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San Valentino: Coldiretti, 1 su 4 regala fiori. La maggioranza niente

14 Febbraio 2014
San Valentino: Coldiretti, 1 su 4 regala fiori. La maggioranza niente

?La cena di coppia rimane un must, magari a casa ma piccante

Quasi un innamorato su quattro (23 per cento) regala fiori che si confermano come l’omaggio preferito in questo San Valentino di crisi in cui oltre la metà (55 per cento) non regala niente. E’ quanto emerge dai risultati del sondaggio condotto dal sito www.coldiretti.it dal quale si evidenzia che una minoranza del 9 per cento regala cioccolatini o agli altri dolciumi, l’8 ai profumi o gioielli e il 5 per cento capi di abbigliamento. Nonostante le difficoltà economiche l’omaggio floreale resiste e – sottolinea la Coldiretti – si conferma simbolo della festa degli innamorati con una stima di almeno 12 milioni di fiori acquistati e la tendenza a diversificare puntando oltre alle rose su primule, bulbose azalee e orchidee, meglio se italiane. I fiori italiani infatti – afferma la Coldiretti – sono senza dubbio i più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici. I fiori vincono perché – precisa la Coldiretti – permettono di esprimere, con classe, fantasia e prezzi ragionevoli, i propri sentimenti senza intaccare sensibilmente il proprio bilancio, e sono più graditi dei cioccolatini che rischiano di compromettere il duro “lavoro” di queste settimane per tornare in forma dopo le festività natalizie, in attesa della prova costume. Resiste però la cena di coppia, magari secondo Terranostra da consumare a casa o negli agriturismi per contenere i costi e garantirsi maggiore privacy, ma senza far mancare particolari “piccanti”. La tendenza – continua la Coldiretti – è quella di arricchire i menu con ingredienti che secondo la tradizione popolare hanno straordinari poteri stimolanti, in alcuni casi addirittura confermati da prove scientifiche, dal piu’ noto peperoncino al sedano, ma anche finocchietto selvatico o pistacchio di Bronte. Ogni regione ha la sua ricetta come in Puglia con il cinipi, verdura simile alla cima di rapa, incrocio tra cicoria e asparago, e il verrùch, insalata verde leggermente amarognola. Per avere Cupido come alleato – continua la Coldiretti – c’è anche chi tenta con il brodo di giuggiole, un liquore dolce ottenuto per infusione dei piccoli frutti del giuggiolo, una pianta molto diffusa nei cortili del Veneto e della Romagna. E per i più… coraggiosi – conclude la Coldiretti – anche i tradizionali aglio e cipolla che sono considerati alternativa naturale al viagra di cui contengono componenti simili al principio attivo secondo alcuni studi.