETI DELLA CULTURA CONTADINA

Venerdì 15 Novembre 

Dalla maschera contro i brufoli a base di verza al bagno rivitalizzante con il rosmarino; dall’aceto bianco anticalcare al latte per pulire le borse: in occasione di Bookcity Milano il Gruppo Donne Impresa Coldiretti Lombardia presenta un libro ricco di consigli naturali per la salute, la bellezza, la casa e la cucina. L’appuntamento è per venerdì 15 novembre dalle ore 16 alle ore 18 al mercato agricolo coperto di Porta Romana, in via Friuli 10/A, dove le imprenditrici agricole della Coldiretti presenteranno ai consumatori il volume “Spunti antichi per donne moderne – Dialogo tra città e campagna”, che raccoglie anche i consigli di una volta su come curare senza chimica il verde di casa o come proteggere i fiori dal freddo.

Nel libro – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – non mancano proposte per ridurre lo spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta ancora a circa 36 kg all’anno pro capite e che vede tra gli alimenti più colpiti verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi. Ma nel volume ci sono anche suggerimenti curiosi, come quello per recuperare i fiammiferi rovinati dall’umidità o per realizzare dei segnalibri ecologici con le foglie di alloro.

In occasione di Bookcity – conclude la Coldiretti – Campagna Amica ha pensato anche a un bel regalo per i consumatori del farmers’ market di via Friuli 10/A: i primi cento a presentarsi riceveranno infatti in omaggio una copia del volume “I Sigilli di Campagna Amica”, l’atlante che raccoglie tutti i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione.

 

FORLÌ, ORIGAMONDO, LABORATORIO CREATIVO AL MERCATO CONTADINO

Sabato 16 Novembre 

Debuttano i laboratori creativi per bimbi a partire dai 6 anni promossi dal Mercato di Campagna Amica di viale Bologna 75 in collaborazione con Coldiretti Donne Impresa.

Sabato 16 novembre, dalle ore 10, primo appuntamento dedicato ai più piccoli insieme ad Amanda Chiarucci (www.amandachiarucci.it) e ai suoi fantastici origami tridimensionali. Amanda Chiarucci, classe 1974, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ama creare utilizzando più tecniche possibili per esprimere le sue idee. Ultimamente si è innamorata dell’origami modulare tridimensionale, realizzando opere d’arte particolarissime con la carta per esporle in musei, gallerie e fiere di arte contemporanea.

Amanda è sempre in cerca di aspiranti ‘origamisti’, desiderosi di impare insieme a lei, non deludetela e fatevi avanti, l’arte è un gran bel gioco e vi aspetta!

La prenotazione al laboratorio è obbligatoria (max 10 partecipanti) contattando il 328 3383931 oppure il fisso 0543 493327

Il laboratorio ha un costo di 13 euro.

 

VALLE D’AOSTA: GIORNATA REGIONALE DEL RINGRAZIAMENTO A SAINT-MARCEL

Domenica 17 novembre 

Si svolgerà domenica 17 novembre a Saint-Marcel la Giornata Regionale del Ringraziamento, tradizionale celebrazione che nasce dalla volontà degli agricoltori di ringraziare Dio per i raccolti dell’annata conclusa e per propiziare i lavori del prossimo anno, organizzata da Coldiretti Valle d’Aosta.

La “Giornata”, all’insegna dello slogan “Dalla terra e dal lavoro: pane per la vita”, prenderà il via alle ore 10 con il Mercato Lo Tsaven – Campagna Amica e il raduno delle macchine agricole e degli animali nei pressi della Chiesa Parrocchiale di Saint-Marcel.

Seguirà la Santa Messa alle 10.30. Al termine della celebrazione religiosa si terrà la benedizione degli agricoltori, dei mezzi agricoli e degli animali per chiedere protezione e riguardo per il duro lavoro dei campi.

I festeggiamenti si concluderanno con una degustazione di prodotti valdostani sempre la sezione ANA di Saint-Marcel.

“La Giornata del Ringraziamento – spiegano Alessio Nicoletta e Elio Gasco Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta – è un importante momento di riflessione e preghiera. Un momento che è profondamente legato alla storia di Coldiretti e molto sentito dalla gente dei campi. A noi il compito di mantenere viva questa tradizione coinvolgendo tutte le generazioni”.

 

RAVENNA, IL MERCATO COPERTO CONTADINO FESTEGGIA IL SUO PRIMO COMPLEANNO

Domenica 17 Novembre 

Domenica 17 novembre il Mercato Coperto Contadino di Campagna Amica Ravenna compie 1 anno! 

Per tutta la mattinata, dalle 10 alle 14, il Mercato di piazza dei Carabinieri (all’angolo tra via Bovini e via Canalazzo, a due passi dal centro di Ravenna) sarà aperto per consentire ai consumatori, turisti e cittadini di fare una vera spesa sana, buona e locale. 

Dalle 10.15, inoltre, sarò possibile scoprire come realizzare una genuina ricetta di stagione grazie allo show cooking che avrà come protagonisti l’Agrichef Stefano Gardi dell’Agriturismo Tenuta Nasano di Riolo Terme e la food blogger Annalisa Calandrini di Amarsi Cucinando Sano, fresca ospite del programma Rai La Prova del Cuoco e madrina del Wellness Food Festival di Cesena.

Non mancheranno poi agrilaboratori, in particolare il tutor del baby orto che farà mettere le mani nella terra a bimbi, mamme e papà, e lo spazio truccabimbi, entrambi dedicati ai più piccoli. 

E dalle 11, Officina della Musica Ravenna proporrà un concerto acustico che farà da colonna sonora al taglio della torta con brindisi e agri-aperitivo per tutti. 

 

MILANO: I TRATTORI COLDIRETTI A LODI VECCHIO PER LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

Sabato 16 Novembre 

Per la prima volta gli agricoltori di Milano, Lodi e Monza Brianza celebreranno la Giornata del Ringraziamento nella Basilica di San Bassiano a Lodi Vecchio, a 1700 anni dalla nascita del fondatore e primo Vescovo della Chiesa di Lodi. L’appuntamento è a partire dalle ore 15 di sabato 16 novembre, quando davanti alla Basilica si ritroveranno decine di trattori chiamati dalla Coldiretti interprovinciale in occasione della ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata in tutta Italia per rendere grazie del raccolto dei campi e per chiedere la benedizione sui nuovi lavori.

Alle ore 15.30 – precisa la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – il Vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti, saluterà gli agricoltori, le loro famiglie e i fedeli. Alle 16 la Santa Messa nella Basilica della Trinità e dei Dodici Apostoli sarà concelebrata dal vescovo Malvestiti, da monsignor Antonio Spini, Delegato vescovile del Centro Bassianeum, e da don Walter Magnoni, Consigliere ecclesiastico della Coldiretti interprovinciale e Responsabile del Servizio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Milano. Durante il rito, si ripeterà la tradizionale offerta dei frutti della terra provenienti da tutte e tre le province.

Dopo la liturgia – conclude la Coldiretti – monsignor Maurizio Malvestititi benedirà i trattori e gli altri mezzi agricoli davanti alla Basilica. A chiudere la 69esima Giornata del Ringraziamento sarà offerto ai presenti un agriaperitivo con assaggi di vino ed eccellenze agroalimentari provenienti dai mercati di Campagna Amica all’ombra della storica chiesa laudense, eretta nei primi anni del Trecento, splendido esempio di basilica lombarda immerso nel suggestivo paesaggio della campagna lodigiana.

 

Brevi

 

BRESCIA – evento dal titolo “… e non ci sono più le mezze stagioni” che si terrà venerdi 15 novembre alle ore 10.30 a Rovato presso la sala foro boario in Piazza Garibaldi.

Saranno presenti, tra gli altri, il presidente di coldiretti Ettore Prandini, l’assessore regionale agricoltura Fabio Rolfi e il metereologo, climatolo e accademico Andrea Giuliacci.