COMUNICATO STAMPA | Notizie dalle Federazioni

News La Forza del territorio del 22 gennaio 2018

22 Gennaio 2018
News La Forza del territorio del 22 gennaio 2018
Primo piano
 
PUGLIA
SVOLTA SALUTISTA: SI SPENDE DI PIU’ PER L’ORTOFRUTTA
La famiglia pugliese (2/3 componenti) è passata negli ultimi 5 anni da 74 euro spesi al mese per l’ortofrutta a 96 euro, secondo un sondaggio condotto dalla Coldiretti regionale all’interno di Mercati e Botteghe di Campagna Amica.
 
“Il successo dell’iniziativa odierna nel Mercati di Campagna Amica di Lecce con le spremute di arancia contro l’influenza – afferma il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – testimonia la grande attenzione dei consumatori verso il cibo sano e le proprietà salutistiche di frutta e verdura a km0, considerate indiscutibilmente essenziali per garantire una buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni. Vanno letteralmente a ruba melanzane, zucchine, pomodori, insalate croccanti e lattuga, aglio a trecce e cipolla rossa, arance e mele tutto l’anno, albicocche, pesche e nettarine durante l’estate, i pomodorini da utilizzare in casa o fuori. Grande diffusione delle vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso senza doversi “sporcare le mani” e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo”.
Una tendenza che, però, cambia anche i criteri di scelta degli acquisti.  Secondo lo studio del Crea, Alimenti e Nutrizione – riferisce la Coldiretti -, il 64% dei consumatori ritiene che la freschezza sia l’elemento principale nell’acquisto delle verdure, seguito dalla stagionalità (51,4%) e dal prezzo conveniente (31,7%).
“Sono scresciuti del 18% i consumi di prodotti bio – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – e il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Corsetti – in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione. La percentuale di pugliesi che acquista prodotti a denominazione, bio o dagli agricoltori tiene rispetto allo scorso anno, a conferma del fatto che la crisi non incide sul bisogno di sicurezza alimentare dei cittadini che continuano ad esprimere un forte interesse per le produzioni ad elevato contenuto salutistico, identitario e ambientale”.
Le pratiche bio – aggiunge Coldiretti Puglia – interessano tutti i comparti agricoli olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell’acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi.
Sul commercio di frutta e verdura continuano a pesare molto gli sprechi dovuti soprattutto alla deperibilità del prodotto, con una stima di quasi 1 frutto su 4 che finisce nel bidone nel percorso dal campo alla tavola. In Puglia il cibo buttato supera – sottolinea Coldiretti Puglia – le 310mila tonnellate all’anno. Gli sprechi alimentari si rivelano per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l’8 per cento nell’agricoltura e il 2 per cento nella trasformazione.
 
 
Dal territorio
 
PIEMONTE, RISO: URGENTE INCONTRO CON INDUSTRIA PER CONTRATTI DI FILIERA
 
Si è tenuto lo scorso 17 gennaio, in Regione, il tavolo riso che Coldiretti Piemonte aveva già chiesto ad ottobre all’assessore Ferrero per discutere delle problematiche legate al comparto.
“Tante le questioni che abbiamo presentato all’Assessore Giorgio Ferrero poiché la situazione della risicoltura piemontese continua a preoccupare: dalla stagnazione del mercato alla crescita delle importazioni con l’aumento del 736% di riso dalla Birmania fino al sistema della promozione – spiegano Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemon,te e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Abbiamo sollecitato la Regione di farsi portavoce presso gli organi preposti a livello europeo, per richiedere la clausola di salvaguardia e abbiamo fatto notare come i ritardi circa i contributi dell’assicurazione sulla grandine che, per alcune aziende, risalgono addirittura al 2015, l’attesa del saldo Pac 2017 ed il blocco, per alcune imprese, delle domande per la revisione delle superfici su campagne pregresse stiano mettendo in difficoltà il lavoro dei nostri imprenditori.
E’ opportuno, inoltre, aggregare l’offerta per essere più incisivi e maggiormente operativi sul mercato moderno, oltre ad essere uniti, come parte agricola, sulle intenzioni di semina al fine di evitare sovrapproduzioni di determinate qualità. Auspichiamo – concludono – che al più presto avvenga l’incontro, da noi più volte richiesto e come anche l’Assessore Ferrero ha proposto di organizzare, con l’industria del Piemonte e della Lombardia per costruire in modo concreto dei contratti di filiera in vista della prossima campagna risicola”.
 
MILANO-LODI-MONZA B., DAVIDE NAVA CONFERMATO ALLA GUIDA DEI GIOVANI COLDIRETTI
 
Conferma al vertice di Giovani Impresa Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza: Davide Nava è stato rieletto Delegato interprovinciale del gruppo che riunisce i giovani soci Coldiretti del territorio. “Continueremo con impegno nel lavoro avviato negli ultimi anni, per dare ancora più forza alla nostra organizzazione e per aiutare le imprese a crescere e a innovarsi – spiega Davide Nava -. La presenza alla nostra Assemblea del Presidente Rota e dei dirigenti regionali e interprovinciali è la dimostrazione concreta che Coldiretti crede in Giovani Impresa e nel ruolo di questo movimento”.
“Giovani Impresa è il fiore all’occhiello della nostra organizzazione – conferma il Presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza, Alessandro Rota -. Poter contare sull’apporto dei giovani rappresenta per noi una corsia preferenziale per permetterci di essere al passo con i tempi e di aiutare le nostre imprese a svilupparsi”.
Davide Nava, 22 anni di Roncello, in provincia di Monza Brianza, guida l’impresa di famiglia che si occupa di allevamento suini e produzione di carne e insaccati. Eletto per la prima volta nel marzo 2016 alla guida interprovinciale di Giovani Impresa, è stato riconfermato all’unanimità dall’assemblea che si è riunita presso la sede della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza in via Filzi a Milano. Resterà in carica per i prossimi 4 anni.
Affiancheranno Nava nel nuovo Consiglio il vice delegato Carlo Migli, che rappresenta la zona di Codogno, e i delegati di zona Riccardo Viganò di Abbiategrasso, Edoardo Riva di Cuggiono, Francesco Marinoni di Lodi, Angelo Panigada di Melzo e Stefano Piatti di Milano. Il delegato Nava e il suo vice Migli rappresenteranno, con Viganò e Piatti, Giovani Impresa Coldiretti interprovinciale nell’Assemblea regionale del movimento.
 
PESCARA, A PIANELLA RINGRAZIAMENTO TRA TRATTORI E ARCA DI NOE’
 
La sfilata dei trattori, la benedizione degli animali come in una piccola arca di Noè e il tradizionale pranzo tra soci: grande partecipazione questa mattina, nonostante le rigide temperature, alla Giornata Provinciale del Ringraziamento promossa da Coldiretti Pescara che si è svolta a Pianella per ricordare lo stretto legame esistente tra l’agricoltore e la comunità cristiana. Grandi e piccini, imprenditori agricoli e semplici cittadini anche provenienti dalle comunità limitrofe, si sono ritrovati per celebrare un suggestivo e antico rito che, inaugurato dalla Confederazione nazionale Coltivatori diretti nel 1951, nacque per intuizione del presidente Paolo Bonomi per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso.
La festa, iniziata con il raduno dei trattori in via regina margherita e degli animali in piazza Garibaldi, ha seguito il rituale consueto con la celebrazione nella chiesta di Sant’Antonio della santa Messa, durante la quale sono stati offerti i frutti della terra donati dai produttori di Pianella. Olio, vino, ortaggi e confetture, pane e pasta provenienti direttamente dalle campagne pescaresi. Al termine, la sfilata di mezzi agricoli tra le strade del paese e l’attesa benedizione degli animali. Nel centro del paese c’erano infatti anatre e polli, conigli e tacchini, cani e gatti che hanno ricevuto la benedizione del parroco tra gli applausi dei presenti. Presenti il presidente sezionale di Coldiretti Sandro di Giacomo, il delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano, la responsabile sezionale di Coldiretti Donne Impresa Melania Chiappini e il presidente di Terranostra Gabriele Maiezza.
In riferimento alla presenza degli animali nella festa del ringraziamento, Coldiretti Abruzzo ricorda che si tratta ormai di una consuetudine in linea con la particolare predisposizione degli italiani all’accoglienza degli animali in casa. Dalle stime Coldiretti risulta infatti che una famiglia italiana su tre (33%) ospita in casa almeno un animale da compagnia che nella metà delle volte arriva da strutture di ricovero (canili o gattili) o è stato salvato direttamente dalla strada.
Secondo gli ultimi dati disponibili – sottolinea Coldiretti – sono oltre 14 milioni i cani e i gatti in Italia, ai quali si aggiungono 3 milioni di conigli e tartarughe, 13 milioni di uccelli e 30 milioni di pesci. Gli animali all’interno della famiglia portano nell’ordine serenità e gioia (43%), allegria e divertimento (36%), pace e tranquillità (16%) e sicurezza (6%) ma secondo i proprietari contribuiscono anche a migliorare la qualità della vita stimolando a svolgere attività fisica (94%), favoriscono la socialità e la comunicazione (81%) e hanno effetti positivi sulla salute psicologica (95%), secondo un’indagine GfK Eurisko.
Negli ultimi cinque anni si registra un vero e proprio boom per la richiesta di servizi veterinari (+89,1%), “beauty farm” e “asili” per cani e gatti che hanno fatto segnare un aumento del 43,7%. Nuovi servizi – spiega la Coldiretti – che sono il segnale di un’attenzione sempre maggiore per i pet considerati veri e propri componenti della famiglia che, se non possono essere portati in ferie (in Italia si stima che circa la metà degli alberghi siano “a misura di Fido”), vengono sistemati in strutture di accoglienza dove sono nutriti e curati.
E se l’alimentazione resta fra le voci di spesa più importanti con oltre 2 miliardi di euro all’anno, nella maggioranza delle famiglie si spendono complessivamente in media dai 30 ai 100 euro al mese. Il ruolo degli animali all’interno della società è cresciuto ed è stato anche riconosciuto a livello giuridico da norme e regolamenti come la legge sull’agricoltura sociale fortemente sostenuta dalla Coldiretti che valorizza gli effetti positivi della pet-therapy, entrata prepotentemente tra le nuove attività previste. Fra le pratiche di agricoltura sociale – spiega la Coldiretti – vi sono infatti i servizi di cura e assistenza terapeutica come l’ippoterapia o l’onoterapia senza dimenticare pero’ la funzione formativa e conoscitiva soprattutto nei confronti delle nuove generazioni svolta dalle fattorie didattiche con l’apicoltura e gli allevamenti di piccoli animali da cortile ma anche di mucche, maiali, pecore o capre. Un’attività che la Coldiretti sostiene attraverso l’iniziativa educazione alla Campagna Amica che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole.
 
BRESCIA, PREVEDERE I CAMBIAMENTI PER TRASFORMARLI IN OPPORTUNITA’
 
“Prevedere i cambiamenti in atto per trasformarli in opportunità” così questa mattina, il professor di economia e politiche agricole dell’università di Perugia Angelo Frascarelli, ha colloquiato con gli oltre cento imprenditori agricoli bresciani presenti all’incontro. Il succo della relazione del professor Frascarelli può riassumersi nel concetto “innamoriamoci dei soldi”, il professore infatti sostiene “il sistema agroalimentare italiano sta vivendo una metamorfosi: dietro l’angolo c’è un orizzonte pieno di sfide per una nuova generazione di muovi imprenditori. Questo rappresenta una minaccia per chi è reticente al cambiamento e può invece diventare una grande occasione per fare soldi per l’imprenditore dinamico”.
L’imprenditore agroalimentare deve infatti guardare con interesse questa metamorfosi e scegliere, con oculatezza, la sia strategia aziendale, che non sarà uguale per tutti, ma che avrà alcune direzioni comuni: intensificazione sostenibile, valorizzazione dei prodotti e controllo di gestione. Il prof. Frascarelli ha poi affrontato il tema relativo ai cambiamenti dei consumi di prodotti agroalimentari “i consumi alimentari cambiano, continuamente e velocemente e questi mutamenti possono creare problemi ai produttori agricoli, ma molto più spesso generano interessantissime occasioni di reddito alle piccole-medie imprese italiane”.
Oggi infatti – specifica Frascarelli – l’identikit del nuovo prodotto alimentare ha alcune parole chiave: unicità, sostenibilità, novità, condivisione, esperienza, benessere e servizio e infatti si parla del binomio benessere/salute, di prodotti con e di prodotti senza; esempio tipico è con omega tre oppure senza glutine, ogm ecc…, di alimenti biologici o addirittura vegani.
“Diventa quindi necessario – conclude il professor Frascarelli – guardare attentamente i cambiamenti della società e, attraverso l’organizzazione del lavoro, trasformare le tendenze alimentari in risorse valorizzando quello che già in modo straordinario gli imprenditori agricoli italiani producono, facendosi riconoscere ancor di più la reputazione del Made in Italy agroalimentare nel mondo”.
 
PIEMONTE, PRODOTTI MADE IN PIEMONTE PER COMBATTERE L’INFLUENZA
 
L’influenza a gennaio ha costretto a letto 4 milioni di cittadini, mai così’ tanti dal 2004. Il Piemonte conferma questo trend, infatti mai come quest’anno i piemontesi hanno dovuto fare i conti con l’influenza. In 300 mila circa, dall’inizio della stagione invernale, sono stati colpiti dai classici sintomi che accompagnano la malattia: raffreddore, febbre, mal di testa e naso chiuso.
Più di sei italiani su dieci (62%) si difendono dall’influenza, seguendo una dieta adeguata e mangiando gli alimenti giusti per rafforzare l’organismo e prevenire i malanni. Se la larga maggioranza sceglie di rafforzare le proprie difese immunitarie a tavola, un 14% ha preferito vaccinarsi, mentre un 11% si tutela prendendo medicine e integratori, un 6% evita i luoghi affollati e un restante 5% ricorre ad altri metodi. E’ quanto afferma Coldiretti sulla base dei risultati dell’indagine condotta sul sito www.coldiretti.it.
Un aiuto a combattere l’influenza arriva dai prodotti Made in Piemonte: un antico rimedio, tutt’ora valido, è quello di preparare latte e miele di castagno, particolarmente prodotto nella fascia pedemontana piemontese, utile contro la tosse, il mal di gola e l’abbassamento della voce. Questo miele, infatti, abbinando il potere lenitivo del fruttosio in esso contenuto ad infusi di erbe, sprigiona il suo potere antinfiammatorio ed antibatterico che può curare la raucedine efficacemente. I kiwi, di cui il Piemonte ha un importante polo produttivo che abbraccia soprattutto le province di Cuneo, Torino e Vercelli per una superficie totale di quasi 5 mila ettari e una produzione di oltre 100 mila tonnellate all’anno, sono particolarmente indicati perché ricchi di vitamina C e sali minerali per cui hanno un effetto benefico contro i radicali liberi che annientano l’organismo e che sono prodotti in grande quantità nel periodo invernale.
Inoltre, per una dieta leggera senza affaticare l’organismo a digerire cibi complessi, è particolarmente indicato il riso di cui il Piemonte è la regione italiana con i numeri maggiori a livello produttivo contando 117 mila ettari, 8 milioni di quintali di produzione e quasi 1900 aziende. E’ ottimo da consumatore semplicemente bollito, mentre all’inizio del Novecento era molto frequente l’uso di somministrare a malati e convalescenti l’acqua di riso, preparata facendo macerare per tre ore in mezzo litro d’acqua un pugno di chicchi, da far poi bollire un’ora prima di venire filtrata e bevuta.
Coldiretti Piemonte consiglia di fare la spesa anti influenza presso i mercati di Campagna Amica, diffusi in tutte le province piemontesi, per aver la sicurezza di acquistare prodotti freschi e genuini, di cui è possibile tracciare la provenienza. Consultare il sito www.campagnamica.it per conoscere l’elenco dei mercati in Piemonte. 
 
AREZZO, LA 67’ GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO CELEBRATA IN PIEVE
 
“Grazie, Signore, per il sole e per l’acqua; per la bella e per la triste stagione; per l’abbondanza del raccolto e per le avversità della natura che ci stimolano a guardare con più fiducia la Tua Provvidenza”.
Le parole tratte dalla “Preghiera del coltivatore”, spiegano nel migliore dei modi, il significato della Giornata del Ringraziamento di Coldiretti Arezzo, che ha scelto, per celebrare la sua sessantasettesima edizione, la Pieve di Santa Maria, nel cuore di Arezzo.
La fotografia che ieri mattina, veniva regalata ai passanti, ai turisti, ai fedeli, era quella di uno spaccato dell’agricoltura, portata al centro della città, proprio sotto Piazza Grande che nel passato, per molti anni, è stata la sede del mercato degli agricoltori.
Un carro, posto proprio all’ingresso della Pieve, adornato con i frutti della terra e tempestato da fiori gialli, colore simbolo dell’Associazione, e non sono mancati i trattori, arrivati per l’occasione dal corso principale, a testimonianza di quei mezzi, che ogni giorno gli imprenditori agricoli accendono, per portare avanti il loro prezioso lavoro quotidiano di creatori principali di cibo. In questo modo, Coldiretti Arezzo, si preparava a celebrare la sua “67° Giornata del Ringraziamento”, per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui frutti della terra e sui mezzi agricoli.
“Per noi quello di ieri è stato un momento importante, un momento di forte Ringraziamento per i doni arrivati nel 2017 nonostante tutte le difficoltà – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – allo stesso modo abbiamo colto questa occasione per far vedere alla città di Arezzo che c’è un agricoltura importante, che esiste un’agricoltura viva. I mezzi agricoli che abbiamo portato in centro sono una piccola delegazione, una piccolissima rappresentanza per mostrare quello che noi quotidianamente facciamo per questa città nel nostro piccolo ma che Coldiretti fa in grande per l’Italia intera. Cerchiamo – conclude Rossi – di dare un valore, di fornire sempre più risalto all’economia e valorizziamo al massimo i nostri produttori”.
La Santa Messa è stata concelebrata da Don Alvaro Bardelli e da Don Giancarlo Gatteschi, Consigliere ecclesiastico dell’Associazione che hanno ricordato come il dono della terra non è illimitato e per questo si deve apprezzare l’opera degli agricoltori perché la terra, anche se qualche volta fa soffrire, non tradisce sottolineando che “Siamo responsabili di quello che lasceremo alle generazioni future e dobbiamo essere riconoscenti con il Signore per i doni che riceviamo ogni giorno”.
Alla giornata hanno preso parte anche le istituzioni politiche e cittadine a cominciare dall’Onorevole Marco Donati, dall’Assessore Vincenzo Ceccarelli e dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Lucia De Robertis, erano presenti inoltre il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo Andrea Sereni ed il Primo Rettore della Fraternita dei Laici Dottor Pier Luigi Rossi.
E la Pieve di Santa Maria è stata vestita a festa anche al suo interno in occasione di questa giornata, con le bandiere gialle issate nella navata centrale, moltissimi i dirigenti dell’Associazione che hanno portato il loro contributo, insieme ai tanti imprenditori agricoli presenti e ai dipendenti della struttura presenti con le famiglie.
“Una vera festa popolare – commenta il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – una celebrazione durante la quale tutti i coltivatori hanno portato le loro famiglie, i bambini, i nonni, gli anziani, una tradizione che va avanti da quando è nata la nostra Associazione e credo che anche la presenza degli imprenditori agricoli con i trattori qui in città, testimoni la vicinanza e la popolarità di questa grande festa per tutta la città di Arezzo. La chiesa aretina è poi da sempre accanto al mondo dell’agricoltura e ai suoi valori
Il mondo rurale – e si avvia a terminare Marcelli – deve rimanere espressione forte di solidarietà, disponibilità, e rispetto profondo di quelli che sono i cicli della terra, con le abbondanze e le carestie, con la vita che nasce, si spegne e ancora rinasce in un meraviglioso mistero quotidiano”.
Un momento molto significativo della celebrazione è stato quello dell’offertorio, durante il quale i bambini presenti, aiutati dai dirigenti di Coldiretti, hanno portato all’altare i cesti provenienti dalle vallate della provincia e dalla città di Arezzo contenenti i frutti della terra, le grandi eccellenze del territorio.
A seguire, la benedizione ai doni della terra e alle macchie agricole proprio fuori dalla Pieve che Don Giancarlo Gatteschi ha fatto alla presenza di una folla di persone che, uscite dalla chiesa, si sono composte intorno ai mezzi agricoli e ai frutti proprio per essere anch’esse parte di una giornata così importante.
Successivamente, all’interno delle stanze del Seminario vescovile, si è tenuto il pranzo sociale con i prodotti delle aziende di Campagna Amica della provincia e preparato dall’Agrichef Sara Barbara Guadagnoli dell’Agriturismo Fattoria Le Rocche con la collaborazione dell’Associazione Cuochi Arezzo.
 
 
NOVARA-VCO, ASSICURAZIONI: LIQUIDARE AL PIÙ PRESTO CONTRIBUTI POLIZZE 2015
 
Il Regolamento Omnibus contiene importanti novità per quanto riguarda la gestione dei rischi: un tema che sta assumendo una sempre maggiore e più rilevante importanza, stante i cambiamenti climatici in atto e che hanno profondamente condizionato anche l’andamento delle ultime annate agrarie (in particolare quella appena trascorsa) nelle province di Novara e Vco.
Grazie all’azione congiunta svolta da Asnacodi e Coldiretti sono state introdotte importanti modifiche alla normativa, richieste e attese in particolare da realtà come quella delle nostre province, per effetto delle quali è stato possibile abbassare la soglia oltre la quale scatta l’indennizzo (dal 30% al 20%) ed è stato, inoltre, aumentato al 70% del parametro il sostegno usufruibile da ogni singola impresa agricola. Ciononostante è ancora troppo elevato il numero di imprese piemontesi in attesa di ricevere la liquidazione del contributo relativo alle polizze assicurative sottoscritte nel 2015 contro le avversità atmosferiche.
“Stesso discorso – afferma Sara Baudo, presidente della Coldiretti interprovinciale – vale per il contributo 2016 e 2017: le aziende presto dovranno affrontare la campagna assicurativa 2018 avendo in sospeso il contributo di 3 annate: con i bilanci risicati delle ultime annate in molti rischiano di non riuscire ad assicurarsi per mancanza di liquidita: e non parliamo solo di riso ma di tutti gli indirizzi colturali”.
Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione e che sta generando tensioni finanziarie sia sui Consorzi di Difesa, i quali hanno svolto un’opera importante di sostituzione della pubblica amministrazione supportando le aziende associate, che nei confronti delle imprese agricole. A breve, inoltre, tali soggetti saranno chiamati a sostenere i premi relativi alle polizze assicurative riguardanti la campagna dell’anno appena iniziato.
“La necessità è che, al più presto, le istituzioni competenti risolvano tale criticità” prosegue Baudo. “Sotto questo punto di vista è da tempo che, unitamente ai Consorzi di Difesa ed Asnacodi, stiamo seguendo l’evolversi della situazione ed esercitando un’azione di pressione affinché si giunga, in tempi strettissimi alla liquidazione dei contributi spettanti sia per il 2015 sia per gli anni successivi”. Oltretutto, al fine di evitare il disimpegno dei fondi Ue, il Ministero dovrà recuperare il “tempo perso” e riuscire a riconoscere i premi spettanti al settore agricolo, relativi alle annate pregresse, entro il 31 dicembre 2018.                                                                                                                       
L’agricoltura delle nostre province di Novara-Vco, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio. “L’indirizzo, quindi, non può che essere quello di incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa, anche mediante gli strumenti innovativi recentemente introdotti che permettono di beneficiare di compensazioni, qualora la perdita di prodotto o di reddito sia superiore al 20% della media di riferimento”, conclude il presidente Baudo.
 
VICENZA, OLTRE 130 VICENTINI DEGUSTANO IL PANINO DI CAMPAGNA AMICA
 
Il panino a km zero esiste. E l’hanno sperimentato questa mattina oltre 130 vicentini, che hanno ricevuto direttamente dalle mani di chi lo produce un chiaro esempio di panino di Campagna Amica, grazie alla collaborazione con Bamburger, tra i primi ristoranti vicentini ad aver sposato la filosofia di Coldiretti. “Un’esperienza gradita – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – non soltanto dai più piccoli, ma anche da genitori e nonni, che frequentano il mercato di Campagna Amica per fare la spesa, ma anche per incontrarsi e saperne di più sulle produzioni vicentine e tanto altro”. Infatti, al mercato di Campagna Amica questo sabato sono anche stati illustrati i segreti per sconfiggere l’influenza, un malanno di stagione che ha colpito migliaia di vicentini e che, a livello nazionale, proprio in questi giorni, pare interessare il 62 per cento degli italiani.
Così sono scesi in campo i produttori, che hanno fornito interessanti consigli su come scegliere i cibi giusti per difendersi da vai malanni. Se contro mal di gola si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, in caso di gola infiammata è bene fare degli sciacqui con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco, oppure con sei cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche ed un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. La fastidiosa tosse può essere sedata bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele, mentre sembra addirittura che tagliare delle fette di patata e metterle sulla fronte fermate con un foulard possa aiutare contro il mal di testa.
Contro il raffreddore tagliare un limone in due, versarne un po’ di succo nel palmo della mano ed aspirarlo. E se si aggiungono problemi bronchiali i nonni contadini preparavano un decotto con due o tre cucchiai di semi di lino, acqua e mezzo bicchiere di vino rosso fatti bollire per due o tre minuti. Il tutto va versato su una salvietta di cotone o di lino da piegare e mettere sul petto, lasciandolo finché diventerà freddo. E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta a tornare presto in forma. È peraltro scientificamente provato che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c’è dubbio che l’alto contenuto di questa vitamina negli agrumi e nei kiwi ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l’organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità nel periodo invernale.
“Vogliamo che i vicentini che scelgono il mercato coperto di Campagna Amica – concludono Cerantola e Palù – possano impiegare al meglio il proprio tempo, perciò stiamo studiando una serie di servizi dedicati e convenienti per chi viene a fare la spesa e, contemporaneamente, può andare a casa avendo sbrigato anche altre pratiche burocratiche”. Tra i prossimi eventi in calendario: “Le parole prodotti della terra. Dall’Alta Valle del Chiampo il primo fantasy a Km0”. La trilogia: “La figlia dell’angelo” presentazione con l’autore Giancarlo Bertinazzi sabato 27 gennaio alle 16; “Eroskitchen, la Cucina dell’amore” con Monica Micheli Panozzo, tutor del programma Detto Fatto su Rai 2, sabato 3 febbraio alle 16 ed il 10 febbraio, sempre alle 16, il Carnevale di Campagna Amica, con frittelle, balli e maschere. Per informazioni consultare il sito www.mercatovicenza.it.
 
CALABRIA, FORUM COLDIRETTI: L’INTERVENTO DEL PROCURATORE MARIO SPAGNUOLO 
 
Presentato il progetto agroalimentare in Calabria e non quello che si vuole fare ma quello che Coldiretti sta facendo. Mario Ambrogio coordinatore Regionale di Campagna Amica, ha presentato le varie attività di valorizzazione con un impegno particolare nelle mense pubbliche e accordi con primarie aziende agroalimentari calabresi. Il racconto documentato è stato fatto da Francesco Esposito Assogal Calabria, Salvatore Lachimia responsabile OP Agrinsieme, Vittorio Caminiti presidente Federalberghi Calabria pioniere del kmzero che ha stipulato con Coldiretti un protocollo d’intesa con Campagna Amica Coldiretti ver valorizzare sempre di più i prodotti agricoli del vero made in Calabria negli alberghi. Il prof. Francesco Aiello ordinario di Politica Economica UNICAL che ha insistito sugli investimenti in agricoltura e ha detto un NO alle Zone Economiche Speciali (ZES) generaliste.
Il Procuratore Mario Spagnuolo, componente il Comitato Scientifico Osservatorio Agromafie promosso da Coldiretti, ha sottolineato che il Forum è vitale e e di grande attualità, coldiretti è in crescita e questi – ha rilevato- sono fatti positivi. La Coldiretti bene interpreta il ruolo delle formazioni sociali come delineate dal legislatore costituzionale. Quello che sta facendo l’antimafia di Catanzaro – ha affermato – è splendido e eccezionale, ma non deve essere un alibi al malfunzionamento della Pubblica Amministrazione. Rivendica le operazioni fatte dal suo ufficio sul caporalato ma siccome non abbiamo le fette di prosciutto agli occhi ci chiediamo: Perché nel 2017 lo stesso numero di incendi del 2012 annata caldissima? Perché negli stessi luoghi? Abbiamo tutti avvertire l’esigenza di chiedere alla Regione Calabria in anticipo un piano antincendi che non sia la fotocopia di quello dell’anno precedente. Perché ancora in Calabria il numero di canadair e superiore ad altre regioni e non c’era nessuno a coordinarli? Le Istituzioni ha concluso devono funzionare.
Il Sindaco di Pizzo Gianluca Callipo in qualità di Presidente Anci Calabria ha rivendicato la grande vitalità dei sindaci e l’estrema attenzione che coldiretti dedica ai tesori agricoli ed agroalimentari dei comuni. Molinaro ha concluso che il progetto economico della filiera agricola italiana è una realtà.  
 
NOVARA-VCO, CONTRATTI FILIERA: INCONTRO CON INDUSTRIA PRIMA INIZIO CAMPAGNA
                                                                                         
Si è tenuto mercoledì scorso, 17 gennaio, in Regione, il tavolo riso che Coldiretti Piemonte aveva già chiesto ad ottobre all’assessore Ferrero per discutere delle problematiche legate al comparto. Tante le questioni che abbiamo presentato all’assessore Giorgio Ferrero poiché la situazione della risicoltura piemontese continua a preoccupare: dalla stagnazione del mercato alla crescita delle importazioni con l’aumento del 736% di riso dalla Birmania fino al sistema della promozione” spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Vco, insieme a Paolo Dellarole che ha delega regionale al settore risicolo.
Con loro, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale,  che aggiungono: “Abbiamo sollecitato la Regione di farsi portavoce presso gli organi preposti a livello europeo, per richiedere la clausola di salvaguardia e abbiamo fatto notare come i ritardi circa i contributi dell’assicurazione sulla grandine che, per alcune aziende, risalgono addirittura al 2015, l’attesa del saldo Pac 2017 ed il blocco, per alcune imprese, delle domande per la revisione delle superfici su campagne pregresse stiano mettendo in difficoltà il lavoro dei nostri imprenditori.
E’ opportuno, inoltre, aggregare l’offerta per essere più incisivi e maggiormente operativi sul mercato moderno, oltre ad essere uniti, come parte agricola, sulle intenzioni di semina al fine di evitare sovrapproduzioni di determinate qualità. Auspichiamo – concludono – che al più presto avvenga l’incontro, da noi più volte richiesto e come anche l’assessore Ferrero ha proposto di organizzare, con l’industria del Piemonte e della Lombardia per costruire in modo concreto dei contratti di filiera in vista della prossima campagna risicola”.
                                          
PARMA, PREMIATO PRIMO PARMIGIANO REGGIANO A TUTELA DELLA BIODIVERSITA’
 
Premiata a Roma la Società agricola Sangonelli Antonio e Delbono Gabriella di Montechiarugolo (PR) per il Parmigiano Reggiano non ogm, contraddistinto dal marchio Ape e dal motto “Salviamo le api per salvare il mondo”. Il premio è stato conferito per le lungimiranti scelte imprenditoriali a favore della biodiversità e salvaguardia ambientale.
La Società agricola Sangonelli/Delbono è stata, infatti, la prima ad aver aderito al progetto di filiera e valorizzazione ambientale promosso da SIS (società italiana sementi) in collaborazione con Consorzi Agrari e Coldiretti. Progetto secondo il quale a fronte della semina di una certa quantità di mais e produzione di latte si mette a disposizione delle api una proporzionale superficie coltivata a Facelia, pianta destinata al loro sostentamento e alla produzione di miele.
Il premio è stato ritirato da Andrea Sangonelli, figlio dei titolari della Società agricola parmense, a Palazzo Rospigliosi alla presenza del Presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo e del Presidente regionale Mauro Tonello in occasione dell’incontro con le Associazioni  Ambientaliste e dei Consumatori coordinato da Stefano Masini dell’area ambiente e territorio di Coldiretti, centrato sui progetti e le iniziative messe in campo  da SIS, la più grande azienda sementiera al 100% italiana. 
“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – ha commentato Andrea Sangonelli – che premia il nostro impegno imprenditoriale nella direzione della qualità del nostro prodotto e della salubrità e tutela dell’ambiente. Aderire al progetto – ha aggiunto-  ha significato per noi conferire anche un valore aggiunto al nostro Parmigiano Reggiano, che è già un prodotto di alta qualità realizzato esclusivamente col latte di sola Bruna. La nostra scelta – ha precisato – rappresenta anche una risposta concreta alle esigenze del consumatore di oggi sempre più attento alla qualità, distintività dei prodotti e al rispetto dell’ambiente. Il nostro Parmigiano Reggiano contrassegnato con il logo Ape, con una stagionatura di 26 mesi – ha concluso Sangonelli – lo si può già trovare sul mercato nel circuito di Campagna Amica”.
 
CHIETI, GIORNATA DELLA VITAMINA: DIETA ANTIGELO NEL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA
 
Molta curiosità questa mattina nel mercato di Campagna Amica di Chieti, all’inizio in via Arniense, per la Giornata della Vitamina, dedicata alla promozione della frutta e della verdura di stagione capaci di rafforzare le difese immunitarie. Bieta, zucca, carote, cavoli e broccoletti hanno fatto bella mostra tra i produttori agricoli che si sono cimentati in dimostrazioni e “rimedi della nonna” contro la temuta influenza, che secondo il rapporto epidemiologico Influnet ha messo a letto ben 1,6 milioni di italiani nelle prime due settimane di gennaio.
Ma la vera star della mattina è stato un frutto: il kiwi, di cui, al di là del nome e dell’origine, l’Italia è il principale produttore del mondo con oltre 480 mila tonnellate pari al 35 per cento della produzione mondiale. Un frutto di largo consumo coltivato anche in Abruzzo, e in particolare in provincia di Chieti, con tantissime proprietà benefiche: un alto contenuto di vitamina C superiore addirittura al limone, all’arancia e al peperone ma anche di potassio e vitamina E, Rame, ferro oltre alla presenza di minerali e ad una azione rinfrescante, dissetante e diuretica, oltre che di potenziamento delle difese immunitarie. Presupposti da cui i produttori si sono cimentati in una serie di consigli, esposizioni e di dimostrazioni per i clienti incuriositi: centrifugati, insalate e antiche ricette per utilizzare al meglio le produzioni fresche e a chilometro zero. “Una giornata dedicata alle vitamine in un periodo caratterizzato dal diffondersi dell’influenza stagionale – spiega Coldiretti Abruzzo – la sana alimentazione è il primo passo per prevenire e affrontare i malanni di stagione”.
In occasione della giornata della vitamina nel mercato di Campagna Amica è stata infatti distribuita dai produttori la Dieta antigelo messa a punto da Coldiretti. Un vademecum in cui si evidenzia che, oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti, per sconfiggere l’influenza non devono mancare latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. “Con la discesa del termometro arriva anche il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.
Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo. Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta – evidenzia la Coldiretti – di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi rigorosamente locali. Va anche ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene”.
 
PIEMONTE, GESTIONE ACQUE: IMPORTANTE UN TAVOLO REGIONALE DI COORDINAMENTO
 
A seguito della richiesta di Coldiretti Piemonte di aprire un tavolo di lavoro per rivisitare la normativa vigente in materia di utilizzo dell’acqua a scopi irrigui, si è svolto oggi in Regione l’incontro con gli assessori Alberto Valmaggia e Giorgio Ferrero.
“Poiché Il 2017 è stato il secondo anno più caldo del pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,91 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo con anomalie evidenti anche in Italia, è opportuno essere pronti ad affrontare con gli strumenti idonei il ripetersi di una eventuale siccità così severa – sostengono Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Per questo, nell’incontro in Regione, abbiamo ribadito la necessità di aprire un tavolo istituzionale di coordinamento con i diversi soggetti interessati e con gli enti territoriali al fine di prevenire tali fenomeni climatici ed essere in grado di gestire le criticità in maniera più flessibile, in un’ottica innovativa che consenta di ottimizzare l’utilizzo delle risorse irrigue, sia rispetto alle esigenze dell’economia agricola che alla tutela dei territori. 
596 i comuni coinvolti e 185 milioni di euro i danni per la siccità che riguardano, soprattutto, le produzioni vegetali: numeri che fanno emergere l’importanza di una diversa gestione dell’eventuali situazioni problematiche per supportare sia le imprese agricole sia l’attività svolta dai consorzi irrigui. Auspichiamo, quindi, che la convocazione del tavolo, come concordato con gli assessori Valmaggia e Ferrero, arrivi in tempi rapidi”.
 
NOVARA-VCO, TUTTI CONFERMATI PER IL 2018 I MERCATI AGRICOLI DI CAMPAGNA AMICA
 
Tutti confermati, grazie al successo conseguito lo scorso anno, gli AgriMercati di Campagna Amica nel nostro comprensorio. Si svolgono – tutti con orario dalle 8 alle 13) a Novara (in largo Leonardi ogni prima e terza domenica del mese), Galliate (in via Bianca di Caravaggio), Nebbiuno (in piazza Caduti di Nassiriya ogni ultima domenica del mese), Oleggio (in largo Bersaglieri ogni primo e terzo lunedì del mese), Trecate (in piazza Cavour ogni primo sabato del mese).
I prodotti in vendita negli AgriMercati coprono una gamma amplissima: dal riso (con i relativi derivati e preparati) ai salumi, dai formaggi vaccini e caprini al miele, dalle erbe officinali ai biscotti e prodotti da forno, dall’ortofrutta alla carne di coniglio, dallo zafferano al vino, alle farine di grano e mais e, ancora, confetture, succhi di frutta, marmellate, piccoli frutti e persino il pesce del Lago Maggiore.
La rete di Campagna Amica sul territorio delle due province di Novara e Vco si è rafforzata negli ultimi anni anche grazie alla presenza 85 realtà accreditate a Campagna Amica (67 in provincia di Novara e 18 nel Verbano Cusio Ossola): nei punti di vendita diretta è possibile acquistare direttamente dal produttore le specialità dell’impresa agricola, oltre ai prodotti agricoli di filiera corta provenienti da altre realtà sempre aderenti alla rete; ci sono poi i 24 agriturismi (17 nel Novarese e 7 nel Vco) dove è possibile degustare i prodotti agricoli dell’impresa agricola collegata, acquistarli o anche solo pernottare.
Presto arriverà sul territorio delle nostre province anche la figura dell’Agrichef: essi sono una delle novità più importanti nel panorama enogastromico made in Italy, un nome che identifica la versatilità degli imprenditori agricoli nel valorizzare i propri prodotti anche ai fornelli.                                                                                              
“Lo sviluppo è costante e l’obiettivo è continuare e, anzi, accrescere ancor più nel tempo l’offerta della rete di Campagna Amica nelle province di Novara e Vco” commenta il presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo: “Siamo molto soddisfatti della crescita avuta dagli AgriMercati di Campagna Amica in questi anni: essi consentono di fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine italiana garantita”.                                                                                                                     
“Il nostro obiettivo è far conoscere direttamente ai consumatori le peculiarità prodotte dalle nostre imprese agricole: un impegno che nelle province di Novara e Vco continua nel nuovo anno e che parte dal confronto diretto con i consumatori: la nascita degli ultimi farmer’s market inaugurati nei mesi scorsi a Trecate e Oleggio, la dobbiamo proprio alle richieste dirette dei cittadini, subito condivise da Coldiretti e dalle rispettive amministrazioni comunali” osserva Fabrizio Rizzotti, presidente dell’Associazione Interprovinciale Agrimercato.
 
VARESE, CINGHIALI: DEVASTATI 17 ETTARI DI PRATO STABILE NEL LUINESE
 
Non si contengono più le scorrerie dei cinghiali. A rivelarlo è la Coldiretti Varese al seguito dell’ennesima segnalazione arrivata dalle campagne del Varesotto. Questa volta, a farne le spese sono stati i campi situati tra Luino e Montegrino Valtravaglia, dove gli ungulati hanno devastato, in totale, circa 17 ettari di prato stabile.
“È una lotta continua con questi animali infestanti, che da un paio di mesi sono tornati a prendere di mira i miei 3 ettari terreno — racconta Marinella Pastorelli, 49 anni, agriturista di Montegrino Valtravaglia —. In questi appezzamenti noi coltiviamo fieno per alimentare i nostri capi di bestiame, tra cui bovini, asini e conigli. Temiamo che la situazione dell’anno scorso si ripeterà anche quest’anno, replicando la perdita di circa il 90% del fieno”.
Le segnalazioni — spiega l’associazione degli agricoltori — coinvolgono una superficie totale di più di 25 ettari di prato stabile, dislocato in piccole parcelle nelle zone di “Fornasette”, “Palone” e “Paü”. I danni provocati dagli ungulati in questo territorio — racconta Coldiretti Varese — avvengono oramai con preoccupante regolarità da qualche anno, producendo danni ingenti agli allevatori della zona: solo l’anno scorso si calcola una produzione di fieno ridotta del 60% circa, a causa dei cinghiali.
“La mia azienda opera nel settore della produzione di latte da circa 4 generazioni — dice Fernanda Lanella, allevatrice di 57 anni di Voldomino — e non abbiamo mai visto una cosa del genere: se 15 anni fa si poteva pensare alla convivenza con questi animali, oggi è impossibile. Nei 20 ettari totali che ho nel comune di Luino, coltivati a prato stabile, almeno 15 vengono distrutti regolarmente, tanto che ormai il fieno prodotto è talmente poco e rovinato che non converrebbe più nemmeno raccoglierlo”.
Il problema con gli ungulati — prosegue Coldiretti Varese — risiede nella frequenza con cui questi si recano a scavare buche nei campi in cerca di cibo. Infatti, gli agricoltori sono costretti a sistemare, quasi quotidianamente, i danni creati e rendendo il loro lavoro di fatto un “rincorrere” le devastazioni, piuttosto che dedicarsi all’attività d’impresa. “Gli imprenditori agricoli sono veramente stanchi — tuona Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese — continuano a denunciare una situazione che è diventata ingestibile per le aziende che ricevono solo promesse, silenzi e tentennamenti. Le istituzioni devono urgentemente prendere provvedimenti a tutela del lavoro delle imprese contadine e porre fine alle scorrerie incontrollate degli animali selvatici”.
 
MODENA, VINO: BOOM DELLE ENOTECHE (+22.5%), UNA SU CINQUE GESTITA DA DONNE.
 
Con un balzo in avanti del 22.5% rispetto al 2012 Modena conquista, con 49 esercizi, il terzo posto della classifica regionale delle enoteche posizionandosi dopo Bologna (prima con 127 locali) e Ferrara (seconda con 59). Lo comunica Coldiretti Modena sulla base dei dati di un’analisi di Coldiretti e Camera di Commercio di Milano da cui risulta la crescente attenzione alla qualità degli acquisti di vino che è diventata espressione culturale e occasione di socializzazione e condivisione con amici e parenti.
Dopo Modena, nella classifica regionale, si posizionano Rimini (37 enoteche), Reggio Emilia (36), Parma (30), Forlì-Cesena (23), Ravenna (22) e Piacenza (19).
Alta la presenza femminile – sottolinea Coldiretti Modena – con un’enoteca su cinque (19,4%) che nella nostra provincia è gestita da donne mentre la presenza dei giovani si attesta sul 2,8%.
È una tendenza che conferma una decisa svolta verso la qualità con il vino che – continua Coldiretti Modena – è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico, che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol.
In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti– i consumi di vino si attestano sui 34 litri pro-capite, con a tendenza alla crescita dei consumi di vini Dop e Igp che nella nostra regione rappresentano il 55% della produzione di vino, nonostante la vendemmia 2017 a causa della siccità sia diminuita di quasi il 20% attestandosi su una produzione di 6,3 milioni di ettolitri.
 
BASILICATA, DIFENDERI DALL’INFLUENZA CON I RIMEDI DELLA NONNA
 
Difendersi dall’influenza, seguendo una dieta adeguata e mangiando gli alimenti giusti per rafforzare l’organismo e prevenire i malanni è possibile. Lo dimostra il fatto che sono tanti anche i lucani, più di sei  su dieci secondo un’indagine condotta da Coldiretti, che seguono i segreti della saggezza contadina, che non manca di riscontri oggettivi, contro raffreddore, mal di gola, tosse e febbre che a gennaio hanno costretto a letto 4 milioni di cittadini, mai così tanti dal 2004. “Se la larga maggioranza sceglie di rafforzare le proprie difese immunitarie a tavola – spiega Coldiretti Basilicata – un 14% ha preferito vaccinarsi, mentre un 11% si tutela prendendo medicine e integratori, un 6% evita i luoghi affollati e un restante 5% ricorre ad altri metodi. 
Proprio per aiutare i cittadini a scegliere i cibi giusti per evitare problemi, gli agricoltori di Campagna Amica hanno portato nei mercati i rimedi della nonna, con prodotti, ricette e dimostrazioni pratiche. Se contro mal di gola – continua Coldiretti Basilicata – si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, in caso di gola infiammata è bene fare degli sciacqui con un infuso di acqua bollente e foglie di basilico fresco, oppure con 6 cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. La fastidiosa tosse può essere sedata – spiega l’organizzazione agricola lucana – bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele, mentre sembra addirittura che tagliare delle fette di patata e metterle sulla fronte fermate con un foulard possa aiutare contro il mal di testa. Contro il raffreddore tagliare un limone in due, versarne un po’ di succo nel palmo della mano e aspirarne il succo. E se si aggiungono problemi bronchiali i nonni contadini preparavano un decotto con 2 o 3 cucchiai di semi di lino, acqua e mezzo bicchiere di vino rosso fatti bollire per 2 o 3 minuti. Il tutto va versato su una salvietta di cotone o di lino da piegare e mettere sul petto, lasciandolo fino a quando diventerà freddo.
E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta a tornare presto in forma. E’ peraltro scientificamente provato che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c’è dubbio che l’alto contenuto di questa vitamina negli agrumi e nei kiwi ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l’organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità proprio nel periodo invernale. E allora – conclude Coldiretti Basilicata – invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, preferiamo gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione, preparando spremute e centrifugati, che la Basilicata ci offre in questo momento, ne guadagnerà senz’altro sia il portafoglio che il palato”.
 
PIEMONTE, ASSICURAZIONI: LIQUIDARE AL PIU’ PRESTO I CONTRIBUTI DELLE POLIZZE 2015
 
Importanti novità sono contenute nel Regolamento Omnibus per quanto riguarda la gestione dei rischi: un tema che sta assumendo una sempre maggiore e più rilevante importanza, stante i cambiamenti climatici in atto. Grazie all’azione congiunta svolta da Asnacodi e Coldiretti sono state introdotte importanti modifiche alla normativa, richieste e attese in particolare da realtà come quella piemontese, per effetto delle quali è stato possibile abbassare la soglia oltre la quale scatta l’indennizzo (dal 30% al 20%) ed è stato, inoltre, aumentato al 70% del parametro il sostegno usufruibile da ogni singola azienda. Ciononostante è ancora troppo elevato il numero di imprese agricole piemontesi in attesa di ricevere la liquidazione del contributo relativo alle polizze assicurative sottoscritte nel 2015 contro le avversità atmosferiche.
Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione e che sta generando tensioni finanziarie sia sui Consorzi di Difesa, i quali hanno svolto un’opera importante di sostituzione della pubblica amministrazione supportando le aziende associate, che nei confronti delle imprese agricole. A breve, inoltre, tali soggetti saranno chiamati a sostenere i premi relativi alle polizze assicurative riguardanti la campagna 2018.
“La necessità è che, al più presto, le istituzioni competenti risolvano tale criticità – affermano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Sotto questo punto di vista è da tempo che, unitamente ai Consorzi di Difesa ed Asnacodi, stiamo seguendo l’evolversi della situazione ed esercitando un’azione di pressione affinché si giunga, in tempi strettissimi alla liquidazione dei contributi spettanti sia per il 2015 sia per gli anni successivi”.
Oltretutto, al fine di evitare il disimpegno dei fondi Ue, il Ministero dovrà recuperare il “tempo perso” e riuscire a riconoscere i premi spettanti al settore agricolo, relativi alle annate pregresse, entro il 31 dicembre 2018.
L’agricoltura Piemontese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio. “L’indirizzo, quindi, non può che essere quello di incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa, anche mediante gli strumenti innovativi recentemente introdotti che permettono di beneficiare di compensazioni, qualora la perdita di prodotto o di reddito sia superiore al 20% della media di riferimento”, concludono Revelli e Rivarossa.
    
 
Appuntamenti
 
BASILICATA: DALL’UECA ASSURDI RITARDI: COLDIRETTI PASSA ALLA MOBILITAZIONE
Mercoledì 24 gennaio
 
Nessuna risposta è giunta dall’Ufficio erogazioni comunitarie in agricoltura (Ueca) alla lettera inviata nei giorni scorsi in merito allo sblocco di ingenti risorse destinate agli agricoltori lucani. Ragion per cui, come preannunciato, Coldiretti Basilicata si dice pronta a presidiare gli uffici dell’organismo pagatore a Potenza. L’appuntamento che vedrà la partecipazione di centinaia di coltivatori è per la mattina di mercoledì 24 gennaio.
“Sarà l’occasione per denunciare ancora una volta il comportamento dell’Ufficio erogazioni comunitarie in agricoltura – fa sapere Coldiretti Basilicata –  che continua ad accumulare ritardi e blocchi  di  ingenti risorse finanziarie che, fino a prova contraria, sono un diritto degli agricoltori e non possono essere messe in discussione dal gioco dello scaricabarile.  Per il biologico parte delle domande 2016 non sono state pagate e non si conoscono le motivazioni né tantomeno l’esistenza o le procedure per correggere eventuali anomalie”.
La mobilitazione di mercoledì sarà l’occasione per segnalare anche la questione relativa alla gestione da parte dell’Ueca delle pratiche interessate dalla sentenza (198/2015 – ex set-aside). “Circa cinquecento pratiche di biologico relative al 2016 non sono state pagate, altre duecento circa sono state pagate parzialmente per circa quattro milioni di euro e circa settanta pratiche bloccate per la sentenza, passata in giudicato, sopra richiamata. Questo ha una dimensione ancora più allarmante in quanto gli agricoltori coinvolti non percepiscono il premio pac da circa quattro anni e su di loro pende la ‘spada di Damocle’ del recupero dei premi percepiti indebitamente nel corso dei vent’anni di vigenza del bando, che complessivamente e soltanto per i nostri associati ammonta a circa tre milioni di euro”.
 
CAMPANIA: “LUMACA A CHI?”, NASCE IL CONSORZIO DI TUTELA DELL’ELICICOLTURA
Giovedì 25 gennaio
 
Parte dalla Campania un’iniziativa destinata a lasciare il segno nelle prospettive di sviluppo dell’agricoltura e negli stili alimentari. Dall’impulso di allevatori campani nasce il Consorzio di Tutela dell’Elicicoltura Italiana – in sigla CoTELI – che punta ad associare e rappresentare imprenditori agricoli di tutte le regioni. Lo comunica Coldiretti Campania che, insieme al Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, ne ha accompagnato la costituzione. La presentazione agli addetti ai lavori e alla stampa ci sarà giovedì 25 gennaio presso la sala Parlamentino della Camera di Commercio di Napoli in piazza Bovio. Titolo dell’incontro è “Lumaca a chi?”, per sottolineare la rapida espansione degli allevamenti e il successo crescente dei consumi.
Il Consorzio punta a valorizzare l’allevamento e la trasformazione di questo mollusco dalle proprietà straordinarie. L’idea nasce proprio dalle molteplici possibilità produttive che offre la lumaca, dall’alimentazione alla cosmesi e non solo. I saluti iniziali saranno affidati a Girolamo Pettrone, commissario straordinario della Camera di Commercio di Napoli, e a Stefano Marra, presidente del CoTELI e animatore di un percorso nato dalla sua azienda in provincia di Caserta. A moderare l’incontro sarà Luciano Pignataro, giornalista e food blogger. Sono previsti gli interventi di Serena Farina e Federica Ventriglia, socie fondatrici, sul tema “L’elicicoltura come prospettiva per i giovani agricoltori”. A Francesco Gentile, segretario del CoTELI, il compito di illustrare la “filiera corta elicicola: tutto quello che si può fare con la lumaca”. La sostenibilità ambientale dell’allevamento sarà illustrato da Annachiara Forte, ricercatrice EcoLES, che spiegherà la “valutazione del profilo ambientale della carne di lumaca mediante analisi del ciclo di vita”. A trattare delle “nuove tecniche di allevamento elicicolo” sarà il vicepresidente del CoTELI Vincenzo Guida.
La genesi del Consorzio può contare su una solida collaborazione con il mondo della ricerca universitaria. A relazionare sulle potenzialità dell’elicicoltura sarà il professor Gionata De Vico, ordinario di Patologia Veterinaria Università Federico II di Napoli e direttore scientifico del CoTELI. Le conclusioni e le riflessioni sulle prospettive di questo nuovo comparto saranno affidate a Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente della Regione Campania, e a Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti.
 
BERGAMO: RINNOVO CARICHE PER GIOVANI COLDIRETTI: PARTECIPAZIONE E INNOVAZIONE
Oggi
 
Giovani idee a confronto per delineare il futuro dell’agricoltura bergamasca.  A conclusione di un ciclo di incontri che si tenuto su tutto il territorio provinciale, si terrà oggi, lunedì 22 gennaio, presso l’agriturismo S. Alessandro ad Albano S.Alessandro, a partire dalle ore 20,00 un confronto su temi di grande interesse per il settore.  Dopo l’introduzione di Daniele Filisetti, delegato Provinciale di Coldiretti Giovani Impresa, Lucio Zanini, Tecnico dell’ARAL, parlerà delle prospettive di sviluppo delle stalle grazie all’introduzione dei robot di mungitura mentre Luca Folini della Fondazione Fojanini illustrerà come la frutticoltura può essere considerata un’alternativa sostenibile nella Bergamasca.  Al termine dei lavori si procederà al rinnovo degli organi statutari di Coldiretti Giovani Impresa Bergamo con l’elezione del delegato e del comitato provinciale.
Al termine del suo mandato come delegato di Coldiretti Giovani Impresa, Daniele Filisetti sottolinea il valore della partecipazione, sulla base della propria esperienza. “Per me è stata una importante opportunità di crescita – spiega – non solo perché mi ha dato la possibilità di relazionarmi con molti altri giovani imprenditori e quindi di confrontarmi con le loro idee e i loro progetti, ma mi è stata utile anche per crescere dal punto di vista sindacale e imprenditoriale oltre che umano. Invito tutti a cogliere questa occasione sia per imparare sia per dare il proprio contributo, perché l’attività agricola non si esaurisce solo nell’ambito delle nostre aziende. L’agricoltura che guarda al futuro infatti deve sapersi confrontare con il mercato, le istituzioni, i consumatori e con l’opinione pubblica”. Ai lavori interverranno anche il presidente e il direttore di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio e Gianfranco Drigo.
 
MANTOVA: A VILLA CORTE PERON SI INCONTRANO GLI ALLEVATORI DI SUINI DI COLDIRETTI
Oggi
Oggi, lunedì 22 gennaio 2018, alle ore 19.00 a Villa Corte Peron, si terrà un incontro in cui si parlerà dell’andamento del prezzo dei suini, delle strategie per la riduzione dell’uso di antibiotici e delle iniziative che Coldiretti promuoverà nei prossimi mesi a sostegno degli allevamenti suinicoli.
L’introduzione dei lavori sarà affidata a Claudio Veronesi, componente della Cun suini e seguiranno gli interventi di Giansanto Cantarelli responsabile Cargil Italia, di Valerio Pozzi Direttore Opas–Ital Carni, di Giovanni Alborali dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia, di Giorgio Apostoli della Confederazione Nazionale Coldiretti, di Paolo Carra Presidente Coldiretti Mantova e concluderà i lavori Ettore Prandini Vice Presidente Nazionale Coldiretti.
“L’incontro sarà un aggiornamento di tutte le novità che stanno avvenendo nell’importante settore della suinicoltura con grandissima velocità a partire dalla Commissione Unica Nazionale – ha affermato il Presidente di Coldiretti Carra – e verranno analizzati i punti deboli della filiera”.
 
SICILIA: A CARLENTINI IL 1° CORSO REGIONALE PER AGRICHEF. TRADIZIONE E TERRITORIO
Fino a mercoledì 24 gennaio
 
Sono diciotto i partecipanti al primo corso per agrichef organizzato a Carlentini (Sr) nell’agriturismo “Il Giardino del Sole” iniziato stamani. Un’aula in cui i cuochi contadini (qualifica essenziale per accedere a questa scuola, è infatti coltivare e allevare i prodotti) conosceranno trucchi e segreti dell’arte che lega la cucina al territorio.
Sui banchi si potranno apprendere le tecniche più moderne per servire piatti che esaltano l’esperienza storica ma anche le prospettive. Un programma articolato iniziato con i saluti del presidente Coldiretti di Siracusa, Alessandra Campisi, e del direttore, Calogero Maria Fasulo. I lavori sono stati avviati dal Direttore nazionale di Terranostra, Tony De Amicis. Poi il via libera alle lezioni con l’alternanza teoria e pratica con il presidente nazionale Terranostra, Diego Scaramuzza e la prima e finora unica Agrichef siciliana, Daniela Barbera. Tra i docenti del corso Accursio Craparo, chef stellato.
Nei tre giorni saranno affrontate le tematiche sulla sicurezza alimentare con Ronaldo Manfredini, Capo Area Sicurezza alimentare Coldiretti e quelle del buon bere con Teresa Gasbarro, delegata dell’organizzazione nazionale assaggiatori di vini. Al termine della tre giorni di lavori gli Agrichef riceveranno il diploma dal presidente regionale Terranostra, Roberto Caruana e da Francesco Ferreri, Presidente regionale Coldiretti.
 
TREVISO: PRENDE FORMA L’AGRITURISMO DEL FUTURO
Mercoledì 24 gennaio
 
Si invita la redazione in indirizzo al convegno organizzato da Coldiretti Treviso intitolato “Agriturismo tra presente e futuro” che propone alle aziende agrituristiche un momento di riflessione sulla futura evoluzione del settore. I relatori invitati daranno notizie di nuove opportunità e tendenze del mercato agrituristico dando vita ad un dibattito che si svolgerà Mercoledì 24 gennaio 2018, alle ore 10,00, nella sede provinciale di Coldiretti Treviso in Viale Sante Biasuzzi, 20 a Paese. Appuntamento in sala Brotto.
Ecco il programma: saluti iniziali a cura di Loris De Miranda, Presidente Terranostra Treviso. Sul tema  “Il panorama nazionale sugli Agriturismi: le strategie future” interverrà Diego Scaramuzza, Presidente Nazionale Terranostra; su “ Il ruolo della Provincia e gli obblighi degli operatori agrituristici” Michela Costella, Ufficio Agriturismo Provincia di Treviso; su “Gli adempimenti igienico-sanitari: grandi novità nella Marca” a cura di Stefano De Rui – ULSS 2 Marca Trevigiana; su “La fiscalità negli agriturismi Carmine” Filippo Cellucci, Capo Ufficio IVA Ag. Entrate Nazionale Direzione Centrale (Normativa: Le Imposte Indirette) e Domenico Buono, Capo Servizio Tributario Fiscale Coldiretti Nazionale (Le Imposte Dirette); su “Le nuove tendenze dei mercati turistici” Alberto Zucchetta, esperto Marketing Turistico.  Modera il Direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Maria Ciri.
 
PUGLIA: PRESENTAZIONE DEL ‘LIBRO BIANCO’ SUL LAVORO NELLE CAMPAGNE
Martedì 23 gennaio
 
Le opportunità offerte dal lavoro agricolo in agricoltura e l’evoluzione dei rapporti lavoristici tra datori di lavoro e operai saranno domani, 23 gennaio 2018, al centro del focus con le imprese agricole, organizzato da Coldiretti Puglia, in Via Amendola 205/3, alle ore 16,00.
Con un balzo del 5,1% nelle ore lavorate è l’agricoltura a far registrare la maggiore crescita tra tutti i settori produttivi nel periodo fra il 2013 e il 2016. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti del Rapporto sul mercato del Lavoro messo a punto da ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal che registra una crescita del 2,3% delle ore lavorate nel complesso dell’economia. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – della conferma della dinamicità del settore che è stato capace anche di attrarre moltissimi giovani sia per fare una esperienza di lavoro come dipendenti che per esprimere creatività imprenditoriale.
Alla presenza dei quadri dirigenti di Coldiretti Puglia, guidati da Direttore e Presidente regionali, Angelo Corsetti e Gianni Cantele, sarà il Responsabile Nazionale Lavoro e Relazioni Sindacali di Coldiretti ad illustrare prospettive e dati contenuti nel ‘Libro bianco’ sul lavoro nelle campagne pugliesi.
 
CAMPANIA: LEGGE PICCOLI COMUNI: UN’OPPORTUNITÀ PER LA CAMPANIA
Mercoledì 24 gennaio
 
Piccolo è bello, ma anche buono. L’entrata in vigore della legge per la tutela dei Piccoli Comuni (n.158/17) apre interessanti scenari per i territori rurali, per l’agricoltura, per la tutela del territorio, per lo sviluppo di un turismo green. Se ne parlerà mercoledì 24 gennaio presso il teatro comunale Europa di Teora (Avellino). L’iniziativa è promossa congiuntamente da Coldiretti Campania e dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania.
Il programma prevede i saluti di Stefano Farina, sindaco di Teora, di Nicola Parisi, delegato Anci Campania e di Francesco Acampora, presidente di Coldiretti Avellino. Sono previsti gli interventi dei parlamentari Luigi Famiglietti e Angelica Saggese. La relazione tecnica sulle opportunità offerte dalla legge è a cura di Stefano Masini, responsabile nazionale area Ambiente e Territorio di Coldiretti. Le conclusioni sono affidate alla presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio e al vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello.
Il 92% delle produzioni tipiche nazionali – spiega Coldiretti – nasce nei Comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. La Campania è la terza regione italiana – prima nel Sud – per numero di borghi con 338 Comuni, preceduta da Lombardia (1055) e Piemonte (1067). Il 2018, peraltro, è l’anno nazionale del cibo italiano nel mondo, che vede proprio nei borghi d’Italia una mappa di tesori nascosti fatta di sapori che arricchiscono un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. Una risorsa custodita fuori dai tradizionali circuiti turistici che potrà ora essere finalmente tutelata e promossa grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico dei piccoli borghi.
In Campania 7 produzioni Dop e Igp su 10 coinvolgono il territorio dei 338 piccoli comuni della regione. Ma la regione ha anche il primato italiano per i PAT, prodotti agroalimentari tradizionali, con 515 bandiere del gusto, che spesso prendono il nome dal piccolo Comune (o da una frazione) dove sono nate.
Nei piccoli Comuni della Campania – conclude Coldiretti – l’attività economica prevalente è l’agricoltura, che continua ad essere presidio ambientale e sociale. Le produzioni tipiche sono un prezioso patrimonio da valorizzare, sempre più ricercato da turisti italiani e stranieri per un rapporto autentico con il cibo e la biodiversità. La salvaguardia delle colture agricole storiche rappresenta una concreta tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e consegna alle giovani generazioni le tradizioni alimentari. La nuova normativa prevede misure per favorire la diffusione della banda larga, la promozione dell’agroalimentare a filiera corta, il turismo di qualità. La legge punta su una dotazione di servizi adeguata, sulla cultura, sulla manutenzione del territorio, sulla tutela dell’ambiente, sulla messa in sicurezza di strade, scuole e del patrimonio edilizio pubblico.
 
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