COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del Territorio del 7 dicembre 2017

11 Dicembre 2017
News La Forza del Territorio del 7 dicembre 2017

Primo piano

 

CAMPANIA

L’ARTE DEI PIZZAIUOLI NAPOLETANI E’ PATRIMONIO UNESCO

Abbiamo realizzato un sogno – ha commentato il presidente della Coldiretti regionale Gennarino Masiello – dopo un percorso durato tre anni. È una vittoria del made in Italy, della capacità degli italiani e dei napoletani di trasformare materie prime uniche al mondo in un prodotto divenuto universale. A Napoli è scoppiata la festa con esibizioni acrobatiche e pizza “sospesa”

 

L’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani è Patrimonio dell’Umanità. Alle 2.30 di questa notte (ora italiana) è arrivata la notizia dall’isola di Jeiu in Corea del Sud. Lo rende noto la Coldiretti che è stata protagonista della più grande raccolta di firme a sostegno di una candidatura mai realizzata prima, insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde che ha portato all’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, approvata all’unanimità dall’apposito comitato intergovernativo.

Grande soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello, in Corea insieme alla delegazione italiana. “Abbiamo realizzato un sogno – commenta Masiello – dopo un percorso durato tre anni. È una vittoria del made in Italy, della capacità degli italiani e dei napoletani di trasformare materie prime uniche al mondo in un prodotto divenuto universale. Era necessario riconoscere l’unicità di questo legame forte tra saperi e territorio. La pizza è stata inventata nei vicoli di Napoli nel 1889 da ingredienti semplici e da un’idea geniale. Si è diffusa poi in tutto il mondo con stravolgimenti spesso discutibili. Ma è proprio il saper fare degli artigiani pizzaiuoli che distingue un percorso culturale e storico. E nella capacità di fare c’è anche la scelta di farina, pomodoro, mozzarella e altre eccellenze agroalimentari della nostra terra. Dietro ogni prodotto di eccellenza, quindi, c’è un agricoltore o un allevatore che lo realizzato con lo stesso amore e con la stessa passione di chi dovrà poi lavorarlo. Per questa ragione Coldiretti ha sostenuto con convinzione la petizione. Questa vittoria rappresenta anche il riscatto di una città e di una regione che per troppi anni ha subìto ingiusti marchi d’infamia”.

Intanto a Napoli è festa grande con tavoli in strada in via Chiaia dalle prime ore del giorno, i primi pizzaiuoli targati Unesco al lavoro, esibizioni acrobatiche e tanta gente per il ritorno della tradizione della pizza sospesa offerta a coloro che non possono permettersi di pagarla. I festeggiamenti nel centro storico vicino all’Antica Pizzeria Brandi, dove secondo tradizione è nata la pizza Margherita.

 

 

Dal territorio

 

NOVARA-VCO, PREMIO “IMPRESA FEMMINILE SINGOLARE” DELLA CDC A MICHELA ROSSI

 

Non solo un’attività d’impresa declinata al femminile, ma un preciso impegno alla valorizzazione del territorio e della sua agricoltura, che ha portato Michela Rossi a “qualificare, valorizzare e promuovere la produzione tipica locale della mela vergantina”. Ora, per la giovane imprenditrice agricola, arriva per queste motivazioni il premio Impresa Femminile Singolare che la Camera di Commercio di Novara le ha conferito questa mattina nel corso dell’incontro in via Avogadro.

Michela Rossi, tecnico del turismo, dopo la specializzazione in lingue straniere e una promettente carriera in un’importante industria del territorio ha deciso di ‘tornare’ all’agricoltura per riprendere l’attività dei nonni, oggi evolutasi in un modello d’impresa di successo che, peraltro, le è valso nel 2014 la vittoria di un premio regionale Oscar Green promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

L’azienda nacque infatti a Nebbiuno nel 1946 per opera di Pietro Bertoli, nonno materno di Michela, che si è dedicato da subito alla produzione di mele e pesche che venivano vendute a famiglie della provincia di Novara. “Alcune di queste famiglie sono tutt’ora nostre clienti” spiega. “Dal 1946 ad oggi l’azienda si è notevolmente ampliata: disponiamo di più di 4 ettari di terreno estesi tra Nebbiuno, Massino Visconti e due serre non riscaldate per un totale di 500 mq ad orto intensivo. Produciamo frutta, piccoli frutti (mirtilli, fragole, lamponi), pesche, e molte verdure che trasformiamo anche in succhi di frutta, confetture e mostarda”.

In seno a Coldiretti, Michela Rossi è oggi responsabile di Coldiretti Donne Impresa, prodigandosi per promuovere, in particolare, l’attività didattica nei confronti delle giovani generazioni: diversi gli interventi promossi nelle scuole del territorio che l’hanno vista partecipe insieme alle colleghe imprenditrici agricole della realtà interprovinciale. La gamma dei prodotti ortofrutticoli prodotti nell’azienda agricola di Nebbiuno è inoltre disponibile negli Agrimercati di Campagna Amica del territorio. La coltura e il presidio rurale delle colline che digradano verso il lago Maggiore e la cura dei vicini boschi ha dato per secoli vita e prosperità a queste terre, oggi note anche per un ottimo richiamo turistico non solo nella stagione estiva.

 

PUGLIA, SICCITÀ: – 144 MLN METRI CUBI D’ACQUA A DICEMBRE 2017. CALA OCCUPAZIONE

 

All’appello mancano oltre 144 milioni di metri cubi d’acqua nei principali 4 invasi pugliesi, attivi in provincia di Foggia, rispetto al 7 dicembre 2016, nonostante le bombe d’acqua e l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Puglia nelle scorse settimane.

“Per queste ragioni è in diminuzione il PIL in agricoltura, unico settore a fare segnare – denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia – una riduzione del valore aggiunto nei campi con un brusco crollo del 6,7% rispetto allo scorso anno, a causa della siccità e del clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne con una storica siccità su cui si sono abbattuti violenti nubifragi a macchia di leopardo con danni ingenti nei campi. In questa situazione di difficoltà, si sono inserite anche manovre speculative per sottopagare i prodotti agli agricoltori con effetti negativi sul valore aggiunto agricolo”.

L’andamento climatico impazzito si abbatte su un territorio fragile – aggiunge Coldiretti Puglia – dove 232 comuni su 258 (78%) è a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica.  Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo i dati ISPRA. Il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina l’alternarsi repentino della maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio a brusche variazioni climatiche con ingenti danni in campagna.

“Clima impazzito e siccità hanno causato il taglio del 5,6% il lavoro nei campi, secondo i dati ISTAT – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – con l’agricoltura che è l’unico settore a far registrare un calo degli occupati nel terzo trimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione”.

Fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni – dice Coldiretti Puglia – anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo nonché le azioni per la disponibilità di risorse idriche nei tempi e nei luoghi dove i settori economici le richiedono.

Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all’assicurazione, quale strumento per la migliore gestione del rischio. E’ stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali.

 

CALABRIA, ARTE DEL PIZZAIOLO NAPOLETANO UNESCO RAFFORZA MADE IN ITALY 100%

 

È legittimo e meritato il riconoscimento a un’arte antica, che è simbolo di Napoli e dell’Italia nel mondo, l’esito positivo della candidatura dell’Arte dei pizzaioli napoletani nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. “Questo – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria –  costituisce uno storico riconoscimento della antica tradizione e una grande conquista per il nostro Paese che rafforza il vero Made in Italy. E’ un successo straordinario che deve sempre di più favorire l’utilizzo dei veri prodotti 100% Italiani per garantire la vera pizza napoletana.  Il riconoscimento dell’Unesco – continua –  è una spinta importante anche in vista dell’appuntamento del 2018 proclamato anno internazionale del cibo italiano nel mondo e quindi ha un valore straordinario per tutti i territori del “bel Paese” dove è più radicata la cultura alimentare.

 

ROMA, IN PROVINCIA CON PIÙ TURISTI E CON PIÙ PIZZERIE È PROMOZIONE CIBO DI QUALITÀ

 

Un grande successo di identità nazionale e un eccezionale veicolo di promozione turistica anche per Roma, la provincia con il maggior numero di pizzerie d’Italia. Così Coldiretti Lazio commenta il riconoscimento Unesco, come patrimonio immateriale dell’umanità, all’arte dei pizzaiuoli napoletani, un risultato al quale Coldiretti ha contribuito, condividendo la raccolta delle oltre 2 milioni di firme a sostegno della candidatura. Sul territorio nazionale ci sono oltre 183 mila pizzerie che occupano 564.000 addetti (che con l’indotto, dalle pulizie dei locali ai fornitori di vario tipo, lievitano al milione).

La prima in questa classifica nazionale, in termini assoluti, è la provincia di Roma (che è anche la più popolosa) che supera tutti con oltre 15.500 pizzerie per una media di 1/280 residenti. Si tratta di un riconoscimento che tutela l’arte napoletana, premia il lavoro delle tante attività che a Roma soddisfano ogni giorno il fabbisogno degli appassionati consumatori, ma è anche una chiara indicazione a dover procedere senza ripensamenti sulla strada della qualità della vera pizza italiana, che richiede ingredienti autenticamente Made in Italy e che impone agli operatori del settore una selezione sempre più accurata delle materie prime, privilegiando i prodotti del territorio romano e regionale, a chilometro zero, certificati nell’origine lungo la filiera. Il riconoscimento Unesco – conclude Coldiretti Lazio – non è solo un premio alla storia e alla cultura del simbolo della cucina tricolore, ma anche un sostegno allo sviluppo dell’economia agricola locale – in particolare alle filiere delle farine, del pomodoro, della mozzarella e degli ortaggi – che deve essere sempre più il fornitore privilegiato dei professionisti del settore.

 

UMBRIA, PIZZA: IMPORTANTE IL RICONOSCIMENTO UNESCO

 

L’inserimento dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, assume un valore straordinario per l’Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e l’arte della pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale. È quanto afferma Coldiretti Umbria, che ha partecipato, con le federazioni di tutt’Italia, alla più grande raccolta di firme (oltre 2 milioni in 100 Paesi) a sostegno di una candidatura mai realizzata prima, insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde.

Un risultato importante, dopo la mobilitazione Coldiretti e un cammino durato complessivamente sette anni, che arriva alla vigilia del 2018 che è stato proclamato l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo. La tutela dell’Unesco è stata riconosciuta – spiega Coldiretti – per il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende, tra l’altro, oltre alla capacità di maneggiare l’impasto della pizza, gesti, espressioni visuali, gergo locale.

L’arte dei pizzaiuoli napoletani – ricorda Coldiretti – è l’ottavo “tesoro” italiano ad essere iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco – continua Coldiretti – ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti, e proprio l’Italia è lo Stato che ne vanta il maggior numero a livello mondiale. Significativamente però – evidenzia Coldiretti – gli ultimi elementi, ad essere inseriti negli elenchi, dallo Zibibbo di Pantelleria alla Dieta Mediterranea, fanno riferimento al patrimonio agroalimentare made in Italy, a testimonianza della sempre maggiore importanza attribuita all’alimentazione.

La pizza genera un business di 12 miliardi di euro in Italia dove sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli. Ogni giorno solo in Italia – ricorda Coldiretti – si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

Nata a Napoli, la passione per la pizza – conclude Coldiretti – è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.

 

REGGIO EMILIA, PIZZA PATRIMONIO IMMATERIALE UNESCO: GRAZIE A CHI HA FIRMATO

 

La pizza genera un business di 12 miliardi di euro in Italia. Ogni giorno solo in Italia – ricorda la Coldiretti – si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si utilizzano in un anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. Lo dichiara un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati dell’Accademia Pizzaioli, divulgata in occasione dell’inserimento dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.

“Coldiretti è stata protagonista della più grande raccolta di firme a sostegno di una candidatura mai realizzata prima – testimonia Vitangelo Tizzano vice delegato confederale della Coldiretti di Reggio Emilia – che ha portato all’approvazione dall’apposito comitato intergovernativo riunito nell’Isola di Jeju in Corea del Sud. Un risultato certamente straordinario alla vigilia di un 2018, proclamato anno internazionale del cibo italiano nel mondo”.

L’Italia è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e l’arte della pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale. La tutela della pizza conferma la leadership italiana nell’enogastronomia che ha un valore storico e culturale comparabile a quello dei monumenti e opere d’arte.

“Anche a Reggio Emilia abbiamo fatto la nostra parte –  commenta Assuero Zampini, direttore della Coldiretti reggiana. Numerosi sono stati i cittadini sensibili al tema della pizza che hanno sottoscritto la petizione nei luoghi allestiti in città per la raccolta durante lo scorso anno. Ringraziamento tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato”.

 

FERRARA, L’ARTE DELLA PIZZA MADE IN ITALY PATRIMONIO IMMATERIALE DELL’UMANITA’

 

La pizza genera un business di 12 miliardi di euro in Italia dove sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti divulgata in occasione dell’inserimento dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Ogni giorno solo in Italia – ricorda la Coldiretti (www.coldiretti.it) – si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

Nata a Napoli, la passione per la pizza – continua la Coldiretti – è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.

La tutela della pizza conferma la leadership italiana nell’enogastronomia che ha un valore storico e culturale comparabile a quello dei monumenti e opere d’arte. Una risorsa importante anche in vista dell’appuntamento del 2018 – continua la Coldiretti – proclamato anno internazionale del cibo italiano nel mondo. L’Italia del resto – evidenzia Coldiretti – è l’unico Paese che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica. Lo testimonia il primato – sottolinea la Coldiretti – delle 292 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 523 vini Docg/Doc/Igp, ma anche la leadership in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche.

“L’Italia e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio sul palcoscenico mondiale anche grazie alle nuove tecnologie”.

Soddisfazione esprime anche Coldiretti Ferrara, ricordando le iniziative che nel corso di alcuni anni hanno portato a raccogliere anche nel nostro territorio migliaia di firme a sostegno della richiesta di riconoscimento Unesco, nei mercati contadini, nelle iniziative in piazza in collaborazione con pizzerie storiche ferraresi, nei nostri uffici, evidenziando il valore anche per la nostra provincia di una certificazione di eccellenza per un cibo che ci riporta all’autentico made in Italy e che può essere realizzato con prodotti made in Italy e made in Ferrara, come la farina e la passata di pomodoro.

 

PADOVA, VINO E USO DANNOSO DELL’ALCOOL: NO ALLA CACCIA ALLE STREGHE

 

“Che coincidenza: giusto nel pieno del periodo natalizio arriva l’ennesima bordata dall’Ue. Proprio un bel regalo il tentativo di gettare fango sul vino, il fiore all’occhiello dell’agroalimentare Made in Italy, in cui il Veneto eccelle e conferma tutti i suoi primati. A partire proprio dall’export, e forse è proprio questo successo che sembra dia fastidio a qualcuno nell’Unione Europe. Altrimenti non si spiegherebbe l’attacco diretto ad un settore in cui l’Italia non teme rivali”. Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, commenta così le conclusioni del Consiglio europeo sul cosiddetto “uso dannoso dell’alcol”, che prevedono severe misure in materia di etichettatura, pubblicità, nonché restrizioni al commercio tra gli Stati Membri. “Si tratta di provvedimenti a dir poco inaccettabili – aggiunge Miotto – poiché rischiano di penalizzare gravemente e in maniera ingiustificata il comparto.

Fatalità proprio nel periodo dell’anno in cui il vino è uno dei prodotti alimentari più richiesti per i i pranzi e le cene delle Feste, i regali e le classiche ceste natalizie, dove le etichette venete vanno per la maggiore. Nella nostra provincia tra Natale e capodanno è boom di richieste per i vini Doc dei Colli Euganei, su tutti il Fior d’Arancio Docg, ideale per i brindisi, insieme alle altre varietà di bianchi e rossi che distinguono la nostra migliore produzione. Anche le altre Doc padovane (Bagnoli, Corti Benedettine del Padovano e Merlara) sono minacciate da questo attacco ingiustificato che arriva proprio in uno dei periodi dell’anno in cui si realizza una parte significativa del fatturato. Mi auguro che i consumatori sappiano interpretare nella maniera corretta questa mossa dell’Ue e sappiano distinguere la qualità dei nostri vini dalla massa indifferenziata e senza controllo che arriva da oltre confine”.

Coldiretti insieme a Federalimentare chiede con decisione che i Ministri Martina e Lorenzin prendano una posizione al prossimo consiglio dei ministri contro tale proposta e pretendano piuttosto che le istituzioni comunitarie avviino una seria opera di educazione al consumo e al contrasto all’abuso di alcool nelle aree senza cultura del bere e del mangiare.

“Non possiamo accettare che l’incapacità di gestire in alcuni Paesi europei un’emergenza legata a modelli di consumo che sono lontanissimi da quelli legati al settore del vino – aggiunge Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Padova – si traduca in una ingiusta criminalizzazione per un settore economico non solo vitale per la nostra provincia e per l’intero Paese, ma che in questi anni è diventato l’emblema di uno stile di vita ‘lento’, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol”.

 

 

Appuntamenti

 

VERONA: “PROVA DEL CUOCO” PER 19 NUOVI AGRICHEF DI COLDIRETTI

Lunedì 11 dicembre

 

Dopo oltre cento ore di formazione sia teorico che pratica, sono pronti per il diploma di agrichef i 19 agricoltori veronesi e vicentini che hanno frequentato “l’Agrichef Academy” promossa da Coldiretti. La prova finale si svolgerà lunedì 11 dicembre dalle ore 13 alle 15 all’Istituto professionale alberghiero A. Berti, al Chievo. Davanti a una giuria composta da docenti, giornalisti ed esperti del settore agroalimentare, gli aspiranti agrichef dovranno superare il test elaborando una ricetta con ingredienti del territorio scelti a sorpresa.

I giurati valuteranno le performance dei candidati secondo una serie di parametri, come le capacità comunicative, di immagine e contenuti, che dovranno culminare in un piatto che dovrà soddisfare oltre che il palato, anche la vista. “Stiamo puntando molto sul profilo dell’agrichef – precisa Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Verona – poiché oltre che ad essere un agricoltore e abile cuoco, è anche un conoscitore e perfetto ambasciatore dei prodotti del proprio territorio che cucina e presenta in modo eccellente per soddisfare le diverse esigenze della clientela”.

A Verona, le lezioni del corso dell’accademia si sono svolte in un Istituto alberghiero, stimolando così l’unione tra mondo della lavoro e l’ambiente scolastico. “E’ importante – conclude Ruffini – che l’intraprendenza e la diversificazione dei settori dell’imprenditoria agricola possano andare braccetto con la scuola”.

 

EMILIA ROMAGNA: NATALE, IL 40% DELLA SPESA VA IN REGALI

Date varie

 

I regali sono la principale voce di spesa degli emiliano romagnoli per le feste natalizie. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati Deloitte, da cui risulta che ogni famiglia spenderà per le prossime feste 528 euro, il 40% dei quali (208 euro) destinati a regali per parenti e amici.

Nella spesa per i regali cresce l’enogastronomia, con una attenzione particolare alla riscoperta di prodotti tradizionali e ai regali solidali. È per rispondere a questa domanda che molti mercatini di Campagna Amica dell’Emilia Romagna daranno la possibilità di acquistare on line ceste alimentari di prodotti del vero made in Italy e di prodotti delle zone colpite dal terremoto del Centro Italia, per sostenere le aziende che vogliono continuare a lavorare e produrre in quelle aree dove oggi coltivare la terra è diventato più difficile.

Si comincia a Medolla, nel modenese, presso la Bottega Italiana di Campagna Amica “Garden Vivai Morselli” in via statale 125, dove dalle ore 9.00 alle 19.00, l’8, il 9 e il 10 dicembre sarà possibile scegliere il proprio pacco regalo. Si prosegue lunedì 11, a Piacenza in piazza Duomo, dalle 9.00 alle 12.00; giovedì 14 dicembre sarà la volta di Reggio Emilia al mercato nell’orto di via Beretti 22 dove la scelta delle ceste sarà possibile dalle 16.00 alle 19.00; a Parma, presso il mercato di Campagna Amica del Barilla Center, dalle 9.00 alle 12,30 oltre alla scelta dei pacchi regalo, sarà possibile partecipare alla “riffa della solidarietà”: presentando lo scontrino di un acquisto ai mercati di Campagna Amica (anche delle settimane precedenti) si ha il diritto di partecipare all’estrazione di tre pacchi di prodotti delle zone colpite dal sisma; ultimo mercato di Campagna Amica con i pacchi regalo sarà mercoledì 20 dicembre dalle 15,30 alle 19.00 a Cadriano (Bologna) in piazzetta Borgo Sant’Andrea, anche qui con l’estrazione premio di pacchi della solidarietà.

Va sottolineato – ribadisce Coldiretti Emilia Romagna – che la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy può aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa con una particolare attenzione a quelli provenienti dalle aree terremotate. Per chi non riesce a recarsi presso un mercato di Campagna Amica, Coldiretti regionale segnala che sul sito www.campagnamica.it, è possibile acquistare cesti solidali con i prodotti salvati dal sisma e pacchi con il meglio del made in Italy.

 

CAGLIARI: APRE A CARBONIA IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

Martedì 12 dicembre

 

Cresce il numero dei mercati di Campagna Amica in Sardegna. Da martedì prossimo sarà presente tutte le settimane anche a Carbonia, in piazza Marmilla. Si tratta del terzo mercato per il Sulcis (dopo Iglesias il mercoledì e Sant’Antioco il venerdì), il decimo per la Federazione di Cagliari, il 23° in tutta la Regione, per arrivare oltre 30 d’estate. Campagna Amica, nata nel 2009, è diventata in pochi anni la rete di vendita diretta dei contadini più grande del mondo sotto lo stesso brand.

Una filiera corta che garantisce il giusto prezzo sia ai produttori che ai consumatori ma soprattutto prodotti a km0, genuini e garantiti. Le aziende che si possono fregiare di questo logo devono avere i requisiti per accreditarsi a Fondazione Campagna Amica e sono sottoposte tutti gli anni a continui controlli interni e da parte di enti terzi.

Con Campagna Amica è garantita l’origine dei prodotti, la stagionalità, la salubrità e la prossimità; è riconosciuto più valore all’agricoltore, si tutela la biodioversità (molti prodotti sono stati “salvati” e valorizzati grazie a Campagna Amica), e si garantisce al consumatore un prodotto di stagione, fresco, e profumato, con una propria identità. Grazie al rapporto diretto con il produttore si conosce la storia del prodotto, ma anche la tradizione e la cultura della campagna.

Nei mercati di Campagna Amica si coltivano anche i rapporti umani perché è anche un luogo di aggregazione e socialità. Al mercato di Carbonia, che si terrà tutti i martedì in piazza Marmilla dalle 8 alle 13, si comincerà con 18 aziende tutte del Sulcis, con una ampia varietà di prodotti: formaggio, ortofrutta, pelato, uova, miele, marmellate, pane e farine, zafferano, vino.

L’inaugurazione formale si terrà martedì 12 alle 10. Per l’occasione sarà presentata la ricetta di Natale. L’agrichef Laura Zucca dell’agriturismo locale Sa Scalitta mostrerà in diretta il menù di Natale a km0. Inoltre saranno presenti i mini detective. Gli alunni delle terze elementari di Carbonia, coadiuvati dalle socie di Coldiretti donne impresa, muniti di cappellino, lente e tutti gli attrezzi del mestiere, andranno alla ricerca della filiera corta e dei prodotti di stagione.

 

GROSSETO: CAMPAGNA AMICA INSIEME A PROGETTO CERVETTI NELL’OPEN DAY

Domenica 10 dicembre

 

Domenica, prossima, 10 dicembre è previsto un Open Day presso Progetto Cervetti in via Zaffiro 1/3 a Grosseto a partire dalle ore 15.00, un evento organizzato da Progetto Cervetti in collaborazione con Coldiretti Grosseto, Assodimi e Akita srl. Alle ore 15.00 è prevista l’accoglienza ai clienti, alle ore 16.00 l’intervento di Marco Bruni, presidente di Coldiretti Grosseto su PAC-PSR e nuove opportunità colturali per la Maremma, alle ore 17.00 l’intervento di Marco Prosperi, direttore di Assodimi sul noleggio oggi nel mondo dell’agricoltura e movimento terra e alle ore 18.00 l’intervento di Toschi Rosanna della società di consulenza Akita srl sulla legge Sabatini sul super ammortamento/iper ammortamento nel mondo dell’agricoltura e movimento terra. Alla conclusione del dibatto sarà presente un buffet organizzato dalle aziende agricole di Campagna Amica con prodotti a km 0.

“L’obiettivo di Campagna Amica – afferma Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto –  è quello di far comprendere sempre di più l’importanza della qualità dei prodotti, della filiera corta e delle produzioni a chilometri zero. Le attività di Coldiretti, grazie ai sacrifici dei nostri produttori, vanno proprio in questa direzione e su questo continueremo a lavorare in futuro. L’incontro tra gli imprenditori agricoli e i cittadini-consumatori, rappresenta il naturale proseguo anche a Grosseto del nostro progetto di Campagna Amica. Per questo siamo grati all’affermato gruppo Cervetti che ha voluto coinvolgere i nostri imprenditori del circuito di Campagna Amica e la nostra organizzazione”.

 

CREMONA: CAMPAGNA AMICA IN PIAZZA STRADIVARI, LA DOMENICA PIÙ BUONA

Domenica 10 dicembre

 

Sarà la domenica più buona dell’anno vissuto da Campagna Amica in piazza Stradivari a Cremona. Ci sarà l’eccellenza dei sapori del territorio, garantita direttamente dagli agricoltori (con una particolare attenzione per i dolci delle festività). Ci sarà il passaggio della corsa dei Babbi Natale fra i gazebo gialli di Campagna Amica. Arriverà (con i ciclisti della Fiab) anche Santa Lucia, naturalmente su due ruote, con un baule da riempire di doni, per i bimbi che vivono in comunità. Ci sarà la possibilità di dare un aiuto concreto alle aziende agricole colpite dal terremoto, acquistando o prenotando una strenna natalizia con le eccellenze di Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo. Ci sarà spazio per le associazioni solidali, con la presenza dell’Unione italiana ciechi e dell’Ail, l’Associazione italiana contro la leucemia. Ci saranno i laboratori dedicati ai bambini, che potranno preparare da sé il mazzolino di fieno destinato all’asinello che porta i doni insieme alla santa beniamina dei più piccoli. Tutto questo, e molto altro, sarà la domenica di Campagna Amica in piazza Stradivari, dalle ore 8 alle 19, tutta nel segno del vero Made in Italy, della festa e della solidarietà.

“Siamo pronti a vivere la giornata che sigla, per quest’anno, la presenza di Campagna Amica in piazza Stradivari. Promettiamo un appuntamento speciale, con tanti protagonisti e un filo conduttore: la bontà – spiegano gli agricoltori di Coldiretti Cremona –. La bontà dei sapori, delle nostre tradizioni, dell’attenzione ai bimbini e dell’impegno verso chi è più in difficoltà”.

Agli appassionati del vero made in Italy in cerca di un dono per le festività, gli agricoltori proporranno tante idee, per tutti i gusti e tutte le possibilità. “Regalare i prodotti degli agricoltori significa donare la storia, la tradizione e la cultura del nostro Paese. Significa ripagare gli sforzi dei nostri produttori che con passione e attenzione fanno il meglio per portare sulle tavole l’eccellenza del vero e autentico Made in Italy” evidenzia Coldiretti Cremona.  Agli appassionati del vero Made in Italy, Campagna Amica ricorda la possibilità di acquistare online i cesti “In cucina con i prodotti solidali” (con una selezione dei prodotti provenienti dalle zone colpite dal sisma, perché c’è ancora molto da fare e da ricostruire per tutte quelle aziende che ancora faticano a ritrovare la normalità) e il cesto “In cucina con il vero Made in Italy” (che raccoglie l’eccellenza della biodiversità italiana, con prodotti selezionati da tutta la penisola). Per prenotare i cesti: www.campagnamica.it

 

VICENZA: IL PANINO DEI SUPEREROI ARRIVA AL MERCATO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA

Sabato 9, 16 e 30 dicembre

 

Chi non ha mai sognato di essere o diventare un supereroe? Con Coldiretti oggi è possibile, basterà recarsi sabato mattina, dalle 10 alle 11, al mercato coperto di Campagna Amica a Vicenza (Via Cordenons 4, davanti al liceo Pigafetta). Il sogno diventerà realtà grazie ad Elena Zanotto de Il Mondo di Bu, che presenterà in anteprima assoluta il Panino dei supereroi. “Si tratta di un panino che dà la carica – spiega l’esperta di laboratori didattici per bambini e ragazzi – in quanto verrà preparato dai partecipanti ai laboratori utilizzando gli ingredienti freschissimi, raccolti nel campo poche ore prima, dei produttori di Coldiretti Vicenza aderenti a Campagna Amica. Il potere di frutta, verdura e miele prodotti con amore e passione hanno in sé qualcosa di veramente magico, che conferisce energia e forza”.

Ed è così che i partecipanti ai laboratori si trasformeranno in supereroi. Il mercato coperto si conferma, quindi, uno straordinario punto di riferimento per le famiglie vicentine, per i consumatori attenti che vanno alla ricerca di prodotti di cui è possibile conoscere la provenienza e, perché no, pure chi li produce con la sua storia e le emozioni che si porta dietro. Il divertimento continuerà ogni sabato, dalle 9 alle 18, con orario continuato, così come gli eventi in calendario.

Sabato 16 dicembre, dalle 15 alle 16, spazio dedicato agli amici a quattro zampe, con Amico cane, promosso dall’Associazione Amico Dog, sempre in prima linea anche per gli interventi di salvataggio post terremoto. Sarà anche l’occasione per migliorare il rapporto con i propri animali domestici e, in futuro, per poter contare sulla consulenza in loco di veterinari ed esperti di addestramento. L’antivigilia di Natale, dalle 15 alle 16, l’entusiasmante ed attesa Ciaspolada in città. Grazie a Coldiretti, infatti, uno degli eventi più tipici dell’Altopiano arriva nel centro storico del capoluogo. Sabato 30 dicembre, sempre dalle 15 alle 16, il Concerto di Capodanno con i Bambini del Microfonino d’oro.

E mentre nel mercato coperto i consumatori potranno scoprire le storie e le emozioni che caratterizzano i produttori di Campagna Amica, oltre ai loro straordinari prodotti, raccolti dal campo poche ore prima, in città proseguirà la consegna gratuita delle mele di Coldiretti. “Vogliamo lanciare un messaggio di salute e benessere – concludono il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – per questo continuiamo a consegnare ai vicentini una mela, invitandoli a scoprire il mercato coperto di Campagna Amica. Ed al nostro fianco avremo anche un partner importante come Fidas Vicenza, che ci sosterrà in questo importante compito, condividendo valori e progetti. Con modestia e semplicità, intendiamo provare a diffondere stili di vita sani, fatti anche di buon cibo, tradizioni e valori, gli stessi valori in cui Coldiretti crede, che hanno al centro la persona e la famiglia”. Si ricorda che è possibile usufruire della consegna della spesa a domicilio. Per informazioni è possibile visitare i siti www.mercatovicenza.it o www.agrimercatovicenza.it.

 

ANCONA: PER NATALE ARRIVANO CESTI E REGALI AGRICOLI E ARTIGIANI

Da venerdì 8 a domenica 10 dicembre

 

Dalle bontà a km zero di Campagna Amica all’artigianato artistico della Via Maestra, arrivano al centro di Ancona le idee regalo 100% made in Marche per le festività 2017. Apre domani, venerdì 8 dicembre, ad Ancona il grande Mercato di Natale organizzato da Coldiretti e Confartigianato con il sostegno di Comune di Ancona e Camera di Commercio di Ancona. L’appuntamento è fino a domenica 10 dicembre al PalaNatale di Piazza Pertini, dove oltre cinquanta stand saranno aperti dalle ore 9 alle 20. Un’occasione unica per fare regali di qualità, portando sulle tavole il meglio delle gustose specialità agricole del territorio ma anche i capolavori dell’artigianato marchigiano. Accanto al mercato non mancheranno workshop e laboratori dedicati a grandi e piccini, con il progetto Oasicolori, oltre ad iniziative di solidarietà, con la vendita dei prodotti dell’orto in carcere, ma anche la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto Agrario di Fabriano.  

Nelle oltre trenta aziende agricole di Campagna Amica si potranno trovare olio extravergine di oliva, vini Doc, vino cotto, vino di visciola, vernaccia, birra agricola, confetture, composte, sott’oli, pesche sciroppate, miele, dolci della tradizione, legumi e prodotti glutine free, zafferano, bulbi di zafferano, idee regalo come candele con cera d’api, e prodotti a base di lavanda, salumi e formaggi, ortaggi a kilometro zero, ma anche frutta della Valdaso, e agrumi di Sicilia. Il tutto per confezionare cesti natalizi 100% Campagna Amica. Spazio pure alla solidarietà nel mercato degli agricoltori terremotati, con i prodotti salvati e i cesti natalizi per contribuire a far ripartire l’economia delle aree colpite dal sisma.

I 16 stand de “La Via Maestra” proporranno l’artigianato di eccellenza: dalle ceramiche al vetro, dalla carta fatta a mano, al restauro. La Via Maestra, progetto della Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, connette in un unico marchio le aziende di qualità. L’artigianato è da sempre protagonista dell’identità del territorio. Conoscere ed apprezzare il variegato mondo delle piccole imprese, soprattutto attraverso le sue eccellenze, significa scoprire e valorizzare la cultura, la storia, le tradizioni, l’arte della nostra regione.

 

LECCE: CAMPAGNA AMICA IMBANDISCE LA MENSA DEI POVERI

Domenica 10 dicembre

 

I mercati di Campagna Amica Lecce sposano la solidarietà. Nelle piazze Ariosto e Bottazzi domenica 10 dicembre a partire dalle 10, le aziende di Coldiretti doneranno alla mensa della Caritas della parrocchia Santa Maria delle Grazie nel quartiere Santa Rosa, guidata don Damiano Madaro, i prodotti di stagione, dalla frutta alla verdura, dai formaggi al pane, all’olio nuovo, al vino, e poi ancora miele, uova e altre specialità a “km0”. La cerimonia di consegna dei prodotti sarà alle 10.30 in piazza Bottazzi, a Lecce, alla presenza di don Madaro. La mensa della parrocchia di Santa Rosa è la più affollata della città, offre circa 50 pasti al giorno. Per questo Coldiretti sente di voler riservare la massima attenzione a questo luogo di accoglienza e solidarietà sociale e umana.

In piazza Ariosto invece, oltre alla raccolta degli alimenti, sarà ospitato l’Ordine francescano secolare del convento dei frati minori di Fulgenzio di Lecce. Sarà allestito un gazebo in cui i terziari francescani organizzeranno una vendita per beneficenza di dolci e prodotti solidali confezionati dalle suore clarisse. Nei mercati di Campagna Amica sarà anche l’occasione per acquistare i prodotti con cui realizzare i cesti natalizi. “I poveri nel Salento sono purtroppo in aumento – dice il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – un problema allarmante. Il mondo agricolo non dimentica i bisogni degli ultimi proprio per il collegamento che l’agricoltura ha sempre mantenuto con i valori cristiano-sociali”.

L’iniziativa di domenica di “Campagna Amica” Lecce non è occasionale. “Normalmente i nostri mercati destinano una quantità importante di prodotti alle mense dei poveri della città – dice il direttore di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante – Siamo impegnati nella battaglia contro lo spreco alimentare, che in momenti di difficoltà economica per le famiglie è un problema ancora più inaccettabile. Il nostro appello ai salentini in queste festività è quello di sostenere le aziende del territorio, acquistando per i pranzi e per le cene delle festività i prodotti degli agricoltori e a km zero. Un modo per fare doppiamente del bene, a se stessi regalandosi prodotti sani, genuini e sicuri, ed alle aziende agricole del Salento che in questo modo possono essere sostenute nella crescita”.

 

TREVISO: APERTO ANCHE DOMANI IL NUOVO MERCATO COPERTO DI COLDIRETTI

Venerdì 8 dicembre

 

Aperto anche domani come ogni giovedì, venerdì e sabato! Il nuovo mercato coperto di Campagna Amica/Coldiretti Treviso di Piazza Giustinian Recanati “Riviera Santa Margherita” s’illuminerà anche all’Immacolata con i prodotti di casa nostra. Anzi farà di più. Per incontrare le famiglie trevigiane organizza, sempre per domani, dalle 12:30 alle 13:00, il primo “Agriaperitivo” con le specialità della tradizione veneta, tra cicchetti in degustazione e i cocktail dell’agribar.

L’inaugurazione ha visto i trevigiani prendere d’assalto il nuovo mercato che combatte anche gli sprechi alimentari: “Fare la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali – ha sottolineato oggi Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso presentando nel corso dell’inaugurazione del mercato coperto di Piazza Giustinian  un’analisi della Coldiretti sulla base dello studio Ispra sullo spreco alimentare – Lo spreco alimentare scende dal 40-60% per i sistemi alimentari di grande distribuzione alimentare ad appena il 15-25% per gli acquisti diretti dal produttore agricolo”.

A Treviso quindi la filiera è sempre più corta: “Direi cortissima e firmata dagli agricoltori in cui ci mettiamo la faccia per dare prodotti agricoli del territorio la cui origine è garantita, di stagione e controllata – aggiunge Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti treviso – Questo mercato è il  suggello del patto tra noi produttori ed i consumatori trevigiani e si aggiunge agli altri 15 mercati settimanali in cui i produttori vendono direttamente e a tutti i Punti Campagna amica nelle aziende dei nostri associati in tutta la Marca”.

Le caratteristiche del mercato coperto riviera Santa Margherita – Dove? Piazza Giustinian recanati, 7 in zona Riviera Santa Margherita a Treviso; Quanto? 600 metri quadri di esposizione con locali adibiti anche alla didattica; Chi? 20 punti vendita; Come? Vendita diretta di imprenditori agricoli trevigiani; Cosa? Dal pane all’ortofrutta, dall’olio alla carne, dalla birra al vino; Novità. Il primo Agribar a Treviso e 1 sala accoglienza con schermo didattico.   

Elenco delle prime aziende del mercato coperto e quello che propongono direttamente ai consumatori –

Az. Lombardi Giuliano carni bovine; Il Gallese di Michelan Fabio carni avicunicole anche trasformate, uova fresche; Az. Curto Giancarlo formaggi e salumi; Az. Tomasella Elena Orto dell’Angelo orticole; Az. MG Graziotto Ornella orticole e trasformati; Az. Cecchetto Nadia orticole e funghi; Az. Agr. La Rondine – Birrificio La Piave Birra e Prosecco Docg; Az. Basso Aronne trasformati di asparago ed asparagi; Az. Pillon Elisa fiori e piante; Coop. Campoverde orticole Bio; Az. Campello Giacomo frutta; Ortoflorovivaismo F.lli Daminato; Viticola Facchin Antonio e Figli; Az. Agricola Vaka Mora formaggi; Panificio Bosco Tiziano Pane…E tante altre ….

 

SIENA: COLDIRETTI COLLABORA CON L’AIL PER LA SALUTE CON LE STELLE DI NATALE

Sabato 9 dicembre

 

Coldiretti Siena sostiene la salute da sempre, con la promozione dei prodotti di qualità che provengono dal territorio nei mercati di Campagna Amica. La salute è il nostro bene più prezioso e possiamo mantenerla cominciando da un’alimentazione sana e corretta, che vada a prediligere i prodotti genuini, controllati, stagionali, a km zero e anche biologici. Proprio per questo Coldiretti Siena è soddisfatta di collaborare con Ail (Associazione italiana contro le leucemie) provinciale e ospitare la vendita delle Stelle di Natale il prossimo sabato 9 dicembre, all’interno del mercato Campagna Amica in via Paolo Frajese (Colonna San Marco), davanti alla macelleria.

Ogni anno, nel periodo delle Festività natalizie, Ail torna nelle piazze per la raccolta fondi attraverso la vendita delle piante caratteristiche delle Feste. “Coldiretti sostiene la mission ospitando nei propri spazi i volontari Ail – commenta il direttore Simone Solfanelli – e invita i consumatori a scegliere, insieme ai prodotti delle nostre aziende e del territorio, un pensiero che sia un bel regalo e un’idea utile per l’Associazione e per i ricercatori”.

 

PIACENZA: NATALE DI SOLIDARIETA’ ALLE ZONE TERREMOTATE

Lunedì 11 dicembre

 

La solidarietà alle popolazioni terremotate fa tappa lunedì in piazza Duomo. Campagna Amica promuove infatti la vendita delle eccellenze di quei territori. Coldiretti e Campagna Amica anche quest’anno vogliono infatti continuare l’opera di solidarietà alle aree terremotate, attraverso la vendita delle eccellenze di quei territori in occasione delle festività natalizie, per dare la possibilità a tutti di gustare oppure di regalare il meglio delle tipicità delle zone colpite dal sisma.

Inoltre, per tutti coloro che vogliono provare anche altre biodiversità del “Made in Italy”, sono disponibili altri prodotti unici e distintivi, provenienti da tutte le regioni italiane, grazie alla selezione proposta dai coordinatori regionali di Campagna Amica.

Nella homepage del sito di Campagna Amica www.campagnamica.it sono pubblicate tutte le istruzioni per procedere agli acquisti, ma sarà possibile ordinare i pacchi anche al Mercato di Campagna Amica di lunedì 11 dicembre in piazza Duomo a Piacenza. Appuntamento nel gazebo di Campagna Amica dalle 9 alle 12. In piazza Duomo lunedì si parlerà anche dell’iniziativa rivolta all’universo femminile frutto della collaborazione tra Coldiretti Donne Impresa nazionale e AIUG (Associazione italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento pelvico) per diffondere una cultura di prevenzione.